La flora della Namibia
Come prima cosa, arrivata a Windhoek, la capitale, sono andata a visitare l’orto botanico, ben tenuto ed etichettato con molte piante collocate in un contesto paesaggistico molto piacevole: solo così di può capire il tipo di vegetazione di un paese. Va detto che, pur ospitando per buona parte deserti molto aridi, la Namibia offre una vegetazione molto varia e che ha saputo ben adattarsi alle difficili condizioni climatiche adottando intelligenti srategie di sopravvivenza. Gli alberi hanno radici molto profonde, mentre le erbe ornamentali (Stipagrostis) sopravvivono grazie alle loro radici superficiali, per assorbire l’umidità delle nebbie mattutine. Spesso le foglie di molte delle specie del deserto sono dotate di membrane che minimizzano l’evapotraspirazione (il caso delle aloe o delle Salvadora persica.
La pianta più particolare tipica della Namibia è Welwitschia mirabilis, una vera curiostà botanica descritta dal botanico austriaco Welwitsch nel 1859; una pianta appartenente alle Gimnosperme ma dalle caratteristiche estremamente peculiari, tanto che Darwin la definì “l’ornitorinco del regno vegetale”. alcuni esemplari hanno più di 2000 anni. Ha solo due grandi foglie, una circonferenza di quasi due metri, ha come infiorescenze maschili e femminili dei coni.
Essendo il periodo invernale, il migliore per viaggiare, non ho visto fioriture ma ho potuto apprezzare le silhouette e le forme architettoniche delle tante specie di acacia, la cui più diffusa è Acacia erioloba (Camel thorn), che raggiunge anche 20 metri di altezza, privilegia suoli sabbiosi, ha un apparato radicale molto profondo che le consente di attingere a riserve idriche in grande profondità e un tronco molto denso che consente una migliore termoregolazionw, e ha baccelli molto caratteristici a forma di orecchio e dalla superficie vellutata, estremamente nutrienti e sono usati nella medicina tradizionale. Per difendersi dalle agressioni dei numerosi animali erbivori producono tannino, sostamza amara e indigesta ed etilene come segnale per le altre piante.
Molto presenti le aloe; la più caratteristica, con interessante portamento architettonico, Aloe dicothoma, pianta succulenta caratteristica dei terreni rocciosi, con branche biancastre che riflettono i raggi solari diminuendo l’insolazione e quindi la perdita d’acqua.
Tra gli alberi più diffusi ci sono Boscia albitrunca, che ha uno straordinario apparato radicale lungo quasi 70 metri, con frutti molto graditi dagli aninali
Altro albero molto presente in Namibia, soprattutto nel Nord-ovest, è Mopane (Colospermum mopane) dalle caratteristiche foglie a farfalla molto nutrienti per gli animali, con un legno resistente alle termiti e usato nelle costruzioni e come combustibile; presso l’etnia Himba riveste un significato sacro; per evitare l’eccessiva evapotraspirazione durante il giorno le due parti delle foglie si sovappongono per fare ombra.
Un albero molto bello, per il portamento, il colore del tronco, da grigio chiaro a violetto, è Moringa ovalifolia, presente soprattutto nella zona del Namib, ma anche nell’altopiano centrale; è pianta succulenta capace di accumulare acqua per molto tempo, nel tronco.
Altre piante succulente molto particolari sono Butter tree (del genere Cyphostemma), con un tronco molto largo alla base di colore giallastro che si sfoglia.
Un altro albero succulento è Bottle tree (Pachypodium lealii), succulenta così chiamata per la base larga, altezza fino a 3 metri, branche molto spinose.
Tra le euforbie si trovano in particolare Euphorbia virosa e damarana, molto velenosa
Nelle parti sabbiose dei fiuni trale dune del desrto si incontra !Nara (Ancanthosicyos horridus), della famiglia dei cocomeri, che produce un frutto della grandezza di un arancio; nel corso dell’evoluzione le sue foglie si sono trasformate in spine per ridurre l’evapotraspirazione
Tags: flora Mamibia, Namibia
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