High Line in primavera. Testo e foto di Marisa Aresi
New York è una città che stupisce sempre, ogni volta che ci torni scopri sempre qualcosa di nuovo.
Questa è stata la volta della High Line dove ci sono andata con grande curiosità, alla curiosità poi si è aggiunto lo stupore e per finire tanto entusiasmo.
Piet Oudolf ha fatto un bellissimo lavoro con piccoli alberi, graminacee, erbe spontanee, fiori.
Vista in primavera la cosa che colpisce è il verde tenero degli alberi, incredibile come riescano a vivere bene con un substrato così limitato; sono stati messi a macchie creando un ambiente molto naturale che invita al relax sulle panche e chaise longue di tek disseminate lungo il percorso, dove senti anche il canto degli uccelli, non sembra di essere in mezzo ad una città caotica e rumorosa come New York.
Il bello di questo recupero è che sono state mantenute alcune testimonianze della vecchia funzione, come le rotaie, dove, tra una traversina e l’altra, incontri rigogliose salvie, bulbose, Tiarella, Tellima, Baptisia, caprifogli, la particolare Amsonia Tabernaemontana e piccole graminacee, per non parlare dell’ Heuchera presente in tante tonalità e dei Geranium.
Si tratta di spazio largo una decina di metri circa, ma che risulta dilatato dalla particolare pavimentazione che spesso presenta delle fessure, come “rotaie di terra” piene di piccole piante che sembrano spuntare dal cemento.
Una posizione privilegiata, stando in mezzo al verde, per vedere palazzi , grattacieli, l’Empire state building, il fiume Hudson o il traffico sottostante.
Non mancano numerosi allestimenti artistici.
Si può scendere quando si vuole ed io l’ho fatto in corrispondenza del Chelsea Market, altra grossa sorpresa: la vecchia fabbrica NABISCO (National biscuit company, quella dei biscotti OREO) trasformata in grande mercato, lasciando intatta la vecchia struttura metallica, dove respiri un’atmosfera particolare, vecchi bidoni trasformati per la raccolta differenziata, vecchi muri con mattoni in vista, lampade ricavate da vecchi manufatti.
E stata una passeggiata entusiasmante da ripetere per vedere la colorazione autunnale di foglie e graminacee.
Per vedere la versione autunnale si rinvia al post https://www.giardininviaggio.it/new-york-high-line
maggio 2017
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Tags: High Line, Marisa Aresi, New York
Mg
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belle fotografie ma quello che mi ha stupito è la pulizia delle aiuole trattandosi di un bene pubblico. Brava Marisa hai saputo riprodurre il fascino del posto.
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patrizia palermo
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L’High Line è proprio così come è stata descritta e fotografata! Splendida! Un esempio vivo, in tutti i sensi, di cittadinanza attiva!Grazie e complimenti!
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