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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Ritorno in Giappone. Piccoli particolari suggestivi

Un piccolo cortile a Kyoto

Dopo quasi dieci anni sono tornata in Giappone, paese che mi era rimasto nel cuore e non solo per il fascino misterioso dei suoi giardini Zen ma anche per la gentilezza della gente e per l’attrazione verso una cultura così lontana e difficile da cogliere.
Questa volta ho girato molto in treno tra Kyoto, Tokyo, che ho apprezzato di più dell’altra volta per aver esplorato meglio alcuni quartieri così diversi tra loro, Kanazawa, che è un mix di antichi quartieri con case di legno, uno stupendo stroll garden e strordinari musei d’arte contemporanea e l’isola d’arte di Naoshima con i tanti musei progettati da Tadeo Ando e l’interessante progetto Art House. E poi ancora una sosta in una località termale un pò démodé dove ho potuto di nuovo godere dei bollenti onsen (bagni collettivi dove ci si immerge nudi dopo essersi a lungo lavati per non sfigurare di fronte alle signore giapponesi che passano una buona mezz’ora a lustrarsi sedute su bassi sgabellini!).
Comincio da alcune particolari affascinanti che si incontrano nei giardini e poi da alcune piante che mi hanno affascinato. Poi in altri post vi parlerò di alcuni giardini antichi, di quelli novecenteschi del grande paesaggista Mirei Shigemori e di alcuni luoghi d’arte.

Le pavimentazioni sono davvero straordinarie per la loro eleganza e raffinatezza. Questa è nel tempio Genko-an a Kyoto.

Funda-.in Temple a Kyoto

Ginkakuji tempio d’argento, a Kyoto

Ohkouchi sansou garden, Kyoto

Uno dei bellissimi ponticelli bordati di muschio a Katsura Imperial Villa, Kyoto

Una delle raffinate recinzioni in bamboo a Katsura

Una delle tante recinzioni in bamboo, piccoli capolavori di artigianato.

Un bel portale sempre di bamboo

Un delizioso Ikebana in un negozio

Soprattutto a Kyoto le pasticcerie sono una vera meraviglia…con dolcetti belli e anche buoni

Spesso nei giardini si incontrano queste piccole pietre avvolte da uno spago: stanno a indicare il limite del giardino aperto agli ospiti e visitatori. Un modo delicato e gentile per tutelare la privacy e l’intimità.

 

 

Commenti (1)

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    oddina

    |

    che fascino! che voglia di partire!

    Rispondi

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Giardini in viaggio Laura Pirovano