Una precisazione a proposito delle aiuole di via Paolo Sarpi
Ho ricevuto da Giacomo Tedeschi, responsabile dell’associazione Fuori Sapi, una precisazione a proposito di un mio precedente articolo del 29 ottobre sulle nuove aiuole di via Paolo Sarpi, progettate e realizzate da un gruppo di soci dell’associazione VerDisegni (tra cui Alberto Callari, Sabrina Canzi, Natalia Mazzon e Laura Viarengo) con la Scuola Arte & Messaggio – che volentieri pubblico qui di seguito.
Parlo come responsabile del progetto in questione per l’associazione Fuorisarpi. Noi dell’associazione abbiamo lavorato dal Novembre 2011 con la presentazione di una aiuola campione esposta in una iniziativa di arte e spettacolo nell’ex cinema di Via Paolo Sarpi e quindi, nei mesi successivi, proponendo l’adozione delle aiuole attualmente piantumate a pitosfori ai cittadini del quartiere secondo criteri progettuali che la nostra proposta esposta in quel contesto doveva ispirare e suggerire. Parallelamente con il settore verde del Comune abbiamo portato avanti incontri perchè acconsentissero alla realizzazione reale di un primo progetto nella via divenuta pedonale. Siamo riusciti ad ottenere di realizzare due aiuole sperimentali definitive in un punto di grande impatto e non è stata cosa semplice. Ottenuto il permesso per la realizzazione nella settimana del Salone del Mobile, ho contattato la scuola Arte e Messaggio che come realtà presente in zona mi sembrava perfetta per un coinvolgimento nel progetto. Attraverso l’arch Allodi sono arrivato a conoscere le persone che hanno contribuito al progetto e alla sua realizzazione. Ad Aprile 2012 sono andato al corso dell’arch Zanella per introdurre il tema della progettazione delle aiuole di Paolo Sarpi agli studenti del corso di progettazione dei giardini, lavori che ancora non ho visto e che mi piacerebbe presentare insieme al rilancio del progetto delle adozioni delle aiuole.
Nei mesi scorsi dopo ulteriori trattative con l’UT del Comune su alcuni punti cardine a cui noi come associazione tenevamo molto, indicazione delle specie vegetali utilizzate, nome dei “responsabili” della cura del verde, recinzione leggera temporanea, ecc, siamo finalmente arrivati ad un punto di convergenza. Stiamo raccogliendo i progetti per altre aiuole della via che presenteremo di volta in volta in Comune come associazione. Mi piacerebbe coinvolgere ancora la scuola e soprattutto giovani interessati a collaborare con noi, che siano disponibili a dividere oneri ed onori oltre alla fatica e al tempo.
Infatti, ad un anno di distanza dal lancio del nostro progetto ci accingiamo a riprenderlo in mano per essere pronti ai primi accenni della nuova stagione. Qualora avesse voglia di approfondire ciò che le ho brevemente riassunto e a offrire preziosi suggerimenti sarei ben lieto di incontrarci.
Questa mia precisazione nasce dallo rammarico nel non vedere citata nell’articolo in questione non tanto il sottoscritto, ma nemmeno l’associazione Fuori Sarpi che all’interno di un progetto di coinvolgimento del quartiere su temi legati all’arte musica e teatro si è fatta carico anche di questa iniziativa.
Giacomo Tedeschi Associazione Fuori Sarpi
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