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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Nuova zelanda. 1. Breve resosonto del viaggio e flash sulle città

Auckland Wynard Quartier

Auckland Wynard Quartier

Sono reduce da una viaggio in Nuova Zelanda, una meta da me sognata negli anni e che si è rivelata a luci e ombre.

Comincerò dalle ombre

i voli sono di una lunghezza veramente impegnativa (quasi 25 ore tra i vari scali), la scelta di fare un viaggio on the road con molti lunghi tragitti in macchina è risultata non felice per la monotonia di molti dei paesaggi, che, soprattutto nell’isola del nord, sono molto simili ai nostri, a quelli inglesi in particolare. Mi aspettavo paesaggi molto più incontaminati, remoti e drammatici e con orizzonti come ho conosciuto in Patagonia; in realtà, essendo un paese con una grande presenza di agricoltura e pastorizia (moltissime mucche e pecore, più numerose al sud), spesso i paesaggi risultano molto antropizzati con i campi da pascolo che sono interrotti e circoscritti da numerosi filari di alberi, spesso conifere. Inoltre quasi tutte le mete risultano molto organizzate da un punto di vista turistico, il che da un lato offre vantaggi, ma dall’altro, diminuisce la poesia della scoperta dei luoghi.

Un’ultima nota critica: gli abitati (villaggi e città) sono piuttosto brutti; i paesi, molto all’americana, sono una sfilata anonima di attività commerciali seguire da residenze. Le città per lo più non hanno un impianto urbanistico e risultano un insieme un pò casuale e disordinato di nuove costruzioni, spesso anonime, e vecchie architetture coloniali, carine per lo più di legno. Come eccezioni Wellington, vivace e in una bella posizione e Christchurch, che unica tra le città, ha un ordinato impianto urbanistico ma che oggi è in grande ristrutturazione a causa del terremoto del 2011.

Molte luci però

soprattutto alcuni luoghi mitici dell’isola del Sud, come la selvaggia west coast con i fiordi, la east coast, molti parchi nazionali e le zone geotermiche dell’isola del nord.

In sintesi credo che la Nuova Zelanda vada visitata non saltabeccando da un luogo all’altro ma sostando con escursioni e trekking in alcuni luoghi più interessanti (più avanti raconterò con immagini i luoghi a mio parere più belli). Alla vegetazione, ricchissima e molto interessante, dedicherò un articolo più avanti.

Alcune foto di città e villaggi

Auckland Wynard Quartier

Auckland Wynard Quartier: il quartiere del porto che è stato oggetto di una sistemazione paesaggistica di un noto studio australiano e risulta piacevole e vivace.

Rotorua, villaggi turistici Maori e delle zone geoterniche

Rotorua, il centro dei villaggi (turistici Maori) e delle zone geoterniche è iperturistica. Bella la vecchia Bath house, che era sede dei bagni termali e oggi del museo, e che è circondata dai Government gardens, molto english.

Wellington

Wellington, la capitale, è una città in una bella posizione affacciata sulla baia e circondata da colline. Da qui si prende il traghetto per attraversare il canale di Cook e raggiungere Pikton sull’isola del Sud.

Wellington

Wellington: la zona del porto, molto vivace e frequentato con molti che girano in canoa.

Dunedin

Dunedin, l’Edimburgo neozelandese, ha una stazione molto caratteristica con interni molto belli. Il resto del centro è piuttosto triste.

Dunedin

Dunedin: a differenza dal centro sono piacevoli i quartieri universitari e residenziali verso il bellissimo orto botanico. Qui predominano le vecchie costruzioni coloniali in legno.

Christchurch

Christchurch è in pieno fermento di ricostruzione a seguito del terremoto del 2011 che ha devastato tutto il vecchio centro. Interessanti alcune delle nuove architetture come i tanti murales molto belli e le iniziative dei cittadini che consistono in interventi provvisori (con allestimenti, piccoli giardini e costruzioni temporanee) chiamati ‘Gap fillers’ per riempire i grandi vuoti urbani.

Christchurch

Christchurch

Christchurch

Christchurch

Christchurch: alcuni dei tanti murales.

Christchurch

Christchurch: New regent street, una caratteristica via del centro con vecchie case coloniali nei toni pastello.

Christchurch Transitional Cathedral

Christchurch, interno della Transitional Cathedral in cartone opera di un architetto giapponese.

Matueka

Un tipico villaggio, nell’isola del sud verso Matueka: ma sono tutti molto similli

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Commenti (2)

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    Donatella

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    Formidabile report di un viaggio complesso, visto con occhio professionale, competente ma profondamente poetico nel cogliere le sfumature e i dettagli di un paese cosi’ composito. Laura insegna senza darlo a vedere.

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  • Avatar

    Donatella

    |

    Formidabile report di un viaggio complesso visto con occhio professionale, competente ma profondamente poetico nel cogliere dettagli e sfumature di un paese cosi’ variegato.
    Laura viaggia e insegna senza darlo a vedere.

    Rispondi

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