Cornovaglia terza puntata: Eden project
Nel 1999, quando è iniziato Eden project, il luogo era una landa desolata con le ferite della vecchia cava per l’estrazione di argilla che vi sorgeva.
Oggi è un enorme spazio, dominato dalle ormai famose cupole di plastica a bolle, dedicato a un progetto di divulgazione ambientale e di promozione, attraverso i ricavati delle visite, di numerosi progetti in giro per il mondo.
Le cupole fungono da serra e ospitano il bioma equatoriale con la ricostruzione di una foresta pluviale, il bioma mediterraneo e una serie di servizi ed esposizioni; all’esterno un paesaggio selvaggio e zone coltivate per la produzione di cibo, carburante e vari materiali.
Nel complesso è un encomiabile progetto didattico anche se avrei preferito che nella foresta pluviale, accanto all’intento di rappresentazione scenografica del bioma, ci fosse una maggiore attenzione al riconoscimento, attraverso etichettature delle tante specie tropicali.
Ecco una galleria di immagini
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Una serie di alberi in stagno che riproducono le caratteristiche forme delle piante falciate dal vento del paesaggio della regioneche vengono chiamate appunto “windy prunes”
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