Festival del verde e del paesaggio organizza il Concorso Racconto breve sotto le foglie è riservato a racconti inediti e per partecipare è necessario aver compiuto 16 anni entro il 15 maggio 2016. La partecipazione è gratuita.
link alla pagina del concorso del sito del Festival: http://www.festivaldelverdeedelpaesaggio.it/concorsi
Hortus urbis: bando di Aviva Community Fund per finanziare l’Hortus Urbis. La gestione dell’orto con piante selezionate fra quelle utilizzate ai tempi dell’antica Roma, è affidata a volontari che curano uno spazio pubblico aperto a tutti nella magnifica cornice del Parco dell’Appia Antica. Nonostante sia uno spazio pubblico non riceve finanziamenti di sorta e quindi ci diamo da fare.
La procedura dell’Aviva Community Fund prevede che vi sia una fase di votazioni sul web per i progetti selezionati e poi un vaglio di quelli più votati da parte di una giuria. Ci hanno accettato il progetto e da oggi inizia la fase di votazione aperta a tutti che dura fino al 8 marzo. E’ importante raggiungere più voti possibile. Si hanno 10 voti a disposizione che puoi darci, ecco il link diretto al progetto https://community-fund-italia.aviva.com/voting/progetto/vista/14
premio “Passione Verde”, promosso da associazione ADIPA, al fine di promuovere e incentivare la conoscenza del mondo vegetale e di tutte attività ad esso connesse. (il prossimo 29 ottobre ci sarà la cerimonia di premiazione delle V edizione). Tra i premiati delle precedenti edizioni vi sono stati personaggi di rilievo quali Maurizio Vecchia, e Alessandro Biagioli, Elvira Imbellone, Emilia Esposito. Le segnalazioni potranno pervenire per posta entro il 15/7/2016 al seguente indirizzo: Annamaria Cammarano,via Pironti,1/i,84134 Salerno,oppure potranno essere inviate tramite e-mail al seguente indirizzo: annamariacam@gmail.com. Allo stesso indirizzo e-mail possono essere chiesti i moduli per partecipare al concorso. Bando da consultare
Corsi e convegni
15 marzo ore 14 ” Paesaggi Futuri – Milano: spazi aperti in una visione metropolitana”, Fabbrica del vapore. Programma
18 marzo, ore 15.30 Claudio Longo “Per un’educazione diffusa all’importanza dell’arte nella nostra vita”, Orto di Brera. Programma
19 marzo I incontro sulla manutenzione del giardino del ciclo di Incontri di primavera al Vivaio Coccetti di Lisanza. Programma completo
21 marzo ore 15 Claudio Longo “Incontro di poesia”, Orto di Brera. In occasione della giornata mondiale della poesia
aprile 2016 ciclo di conferenze Italia nostra “le signorie d’Italia: il nord”. 4 aprile I Visconti; 21 aprile Francesco Sforza; 28 aprile L’età di Lodovico il Moro. Per info www.italianostra-milano.com
aprile e maggio: continuano i corsi di giardinaggio pratico a Cascina Bollate. 2 aprile Potature e malattie- 14 maggio Il giardino pigro. Per info http://www.cascinabollate.org/i-corsi
14-16 settembre Flora Trade Show, Salone del florovivaismo a Rimini. www.floratrade.it
Fuori salone anticipazioni
GREEN ISLAND compie 15 Anni! Anniversario importante per un progetto pionieristico dedicato alle ecologie urbane e sociali.
Dopo il successo di ‘Alveari Urbani’, premiato a EXPO in CITTA’,
l’edizione 2016 presenta un ampio programma, e un concorso di eco-design per giovani:Lunedì 11 Aprile 2016, ore 12.00 Conferenza Stampa e Opening Atrio Stazione di Porta Garibaldi, Piazza Freud 1 MI ProgrammaBando ecodesign
Per il quinto anno consecutivo, durante il Salone del Mobile, la Fabbrica del Vapore accoglierà Sharing Design – Making Makers 2016, vetrina dei più interessanti progetti e occasione di riflessione sui temi della progettazione condivisa e della sostenibilità nel design dell’autoproduzione. Le principali tematiche sono state presentate il 16 febbraio durante una giornata di incontri. A questo link troverete report e immagini dell’evento > http://bit.ly/1602report. Fino al 15 Marzoè possibile sottoporre i propri lavori per prendere parte all’evento.
