Un giardino ad Aix en Provence, foto di Donatella Lupo
Un giardino ad Aix en Provence degli amici Paola e Daniele fotografato da Donatella Lupo. Un trionfo di natura mediterranea e di sapienza giardinistica.
Un giardino ad Aix en Provence degli amici Paola e Daniele fotografato da Donatella Lupo. Un trionfo di natura mediterranea e di sapienza giardinistica.
Sempre segnalate da Sonia Sbolzani
Nell’antichità classica uno dei massimi cantori delle piante fu il famoso poeta latino Publio Virgilio Marone, che dedicò il secondo libro delle “Georgiche” all’arboricoltura (coltivazione degli alberi da frutto, della vite, dell’ulivo e delle altre piante), elogiando la vita campestre.
Gli alberi
Alcuni crescono spontaneamente
senza che l’uomo se ne occupi…
Ma ve ne sono altri
che solo l’esperienza ha scoperto nel suo evolversi:
vi è chi, tagliando i germogli più teneri
dall’albero materno, li sistema in filari
e chi interra nei campi piantine di serra,
quattro pali in croce e pertiche acuminate.
Alcune piante attendono
che la loro cima venga infossata ad arco,
perché i propri virgulti
nascano dalla stessa terra;
ad altre non servono radici
e senza esitare il contadino recide,
affidandoli alla terra, i rami più alti…
(Da “Georgiche”, 37-30 a.C.)
Anche nella desolazione invernale un povero albero secco riesce ad ispirare sentimenti di gioia a questo sensibile poeta cinese, molto noto ed apprezzato da alcuni anni anche in Italia: Wang-Ya P’ing.
Albero spoglio
Un albero secco
fuori dalla mia finestra
solitario
leva nel cielo freddo
i suoi rami bruni.
Il vento rabbioso la neve e il gelo
non possono ferirlo.
Ogni giorno quell’albero
mi dà pensieri di gioia:
da quei rami secchi
indovino
il verde a venire.
Biodiversi, Stefano Mancuso e Carlo Petrini, Giunti – collana Slow Food, 2015, 123 pp., 10 €
Un dialogo tra due personaggi che pur differenti nella formazione sono accomunati da una grande sensibilità per la tutela della natura, della terra e preoccupati degli scenari che ci si presentano nella generale miopia: un confronto fra scienza botanica e gastronomia per una nuova visione della Terra e del ruolo dell’uomo.
Entrambi concordano che ci troviamo ad affrontare una crisi entropica, causata dal nostro stile di vita, dalle nostre scelte produttive e che per uscirne occorre cambiare il nostro paradigma.
Secondo Mancuso ci troviamo ad affrontare una sorta di seconda rivoluzione copernicana: se con Copernico e Galileo avevamo scoperto che la terra non è affatto il centro dell’universo, oggi c’è da augurarsi che venga mutata la nostra comprensione del rapporto dell’uomo con gli altri esseri viventi: “L’uomo non deve essere più il centro della vita attorno al quale gli altri organismi viventi ruotano, ma soltanto uno dei componenti del sistema”. D’altra parte proprio perchè non riusciamo a comprendere il nostro ruolo nell’ecosistema non siamo in grado di riconoscere il livello di dannosità a cui la nostra specie è giunta!
Un metro per giudicare il successo degli organismi viventi è la loro capacità di propagarsi meglio e di più degli altri. Seguendo questo parametro gli animali in senso lato sono in pratica ininfluenti sul nostro pianeta dove il 99,7% di ciò che è vivo è costituito dalle piante con la consguenza che una loro sparizione significherebbe la scomparsa della vita sulla terra.
Mancuso parla a questo proposito di “etica della natura”, cioè di un rapporto non predatorio ma benevolo nei confronti della natura.
Per Petrini infatti “Viviamo in un mondo dominato dalla primogenitura dell’economia e della scienza, dove non c’è più traccia di una visione olistica, capace di allargarsi all’etica, alla spiritualità”.
Anche per Mancuso la mancanza di una visione sistemica è un tema fondamentale. Infatti i biologi molecolari, che sono la maggior parte di coloro che studiano le piante, non le studiano nella loro interezza ma indagano singoli aspetti di relazioni genetiche o di interazioni molecolari. Per capire davvero “cosa fa una pianta, di cosa ha bisogno, di quali sono le sue relazioni con le altre piante o con gli animali, è bene rivolgersi ad una persona che le coltiva, le alleva e ci vive assieme anzichè a un biologo molecolare”. La visione olistica, inoltre, è la sola che ci permetterebbe – a parere di Petrini – di superare la contrapposizione tra la scienza e il sapere tradizionale, per poter arrivare ad una visione più ampia e meno settaria.
Inoltre per Mancuso oggi “l’insieme è studiato più da un punto di vista filosofico-umanistico che scientifico…e questa è davvero una deriva sbagliata”; bisogna seguire il modello di Darwin che che utilizzava quello che oggi chiameremmo un approccio sistemico.
