Una bellissima mostra a Villa Panza che durerà fino al prossimo febbraio dedicata alle opere di due artisti, Meg Webster e Roxy Paine, che con linguaggi e sensibilità differenti si interrogano sulla natura dentro e fuori le mura.
L’opera più bella a mio avviso è la grande vasca d’acqua in acciaio di Meg Webster che si inserisce con un’armonia e un equilibrio straordinari nel cortile di Villa Panza
cone of water webster natura naturans villa panza 2015
Donatella Lupo e Flavia De Petri instancabili ciclo-turiste mi mandano queste belle immagini dal recente viaggio in Irlanda dove hanno pedalato sotto la pioggia…
Una bibliografia su questo tema che mi ha inviato l’amica giardiniera-paesaggista Claudia Pimpinelli
Masanobu Fukuoka, La rivoluzione del filo di paglia-The natural way of farming-The road back to nature
Sir Albert Howard, An Agricultural testament
Bill Mollison, Introduction to permaculture
David Holmgren & Bill Mollison, Permaculture one
Edwar H. Faulkner, Plwman’s Folly
Maxime Guillaume, Le sol fait le climat
Bernard Boullard, Vie intense e cachée du sol
Joseph A, Cocannouer, Weeds, guardians of the soil
Ruth Stout, gardening without work
C. L. Kervran, Biological Transmutations
Andrè Voisìn, Grass productivity
Allan Savory, Holistic Resource management
Alan Smith, Secrets of living soil
Ehrenfried Pfeiffer, La fertilità della terra
Elaine Ingham, M Martens, La rete alimentare del suolo
Marc Bonfils, Il suolo e l’erosione
Corsi e convegni
7/07, 18.30 Lezioni di giardinaggio planetario. Genova – Festival dell’acquedotto e delle antiche vie (Via San Felice di Molassana )10/07, 17.00 Semi di futuro. Terza lezione per giardinieri planetari Como – Villa Carlotta Tremezzo
Per info http://www.teatroenatura.net/calendario2.html
9-20 settembre 2015 Summer School del Centro Internazionale di Studi sul Paesaggio e sul Giardino. La sede sarà Palazzo Suardi, in piazza Vecchia a Bergamo. Il costo di iscrizione, di 400 euro, comprende: la partecipazione gratuita all?international Meeting I Maestri del Paesaggio, 19-20 settembre, l’alloggio con colazione inclusa. Le iscrizioni entro il 20 agosto. Sranno ammessi 15 studenti e giovani professionisti. Locandina
17-18 settembre a Bergamo nell’ambito delle iniziative Arketipos-Maestri di paesaggio seminario internazionale Valfredda “Le piante erbacee perenni: esseri viventi e intelligenti”. Relazioni di Pieto Oudolf, Stefano Mancuso, Maurizio Crescini e Annie Guilfoyle. Programma
NB Il seminario è a pagamento in quanto le quote di adesioni serviranno a fornire borse di studio per studenti
21 ottobre 2015, Bergamo, Auditorium i-lab Italcementi Convegno “Diagnostica sulla vitalità degli alberi: potatura e gestione degli alberi maturi con il metodo Archi. Programma al link www.architetturadeglialberi.it
OTTOBRE 2015 Dendrotec organizza a Milano presso l’Orto botanico di Brera la prima Conferenza per il Sud-Europa dell’Independent Tree Expert Group (ITEG). Oltre all’Italia saranno presenti membri di Slovenia, Croazia, Austria, Spagna, Francia e Portogallo. È prevista la partecipazione di relatori internazionali che discuteranno sul tema della stabilità degli alberi.
L’ITEG è un’associazione internazionale di esperti della stabilità degli alberi, che utilizzano un approccio complessivo nel risolvere le problematiche legate alla sicurezza delle alberate.