Giardini
Ancora in corso il censimento avviato da APGI (Associazione Parchi e Giardini Italiani) per segnalare i giardini visitabili, sia pubblici che privati. www.apgi.it
19 marzo riaprono i giardini di Villa La Pergola ad Alassio con la prossima fioritura dei glicini ed altri eventi. Per infowww.giardinidivilladellapergola.com
D. Demetrio,Green autobiography. La natura è un racconto interiore, Book Salad, 2015347 pp. , 15 euro
Nella prossima newsletter pubblicherò una breve recensione
Un nuovo grande parco sorgerà a Milano collegando il Parco Forlanini con le cascine, i centri sportivi e i terreni agricoli della zona Est di Milano. www.grandeparcoforlanini.org
ACMA, Centro Italiano di Architettura, offre la possibilità a professionisti, piccole realtà aziendali e freelancer di collocare la propria attività all’interno di un ufficio condiviso, dotato di postazioni di lavoro autonome e di tutte le attrezzature e servizi necessari, nonché ulteriori spazi per riunioni e workshop.La struttura si trova in zona Ventura, uno dei luoghi simbolo del Fuorisalone, a pochi passi dalla fermata metro M2 e FS Lambrate-Milano, nelle vicinanze della tangenziale est e dell’aeroporto Linate. Per info www.acmaweb.com
Italia nostra organizza una serie di viste guidate a Milano sul tema Architetture del novecento. 19 marzo e 16 aprile. Programma
20 marzo Italia nostra organizza una visita guidata al Quartiere Isola alla scoperta delle nuove architetture. Ritrovo ore 9.50 davanti al Palazzo della Regione. Per info www.italianostra-milano.org
fino al 9 aprile, José Munoz, Galleria Nuages, via del Lauro 10, Milano. Per info www.nuages.net
Anche quest’anno non mi sono persa il seminario della Fondazione Benetton intitolato ad un tema molto intrigante e suggestivo “Sul ritorno del bosco”, svoltosi a Treviso nei giorni 18 e 19 febbraio.
Senza pretesa di offrire un quadro completo delle due giornate qui di seguito alcunu brevi spunti e qualche immagine catturata dallo schermo e quindi bruttina!
La prima giornata è stata dedicata al tema “Bosco e paesaggio“. Molto interessante l’intervento di Federico Lopez Silvestre (Docente di estetica e storia dell’arte) “Un’idea contemporanea di bosco”: dal Romanticismo in poi assistiamo ad un processo di idealizzazione delle foreste e nel XXI secolo anche a causa della crisi – come testimoniano molti libri e film – il “ritorno” alla foresta è diventata una moda. Tessa Matteini (storica dei giardini e paesaggista) ha illustrato, con una relazione molto approfondita e chiara, l’evoluzione del selvativo e dell’immagine del bosco nella cultura del giardino: dalle origini (la selva e i parchi di caccia dell’VIII secolo AC), alla selva di Polifilo e allo smarrimento fisico e metafisico nella selva scura dantesca, al rapporto tra selvatico e domestico (antitesi e complementarietà) nel giardino del ‘400 e ‘500, ai giardini narrativi della seconda metà del ‘500 (Bomarzo: bosco come selva concettuale), ai boschi emblematici ed espressivi del giardino paesaggistico, al rapporto tra boschi e archeologie del ‘700. Oggi il bosco rimane uno dei componenti primari dal punto di vista ecologico, figurativo e semantico, per la composizione botanica, la sua spazialità, la diversità biologica e le qualità narrative e poetiche (Diversità, narrazione e scoperta).
