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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Aiuole sotto chioma in alcune vie di Milano

Resteranno come dono alla città e come prototipo di possibili future altre aiuole quelle realizzate nell’ambito del Fringe Festival Milano 2015 in collaborazione con il Comune di Milano. I gruppi di lavoro – costituiti da allievi del corso di progettazione del giardino della scuola Arte&Messaggio con soci VerDisegni – coordinati dall’agronoma Francesca Oggionni, hanno realizzato una sistemazione a verde con perenni e piccoli arbusti in alcuni parterre alberati nelle seguenti vie di Milano: San Vittore, Carducci, Pallavicino, Solari, Washington, Moscova e Palestro.

Ecco alcune immagini delle aiuole appena impiantate

Aiuole fringe Festival

Aiuole fringe Festival

Aiuole fringe Festival

Aiuole fringe Festival

Aiuole fringe Festival

Aiuole fringe Festival

Aiuole fringe Festival

 

Una mostra da non perdere: Juan Munoz, Double Bind & Around

Conversation piece, Dublin, 1994, tessuto, resina e sabbia

Di solito parlo di piante e di paesaggi ma non posso fare a meno di segnalare questa mostra che mi ha proprio incantato. Oltre a tutto è sempre una occasione di rivedere anche il giardino che circonda la stupenda grande scultura di Melotti e che è stato disegnato da Marco Bay.
Juan Munoz (1953-2001) è stato uno dei maggiori protagonisti della scultura contemporanea e con il suo lavoro ha reintrodotto la figura umana al centro dello spazio architettonico.
La mostra, molto ampia e ben documentata, è stata esposta solo alla Modern Tate alcuni anni fa e difficile immaginare un luogo più adatto dell’Hangar per ospitarla.
Si tratta di una esposizione che non finisce di stupire per la varietà di espressioni che le figure, viste più da vicino, mostrano nonostante l’apparente anonimità delle scene.Recensione della mostra a cura di Achille Bonito Oliva parte 1 parte 2

A questo punto meglio far parlare le immagini

Conversation piece, 1996, resina

The nature of visual illusion, 1994-1997, acrilico su tela e resina poliestere

Many times, 1999, resina poliestere

Many times

Many times

The wasteland, 1996, bronzo, linoleum, acciaio

Hanging figure, 1997

News in tema di corsi, convegni, fiere, giardini e altro ancora

Rosa Dorothy Perkins e Clematis viticella Negritjanca nel mio giardino a Laveno

 

Corsi e Convegni

  • 26 giugno, dalle 9 alle 13.30 a Milano presso la Sala Civica del Comune di Milano, Viale Gabriele D’Annunzio 15. Convegno Nazionale AIAPP – Paesaggio e Agricolture 2.0 – A difesa del suolo. Il convegno vuole indagare come possano essere riconosciuti difesi e valorizzati paesaggi di qualità nel contesto periurbano, così fortemente interessato da fenomeni di consumo di suolo. Flyer
  •  18 giugno, ore 18, “Mind the Landscape” incontro con il paesaggista Thilo Folkerts, architetto paesaggista con base a Berlino, svolge attività professionale di paesaggista che progetta, sperimenta e costruisce e, parallelamente, coltiva il suo interesse per il linguaggio unico dei giardini come autore, editore e traduttore. Nel 2007 ha fondato 100Landschaftsarchitektur a Berlino. Per informazioni http://www.fbsr.it/fbsr.php/il_paesaggio/iniziative_pubbliche/Mind_the_Landscape 
  • Luglio e agosto CORSI DI PITTURA BOTANICA nell’ambito della mostra LE PIANTE E L’UOMO.
    25 luglio, Silvana Rava: Dipingere i frutti dell’orto; 29 agosto, Roberta Mattioli, Graphite. I corsi si terranno presso la Sala Viscontea dell’Orto Botanico Passaggio Torre di Adalberto, Bergamo Alta, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 . Contributo: euro 60,00 per ogni corso della durata di una giornata. Ogni corso verrà attivato al raggiungimento minimo di 7 partecipanti. Iscrizioni: per info e iscrizioni 339.6987672 – renata.bonzo@fastwebnet.it. Locandina
  • 25-29 agosto Summer School Emilio Sereni, VII Edizione “paesaggio del cibo”. Programma http://www.istitutocervi.it/wp-content/uploads/2015/06/SummerSchool2015_Programma.pdf

