La grandiosa installazione di William Kentridge lungo il Tevere
Domenica 15 maggio ho fatto un piccolo bliz a Roma per partecipare a una tavola rotonda organizzata da Aiapp all’interno del Festival del paesaggio (di cui parlo in un altro post LINK); sono riuscita a far fermare il taxi per dare almeno un’occhiata al gigantesco murale dell’artista sudafricano William Kentridge intitolato “Triumphs and laments”. 80 figura alte fino a 10 metri illustrano scene della storia di Roma lungo i muraglioni del lungo Tevere per oltre 500 metri tra il Ponte Sisto e Miglio. Uno spettacolo davvero straordinario per il forte impatto delle figure che nel loro insieme hanno il potere di “bonificare” parte del waterfront così trascurato.
“Permettiamo alle idee di germinare e fiorire. Non possiamo impedire a noi stessi di creare senso e ci aspettiamo questo anche dall’arte, che costruisca senso». William Kentridge restituisce a parole al pubblico romano le suggestioni che affollano la sua mente visionaria. L’installazione, che avrà vita effimera (al massimo qualche anno) è stata realizzata mediante un procedimento di pulitura della patina biologica, dello smog e della sporcizia accumulati sul marmo dei muraglioni: quindi una volta ricreatosi lo sporco le immagini scompariranno e resteranno solo nella memoria di chi ha potuto ammirarle. Un lavoro per «sottrazione» utilizzando degli stencils per i disegni, nel quale Kentridge ha illustrato i trionfi e le glorie della città eterna, mescolando epoche e personaggi, senza alcuna sequenza cronologica (Fonte Ansa).
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