Un nuovo progetto di restauro a Venezia: gli Orti del Redentore alla Giudecca
Parecchi anni fa avevo potuto visitare con un gruppo di appassionati gli Orti del Redentore alla Giudecca a Venezia: un luogo incantanto, dove potevi incontrare monaci operosi intenti a curare con amore gli spazi verdi. Sono molto contenta di apprendere del grande progetto di restauro affidato, come nel caso degli stupendi giardini Reali veneziani, all’architetto Paolo Pejrone.
Riporto in sintesi quanto pubblicato su https://www.villegiardini.it/venice-gardens-foundation-orto-giardino-del-redentore-a-venezia/
Sono iniziati i lavori per il restauro e la riapertura al pubblico dell’Orto Giardino della Chiesa del SS. Redentore a Venezia. Il progetto è stato fortemente voluto da Adele Re Rebaudengo, presidente di Venice Gardens Foundation, la fondazione nata Venezia nel 2014 al fine di promuovere progetti per il restauro e la conservazione di parchi, giardini e beni di interesse storico e culturale.
Sostenibilità ed autosufficienza sono i principi-chiave che animano il progetto il cui restauro botanico è stato affidato a Paolo Pejrone, giardiniere e architetto paesaggista di fama internazionale, allievo di Russell Page e Roberto Burle Marx, autore, tra i tanti lavori, anche del ripristino dell’Orto di Santa Croce in Gerusalemme a Roma e, su incarico della Fondazione, i Giardini Reali di Venezia a San Marco. Il progetto di restauro architettonico è a cura di Alessandra Raso, architetto impegnato in restauri di importanti complessi storico-artistici e progetti per istituzioni culturali, tra cui la Biennale di Venezia e la Triennale di Milano.
Il restauro botanico – che ha ottenuto il finanziamento dell’Unione Europea NextGenerationEU con un contributo di 2 milioni di euro (PNRR Ministero della Cultura Restauro e valorizzazione di parchi e giardini storici) – vede nel progetto dell’architetto Paolo Pejrone oltre 2.500 alberi e piante previste a dimora.
I visitatori potranno trovare accoglienza e svago passeggiando fra gli ulivi, il frutteto i cipressi, la vasca delle ninfee (omaggio alla fascinazione per l’Oriente che da sempre anima la Serenissima), i 400 metri di pergolati in legno di castagno, tramandati negli orti veneziani e ricoperti da piante di uva, rose, glicini e bignonie, nel giardino dei pitosfori e rose affacciato sulla Laguna, nell’antica cappella di meditazione e nella biblioteca accanto al ristoro. Grande attenzione sarà dedicata al benessere delle api, con la presenza di arnie e con lo svolgimento dell’attività di smielatura in loco.
Tags: giardini veneziani
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