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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Il verde a Milano: il problema della pessima manutenzione

Esempio di alberi secchi che non sono ancora stati rimossi dalla scorsa estete!

Volentieri pubblico una documentata testimonianza di un consigliere del Municipio 7 di Milano a proposito della pessima manutenzione del verde milanese che, da quando circa tre anni fa è stata affidata ad una nuova azienda appaltatrice, non aveva mai raggiunto questi livelli vergognosi.

Andrea Giorcelli, Consigliere Municipio 7 di Milano

Come ho accennato anche durante diverse riunioni sul tema, la cattiva gestione del verde pubblico di Milano da parte dell’appaltatore unico è emersa sempre di più in questi ultimi due o tre anni, è fonte di malcontento e diversi reclami dei cittadini:

  • non hanno ancora rimosso neanche le piante secche che sono morte dall’estate scorsa o addirittura da prima (che quindi in inverno non sono state sostituite rimandando alla prossima stagione)
  • e quelle che hanno sostituito spesso sono risultate di specie sbagliata
  • non fanno le rimonde del secco
  • non fanno la rimozione dei getti selvatici dalle piante innestate
  • rasano i prati lasciando l’erba tagliata sparsa invece di asportarla
  • facendo molti danni da scortecciatura dei colletti con le macchine taglia-erba
  • rasando anche gli arbusti col decespugliatore
  • da due stagioni non hanno più rimesso i cespugli e arbusti mancanti in aiuole, siepi, macchie, ecc.
  • l’estate scorsa come sempre piante nuove o recenti sono entrate in sofferenza e sono seccate o quasi, per mancanza d’acqua

Insomma hanno in arretrato tante lavorazioni consistenti che non si sa se mai riusciranno a portare a termine preferendo magari piuttosto pagare le penali… e quando finirà l’appalto il nuovo affidatario dirà che le piante morte e non sostituite le doveva rimettere giustamente il precedente e quindi si perderanno?

Non sono segnalazioni puntuali (infatti non ho scritto dove sono, potrebbero essere in qualsiasi punto di Milano, e si può presumere la stessa cosa in tutti i Municipi), ma si tratta di una situazione generale, di difetti diffusi, di modo di lavorare del consorzio e degli addetti delle imprese consorziate che operano a Milano.

Peraltro ho fatto molte segnalazioni, anche direttamente ai tecnici o al consorzio mediante il numero verde, nonostante questo certe sistemazioni non sono state mai fatte… Non per colpa di chi le riceve ma dell’impresa che non riesce a evaderle o non ha le competenze, gli addetti, le risorse per garantire il servizio previsto dal contratto.

Le sanzioni vanno benissimo, ma si è arrivati al punto per cui preferiscono pagarle che svolgere certi lavori, così come trovano conveniente non bagnare le piante e sostituirle ogni anno a loro spese… Purtroppo quello che succede, per esempio, è che piuttosto che bagnare con sufficiente frequenza un albero nella stagione calda, quindi diciamo almeno una volta a settimana per almeno tre mesi, potrebbero preferire sostituirlo nell’inverno successivo, perché costa loro meno, e così via…

Evidenzio che questi difetti sono perduranti da alcuni anni ormai e tutto ciò è a prescindere dai danni successivamente arrecati dal fortunale del 25 luglio scorso. 

Verificati tali aspetti (eventualmente si potrebbe anche convocare una Commissione nei Municipi per illustrarli e parlarne), ho chiesto che l’Assessorato al Verde intervenga richiamando decisamente ed eventualmente rescindendo il contratto con l’affidatario dell’appalto, che si sta dimostrando inadeguato, per gravi inadempienze.

Abbiamo poi intenzione di presentare una proposta per stabilire dei criteri di qualità da seguire nell’applicazione del prossimo appalto di manutenzione e nella progettazione, che contempleranno anche i vari aspetti che determinano l’attecchimento e la crescita delle piante (tra cui anche la scelta delle specie in base ai terreni presenti in città e al clima urbano effettivo, invece di riferimenti del tutto teorici a piante autoctone che si basano sulle condizioni ottimali di un bosco della pianura padana e la sua vegetazione tipica, per esempio).

Il problema generale del verde pubblico di Milano è la bassa qualità della cura dovuta anche all’esiguo compenso che viene pagato dal Comune alle imprese, meno di 1 € al mq, in queste condizioni non potrà mai migliorare, bisogna investire necessariamente di più.

Grazie dell’attenzione.

NB pubblico solo alcune foto significative

Un esempio dei danni ai colletti causati da un cattivo uso del taglia erba

 

Non vengono sostituiti gli arbusti mancanti nelle aiuole

Un esempio di piante seccate per mancanza di cura e di acqua

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Giardini in viaggio Laura Pirovano