Il dialogo tra Mancuso e Petrini permette di avvicinare la gastronomia e la scienza vegetale. Secondo Mancuso infatti la rete di Terra madre e la serie di presidi di Slow food sono fatti proprio come una pianta, che a differenza dagli uomini e degli animal, che hanno una struttura centalizzata e gerarchica, è invece costituita da una serie di moduli che si ripetono senza nessun organo centrale. E’ così che il mondo vegetale può essere assunto come modello del moderno.
Arcipelago
Casa naturale maggio giugno 2015
Gardenia maggio 2015
Gardens Illustrated maggio 2015
La premiazione della 51a edizione deiConcorsi Internazionali per Rose Nuove si terrà venerdì 22 maggio presso il Roseto “Niso Fumagalli” della Villa Reale di Monza. Programma
Corsi, convegni e seminari
Giardini
Maggio-giugno GRANDI GIARDINI ITALIANI: “IN NOME DELLA ROSA”Un itinerario alla scoperta dei più bei roseti visitabili d’Italia. Programma
EXPO 2015
Vittoriale degli Italiani, Gardone Riviera (BS), dal 10 Maggio al 31 Ottobre 2015 d’Annunzio e i Giardini di Pan seconda edizione Inezie squisitissime. Nutrire la mente e il corpo tra Oriente e Occidente. Un percorso tra sonorità, installazioni e opere d’autore, gusto e natura che richiama il profondo legame tra l’estetica dannunziana e l’Oriente dai maxi-corni di Italo Rota reinterpretati da artisti internazionali all’inedito di A. Mendini
La stroncatura di Expo apparsa su The Guardian http://www.ilpost.it/2015/05/13/guardian-expo-milano/
6 giugno dalle 21.30 serata teatrale negli Orti di via Chiodi a Milano. Programma
Mostre
dal 12 giugno "Natura naturans. Roxy Paine e Meg Webster" a Villa e Collezione Panza, Varese
Fiere, festival e vivai
Si è concluso il Festival del Verde e del Paesaggio, il contenitore che da 5 anni parla di paesaggi e giardini. Come di consueto a conclusione del Festival sono stato resi noti i vincitori dei concorsi in programma. • Premio avventure creative, al miglior giardino temporaneo sul tema “walk on the wild side” è Stato assegnato al progetto “la vertigine all’infinito”, di Mattia Proietti Tocca, Simone Antonelli, Alex Tucci, Matilde Fortee Simona Russo. • Il premio “balconi per Roma” , riservato ai progettisti under 30 chiamati a progettare il tipico balcone di città ha visto premiato il progetto “balconi di roma” di Sarah Amari e Giovanni Friso • Il premio letterario “racconto breve sotto le fogli” è stato assegnato ex equo a Duccio Del Matto con “adagio” e Laura Daniele con “Il Giardinio di inchiostro”. • Il miglior espositore è “La Quercia 21” • Il miglior vivaio è” Frutticoltura Orvieto” • Il miglior Giardino in Terrazza è l’Orto Botanico dell’Università diRoma Tor Vergata
Un intervento recente a cura del paesaggista francesce Michel Péna che ha saputo ricucire parti nevralgiche del cuore di Nizza collegandole al Boulevard des Anglais e che si inserisce in un più ampio progetto urbanistico di riqualificazione del centro urbano: una lunga passeggiata verde isolata dal traffico, ricca di essenze mediterranee ed esotiche, con molti spazi ludici e giochi d’acqua sorprendenti.
Ecco alcune immagini
Un vivaio davvero notevole che ospita un giardino dimostrativo dove si possono ammirare accostamenti molto belli con graminacee, erbacee, bulbose e restionacee: Phytotrend di Maurizio Casale.
Per info http://www.phytotrend.it/phytotrend-profilo.htm
Ecco alcune suggestioni
Un parco privato ma aperto alle visite guidate restaurato recentemente da da Paolo Pejrone che presenta scenari anglo-mediterranei, una straordinaria collezione di agapanti, di glicini, interessanti piante esotiche e ambienti boschivi molto naturali con distese di acanti, danae racemosa, ligularia.
Ecco alcune immagini
La mia terza volta a Le Rayol a visitare i giardini mediterranei progettati negli anni novanta da Gilles Clément in una baia vicino a saint Tropez (vedi mio articolo https://www.giardininviaggio.it/giardininviaggio/wp-content/uploads/2011/01/AP-14-2006-Rayol-di-Gilles-Clement.pdf).
Ogni volta è una nuova scoperta di una essenza particolare, di uno scorcio, sempre sorpresa dalla maestria di Clément nel creare paesaggi planetari accomunati dal clima fatto di vento, secco e fuoco.
Ecco alcune immagini
Grazie alle mie amiche curiose e grandi esploratrici, Donatella Lupo e Flavia De Petri, ho scoperto questa manifestazione che ha luogo a cadenza biennale a Buggiano Castello (vicino a Montecatini Terme) e che consente la visita ad alcuni deliziosi giardini privati dentro le mura del castello. (si è svolto domenica 26 aprile e 3 maggio). Per info www.buggianocatello.it
Ecco alcune immagini di Donatella e Flavia