EXPO

  • Il Best of the week di EXPOWALL presenta la sua quarta gallery. Dall’inizio di EXPO 2015 infatti ogni settimana selezioniamo le migliori foto Instagram postate con gli hashtag #Expo2015, #expowall, #milanoaplacetobe, #expoincitta e da questa settimana #PadIta (Padiglione Italia) e #CanonComeAndSee e immediatamente visibili su www.expowall.it . I selezionati sono instagrammer italiani e stranieri che hanno colto in uno shot un particolare aspetto della Milano di Expo2015.
  • Al via il bando di Agritecture&Landscape Award. Si svolgerà nell’ambito di EXPO 2015 il Simposio Internazionale AGRITECTURE & LANDSCAPE – Paesaggio Agricoltura Architettura Urbanità: attraverso EXPO 2015, organizzato da PAYSAGE e dal Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori in collaborazione con la Triennale Milano, che il 25 Giugno ospiterà questo importante evento. All’interno del Meeting Internazionale è stato organizzato AGRITECTURE & LANDSCAPE AWARD. un Premio che mira a riflettere in modo propositivo sul futuro del paesaggio e delle città, alla ricerca di nuove strategie progettuali che sappiano attribuire nuovi valori etici, economici e sociali al paesaggio. Il Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori e PAYSAGE hanno organizzato per il 25 giugno, nell’ambito di EXPO 2015, il Simposio Internazionale AGRITECTURE & LANDSCAPE – Paesaggio Agricoltura Architettura Urbanità: attraverso EXPO 2015 che si svolgerà alla Triennale di Milano. L’importante evento identifica nei nuovi rapporti tra città e campagna e nella riconnessione del fabbisogno nutritivo all’insediamento urbano le fondamentali tematiche progettuali, ma anche etiche, sulle quali interrogarsi, soprattutto alla luce dell’importante Esposizione Internazionale che sta coinvolgendo Milano in questi mesi. Facendo proprio lo spirito di ricerca e di innovazione che caratterizza le esposizioni universali si desidera quindi promuovere, attraverso questo Simposio, lo scambio e la condivisione del sapere, valutando lo stato di avanzamento delle conoscenze in questo settore.
  • giugno – luglio 2015 L’Associazione Arte in Cascina che promuove progetti di sviluppo di Land Art in Italia, partecipa a Expo Milano 2015 con il sostegno di AzzeroCO2 presentando i cinque gruppi di artisti vincitori della Call internazionale “Land Art in Cascina” lanciata con Fondazione Triulza. L’obiettivo della Call è stato selezionare un’opera di Land Art da installare ed esporre nella corte del Padiglione della Società Civile in Expo Milano 2015 e altri quattro gruppi di artisti da inserire in alcuni parchi naturali fra Lombardia e Piemonte. In Cascina Triulza sarà presentata l’opera vincitrice intitolata “Foglia” della giovane artista valtellinese Elena Milani. L’opera della Milani rimarrà in esposizione in Cascina Triulza per tutto il periodo di Expo 2015. Nei Parchi del territorio invece sono installate e esposte altre quattro opere vincitrici dei “Premi Parco”. Qui di seguito, l’elenco delle inaugurazioni a cui siete invitati a partecipare:
    Venerdì 12 giugno ore 15.00: Scuola Agraria Parco di Monza, viale Cavriga, 3 Monza (a fianco alla Villa Reale): artisti Flavio Da Rold e Giorgio Vazza.
    Sabato 13 giugno ore 14.00: Parco del Ticino e Lago Maggiore, Villa Picchetta, Loc. Picchetta, Cameri (NO). Artisti Opla+ (Giorgio Chiarello e Marco Pasian).
    Lunedì 22 giugno ore 18.00: Bosco in Città, Cascina S.Romano via Novara, 340 Milano. Artista Marco Nones.
    Giovedì 25 giugno ore 11.00: Expo Milano 2015. Corte della Cascina Triulza. Inaugurazione artista Elena Milani.
    Sabato 4 luglio ore 11.00: Bosco WWF Vanzago, via delle Tre Campane, 21 Vanzago (MI). Artista Sofia Rossetti. Per informazioni: http://www.arteincascina.org