Molto poetico e concreto nello stesso tempo l’intervento di Aurelio Manzi (naturalista e botanico) che ha parlato del bosco nelle società pastorali e agricole: la deforestazione dovrebbe essere mirata come si faceva una volta salvando i fruttiferi dei boschi, nutrimento sia per l’uomo che per gli animali, quando c’erano i bei paesaggi agrari dei seminati arborati, con sorbi e querce, quasi un felice addomesticamento del bosco. Ad esempio il frutto del faggio serviva per l’illuminazione e l’olio estratto non faceva fumo! E così veniva illuminata la Reggia di Caserta. Con i frutti del lentisco e dell’alloro si faceva il sapone, il corniolo era una preziosa fonte vitaminica. C’era tutta una saggia economia alimentare del bosco che è andata perduta. Infine Manzi cita il caso di Pescocotanzo negli Abruzzi, una testimonianza di economia e tessuto di contadini e coltivatori che conservano antichi regolamenti civici con una gestione sia privata che comune dei prati: un esempio da esportare.
La prima giornata si è poi conclusa con la proiezione del film “Alberi ” di Michelangelo Frammartino (Italia 2013, durata 28′), girato ad Armento in Basilicata, che riporta in vita un antico rito arboreo, quello del romito, l’uomo albero. Film delizioso e insolito (un breve frammento su https://www.youtube.com/watch?v=uNoyrmU9MqY)
La seconda giornata è stata dedicata al tema “Boschi e disegno del paesaggio” e ha visto la partecipazione di tre grandi, nell’ordine:
Marc Treib, storico dell’architettura dell’università di Berkeley. Nel corso della storia i paesaggisti hanno attinto elementi sia dai paesaggi naturali che dall’agricoltura; la questione essenziale riguarda l’ordine: gli alberi possono essere messi a dimora secondo una forma geometrica oppure seguendo una disposizione che sfugge alla regolarità e alla matematica.
Treib: Schemi disposizione degli alberi
Un caso molto interessante quello di Woodland cemetery di Gunnar Asplund e Sigurt Leverenz (Stoccolma 1915-40), che ho visitato qualche anno fa e che ho trovato straordinario
Disegno del cimitero
Unico simbolo religioso una grande croce
Georges Descombes, architetto paesaggista, Ginevra. Alberi come marcatori, cornici, ripari, intensità, presenza, interiorità (vedere il video “An architect in the landscape” https://vimeo.com/16727096)
Ecco alcune immagini evocative e riferite ad alcuni suoi progetti
Richard Long 1968
Descombes: Progetto AIRE, Ginevra: rinaturalizzazione del fiume Aire
Descombes: Progetto AIRE, Ginevra: rinaturalizzazione del fiume Aire
Descombes: Progetto AIRE, Ginevra: rinaturalizzazione del fiume Aire
Peter Walker, architetto paesaggista, Berkeley. Nel corso degli ultimi 35 anni lo studio ha sviluppato tra le altre cose due importanti metafore del paesaggio: l’orizzontalità, metafora della terra, astrazione del modo in cui noi percepiamo il paesaggio primario e il boschetto o foresta.
Ecco alcuni dei progetti presentati
Walker e Schwartz MIT 1980
Walker frutteto sul tetto, Skyforest, Giappone 2000
Skyforest
Nasher Sculpture center 2003 con Piano
Novartis headquarters 2004
Novartis headquarters 2004
L’opera Voids di M. Heizer che ha ispirato il Memoriale 11 settembre a New York
Impianto per la messa a dimora degli alberi nel giardino del Memoriale 11 settembre
Parco delle lettere “scrivere, leggere, trovarsi nel verde in città”
Lo scorso 16 febbraio è stato presentato alla Biblioteca Sormani un progetto all’insegna della condivisione e della partecipazione dei cittadini, che coniuga giardini e biblioteche: il Parco delle lettere, iniziativa promossa dall’associazione Quarto paesaggio (http://www.quartopaesaggio.org/).
Si tratta di valorizzare in modo coerente e innovativo gli spazi verdi collegati alle biblioteche milanesi e ad alcuni parchi pubblici e “giardini condivisi” con postazioni, strutture e arredi sostenibili adatte ad attività sia individuali che collettive per leggere e scrivere.
Gli obiettivi: coinvolgere i cittadini nella valorizzazione del patrimonio verde e letterario della città; dare visibilità alle forme di aggregazione sociale e di espressione culturale e artistica nate o ispirate da esperienze di progettazione e fruizione del verde; favorire la cura dei beni pubblici con l’utilizzo sostenibile e partecipato delle arre verdi in collaborazione con gli Assessorati competenti , i Consigli di zona attraverso iniziative co-promosse dalla rete delle biblioteche milanesi e dalle associazioni territoriali.
