Communal Garden è lo sviluppo o meglio l’evoluzione di un progetto nato nel 2015 chiamato “FLORA COTTAGE”, intervento studiato per il miglioramento degli spazi comuni e alla convivenza degli abitanti dei cortili ai numeri 66 – 76 in via Yangmeizhu Xiejie, vecchia strada di Pechino a seguito delle interviste raccolte dagli Architetti dello Studio fatte ai 25 residenti delle corti. Un work in progress che rappresenta lo sviluppo in verticale del verde che si innesta sull’esistente spazio pubblico per ripensare e risolvere una serie di problemi di gestione degli spazi comuni e le relazioni di buon vicinato tra le famiglie. Un invito alla condivisione nel reciproco rispetto. Quella che verrà presentata alla Biennale è una installazione multimediale che usa il linguaggio dell’arte contemporanea per dare vita e attualizzazione al progetto, uno spazio interattivo in continua evoluzione durante i sei mesi dell’esposizione e i visitatori sono invitati ad essere parte attiva per il mantenimento del verde. Una struttura costruita intorno a aiuole di oggetti abbandonati e utensili per la cucina portati dalla Cina lungo le quali far crescere piante verdi.
Concorsi e festival
Fino al 2 novembre è possibile visitare i giardini del festival internazionale dei giardini di Chaumont sur Loire (che quest’anno festeggiano i 25 anni di vita). Il tema 2016 è “Jardins du siecle a venir”: per vedere alcune immagini dei giardini selezionati http://www.domaine-chaumont.fr/festival_festival-2016?scat=3a&expandable=0. Nei mesi di luglio e agosto sarà possibile una visita notturna grazie all’iluminazione. Infine da visitare nel parco annesso al castello le opere d’arte del Centre d’art et de nature (http://www.domaine-chaumont.fr/can_can?cat=4&expandable=1)
Il Premio “La Città per il Verde”, giunto alla sua 17a edizione, torna a conferire i suoi prestigiosi riconoscimenti alle Amministrazioni pubbliche che hanno investito in modo eccellente il proprio impegno e le proprie risorse a favore del verde pubblico e della sostenibilità ambientale. La scadenza per candidarsi è il 22 luglio. Per saperne di più http://www.ilverdeeditoriale.com/citta_verde.aspx
Corsi e convegni
19 giugno 2016 – Belgirate, Via Mazzini 121/125 presso Hotel Villa Carlotta ore 14,00. Convegno Gilberto Oneto, l’avventura di un uomo libero. Le radici per il futuro. Durante il Convegno saranno presentati il libro e il sito dedicato all’Associazione Gilberto Oneto. Programma http://www.associazionegilbertooneto.org/
Giugno: Proseguono per tutto il mese i corsi di giardinaggio e plant design organizzati a Roma dal Festival del verde e del paesaggio. Programma
24 giugno seminario “Il diserbo sostenibile in ambito urbano”, Centro civico Sandro Pertini, via Bologna 38 Bresso, Milano. Programma
Settembre a Bergamo città Alta: 9 settembre Université d’Etè, alla sua 13 edizione, ore 9, Aula Magna, Campus Universitario Sant’Agostino,Piazzale S. Agostino, 2 – Bergamo Alta.