Fiere e vivai

  • 6 giugno- 5 luglio Festa degli agrumi e delle piante mediterranee.
    14 – 30 agosto Festa dei peperoncini
    29 agosto – 30 settembre Mostra dei bonsai. A Bussolengo (Verona)
    Info: www.flover.it; comunicazione@flover.it tel. 045 2225411. Programma
  • 18-21 giugno Evergreen Forte, mostra florovivaistica in piazza Dante a Forte dei marmi
  • Fino al 25 giugno al Vivaio Flora 2000 mostra di ortensie, perenni, piccoli frutti e bacche. Per informazioni http://flora2000.it/eventi/una-lunga-estate-fiorita-in-giardino/
  • 29-30 agosto, Tra pomi e fiori, Calvi dell’Umbria. Programma

Giardini

  • Domenica 14 giugno 2015, dalle 9.30 alle 18.30, circuito ciclo-pedonale, Via Lattea, “Le terre dei Gonzaga”, Isola Dovarese e il Parco Oglio Sud. Programma
  • Il giardino Garzoni a Collodi (Parco di Pinocchio) è tornato al suo antico splendore dopo un restauro delle infrastrutture murarie, delle opere d’arte e il seicentesco impianto idraulico e dopo un consistente ripristino della vegetazione (piantate 80.000 perenni, rose, aromatiche e cipressi). Info: www.pinocchio.it 
  • Villa la Pergola, Alassio, oltre 350 varietà di agapanti in fiore: una collezione unica in Europa da visitare in giugno e luglio. Per informazioni e prenotazioni delle visite guidate:
    Villa della Pergola, via Privata Montagu 9, 17021 Alassio (Savona),Tel. +39.0182.646130 – +39.0182.646140 – info@giardinidivilladellapergola.com

Agapanthus ‘Bluety’ Netherlands, Archivio Villa La Pergola

Agapanthus ‘Flore Pleno’ France, Archivio Villa La Pergola

Agapanthus ‘Rosemary’ United Kingdom, Archivio Villa della Pergola

Villa della Pergola, Archivio Giardini Villa della Pergola

Indagini

  • Secondo gli ultimi risultati dell’Osservatorio sulla casa 2015 promosso da Leroy Merlin con Doxa, il 50% degli italiani ha un giardino provato della media di 143 mq.
    L’indagine è stata condotta nel mese di maggio 2015 su un campione di 1000 famiglie in base a delle quote rappresentative della popolazione italiana per sesso, età, area geografica ed ampiezza centri con il metodo “CAWI – Computer Assisted Web Interview”. Per i risultati dell’indagine vedi Comunicato stampa

