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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Visti per voi: la mostra di Verona sul paesaggio

H. Seghers, Valle del fiume con gruppo di case

Verso Monet – Il Paesaggio dal Seicento al Novecento – Mostra a Verona, fino al 9 febbraio 2014 al Palazzo della Grande Guardia a Verona e dal a Vicenza e dal 22 febbraio al 4 maggio 2014 alla basilica Palladiana di Vicenza
Per informazioni http://www.mostralouvreverona.com/italiano/verona-mostra-verso-monet.html
http://www.comune.vicenza.it/vicenza/eventi/evento.php/91255
Organizzata da Marco Goldin di Linea d’ombra la mostra comprende una novantina di opere davvero notevoli di pittori dal 1600 fino ai primi del ‘900 con Monet provenienti dai più importanti musei USA.
La mostra merita sicuramente di essere visitata e non per l’allestimento e la disposizione delle opere che lascia molto a desiderare (testi molto lunghi e anche piuttosto ermetici accompagnano alcune delle opere che non sempre sono ben disposte: vale per tutte lo splendido salice piangente di Monet che conclude la rassegna che è stato collocato su un muro con una inopportuna tappezzeria fiorita) ma senz’altro per la selezione delle opere, tutte di grande qualità e per la scelta di proporre alcuni paesaggi poco noti di scuola nordica e russa.
La mostra è divisa in cinque sezioni:

• Il Seicento, il vero e il falso della natura – con gli inizi del passaggio dal paesaggio come sfondo al paesaggio come tema.

• Il Settecento, l’età della veduta – con le opere dei grandi vedutisti veneziani che nobilitano il tema pittorico del paesaggio.

• Il paesaggio romantico – con l’inderimento in questo soggetto artistico di elementi psicologici propri dell’arte ottocentesca.

• Realismi

• L’impressionismo e il paesaggio – con l’assolutizzazione del paesaggio come centro di ricerca artistica.

• Monet e la nuova idea di natura – Come arrivo di un grande percorso artistico.
Notevoli alcuni disegni di Rembrandt, delle miniature di paesaggio davvero straordinarie; bellissima la luminosità e il respiro di Lorraine (paesaggio con San Filippo), stupendi di Bellotto “Capricci” con un paesaggio ritagliato nell’arco di trionfo sul bordo della laguna e “Veduta di Verona” con colori caldi e ombre vivide. Interessante la sezione dei pittori scandinavi, meno noti almeno per me. Luce allo stato puro il bellissimo “Paesaggio con fiume e montagne in lontananza di Turner.
Nella stanza degli impressionisti mi ha colpito la scelta dei quadri di Van Gogh, in particolare “Covone sotto il cielo” e le due differenti rappresentazioni degli ulivi nei quadri intitolati “Uliveto”. Dell’ultima stanza dedicata a Monet ho amato in particolare “Prato a Giverny” del 1885 e la Valleè de la Petite Creuze del 1889.

Commenti (1)

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    Bettye Cotton

    |

    Con ben venticinque opere di Monet, l’ultima sezione della mostra si presenta come una monografia dell’artista all’interno dell’esposizione. I quadri esposti tracciano l’intera esperienza artista di Monet ed in particolare gli anni ottanta che segnano un cambiamento verso la modernità nella rappresentazione del paesaggio. Monet rovescia, utilizzando dapprima gli elementi proprio del realismo, il concetto stesso di paesaggio dipinto trasformandolo in una visione spirituale e interiore, anticipando le ricerche artistiche novecentesche.

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