Per prenotare il biglietto https://www.eventbrite.it/e/universite-dete-2016-tickets-25717978165. Programma 21 o 22 settembre Valfredda Perennial seminar: Una giornata in compagnia di Fergus Garret insieme Annie Guilfoyle e Mauro Crescini 23-24 settembre Convegno internazionale maestri del paesaggio. Ospiti di questa edizione:
• James ed Helen Basson (FR),• Andrea Cochran (USA),• Lisa Delplacedell’Oehme van Sweden Landscape Architecture Studios (USA),• Laura Gatti, paesaggista del Bosco Verticale (IT),• Jenny B. Osuldsen del Snohetta Studios (NO),• Andy Sturgeon Gold Medal Winner 2016 al Chelsea Flower Show di maggio! Per info http://www.imaestridelpaesaggio.it/2016/
Come anteprima della mostra 2017 di Vestire il paesaggio sono stati organizzati a Pistoia alcuni seminari tecnici: “Per un vivaismo di qualità sostenibile ed ecocompatibile” (venerdì 24 giugno), presso la Biblioteca “San Giorgio” in Via Sandro Pertini a Pistoia, “La Biodiversità strumento d’innovazione e di qualificazione del vivaismo ornamentale pistoiese”(sabato 25 giugno), presso il Polo Universitario UNISER in via Sandro Pertini 358 a Pistoia, ed una Lezione in foresta “Dall’Orto Botanico le potenzialità ornamentali della Flora spontanea con particolare riferimento a quella Appenninica” (domenica 10 luglio), presso l’Orto Botanico Forestale di Abetone. Programma
02 e 03 luglio 2016 – Eremo di Bienno (BS) e Foresta Valgrigia. Incontro aperto a tutti sulla tutela dell’ambiente montano e corso per operatori TAM anno 2016 su Foreste, cambiamenti climatici e servizi ecosistemici. PROGRAMMA
Fiere e vivai
Estate All’Isola Madre, sul Lago Maggiore, sta per andare in scena la spettacolare fioritura delle ninfee, da sempre una delle maggiori attrazioni per i turisti. Si tratta di esemplari di ninfee rustiche che con i loro colori e le belle foglie galleggianti, dalla forma diversissima, rendono magici gli specchi d’acqua.Amplissima la gamma di colori delle loro fioriture: dal bianco, dal giallo, al pesca, al rosa, al rosso. Alcune varietà mutano colore nell’arco della fioritura, virando dal giallo all’arancio o dal rosa al rosso, al porpora. Colori diversissimi così come molto diverse possono essere le forme dei fiori: a stella, calice, coppa, con petali largi e carnosi o sottili, a punta o arrotondati, curvati o lisci. Fiori singoli, doppi o stradoppi, che contano sino a cento petali. Alcune varietà presentano fiori che emergono dall’acqua, altre si fanno notare per il delicato profumo.
18-19 giugno: “Ortensie in Serra”, Parco Storico di Villa Serra, Sant’Olcese, Genova
25-26 giugno: “Festa di piante Villafredda”, Borgo Medievale di Villafredda di Tarcento, Udine
2-3 luglio: Giardino delle Rose, Ronzone, Trento Val di Non
14 luglio- 11 settembre, Bruxelles: Jardin essentiel Park design 2016, un festival internazionale organizzato nei parchi pubblici della città in collaborazione con le comunità locali. Per info www.parkdesign.be
17-18 settembre Accademia piemontese del giardino organizza Gli orti della Malpeng: mostra mercato per l’orto, il frutteto d’autunno e dintorni. Per info www.lamalpenga.it
Inaugurato sul Lago di Como il “Chilometro della conoscenza” che collega tre ville storiche: Villa Olmo, Villa del grumello e Villa Sucota: un percorso naturalistico che si può effettuare tutte le domeniche e nel mese di agosto tutti i giorni. Per info www.chilometrodellaconoscenza.it
Dal 1° Giugno 2016torna a fiorire il Parco Storico della Palazzina di Caccia di Stupinigi (Nichelino, To) e con il biglietto d’ingresso al museo sarà possibile ammirare -per la prima volta dopo anni di lavori- anche l’area verde da cui partivano le rotte di caccia. Il parco venne realizzato a partire dal 1740 da Michel Bénard come giardino formale all’italiana con parterres a broderie delimitati da siepi di bosso e ligustro, decorati in estate da vasi di fiori e agrumi. Dal 1854 l’impianto settecentesco venne trasformato gradualmente per adeguarsi al nuovo gusto romantico inglese. Vennero dunque creati percorsi secondari ad andamento sinuoso con nuovi elementi paesaggistici. Il Parco Storico è stato oggi riportato ai disegni originali in cui il Salone delle feste si affaccia sui grandi viali che si irraggiano, in fuga, verso i territori di caccia e le campagne dell’antico Ordine cavalleresco. CS
iL GIARDINO DEGLI INNAMORATI
E’ stato inaugurato il “Giardino degli Innamorati”, la nuova area tematica dei Giardini di Sissi a Castel Trauttmansdorff, Merano. CS
Libri
S. Desmond, “Gardens of italian lakes”, Frances Lincoln, 2016, 224 pp., 47 euro
Descrive i giardini dei laghi di Como e Maggiore con le fotografie di Marianne Majerus
S. Chiarugi, C. Zanarotti, “Più orto che giardino. Come coltivare verdure felici e fiori gentili”, Mondadori Electa, 2016, 168 pp., 19 euro
L. Beutler, The plant lover’s guide to clematis, Timber Press, 17.99 sterline
L. Giubbilei, The art of making a garden, Merrell, 2016, 45 sterline
“Breve guida pratica per erboristi fantasiosi”, di Chiara Saccavini.