Milano

  • Riaprire i Navigli: Roberto Biscardini presidente dell’Associazione Riaprire i Navigli: “Lo studio di fattibilità del Politecnico rappresenta una conferma importante degli studi da noi effettuati negli anni scorsi e pubblicati nel 2012 e nel 2015. Una fattibilità che anche noi confermiamo esserci sia sul piano architettonico, ingegneristico, idraulico e trasportistico.  Lo studio commissionato dal Comune conforta quindi non solo le nostre idee e il nostro progetto , ma soprattutto l’interesse già espresso dei tanti cittadini milanesi a favore di questa importante opera di riqualificazione urbana. Come si capisce dalla stampa, oggi con lo studio Politecnico molti si sentono più tranquilli e tutti coloro che fino a ieri si limitavano a dirci che era una bella idea ma sol o un sogno, oggi si stanno ricredendo.
  • Inaugurazione dell’Healing Garden: “Giardino degli Abbracci. L’iniziativa nasce dalla collaborazione del Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano con l’AO San Carlo Borromeo nell’ambito del Corso di Perfezionamento in progettazione degli Healing Gardens, coordinato del prof. Giulio Senes.  In sintesi il progetto prevede due aree di intervento: • l’orto sinergico: un percorso che si sviluppa tra aiuole coltivabili e il frutteto; • il “giardino degli abbracci”: un percorso percettivo e sensoriale formato dall’alternarsi di aiuole a cumulo con specifiche specie erbacee, arbustive ed arboree. L’healing garden del San Carlo è stato pensato perché possa essere utilizzato dai pazienti e dai loro familiari, ma anche dal personale che quotidianamente vive l’ospedale. Il giardino degli abbracci è stato appositamente progettato per favorire un intimo contatto con la natura, per stimolare chi lo userà con molteplici piante dai colori diversi praticamente in tutte le stagioni. Il giardino degli abbracci è in continuità fisica con l’orto sinergico, pensato per favorire una interazione più attiva con la natura, anche attraverso specifici percorsi di “ortoterapia” che potranno essere organizzati da tutti i reparti interessati.  Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito http://www.healingardens.it/ 
  • ALVEARI URBANI sta realizzando il primo apiario d’artista in Europa, in collaborazione con Legambiente, in una zona verde semi abbandonata presso il centro di Milano. Sarà il primo esempio di raccolta miele della città MI_MI (Miele Milano) dentro ad arnie disegnate da artisti dal mondo. TUTTI COLORO INTERESSATI ALL’ADOZIONE DI UN’ARNIA, sono i benvenuti e possono contattarci: info@amaze.it – 02.6071623 –338.7642577
    LA VIGNA IN GIARDINO. L’installazione ‘La vigna in giardino’ a cura della storica d’arte e paesaggista Claudia Zanfi, ha trasformato lo spazio dismesso di un ex-garage nel centro di Milano in un percorso alla scoperta dell’antica tradizione italiana della viticultura, di cui la zona era profondamente contrassegnata con numerose tracce storiche, tra cui l’antica vigna di Leonardo da Vinci. Il progetto prevede un percorso attraverso un piccolo vigneto, circondato da un tipico giardino italiano, con essenze botaniche della macchia mediterranea, oltre a edere, surfinie, acanthus, varie perenni, e altro. E’ un’esperienza sensoriale che intreccia le texture del fogliame, le varie gradazioni dei verdi, le fioriture blu-viola a ricordare il colore dell’uva, i profumi dei legni e del mosto, i suoni di un pomeriggio estivo in campagna. Prosegue così la collaborazione tra Green Island e il distretto 5VIE art+desgin dopo le precedenti attività congiunte per il Giardino Segreto del Terraggio.
    Dal 27 Maggio al 30 Giugno 2015, ore 10-18, Spazio Sanremo, Via della Zecca Vecchia 3, Milano. www.amaze.it
  • Lorenza Zambon:
    20 – 21/06 – Milano, Parco Nord Milano, due performance itineranti per la presentazione dell’ Audioguida di Paesaggio del Parco Nord Milano – con Carlo Actis Dato http://www.parconord.milano.it/audioguida-di-paesaggio; http://www.actisdato.it/

Mostre

  • IL LAGO DI COMO VISTO DA YANN ARTHUS-BERTRAND. Le riprese aeree del fotografo francese per un video emozionale. Programma

    Foto Andrea Buti Pozzoni

  • dal 12 giugno 2015 al 28 febbraio 2016 NATURA NATURANS, ROXY PAINE E MEG WEBSTER A VILLA PANZA, (Opere 1982-2015). Villa e Collezione Panza, Piazza Litta, 1 – 21100 Varese (Va)
  • 5-27 giugno, Il giardino è aperto, mostra bibliografica sulla storia dei giardini dal ‘400 ad oggi  e presentazione del libro d’artista di Alessandra Angelini con testi di Paolo Cottini. BIBLIOTECA NAZIONALE BRAIDENSE, sala Maria Teresa, Via Brera 28 – Milano