Fiere e vivai
dal 4 luglio al 23 agosto Festa delle piante grasse con diversi appuntamenti a Bussolengo. Per info www.flover.it
2-4 ottobre Orticolario a Villa Erba. Il titolo di questa edizione è “Il contagio della bellezza”.Il senso conduttore è il tatto e il fiore protagonista é l’ortensia. Comunicato stampa
Fotografia
IL LAGO DI COMO VISTO DA YANN ARTHUS-BERTRAND: Il video del grande fotografo e regista francese è ora disponibile liberamente su Youtube. Il fotografo francese, conosciuto in tutto il mondo per le riprese aeree e i reportage naturalistici e noto per la sua passione e sensibilità verso l’ambiente naturale, è stato infatti sul Lago di Como lo scorso maggio con i suoi collaboratori per effettuare delle riprese esclusive.Il video, della durata di 21 minuti, riprende i paesaggi del Lago di Como e delle montagne circostanti: un punto di vista differente, poetico, colorato, sensibile e rispettoso sul Lario e la vita che scorre lungo le sue rive. You tube
Giardini
Grandi Giardini Italiani, rete che unisce più di 120 giardini di eccellenza in tutta Italia, fondata nel 1997 da Judith Wade, si amplia con l’ingresso di tre nuovi giardini: il Parco Botanico Angelo e Lina Nocivelli di Verolanuova (BS), Villa Tasca d’Almerita di Palermo e la Tenuta Regaleali di Palermo. Comunicato stampa
AI GIARDINI DI SISSI RAGGIUNTO IL TRAGUARDO DEI 5 MILIONI DI VISITATORI. Comunicato Stampa
Libri
I. Tonini e M. Salinei, “Adagio per giardini. Passeggiate romane nel verde”, Ed. Orme
Garden design. A book of idea, H. Howcroft 6 M. Majerus, Mitchell Beazley Publ., 2015
The plant lover’s guide to ferns, R. Steffen & S. Olsen, Kew Timber Press, 2015
Gertrude Jekyll at Munstead Wood, by J. Tankard e M. Wod, Pimpernell Press
Moving forest. Expo Milano 2015 Landscape, B. Selleri e F. Zagari, Libria, Melfi, Collana di Paesaggio 2015
Milano
Riaprire i navigli: si fa strada un sostegno concreto della Regione per la realizzazione del progetto di riapertura dei Navigli a Milano e per la riqualificazione dei Navigli esistenti.
Un sostegno che si realizzerà attraverso diverse iniziative amministrative concrete e in modo particolare con l’avvio di un Accordo di Programma che la Regione dovrà proporre a tutti i soggetti interessati e naturalmente per primo al Comune di Milano. Hanno risposto così all’appello rivolto alla Regione da Roberto Biscardini presidente dell’Associazione Riaprire i Navigli, sia l’Assessore Massimo Garavaglia sia il Presidente del Consiglio Raffaele Cattaneo.
aMAZElab compie 15 anni.Partiti nel 2000 con mostre pionieristiche come ‘OUT OF THE WOOD’, un percorso tra arte e natura in collaborazione con Palazzo delle Papesse a Siena, fino al grande successo dell’ultima edizioneGREEN ISLAND 2015. Alveari Urbanidurante Milano Design Week e che proseguirà nel programma culturale di Expo in Città.
Sarà aperta fino al 1° novembre a Villa Giulia a cura del Museo del Paesaggio LandScapes – Dialoghi intorno alla terra, mostra tematica organizzata in collaborazione con l’Associazione Asilo Bianco di Ameno a cura di Guido Curto che propone un confronto iconografico tra 24 dipinti ottocenteschi della collezione del Museo del Paesaggio di Verbania e della Collezione Poscio di Domodossola, con altrettante opere realizzate da 15 affermati artisti italiani contemporanei che utilizzano svariate tecniche espressive, dalla pittura alla fotografia, dalla scultura all’installazioni
Dal 20 Marzo 2015 al 25 Ottobre 2015 presso il Palazzo Borromeo all’Isola Bella, mostra “Le Isole incantate. Il Grand Tour e la pittura di veduta nei domini Borromeo: da Gaspar Van Wittel e Luigi Ashton”
Un palazzo fantastico, frutto del lavoro incredibile e un pò folle di un solo uomo, un semplice postino di campagna che per circa 30 anni della sua vita si è dedicato alla sua costruzione, pietra dopo pietra. Un’opera che ha ispirato numerosi artisti del novecento e che è stata dichiarato monumento storico come espressione dell’arte naif nel 1969 dall’allora ministro della cultura francese André Malraux.
Il Palais completa i luoghi fantastici che ho visitato nel corso degli anni e penso al Parc Guell di Gaudi, al Giardino dei tarocchi di Niki de Sant Phalle che lo conosceva bene, alla Scarzuola di Buzzi per finire al Rock garden di Chandighar in India.Il palazzo si trova nel centro della Francia ad Hautrives, sopra Valence.
In prossimità del Col du Lautaret (2100 m.) , si trova la Stazione alpina con il Jardin alpin, nel cuore delle Alpi francesi tra Grenoble (à 90 km) e Briançon (30 km), nel dipartimento delle Hautes-Alpes.
Il colle è famoso per il suo panorama geologico che consente di osservare le unità strutturali alpine. Il clima del sito è privilegiato e mescola secchezza estiva, luce e contrasti termici.
Il giardino alpino è uno dei più importanti a livello europeo e raccoglie la flora di montagna di tutti i luoghi del mondo. Oltre ad essere un luogo prezioso per la didattica e la ricerca è molto piacevole per il disegno molto naturale con cui sono state collocate le diverse essenze.
Vale una visita!
Il giardino privato dell’artista-paesaggista Erik Borja è un luogo di sogno e mi pare di poter affermare che è uno dei pochi giardini occidentali ispirati al Giappone che sia riuscito a coglierne l’essenza con una visione personale e nel contempo rispettosa di tutti gli elementi dello stile giapponese. Molto interessante il mélange tra atmosfera zen e rigoglio mediterraneo che richiama l’origine algerina del paesaggista.
