Letti per voi di febbraio
Questo mese vi segnalo due libri che ho appena letto, diversi tra loro ma entrambi molto interessanti e affascinanti.
- Anna Lambertini,Urban beauty. Luoghi prossimi e pratiche di resistenza estetica. Editrice Compositori, 254 pp, 2013, 24 euro
Un libro veramete ben fatto, nella sua articolazione tematica, nella grafica semplice ma frizzante e nei suoi suoi contenuti innovativi e stimolanti molte riflessioni e di supporto alla pratica nel paesaggio urbano. Una rassegna ragionata per filoni tematici di progetti che ci narrano esempi felici di cambiamento nel panorama di alcune città europee. I 6 filoni – chiamati azioni di progetto – vanno da “Lavorare in prossimità” (trasformazioni graduali a partecipative dei paesaggi minimi dell’abitare); “Coltivare immaginari” (cioè coltivazione dell’immaginario attraverso azioni di spaesamento poetico); “Metter in gioco” (il ruolo del gioco nella riconfigurazione dei paesaggi urbani); “Reinventare luoghi minori” (reinterpretati come tessere costitutive di un sistema eterogeneo ma interconnesso di vuoti minori); “Incoraggiare nature urbane” (favorire la diffusione di ricchezza biologica, di capitale vegetale e di risorse naturali); “Far emergere costellazioni di spazi aperti” (considerare il progeto urbano come un progetto inventivo, flessibile e adattativo).
Per ogni progetto una sheda sintetica con le parole chiave che ne sintetizzano il significato e le finalità e una descrizione corredata da alcune immagini. L’ultima parte intitolata Intersezioni/sguardi raccoglie alcune riflessioni firmate da differenti autori.
- Antonio Perazzi, Foraverde. Maestri di giardino, 260 pp., 2013, 10 euro
Antonio Perazzi si rivela con questa raccolta di racconti uno scrittore di talento e ci offre delle piacevoli narrazioni che seppure intitolate a diverse piante non le descrivono affatto. Nonostante ciò tutti i racconti sono intrisi di un amore curioso e attento per i fenomeni naturali e denotano una osservazione davvero preziosa per la natura. Molti personaggi reali o inventati sono protagonisti di storie fantasiose, uriose e affascinanti. Come dice Gilles Clément nella sua bella presentazione “La storia è accompagnata da una magia che lega le piante agli uomini e gli uomini agli animali, in una coesione che rimanda ad animismi primitivi e moderni, tanto che noi umani, passeggeri della Terra, troviamo in questo contatto un equilibrio universale, limpido e gioioso”.
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