 Petizioni

  • Il Parco dello Stelvio – la più grande area protetta nell’arco alpino con lo status di parco nazionale – potrebbe non esistere più già nelle prossime settimane. Il ministero dell’Ambiente, la Regione Lombardia e le Province Autonome di Trento e Bolzano hanno infatti sottoscritto un’intesa che ne modifica radicalmente la governance e le tutele. Il risultato? Se il Consiglio dei ministri dovesse avallare l’accordo, questo meraviglioso patrimonio – una delle storiche esperienze di conservazione della natura, un grande esempio di biodiversità – potrebbe disperdersi per sempre. Tutto questo alla vigilia di un’importante ricorrenza: gli 80 anni del Parco, istituto nel lontano 1935. Se il governo approverà l’accordo, l’area verrà divisa in tre unità separate e autonome: lo Stelvio, insomma, lascerà il posto a un patchwork di parchi provinciali. Perderà così lo status di parco nazionale e il suo livello di protezione, di conseguenza, verrà ridotto. Le Alpi rischiano di perdere la loro più grande area protetta. Per mi questo mi rivolgo al governo: Matteo Renzi, non avallare una simile decisione. Stiamo perdendo il più grande parco alpino nazionale, uno dei più amati d’Italia. Caro Matteo, non lo permettere. Firma la petizione https://www.change.org/p/salviamo-lo-stelvio-uno-dei-pi%C3%B9-antichi-parchi-naturali-italiani/sign?utm_source=action_alert&utm_medium=email&utm_campaign=270106&alert_id=KgVilgptsh_gQGtWRLvtw%2BT7HdzYU5i5Evpr2yUQ1DOIC6khxYX%2F%2B0Rhh6%2FxiwA0AIF2zg8r3d6

Il Chelsea Flower Garden commentato dal nostro inviato Michaeljon Ashworth

Dan Pearson, Chelsea 2015

Il mio carissimo amico storico dei giardini e fine botanico, Michaeljon Ashworth,  mi ha inviato un interessante e molto personale commento sull’ultima edizione, appena conclusasi, del Chelsea.

Ecco il suo testo:

