Orticolario 2019 all’insegna del viaggio e dei colori delle bacche
Molta affluenza e molti appuntamenti interessanti a Orticola 2019. Quest’anno ho trovato più convincenti gli spazi creativi e alcuni davvero notevoli. Molto completa la sfilata di arbusti da bacca e in generale molto belli gli allestimenti di piante dei vivaisti e in particolare quelli di Erbario della gorra e di I giardini e le fronde. Molte le piante interessanti proposte anche da Il quadrato di giardino, Althea con ellebori da Zanelli, dal vivaio francese Pepiniere du Lac des sapins, dal Peccato vegetale e da Il giardino con un bellissimo esemplare di Oxydendrum arboreum.
Ho trovato particolarmente riuscita l’installazione di Mario Mariani intitolata “5”, per i cinque punti di entrata/uscita e per le piante (600 di circa 400 specie!) provenienti dai 5 continenti. Immerse in una radura le cinque grandi bordure sono un trionfo di colori, dal rosso, all’arancio, al porpora, fino ai gialli solari e acidi e ai bianchi…
Molto piacevole e rasserenante l’allestimento “Il cammino del sole che sorge” di Francesca Meddi che ha interpretato il tema del viaggio come un percorso spirituale in un boschetto di bamboo attraversato da belle pietre tonde di ardesia.
Fantastico il bus garden progettato dal garden designer Leonardo Magatti. Molto riuscita l’installazione di Silvia Ghirelli per All’Origine. Infine da segnalare i vasi in resina ecologica di Monica Bispo.
La giornata di venerdì 4 ottobre ha avuto inizio con il conferimento del premio “Per un Giardinaggio Evoluto” 2019 a Paolo Bürgi, architetto paesaggista tra i più apprezzati a livello internazionale, che ha ricevuto il premio “Per un Giardinaggio Evoluto” 2019.
Per quanto riguarda le installazioni realizzate nel parco, selezionate dalla giuria del concorso internazionale “Spazi Creativi”, il premio “La Foglia d’Oro del Lago di Como” (ideato e realizzato da Gino Seguso della storica Vetreria Artistica Archimede Seguso di Murano) è andato allo spazio intitolato “Move n’ meet”, progettato da Mirco Colzani, realizzato in collaborazione con gli allievi della Fondazione Minoprio. Questa la motivazione espressa dalla giuria: “Per la maestria nell’uso dei diversi materiali e nella ricerca delle piante. L’audacia nell’accostamento di piante comuni e insolite in un contesto contemporaneo crea un viaggio nello spazio e nel tempo”. Tra gli “Spazi Creativi”, “Time Travel” di Nicoletta Mattezzi si aggiudica i premi “Empatia”, “Villa Carlotta”, “Villa d’Este” e “AIAPP – Matilde Marazzi” (quest’ultimo ex aequo con “Move n’ meet”), mentre a “5” di Mario Mariani sono stati consegnati i premi “Arte”, “Gardenia” e “Stampa”.
A chiusura della giornata ho assistito alla conferenza di Paolo Bürgi nello spazio Gardenia: il paesaggista ha illustrato alcuni dei suoi progetti che sono davvero stupendi sia nelle scale minori che nei grandi interventi sul paesaggio. Ricchi di suggestioni poetiche e dotati di una armonia perfetta.
Alcune immagini da Orticolario 2019
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