La guida è un pratico volume per curiosi, esperti e amanti delle erbe e piante officinali. L’autrice conduce il lettore alla scoperta degli aspetti divini delle erbe: oltre alle proprietà fitoterapiche, ci presenta aneddoti storici e correlazioni divine legate alle singole piante – con una scrittura leggera e coinvolgente – tra favole, storia e virtù nascoste. Il libro di Chiara Saccavini è frutto di un progetto di ricerca ben più ampio: filosofa ed erborista appassionata, Chiara Saccavini è da tempo impegnata nel suo vivaio in Friuli Venezia Giulia, dove crea ed implementa collezioni particolari, applicando il suo sguardo antropologico ad erbe e piante che accompagnano la nostra quotidianità, per riscoprire significati ormai dimenticati.
Milano
21 giugno Biciclettata per il solstizio d’estate. Locandina
Mostre
04 – 30 giugno 2016 – Milano, via Conte Rosso 34 presso ACMA Centro di Architettura mostra Sezioni trasversali 4×2+1 Archetipi visivi del paesaggio contemporaneo, progetto espositivo che vede protagonisti gli artisti Domenico Carella, Federico Guerri, Barbara La Ragione e Luca Piovaccari che, coerentemente con le scelte attuate nelle rispettive ricerche, affrontano un dialogo e un confronto con il tema architettonico.
Aperto al pubblico City After the City, il progetto Triennale allestito per la XX1T Esposizione Internazionale Triennale Design After Design all’interno dell’area EXPERIENCE rESTATE aMilano. Fino al 30 settembre, dal venerdì alla domenica dalle ore 14.00 alle ore 23.00, sarà possibile accedere gratuitamente a 5 mostre (Landscape urbanism, Street art, Expandend Housing, People in motion, Urban orchard), a una bookroom e all’orto planetario. Presentazione dell’evento a cura di Nicolin
Orti e giardini didattici
Linaria, organizzazione non profit per la bio e biblio diversità, rete ha avviato in una scuola della periferia di Roma Nord un progetto didattico-ricreativo per ribadire che la strada è un bene di tutti e che i bambini, fin dalla più tenera età, possono essere educati e responsabilizzati alle prime regole di cittadinanza: Parco Scuola del Traffico & Gioco dell’Oca. Il progetto prevede la realizzazione di una pista ciclabile e di un piccolo percorso stradale corredato di tutti gli elementi di segnaletica ai quali è affidato, peraltro, il compito di dettare le regole di un magnifico gioco dell’oca all’aperto. CS
Siti web
VISPIhttp://www.vispi.org/: il nuovo sito del portale degli spacialisti del verde. Con il trovapiante si può individuare in che vivaio si può trovare una pianta. Nel menù a tendine qui sopra puoi cercare lo specialista del verde che ti interessa cercando per regione, tipologia di piante, specializzazione dell’Operatore del Verde e per attività. Vispi.org è infatti uno strumento utile, oltre che per il grande pubblico degli appassionati, anche per chi lavora nel verde e desidera trovare le piante da grossisti e produttori.
Questo mese vi propongo due saggi a mio parere molto interessanti
M. Martella, Tornare al giardino, Ponte alle Grazie, 2016, 59 pp., 9 €
Un piccolo libro ricco di tante riflessioni profonde e di suggestioni poetiche. Diviso in tre parti Luogo, Natura morta, Giardino.