Quindi non si tratta di una parco letterario ma di una serie di luoghi (biblioteche e giardini/parchi) con un’unica linea di design sostenibile e con tante attività.
In sintesi: 7 biblioteche e 7 parchi; 5 poli di intervento (1 centrale e 4 decentrati), 5 tavoli di progettazione (con professionisti, operatori e cittadini)
partenariato di 2 Assessorati (Cultura e benessere; qualità delle vita e verde); Associazioni coinvolte: Quarto paesaggio (promotore), Milano makers, Forum cooperazione e tecnologia, sostenuto da Parco nord e Verde festival.
La prima azione sarà la progettazione di postazioni (linea di design innovativa per materiali e tipo di gestione) con metodo partecipato e in aderenza ai bisogni espressi nei diversi quartieri: attraverso una call pubblica per designer e architetti: I prototipi saranno esposti in occasione del Fuori salone alla Fabbrica del vapore e sottoposti ad una valutazione pubblica.
Molte le iniziative che verranno promosse nelle diverse zone coinvolte: incontri con autori; bookcrossing; laboratori di scrittura; corsi di giardinaggio; installazioni artistiche; concorsi letterari…
In conclusione il progetto Parco delle lettere intende coniugare tra loro Comunità; Design; Verde; Cultura
Marina Mondello è un’anima creativa e il bello delle sue invenzioni è che sono basate sul recupero di materiali per oggetti originali e molto delicati.
Ecco che dopo il taglio della vite americana lei utilizza i tralci per comporre delle piccole palle che montate su bastoncini di legno danno un tocco dinamico alle aiuole del giardino
Molto interessante il ciclo di incontri organizzato da Italia Nostra Milano nord e intitolato “Lavorare con la natura” che si è articolato in 3 appuntamenti a fine gennaio, a febbraio e marzo 2016.
L’idea di questa iniziativa quella di offrire la testimonianza di diversi professionisti che incarnano le tante professionalità legate alla natura. Finalmente qualcosa di molto concreto che può offrire ai giovani spunti e suggestioni per immaginare un lavoro a contatto con la natura. Nei tre incontri hanno portato la propria esperienza giovani paesaggisti, tree climber, giardinieri, biologi marini e vegetali, illustratori botanici, ortoterapisti, artisti, raccoglitori di semi e altro ancora.
Senza pretesa di fare resoconti annoto qui velocemente alcune testimonianze degli incontri di febbraio e marzo che mi hanno colpito.
Una giovane progettista con i fiocchi è Elena Stevanato (già premio Taverna 2012), una dimostrazione di come ci siano tra i giovani oggi curricula davvero molto interessanti. Elena in particolare, figlia di un topografo e di una giardiniera collezionista di ortensie (quindi dalla grande alla piccola scala), dopo la laurea in Architettura al Politecnico di Milano, ha conseguito un master di Landscape all’università di Chicago e il diploma alla prestigiosa scuola del paesaggio di Versailles; ha avuto una esperienza molto ricca e anche dura presso uno studio americano lavorando con progetti a scala davvero grande in giro per il mondo (Cina, Emirati arabi….). Dopo questa esperienza ha deciso di tornare a casa e ora vive e lavora – nella campagna bresciana. Complimenti Elena! Per vedere i suoi progetti vedi http://www.elenastevanato.it/.
Molto interessante la testimonianza di Emanuela Pedrazzini, biologa che ha parlato del suo lavoro di ricerca su “Planting molecular pharming” che in parole povere significa l’integrazione fra biologia vegetale e farmacologia per utilizzare le piante come fabbriche di medicinali, soprattutto vaccini per i paesi terzi, anticorpi e biocarburanti. Tale produzione è a basso costo e può essere uno strumento utilissimo a fini umanitari.