CHELSEA FLOWER SHOW 2015
“Onward and Upwards” by Michaeljon Ashworth, june 2015
Ho sentito la parola in giro. Era “Chelsea Fringe”, fuori salone a Londra e quest’anno anche a Milano. La creazione di eventi piccoli e alternativi prima, durante e dopo la grande mostra della Royal Horticultural Society (RHS). Esiste quest’ aria di protesta e critica -va bene. Rivelare altri lati del mondo giardinistico va benissimo ma Chelsea in se stessa è sicura di se e consapevole del suo ruolo, quello cioè di offrire al mondo una vetrina di progettisti talentuosi istruiti nel modo di tradurre la tradizione giardinistica inglese tramite i loro stili. Il livello di investimenti degli sponsor è variabile ma sempre alto.
Altissimo e assurdo per un giardino che durerà una settimana. I giardini, “Show Gardens”, nonostante la loro bellezza e qualità, sono senz’altro “Show Off” gardens.
Vado sempre al Chelsea per sentire e vedere come la tradizione parla del futuro. Il futuro (come la fantascienza nel cinema) ignora le previsioni e che sarà sarà ! Quest’ anno niente giardino verticale, pochissima scultura (di bassa qualità) e pochissimi concetti come “rebus” da decifrare. Con un’ armonia quasi musicale i Show Gardens cercavano di esporre giardini capaci di parlare della tradizione inglese con la lingua della tradizione aggiornata.
Verso un futuro forse! Speriamo! Verso il futuro , tanto sicuro quando parliamo del giardino di Dan Pearson. Grazie a lui, al suo giardino, alla famiglia dei duchi di Devonshire a Chatsworth e allo sponsor Laurent Perrier. Il momento di brindare con il prodotto dello sponsor!
Chat e gossip sono usciti da questo giardino. Uscendo lungo il viale “Main Avenue” per  giungere all fuori salone di “Chelsea Fringe” nel mondo esterno. Lungo il viale il concorso annuale per creare un giardino Wowistico, rettangolare, traboccante di fiori e alberi e controllato dal stretto design è stata una delizia. Altissimo livello quest’anno senza gadget e novità.  Marcus Barnett ha fatto un salotto al centro di un giardino a quadretti ispirato all’ arte di Piet Mondrian. Ispirato di più al paesaggio inglese- tradizionalmente considerato Patchwork. Sopra gli alberi “di moda” quest’anno Osmanthusx Burckwoodii De Stijl (verde) parla in inglese.
I giovani paesaggisti “Rich Brothers” hanno dato una risposta alla stessa domanda: “Interpretare lo spirito del paesaggio inglese ,incorniciarlo in un Chelsea Show Garden”. Per questi ragazzi una versione più
modernistica. Ma sempre ispirata al prato e bosco inglese. Bosco di Amelanchier lamarckii (con le tante malattie in giro non è stato permesso usare alberi autoctoni).  Questi non sono nomi di fama mondiale. I famosi paesaggisti non hanno bisogna di Chelsea come Show case.
Chris Beardshaw ha realizzato un giardino geometrico e urbano per  interpretare il primo principio di Hidcote e Sissinghurst: cioè lo yin e yang di un giardino è l’equilibrio tra struttura e piantagione. L’architettura sposa l’orticultura. Hardscape e softscape = landscape.
Sono finalmente arrivato al giardino di Dan Pearson . Uomo naturalistico, in armonia con il paesaggio attuale e amatissimo in Giappone. Il suo Chelsea Show Garden mi ha commosso in un modo profondo e personale. Sono 11 anni che lui non frequenta Chelsea.
Non voleva più fare giardini articiali da buttare o magari reciclare dopo la settimana dello show. In occasione di una conversazione con il duca di Devonshire circa un restauro/rinnovo nel giardino roccioso e sottobosco a Chatsworth nacque quest’ opera d’arte.
Dan ha creato un episodio del Chatsworth Rock Garden ( Sir JosephPaxton 1840) qui a Chelsea per dimostrare come la bellezza e lo spirito di un giardino reale può essere esposto a Chelsea. Io ero commosso perché questo garden designer di altissima fama ha realizzato le vere cose astratte di un giardino: l’armonia, il movimento, il senso del tempo, lo spirito, l’anima e l’atmosfera.
Enormi rocce (immaginatevi su a Stonehenge e dolmen) fanno il giardino  roccioso. Una piantagione delicatissima copre il sito con le varietà più squisite di fiori spontanei. Un ruscello scende dalla fonte circolare in alto e finisce in un laghetto: movimento. Un sentiero di legno e pietra attraversa il cuore del giardino (il sito è l’unico triangolare a Chelsea) e per gli invitati c’è la possibilità di penetrare il giardino. Tre dimensioni + penetrazione+ acqua scorrevole e ci siamo in uno spazio giardinistico reale. Non con l’illusione di essere a Chatsworth ma con la verità che non esiste una scusa per fare uno show garden inerte come un quadro. Questo vive!
Giardino: lo definisco come l’unica opera d’arte penetrabile; la dimensione di movimento e questo movimento rappresenta tempo, evoluzione e futuro!
Dan adesso lo chiamo il “cavallo di Troia”. Ha liberato il profumo del futuro e chiamato agli utensili i paesaggisti. Li ha chiamati  a  creare un giardino come esperienza.
Una nota. Lungo un lato del giardino una trave funziona come panchina. L’unico Chelsea Show Garden con questo gadget, invenzione e novità. Grazie Dan!
Chelsea quest’anno è stata più che soddisfacente. Armoniosa. Tematica e del tutto inglese (ma nel suo dialetto giardinistico,molto facile da capire all’ estero a differenza  di quando un inglese cerca di parlare in un’ altra lingua).

Finisco con delle parole (tradotte) di Rainer Maria Rilke.
“Questi sono I giardini in cui io credo”

Eco alcune immagini del giardino di Dan Pearson

Dan Pearson, Chelsea 2015

Dan Pearson, Chelsea 2015

Dan Pearson, Chelsea 2015

Dan Pearson, Chelsea 2015

Milano in fiore

Sicuramente grazie a Expo sono spuntati qui e là per Milano dei bellissimi prati fioriti: li ho visti in Largo Marinai d’Italia, al Castello e alla Rotonda della Besana: aree multicolori ritagliate nei prati, una bella sopresa che c’è solo da augurarsi che abbia un seguito e che non sia solo un benvenuto per Expo. sarebbe bello che si moltiplicassero, che continuassero e anche che venissero seminate essenze fiorite non solo in primavera ma anche in estate e autunno.