Per Martella (di cui ho già recensito Giardini in tempo di guerra https://www.giardininviaggio.it/letto-per-voi) tornare al giardino vuol dire un ritorno “al mondo incantato della physis”, che per i primi filosofi greci era molto di più di quello che oggi noi chiamiamo natura: cioè l’essere e il movimento che include gli uomini e le divinità e che non si discosta molto dal Tao cinese. La storia dell’occidente ha poi preso un’altra direzione con un progressivo allontanamento dell’uomo dal proprio ambiente con la natura che è divenuta un oggetto.
Per Martella in questo processo “abbiamo perduto la capacità di abitare poeticamente la Terra” cioè la capacità di “accettare il mistero dell’esistenza non come un limite, ma come apertura, come promessa”.
Quello che noi proviamo è una sorta di nostalgia delle nostre origini, del tempo in cui gli esseri umani erano in armonia con il cosmo. Il giardino allora ci offre “la possibilità di abitare la Terra con umiltà, come suoi figli, affidando alle piante, all’acqua e agli animali la cura dell’anima mutilata”.
Guido Giubbini, Il giardino degli equivoci. Controstoria del giardino da Babilonia alla Land Art, Derive e Approdi, 2016, 127 pp., 14 €
Guido Giubbini, storico dell’arte e fondatore della rivista Rosanova, aveva già pubblicato in due volumi i suoi saggi storici sul giardino (vedi https://www.giardininviaggio.it/letture-2 e https://www.giardininviaggio.it/letti-per-voi-5).
Nel breve saggio appena dato alle stampe ci propone in 15 capitoli da lui intitolati “Equivoci” una sorta di controstoria in cui, devo dire con solide argomentazioni, sfata molti dei miti che hanno avvolto per secoli la storia dei giardini.
Qualche esempio?
Quello del giardino quadripartito (chahar bagh) che in specie la storiografia anglosassone ci ha tramandato come il modello persiano di tipo centripeto e chiuso verso il paesaggio. In realtà secondo Giubbini il giardino persiano era un giardino semplicemente organizzato in lotti quadrati ma di tipo longitudinale e aperto verso l’esterno; questo modello è poi stato tramandato, attraverso i giardini di Granada, al Rinascimento italiano e quiandi a tutto il giardino moderno occidentale. Ed è proprio nell’occidente cristiano e non nell’Islam che ha avuto successo il giardino quadripartito di tipo chiuso e centripeto.
Un altro mito da sfatare è quello che riguarda Villa Lante di Bagnaia, il cui parterre originariamente doveva apparire come un “piccolo esercito di orti cintati, ben diverso dall’attuale disegno neobarocco di siepi di bosso”. O ancora l’equivoco dei giardini di Versailles, che “pur essendo così importanti non sono l’opera più importante, e nemmeno la più bella, di André Le Notre”, una sorta di “compromesso tra il suo stile più caratteristico, quello di Vaux-le-Vicomte e di Chantilly, e lo stile italiano; un compromesso, probabilmente voluto dallo stesso Luigi XIV”.
E poi ancora si parla di Capability Brown e del giardino paesistico inglese, di Vita Sackville West e del giardino a stanze, del rapporto tra giardino e paesaggio.
Un libro che fa molto riflettere e che ci dimostra come sia difficile considerare il giardino nella sua interezza collegando tra loro tutti i differenti elementi che lo costituiscono, estetici, simbolici, sacri, botanici, paesistici, sociali. Un invito come dice l’autore nella sua introduzione “all’esercizio del dubbio e della critica”.
P. Porcinai il disegno degli interni del giardino d’inverno
Molto piccola la mostra dedicata ai lavori di Porcinai a Trivero presso la Fondazione Zegna nei locali del bel giardino d’inverno da lui progettato (peccato che non abbiano conservato le piante!): interessanti alcuni stupendi disegni di progetto e alcuni elementi dei diversi piccoli giardini da lui disegnati e realizzati per la famiglia Zegna.
