Una grande varietà di flora sia nei grandi prati fioriti che nel sottobosco umido, tra cui il giaggiolo acquatico e siberiano (Iris pseudoacorus e siberiano), il trifoglio fibrino (Menyantes trifoliata) l’orchidea di Fuchs (Dactylorhiza fuchsii) e varie specie di carici.
Vi segnalo un sito benfatto che raccoglie una grande collezione di piante alpine: http://www.fiorialpini.net/
Ecco una selezione di immagini
Alchemilla alpina
Anthriscus sylvestris e Geranium
Aruncus dioicus
Campanula glomerata
L’orchidea di fuchsii, Dactyloriza fuchsii
Echium vulgare
Galium lucidum
Geranium sylvaticum
Hypochoeris uniflora e cardo
Lathyrus pratensis
Leucanthemum vulgare
Una bella macchi adi lupini ai margini dei boschi
Maianthemum bifolium
Myosotis e Geranium
Platanthera bifolia, una orchidacea
Potentilla anserina
I prati ospitano una strordinaria biodiversità di specie erbacee
Rumex acetosa
Salvia pratensis
Scabiosa colombaria
Sorbus aucuparia, un albero molto diffuso oltre alle tante betulle
Stellaria nemorum
Thalictrum minus
Trollius europaeum botton d’oro
Tussilago farfara dalle grandi foglie nelle zone umide dei boschi
Vicia cracca
Verbascum thapsis
Viola biflora
Per finire un paio di accostamenti catturati in qualche giardino
Vicino a noi c’è una piccola tenda e un albero con legato un asinello. Verso sera arriva il padrone dell’asino e questi gli si avvicina e si rotola al suolo come fanno i cani quando vogliono le coccole, con la pancia per aria: uno spettacolo veramente mai visto ! Questo signore, come poi mi spiegherà, è un pellegrino che diretto al santuario di Santiago de Compostela all’inizio di maggio da Digione accompagnato dall’asino che portava un basto con l’equipaggiamento necessario per il viaggio.
Robin Y. Short
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Vicino a noi c’è una piccola tenda e un albero con legato un asinello. Verso sera arriva il padrone dell’asino e questi gli si avvicina e si rotola al suolo come fanno i cani quando vogliono le coccole, con la pancia per aria: uno spettacolo veramente mai visto ! Questo signore, come poi mi spiegherà, è un pellegrino che diretto al santuario di Santiago de Compostela all’inizio di maggio da Digione accompagnato dall’asino che portava un basto con l’equipaggiamento necessario per il viaggio.
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