Mattia Pestalozza, giovane tree climber ha raccontato la sua formazione e la sua esperienza “da un gioco da ragazzi ad una professione”, molto seria e anche molto richiesta dal mercato
Un land artist che mi ha molto colpito è Marco Nones, che vive e lavora in val di Fiemme e oltre alla sua produzione artistica ha dato vita al progetto “Respirart”, che coinvolge ogni estate diversi artisti da tutto il mondo (http://respirart.com/). Nones oltre che con il legno lavora con il ghiaccio creando soprendenti sculture effimere ma molto suggestive. Ecco alcune immagini
Scultura di ghiaccio “Sotto zero”
Marco Nones, “La felicità del silenzio” opera dedicata alla poetessa Alda Merini
“High Skyline” triangoli di ghiaccio in val di Fiemme
Marco Nones, scultura con betulla esposta a Praga
Marco Nones, scultura di betulla
Infine Valerio Gallerati ci ha raccontato la sua esperienza di raccoglitore di semi per conto della Forestale. Gallerati ha poi creato il vivaio Vitaverde (Gagliera BO), specializzato in piante legnose per il rimboschimento. Per saperne di più vi segnalo il piccolo libro “Il raccoglitore di semi” edito da Mestri di giardino. Per maggiori info sul vivaio http://www.vitaverde.it/
Ancora una rassegna di immagini di Flavia durante una delle sue escurzioni in Toscana. Le prime fioritura, un laghetto tipo Massaciuccoli che si chiama Lago di Porta, tra Massa e Pietrasanta. Luogo per birdwatching e rifugio di piante palustri. E altro ancora…
Laura Pirovano gestisce da alcuni anni con grande successo il blog giardininviaggio.it, specializzato in temi relativi alla cura delle piante e del giardino. Il blog è una risorsa utilissima e ricca di informazioni, fruibili sia dagli appassionati, sia dai professionisti del settore. Oggi noi di Pronto Pro abbiamo deciso di intervistare Laura per parlarci più approfonditamente del suo sito.
Che cos’è giardininviaggio.it e quali sono i suoi obiettivi?
Il blog Giardini in viaggio nasce nel 2010. Da anni opero nel settore del verde, prevalentemente come consulente editoriale – collaboro con diverse riviste del settore ed ho scritto come autrice e curatrice alcuni libri – e progettista. Sul sito si trovano suggestioni fotografiche, appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design, tantissime news ed un calendario di eventi speciali inerenti il giardino e il paesaggio. L’idea che mi ha spinto a creare questo blog è quella di non disperdere le suggestioni e le immagini che raccolgo nei miei viaggi in giro per il mondo, gli incontri con numerosi personaggi interessanti e gli stimoli che ricavo dalla partecipazione ai tanti seminari e convegni. Mi piace condividere con gli appassionati ed i professionisti del settore i miei punti di vista, nonché segnalare le ultime novità relative al mondo del verde.
Secondo te quali sono i giardini moderni più belli d’Italia?
Difficile rispondere. Tra quelli contemporanei senza dubbio un giardino che trovo davvero molto bello, ben disegnato ed in perfetta armonia con il contesto circostante è quello dell’Hangar della Bicocca a Milano, progettato da Marco Bay. Ci sono tornata diverse volte in occasione di alcune mostre ed ogni volta mi cattura letteralmente. Tra i giardini moderni segnalerei anche due progetti di grandi maestri del paesaggio: La Landriana di Russell Page a Tor San Lorenzo ed il giardino di Villa Ottolenghi ad Acqui Terme, realizzato da Pietro Porcinai.
Potresti consigliare ai nostri lettori cinque piante e fiori per rendere un interno un vero incanto d’inverno?
Prediligo le foglie ai fiori e per questo consiglierei di usare tante varietà di begonie botaniche: c’è solo l’imbarazzo della scelta per la molteplicità dei colori e per le variegature delle foglie. Poi consiglierei anche i piccoli fiorellini bianchi o rosati, molto delicati. Un’altra piccola pianta che mi piace molto è il Muehlenbeckia, un rampicante dalle foglioline minuscole e di grande impatto decorativo. Tra i fiori recisi, invece, sceglierei tulipani bianchi e calle. D’inverno, tra le altre cose, è bello avere in vaso le bacche (le cinorrodi) delle rose.
Quando ci si può occupare personalmente del proprio giardino e quando c’è invece bisogno dell’intervento di un professionista?