Prato fiorito al Castello

Particolare delle fioriture

Pratio fiorito alla Rotonda della Besana

Aiole fiorite davanti al Museo di storia naturale

Lungo le rotaie del tram in via Premuda e viale Piave una spettacolare fioritura di alcee (Alcea rosea) dalle semplici tinte pastello

 

Due grandi aiuole con Agapanthus e tappezzanti a Porta Nuova: sarà belloo vederli fra poco in fiore!

 

 

Dal mondo delle riviste

Arcipelago Milano

Gardenia

  • Nel giardino di Irene Brin a Bordighera
  • Arboretum di Kalmthout in Belgio, di Paolo Pejrone
  • Il giglio di Sant’Antonio, di Antonio Perazzi
  • Romantico tra rose e pratoline: il giardino di Lucilla Migliavacca
  • L’arbusto della nebbia
  • Le salvie
  • Bordure a perdita d’occhio in Inghilterra
  • Fotograre un giardino: le foto del giardino a Bergamo alta progettato da Lucia Nusiner degli allievi del workshop con M. Majerus

Gardens Illustrated

  • Le piante di giugno

    Ligusticum lucidum

    Monarda bradburiana

    Penstemon digitalis Joke

    • Il giardino del Prince of Wales a Highgrove
    • Il giardino segreto a Londra del paesaggista Peter Beardsley
    • Riflessione sui prati
    • Un cottage garden rivisitato
    • Un giardino produttivo
    • i gigli “Turk’s cap lilies”

Giardino, numero 2, edito da Paysage

La monografia dedicata alla progettazione contemporanea del giardino
INSIGHT

A + voci | Enrico Fontanari, Franco Panzini, Fabio Di Carlo
Special garden; Storia in giardino; Sicily Garden;Giardinio pensile; Giardino sacro; Contemporary country; Modern garden; Giardino in città; Turismo e giardino; Giardino per l’acqua; Giardino privato; Giardino per la cura; Racconti in giardino

Venerdì di La Repubblica, 12 giugno 2015

Libri segnalazioni

  • Guide naturalistiche a cura della Rete degli Orti Botanici della Lombardia. Fino ad ora pubblicate 4 schede: Piante da fiore; Piante degli incolti; Piante del sottobosco; Piccoli animali del sottobosco. Plastificate e piegate a fisarmonica, permettono di arrivare a conoscere il nome della pianta o dell’invertebrato. Illustrate con disegni. 3 euro ciascuna. Si trovano alla Libreria della natura di Milano
  • First ladies of gardening. Pioneers, designers and dreamers, Heidi Howcroft, Frances Lincoln, 2014, 176 pp., 30 euro
    Una rassegna delle donne giardiniere inglesi dagli ani cinquanta del 1900 ad oggi. Foto dei giardini di M. Majerus
  • RHS grow for flavor, James Wong, Mitchell Beazley, 20 sterline
  • The Plant lover’s guide to asters, Helen and Paul Picton, Timber Press, 17.99 sterline
  • The good gardener: expert advice for every garden from the National Trust, Simon Akeroyd, National Trust Books, 25 sterline

Poesia in giardino

Arbutus thuretiana

Sempre segnalate da Sonia Sbolzani

Nell’antichità classica uno dei massimi cantori delle piante fu il famoso poeta latino Publio Virgilio Marone, che dedicò il secondo libro delle “Georgiche” all’arboricoltura (coltivazione degli alberi da frutto, della vite, dell’ulivo e delle altre piante), elogiando la vita campestre.

Gli alberi 

Alcuni crescono spontaneamente

senza che l’uomo se ne occupi…

Ma ve ne sono altri

che solo l’esperienza ha scoperto nel suo evolversi:

vi è chi, tagliando i germogli più teneri

dall’albero materno, li sistema in filari

e chi interra nei campi piantine di serra,

quattro pali in croce e pertiche acuminate.

Alcune piante attendono

che la loro cima venga infossata ad arco,

perché i propri virgulti

nascano dalla stessa terra;

ad altre non servono radici

e senza esitare il contadino recide,

affidandoli alla terra, i rami più alti…

(Da “Georgiche”, 37-30 a.C.)

