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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

La forma del giardino conferenza di Giuseppe Rallo e Filippo Pizzoni a VerDiSegni

Una vista del Parco Soranzo Cappello, restauro di G. Rallo

Molto interessante la conferenza organizzata dall’Associazione VerDiSegni ‘Tra restauro e manutenzione: la forma del giardino’ che si è tenuta il 21 novembre alla scuola Arte&Messaggio di Milano.

G. Rallo sottolinea l’importanza, oggi, di sperimentare nuovi tipi di lavorazione per ottimizzare la manutenzione nei giardini storici. Il restauro, a suo parere,  deve avere lo scopo di rimettere in evidenza elementi del giardino che sono stati nascosti nel corso degli anni dalla vegetazione riconnettendoli con un sistema di relazioni anche nuove. La condizione essenziale è la capacità del paesaggista di comprendere a fondo il giardino, di conoscerne la personalità. Il giardino storico contiene in sè le differenti forme  che il giardino ha assunto nel tempo e il restauro appunto ha il compito di rimettere insieme  parti che non hanno più relazione tra loro.

Il giardino poi deve collegarsi con il concetto attuale di natura. Rallo mostra alcuni esempi di restauri di giardini storici in Veneto. A Villa Braida a Treviso il restauro è stato essenzialmente un lavoro sulle piante secondo criteri di manutenzione misurata. A Villa Pisani, di cui Rallo da circa vent’anni cura il restuaro del giardino, è stata sperimentata una gestione differenziata dei prati. Interventi di minima a Villa Revedin Bonasco dell’università di Padova è stato avviato un intervento di minima.
Un esempio straordinario di restauro è quello di Pascal Cribier nel parc du Chateau de Mery-sur Oyse (https://www.aujardin.info/fiches/jardin_mery_1.php): una reinvenzione del giardino tutta giocata su acqua e piante secondo principi ecologici e ambientali.

F. Pizzoni sottolinea come sia importante distinguere gli ambiti degli interventi: giardino storico in città/campagna, giardino privato/pubblico…
Ogni intervento costituisce una precisa interpretazione e occorre sottolineare come la manutenzione sia una materia fondamentale del  progetto. Infatti un giardino non esiste se non c’è qualcuno che lo cura!
Conoscere i processi naturali del divenire di un giardino aiuta a facilitare la manutenzione:
Pizzoni porta poi l’esempio dei giardini pubblici Perego per i quali la manutenzione è curata, attraverso una convenzione con il comune di Milano, da Orticola di Lombardia. Questo caso dimostra come ormai, e non solo in Italia, (vedi esempio di High Line e battery Park a New York) sia fondamentale la collaborazione fra pubblico e privato, attraverso il ruolo delle associazioni dei cittadini. Nei giardini Perego l’intento è quello, attraverso interventi di manutenzione ordinaria, di fare sperimentazioni, come il giardino del muschio creato da Mariani del vivaio Central Park.

Commenti (1)

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    maria dalla francesca

    |

    sono interessata a saperne di piu sulla ” gestione differenziata dei prati. ” come a villa Pisani , giardino Boboli e Villa Castello

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Giardini in viaggio Laura Pirovano