Il giardino d’inverno visto dall’esterno
Una delle piccole vasche d’acqua all’interno dell’edificio: straordinariamente moderna
La pergola ricoperta di glicine bianco
Particolare della pergola
Disegno della pergola
Particolari della pavimentazione
Uno dei giardini privati
Giardino privato ridisegnato da Porcinai sul luogo di un campo di bocce
Una Deutzia in piena fioritura
Interessante la Conca dei rododendri, qui non del tutto esplosi nella fioritura con la bella installazione di Dan Graham.
Conca dei rododendri a Trivero
Conca dei rododendri a Trivero
Conca dei rododendri a Trivero
Conca dei rododendri a Trivero
Conca dei rododendri a Trivero
Conca dei rododendri a Trivero
Installazione Dan Graham Conca dei rododendri Trivero
Installazione Dan Graham Conca dei rododendri Trivero
Sono tornata dopo molti anni, in occasione di una gita organizzata dall’associazione VerDiSegni, al “Parco della Burcina – Felice Piacenza” a Pollone (Biella) e sono stata fortunata perchè erano in piena fioritura i rododendri. Devo dire che anche se io non sono particolarmente amante di queste piante lo scenario è davvero suggestivo, bellissime le vedute.
Ecco alcune immagini
Il laghetto
Parco Burcina intorno al laghetto
fioritura di Liriodendrum tulipifera
Cryptomeria japonica
Splendida fioritura di Kalmia angustifolia
Parco Burcina: vedute
Parco Burcina: vedute
Bello questo accostamento di cisti e ginestre nella zona mediterranea
Interessante questo rododendro dalla foglia variegata
Trovo sempre molto piacevole fare un giro all’Hangar della Bicocca, per vedere nelle varie stagioni il bel giardino disgenato da Marco Bay, per ricevedere le Torri celesti di Kiefer e per visitare le mostre temporanee che sono sempre piuttosto interessanti.
Il giardino intorno alla scultura di Melotti
Il giardino intorno alla scultura di Melotti
Le nuove tele di Kiefer che completano il ciclo delle Torri celesti
Le nuove tele di Kiefer che completano il ciclo delle Torri celesti
Corsten Holler: Flying mushrooms
La prima mostra che ho visitato è Architecture as Art (in corso fino al 12 settembre): una decina di architetti sono stati invitati a rispondere con installazioni in situ ad alcuni quesiti attorno a problemi decisivi per l’architettura dei nostri giorni: da M. Desvigne a C. Mosbach ad Atelier Bow-Wow a Rural Urban Framework, Studio Albori e altri ancora. Gli architetti sono stati invitati ad esprimersi su alcune parole chiave: Portico, Entrance, Rehabilitation, Roof, Shelter, Pavillon, ecc…”figure da usare come grimaldelli per esprimere dei pensieri architettonici riguardo ai nuovi paradigmi, come quello ecologico o lo sconfinamento dell’architettura nella disciplina paesaggistica”.
Ecco alcune immagini
Mostra Architecture as art Hangar Bicocca
DESVIGNE GARDEN GROUND: 307 giovani alberi in vaso disposti sulla base di un pattern ortogonale e uniforme di 2×2 metri segnato da strutture in bambù
EL EQUIPO DE MAZZANTI SIDEWALK: un percorso racchiuso all’interno di due pareti translucide attraverso le quali il pubblico può osservare ed essere osservato come in un “teatro delle ombre”
RURAL STUDIO SHARING: una sorta di spazio di incontro concepito come una quinta di gradinate affacciate su un vuoto centrale; le gradinate sono state realizzate impilando delle balle di carta da riciclo
RURAL STUDIO SHARING: soffitto di prove di stampa da immettere nel processo di riciclaggio alla fine della mostra
MOSBACH INSIDE OUTSIDE: un paesaggio teorico pensato per modificarsi nel corso dei 6 mesi della mostra grazie all’azione delle sostanze organiche a contatto con la superficie del pannello espositivo
NARCHITECTS ROOF : sei volte di alluminio intrecciate si innestano su un palco traingolare in legno.