Anche nella desolazione invernale un povero albero secco riesce ad ispirare sentimenti di gioia a questo sensibile poeta cinese, molto noto ed apprezzato da alcuni anni anche in Italia: Wang-Ya P’ing.

Albero spoglio

Un albero secco

fuori dalla mia finestra

solitario

leva nel cielo freddo

i suoi rami bruni.

Il vento rabbioso la neve e il gelo

non possono ferirlo.

Ogni giorno quell’albero

mi dà pensieri di gioia:

da quei rami secchi

indovino

il verde a venire.

Letti per voi: Biodiversi di Mancuso e Petrini

Biodiversi, Stefano Mancuso e Carlo Petrini, Giunti – collana Slow Food, 2015, 123 pp., 10 €

Un dialogo tra due personaggi che pur differenti nella formazione sono accomunati da una grande sensibilità per la tutela della natura, della terra e preoccupati degli scenari che ci si presentano nella generale miopia: un confronto fra scienza botanica e gastronomia per una nuova visione della Terra e del ruolo dell’uomo.

Entrambi concordano che ci troviamo ad affrontare una crisi entropica, causata dal nostro stile di vita, dalle nostre scelte produttive e che per uscirne occorre cambiare il nostro paradigma.

Secondo Mancuso ci troviamo ad affrontare una sorta di seconda rivoluzione copernicana: se con Copernico e Galileo avevamo scoperto che la terra non è affatto il centro dell’universo, oggi c’è da augurarsi che venga mutata la nostra comprensione del rapporto dell’uomo con gli altri esseri viventi: “L’uomo non deve essere più il centro della vita attorno al quale gli altri organismi viventi ruotano, ma soltanto uno dei componenti del sistema”. D’altra parte proprio perchè non riusciamo a comprendere il nostro ruolo nell’ecosistema non siamo in grado di riconoscere il livello di dannosità a cui la nostra specie è giunta!

Un metro per giudicare il successo degli organismi viventi è la loro capacità di propagarsi meglio e di più degli altri. Seguendo questo parametro gli animali in senso lato sono in pratica ininfluenti sul nostro pianeta dove il 99,7% di ciò che è vivo è costituito dalle piante con la consguenza che una loro sparizione significherebbe la scomparsa della vita sulla terra.
Mancuso parla a questo proposito di “etica della natura”, cioè di un rapporto non predatorio ma benevolo nei confronti della natura.

Per Petrini infatti “Viviamo in un mondo dominato dalla primogenitura dell’economia e della scienza, dove non c’è più traccia di una visione olistica, capace di allargarsi all’etica, alla spiritualità”.
Anche per Mancuso la mancanza di una visione sistemica è un tema fondamentale. Infatti i biologi molecolari, che sono la maggior parte di coloro che studiano le piante, non le studiano nella loro interezza ma indagano singoli aspetti di relazioni genetiche o di interazioni molecolari. Per capire davvero “cosa fa una pianta, di cosa ha bisogno, di quali sono le sue relazioni con le altre piante o con gli animali, è bene rivolgersi ad una persona che le coltiva, le alleva e ci vive assieme anzichè a un biologo molecolare”. La visione olistica, inoltre, è la sola che ci permetterebbe – a parere di Petrini – di superare la contrapposizione tra la scienza e il sapere tradizionale, per poter arrivare ad una visione più ampia e meno settaria.
Inoltre per Mancuso oggi “l’insieme è studiato più da un punto di vista filosofico-umanistico che scientifico…e questa è davvero una deriva sbagliata”; bisogna seguire il modello di Darwin che che utilizzava quello che oggi chiameremmo un approccio sistemico.

Il dialogo tra Mancuso e Petrini permette di avvicinare la gastronomia e la scienza vegetale. Secondo Mancuso infatti la rete di Terra madre e la serie di presidi di Slow food sono fatti proprio come una pianta, che a differenza dagli uomini e degli animal, che hanno una struttura centalizzata e gerarchica, è invece costituita da una serie di moduli che si ripetono senza nessun organo centrale. E’ così che il mondo vegetale può essere assunto come modello del moderno.

Giardini in viaggio Laura Pirovano