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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Convegni, mostre e altro ancora

Parc Luther King a Parigi, progetto di Jacqueline Osty

  • La paesaggista Jaqueline Osty inaugura l’11 ottobre il ciclo di conferenze VerDiSegni 2012-13.
    “Nuovi modelli di verde urbano: concezione, partecipazione e fruizione” il tema delle conferenze organizzate dall’Associazione VerDiSegni per il 2012-2013.Giovedì 11 ottobre alle ore 17.00, nella prestigiosa sede dell’Ordine degli Architetti di Milano, via Solferino 19, Jaqueline Osty, architetto paesaggista francese, parlerà di nuovi modelli di parchi urbani attraverso i suoi numerosi progetti realizzati in Francia e in Europa. Per l’Ordine presenzierà l’arch. Marco Engel. Seguirà un coktail.Jaqueline Osty, diplomata alla Ecole Nationale Supérieure du Paysage di Versailles e a quella delle Beaux Arts UP4, nel 1985 fonda il suo atelier a Parigi, la cui attività si focializza sulla progettazione paesaggistica urbana.Tra i lavori più recenti Parc Martin Luther King che ha inaugurato il nuovo eco-quartiere di Clichy Batignolles a Parigi.Tra i suoi riconoscimenti il Premio del Paesaggio 2005 per il Parc St. Pierre ad Amiens e la candidatura come finalista alla settima edizione del Premio Europeo de Paisaje Rosa Barba che si concluderà il 27 settembre 2012. Il programma delle conferenze proseguirà nel 2012 con gli interventi degli architetti Michela Pasquali sulla progettazione partecipata e Alessandra Aires sul ridisegno del verde urbano a Torino.
    Associazione VerDiSegni
    info@verdisegni.org www.verdisegni.org tel 335/302105 – 340/5858892
  • Definito il programma del convegno internazionale “I maestri del paesaggio” organizzato a Bergamo da Arketipos nei giorni 1-2 settembre 2012.
  • Gardmed,  il network dei giardini mediterranei
    Verrà presentato, il 6 settembre 2012 al Festival della Letteratura di Mantova, Gardmed, il progetto dall’Unione Europea che mette in rete 18 giardini di Malta e del sud della Sicilia. Si tratta di un progetto che mette al centro il verde del bacino del sud del Mediterraneo, oggi a rischio. Consapevoli che questi giardini possono salvarsi solo mettendosi in rete, gli studiosi del progetto (botanici, paesaggisti, antropologi, esperti di marketing) ne hanno individuato 18.
    Altri giardini di altri Paesi del Mediterraneo (Palestina, Grecia, Spagna, Giordania) si sono candidati per fare parte di Gardmed.
  • “City+Landscape: Nuovi paesaggi per la città attiva”, il titolo del Forum internazionale organizzato da Paysage nell’ambito di Padova fiere il prossimo 14 settembre. Per consultare il programma
    http://www.paysage.it/index.php?page=evento_2012_09_flormart
  • Ci sono novità sul programma della prossima edizione di Orticolario, che si terrà a Villa Erba dal 5 al 7 ottobre 2012
  • Dal 28 agosto al 2 settembre parte la IV edizione della Summer School Emilio Sereni a Gattatico, Reggio Emilia. Programma
  • Riporto una notizia letta su Nemeton Promenade, desunta da Flornews n° 132 – 20 luglio 2012 – www.georgofili.info.
    Tutti sanno che la presenza di aree verdi in città permette di abbassare sensibilmente la concentrazione di CO2 nell’aria, può sembrare un’ovvietà ma in un’ottica globale di maggiore sensibilità ambientale anche la NASA ha voluto finanziare uno studio e progetto attuativo che vede come protagoniste le aree verdi cittadine. Alcuni risultati preliminari di questo studio, condotto dall’UC Santa Barbara e dall’Università del Minnesota, sono stati pubblicati il 4 luglio scorso sull’ultimo numero del Journal of Geophysical Research – Biogeosciences e dimostrano come la tipica periferia verde, con alberi e prati, gioca un ruolo significativo per quanto riguarda l’assorbimento di CO2. Per nove mesi l’anno, il paesaggio suburbano è stato fonte di CO2 in atmosfera, ma durante l’estate, l’assorbimento di carbonio da parte della vegetazione e cosi significativo da riuscire a bilanciare le emissioni di combustibili fossili prodotte dall’uomo all’interno dell’intero quartiere. Si e notato che i prati verdi raggiungono il picco massimo di assorbimento di CO2 in primavera ed in autunno, lontani dallo stress del caldo estivo, mentre gli alberi sempreverdi hanno mantenuto costante l’assorbimento per tutto l’arco dell’anno a scapito dei decidui che, perdendo le foglie in autunno-inverno, hanno registrato assorbimenti più limitati. Lo studio e un “primo passo” verso la quantificazione del ruolo della vegetazione nelle periferie, che sono le aree urbane che crescono più rapidamente negli USA ed in tutti i paesi industrializzati. Le potenziali applicazioni di questo tipo di ricerca includono la pianificazione e la realizzazione di aree verdi in città, dove l’uso del territorio e la scelta di piante adatte rappresentano le decisioni più importanti – in un’ottica globale di riduzione dei gas a effetto serra.

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Giardini in viaggio Laura Pirovano