RURAL URBAN FRAMEWORK SHELTER : una sequenza di due ambienti elementari generati dalla intersezione di due volumi dalla diversa matericità
La seconda mostra, molto intrigante e divertente, “Doubt” dell’artista Carsten Holler (fino al 31 luglio), una serie di installazioni curiose, ludiche e spiazzanti come il percorso al buio completo lungo un percorso chiuso e stretto come un labirinto dove si sperimenta la paura del buio e l’incertezza del cammino o come l’esperienza del volo dove i visitatori sono imbragati e girano appesi a una grande pala semovente. Poi giostre, giochi di specci, enormi funghi che si muovono….
Gioco e sperimentazione mi pare siano le chiavi dell’opera di questo artista tedesco. Ci si diverte e vale la visita.
Come già ho mostrato in altri post sta lentamente migliorando la scelta delle piante nelle aiuole milanesi e anche quest’anno continua la buona pratica dei prati fioriti in giro per la città.
Ecco le recenti aiuole in piazza Missori con un assortimento di perenni tra cui Verbena bonariense, Echinacea, Stipa tenuifolia, Rudbekia, Hemerocallis…
Il 26 maggio si è svolto all’Orto botanico di Brera un garden party organizzato da Grandi Giardini Italiani.
Otto nuovi parchi sono entrati a far parte del circuito: Parco Novicelli (Verolanuova, BS), Villa Badia (Sezzadio, AL), Villa Gorck (Imperia), Palazzo Colonna (Roma), Fondazione La Verde La Malfa – Parco dell’Arte (S. Giovanni La Punta, CT), Casa Cuseni (Taormina, ME), Villa Tasca d’Almerita (Palermo) e Tenuta Regaleali (Sclafani Bagni, PA). Oggi il network conta 12o giardini visitabili in 12 regioni italiane; nel 99% delle proprietà è possibile visitare, oltre al giardino, Palazzi, Ville storiche e collezioni d’arte, nel 40% è possibile anche pernottare. Una forma di successo di turimo culturale in cui protagonisti sono parchi e giardini.
Nel 2015 il network ha registrato circa 8 milioni di visitatori con un incremento del 30% rispetto al 2014, complice Expo e l’entrata nel circuito di due giardini dello stato vaticano: Castel Gandolfo e Giardini Vaticani.
Per maggiori informazioni www.grandigiardini.it
Un giardino e un terrazzo a Milano progettoo di Baccari
Pejrone illustra il vivaistaDidier Berruyer
Tageti raccontati da Perazzi
Il premio Scarpa dei meli del Kazakistan a cura di Costanza Lunardi
Un giardino progettato dal Maestro Pagani intorno a Ferrara
Un giardino a Gorizia su progetto di La Civita
Fucsie
Peonie erbacee
Diphyllea cymosa, una pianta boschiva parente del Podophyllum con fiorellini bianchi con stami gialli in primavera seguiti in tarda estate da bacche blu
Centranthus lecoqii
Gardens Illustrated may 2016
May plants
Chelsea 2016 preview
Il paesaggista Arne Maynard illustra le piante interessanti per il giardino d’estate
Un giardino in bianco in Olanda
Cornus da fiore
Un woodland garden a New York
La mela cotogna maggio 2016, newsletter trimestrale a cura di M. Signorelli e D. Carafoli
Fino al 30 giugno a Milano presso la Fondazione Matalon di Milano (Foro Buonaparte 67) è visitabile una bellissima mostra di fotografie dedicate al Giappone. La mostra presenta una documentazione fotografica, delle prime immagini scattate in Giappone, tra cui spicca il lavoro di uno dei maggiori fotografi dell’Ottocento: l’italiano Felice Beato. Il materiale, proveniente dalle collezioni del Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari di Firenze, ci mostra l’interesse e il fascino esercitato dal mondo orientale alla fine dell’Ottocento nella cultura europea.
Nella mostra sono raccolte 110 fotografie originali d’epoca (vintage-prints) colorate a mano con prodotti all’anilina, che ne caratterizzano inconfondibilmente la provenienza dall’atelier di Beato, oltre a tre preziosi album-souvenir con copertine originali, in lacca, madreperla e avorio, che testimoniano la moda orientalista largamente diffusa nell’Europa del XIX secolo.
Sono immagini veramente molto belle sia quando ritraggono scene della vita quotidiana sia quando rappresentano i paesaggi.