Maestri del paesaggio 2022: International Meeting
Molto interessante l’edizione 2022 (la prima di nuovo in presenza al Teatro sociale) con un ottimo livello dei relatori della prima giornata (alla quale ho partecipato): dalla Francia (Eric Lenoir), Germania (Cassian Schmidt), Inghilterra (Gareth Edwards e John Little), Usa (David LeRoy e la vietnamita Ngoc Minh Ngo, che ci ha fatto sognare con le sue splendide e poetiche immagini di Rohuna, il giardino di Umberto Pasti in Marocco), Cile (Juan Grimm) e la presena italiana di Luciano Pia.
Se si può cogliere un filo conduttore, pur nella interessante eterogeneità dei progetti presentati, direi che è la stretta relazione dei progetti con il contesto ambientale e la ricerca di un equilibrio armonico con la natura.
Mi è piaciuto molto l’approccio alle sue architetture dell’architetto torinese Luciano Pia (https://www.lucianopia.it/) di cui avevo molto apprezzato ’25 verde’, la casa albero di Torino (vedi il post https://www.giardininviaggio.it/una-casa-albero-a-torino/).
Durante il convegno Pia ha mostrato un bellissimo video che ci ha permesso di cogliere la relazione interno/esterno di ’25 verde’, la straordinaria varietà delle piante (tra alberi, arbusti, rampicanti, ricadenti ed erbacee perenni) e l’armonia tra la vegetazione e l’architettura squisitamente organica. Un altro progetto da lui presentato è Hollywood (che prende nome dal preesistente cinema) dove invece il tema è lo sfruttamento del paesaggio circostante (i giardini reali torinesi) che viene goduto dagli abitanti dell’edificio attraverso ampie vetrate.
L’appello di Eric Lenoir (http://www.ericlenoirpaysagiste.com/), paesaggista che progetta prevalentemente giardini urbani spesso in collaborazione con le comunità locali, è quello di lasciare spazio alla natura e di considerare il giardino come un ecosistema all’interno di un più ampio ecosistema.
Davis LeRoy (http://groundstudio.com/studio/) ha presentato molti progetti di giardini privati in California.
Gareth Edwards, urbanista dello studio SOM (https://www.som.com) ci ha illustrato i progetti di nuove città africane che lo studio sta progettando in Nigeria, Ghana e Kenya che prevedono grande spazio al verde, forte coerenza con gli ecosistemi e i paesaggi del luogo e che sono contraddistinti da basso impatto ambientale.
John Little (https://www.grassroofcompany.co.uk/) esperto di progetti di giardinaggio in aree industriali dismesse, ci ha mostrato molti progetti a basso costo con molte soluzioni interessanti per favorire la vita degli insetti e della natura in città, come i contenitori che possono accogliere api e insetti utili e i piccoli tetti verdi delle aree rifiuti o dei posti per le biciclette.
Davvero straordinari e potenti i giardini progettati dall’architetto paesaggista cileno Juan Grimm, uno dei più illustri paesaggisti dell’America Latina avendo progettato e costruito circa mille ettari di giardini pubblici e privati sia in Cile che in Argentina, Perù e Uruguay.considerat il padre del paesaggismo cileno (https://wonderground.press/gardens/designer-profile-juan-grimm/).
Per Grimm il paesaggista interviene con un gesto e natura e tempo fanno il resto.
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