Si trova nel centro della Francia sopra a Valence, località Beaumont-Monteux
Jardin zen Erik Borja: il giardino della promenade
Jardin zen Erik Borja
Jardin zen Erik Borja
Jardin zen Erik Borja
Jardin zen Erik Borja: Jardin du Dragon
Jardin zen Erik Borja: il giardino mediterraneo
Jardin zen Erik Borja: il giardino della meditazione
Jardin zen Erik Borja: il giardino della meditazione
Sono reduce da un piacevole viaggio in Francia per visitare alcuni giardini che da tempo avevo annotato nel mio libro dei desideri.
Prima tappa Marsiglia per vedere il Jardins des migrations recente realizzazione dell’Agence APS: un omaggio ai viaggiatori e al mélange di culture intorno al Mediterraneo in una quindicina di quadri paesaggistici ritagliati sui dislivelli del Fort Saint Jean.
Jardins migrations. vista dell’orto e delle aiole delle aromatiche
Jardins migrations: la sfilata di Cotinus coggygria nella splendente fioritura di nuvole rosate
Jardins migrations: particolare dell’orto
Jardins migrations: le jardin du vent
Jardins migrations
Poi direzione Provenza per vedere sopra a Nimes la Bambouseraie, giardino botanico e paesaggistico tutto dedicato ai bambù.
Bambouseraie: il grande viale dei bambù giganti
Bambouseraie: una bella recinzione incorniciata dai bambù
Bambouseraie: la pergola che conduce al labirinto di bambù
Bambouseraie: siepi di bambù nano
Bambouseraie: lotus di fronte alla bella serra vittoriana
Bambouseraie: bambù giganti
Bambouseraie: il giardino giapponese “Jardin du Dragon” deisegnato da Erik Borja
Bambouseraie: il giardino giapponese “Jardin du Dragon” deisegnato da Erik Borja
Phyllostachis edulis bicolor Bambouseraie
Bambouseraie: “ombre et lumière” installazione di M. H. Richard
La visita prosegue verso la Drome sopra a Valence per visitare il famoso jardin Zen di Erik Borja e quell’architettura un pò folle ma magico che è il Palais idéal di Ferdinand Cheval.
ultima tappa in quota al Jardin alpin du Col de Lautaret vicino a Briancon. Vedi servizi ad hoc nel seguito.
Paesaggi molto belli, intatti, molta campagna coltivata a cereali, frutta, vigna, ortaggi, strade secondarie ondulate molto piacevoli e alla fine scenari straordinari in mezzo ai ghiacciai.
Verso il Col du Lautaret, paesaggi disegnati che sembrano scene di un giardino giapponese
Pia Pera, Il giardino che vorrei, Ponte alle Grazie, 2015, 165 pp., 13€
Qualche anno fa avevo sfogliato la precedente versione de libro che Pia Pera aveva fatto a quattro mani con la fotografa Cristina Archinto e non mi aveva colpito molto perchè le immagini, alcune belle altre più scontate, mi sembrava che oscurassero le parole. E il giardino ha bisogno anche di parole che sappiano raccontarcelo.
Quindi benvenuta questa nuova edizione del libro che compare senza immagini e riveduta e ampliata.
Dico subito che l’ho trovato un libro molto bello, un libro che ci aiuta a guardare il giardino e che ci insegna molte cose in maniera semplice e pratica, mai scontata. Un piccolo fiore, questo libro che spicca nel panorama assai affollato di letteratura del settore, a volte interessante ma troppe volte inutile ed eccessivamente enfatica.
Quello che mi ha colpito in primo luogo di questo libro è il contrasto fra la raffinatezza delle descrizioni e delle osservazioni affidate ad un linguaggio prezioso e a tratti poetico, che però non indulge mai all’enfasi, e la concretezza dei suggerimenti pratici e la precisione dei riferimenti botanici.
L’autrice ha scelto di raccontarci “nove scene primarie” che illustrano altrettante situazioni dove può sorgere un giardino o elementi che lo caratterizzano. “Un pò per fingermi in altri possibili giardini un pò per ispirare chi ancora non ha messo mano al suo, ho immaginato nove scenari possibili, inziando dall’acqua, che mi fa battere più forte il cuore con la tentazione di abbandonare la mia terra…”. Dopo l’acqua, il sole, l’ombra, il mare, la pianura (“Pura visione la pianura: come il foglio bianco su cui non si sia ancora iniziato a scrivere, la tela in attesa del primo segno, il lucido dell’architetto, la tabula rasa su cui nulla sia ancora impresso”), la collina, la collina, la montagna, la città e l’orto. Ciascuna scena viene raccontata attraverso le suggestioni che questi contesti suscitano e attraverso alcuni giardini; nella seconda parte di ogni capitolo “Dietro le quinte” dove l’autrice suggerisce come realizzare i nostri desideri botanici, che piante scegliere e come ospitarle al meglio.
Molto bello e toccante l’ultimo capitolo che è dedicato al giardino di Pia Pera, “un posto dove mi sento semplicemente felice”