Mi piace molto lavorare in giardino perché mi rilassa e mi fa sentire in armonia con la terra e con me stessa. Di solito faccio tanti lavori in giardino, aiutata da mio marito come la pulizia delle aiuole; le semine; la messa a dimora dei bulbi, delle erbacee e dei piccoli arbusti; le potature ed altri trattamenti. Ad ogni modo, per le potature occasionali di alberi e siepi e per altri lavori più faticosi chiedo sempre l’aiuto di qualche giardiniere.
Realizzare un giardino gradevole ed armonioso richiede senz’altro molta pazienza e cura per il dettaglio. In nostro aiuto arriva fortunatamente giardiniinviaggio.it, una preziosa risorsa. Consultare il blog di Laura Pirovano, infatti, può permetterci di migliorare l’aspetto del nostro giardino ed essere costantemente aggiornati sulle ultime novità dal mondo del verde.
sabato 5 marzo, il Parco Regionale dell’Appia Antica Zappata Romana presentano Condivisione dei Saperi: corso popolare sulle rose. ROSA, ROSAE: impariamo a conoscere le rose
II edizione. Gratuito. Hortus Urbis presso l’ex Cartiera Latina, via Appia Antica, 42/50 (accanto alla fontanella)
5-6 marzo Un soffio di primavera, mostra mercato di piante a Villa Necchi, Milano
Pia Pera, Al giardino ancora non l’ho detto, Ponte alle grazie, 2016, 216 pp, 15 euro
Non è facile commentare questo libro stupendo che ho divorato l’ultimo weekend commuovendomi a più riprese ma anche sentendomi profondamente arricchita.
Ci vuole molto coraggio, intelligenza e sensibilità per riuscire a parlare della propria malattia senza mai rischiare di essere troppo proiettati su di sè e senza mai essere lacrimosi. Un libro lucido, a tratti persino ironico, ricco di profonde meditazioni sulla vita, la morte, le passioni. E in tutto il giardino e gli animali tanto amati, come i cani Macchia e Nino a cui è dedicato.
Struggenti i versi di Emily Dickinson da cui è tratto il titolo: Al giardino ancora non l’ho detto/non ce la farei/Nemmeno ho la forza adesso/di confessarlo all’ape/….e non lo si sussurri a tavola/nè si accenni sbadati en passant/che qualcuno oggi/penetrerà dentro l’Ignoto.” Versi che copirono Pia quando li lesse “con la forza di una rivelazione”.
Trascrivo semplicemente alcuni brani del libro di Pia che mi hanno colpito particolarmente
“…resta solo il mondo. Quella parte di mondo, di natura, che è fonte di gioia purissima, disinteressata credo, o forse fine a se stessa, non asservita al criterio di utile, di riproduzione, del cosiddetto amore, dell’accoppiarsi, della compagnia, di avere chi ci capisce al fianco”. A volte chi ci fa davvero compagnia è il nostro adorato cane come Macchia che “a tavola mi fa compagnia, mi mette le zampe sulla coscia…Prendo la sua testa tra le mani, la sento vibrare di vita”.
Ci sono descrizioni di scene del giardino che mi sono sembrate davvero molto belle, mai retoriche e descritte così bene come “Il susino in fiore, completamente bianco, sembra una nuvola di panna montata” e “a primavera la vita è spingere”.
La malattia come progressiva difficoltà a muoversi che ci costringe da attore a spettatore del giardino, “Il giardino è diventato imenso, troppo grande da percorrere in una volta sola….è davvero il luogo ideale per vivere questo ultimo lungo, lento commiato dal mondo.” E anche l’assistere all’impossibilità dei gesti più comuni “Una zanzara tigre si posa sul mio piede. Non sono in grado di cacciarla via. Non posso scappare. Come una pianta”.
E poi ancora giorno per giorno i frammenti di gioia “E anche così, col sole, il tepore, un pò di gioia c’è sempre”.
“La libertà. La malattia è una prigione, ora si tratta di riuscire a custodire, nonostante tutto, la libertà interiore. Almeno quella.”
Un libro da leggere e che ci aiuta a riflettere sulla nostra vita.