Sono tornata dopo molti anni, in occasione di una gita organizzata dall’associazione VerDiSegni, al “Parco della Burcina – Felice Piacenza” a Pollone (Biella) e sono stata fortunata perchè erano in piena fioritura i rododendri. Devo dire che anche se io non sono particolarmente amante di queste piante lo scenario è davvero suggestivo, bellissime le vedute.
Ecco alcune immagini
Il laghetto
Parco Burcina intorno al laghetto
fioritura di Liriodendrum tulipifera
Cryptomeria japonica
Splendida fioritura di Kalmia angustifolia
Parco Burcina: vedute
Parco Burcina: vedute
Bello questo accostamento di cisti e ginestre nella zona mediterranea
Interessante questo rododendro dalla foglia variegata
Trovo sempre molto piacevole fare un giro all’Hangar della Bicocca, per vedere nelle varie stagioni il bel giardino disgenato da Marco Bay, per ricevedere le Torri celesti di Kiefer e per visitare le mostre temporanee che sono sempre piuttosto interessanti.
Il giardino intorno alla scultura di Melotti
Il giardino intorno alla scultura di Melotti
Le nuove tele di Kiefer che completano il ciclo delle Torri celesti
Le nuove tele di Kiefer che completano il ciclo delle Torri celesti
Corsten Holler: Flying mushrooms
La prima mostra che ho visitato è Architecture as Art (in corso fino al 12 settembre): una decina di architetti sono stati invitati a rispondere con installazioni in situ ad alcuni quesiti attorno a problemi decisivi per l’architettura dei nostri giorni: da M. Desvigne a C. Mosbach ad Atelier Bow-Wow a Rural Urban Framework, Studio Albori e altri ancora. Gli architetti sono stati invitati ad esprimersi su alcune parole chiave: Portico, Entrance, Rehabilitation, Roof, Shelter, Pavillon, ecc…”figure da usare come grimaldelli per esprimere dei pensieri architettonici riguardo ai nuovi paradigmi, come quello ecologico o lo sconfinamento dell’architettura nella disciplina paesaggistica”.
Ecco alcune immagini
Mostra Architecture as art Hangar Bicocca
DESVIGNE GARDEN GROUND: 307 giovani alberi in vaso disposti sulla base di un pattern ortogonale e uniforme di 2×2 metri segnato da strutture in bambù
EL EQUIPO DE MAZZANTI SIDEWALK: un percorso racchiuso all’interno di due pareti translucide attraverso le quali il pubblico può osservare ed essere osservato come in un “teatro delle ombre”
RURAL STUDIO SHARING: una sorta di spazio di incontro concepito come una quinta di gradinate affacciate su un vuoto centrale; le gradinate sono state realizzate impilando delle balle di carta da riciclo
RURAL STUDIO SHARING: soffitto di prove di stampa da immettere nel processo di riciclaggio alla fine della mostra
MOSBACH INSIDE OUTSIDE: un paesaggio teorico pensato per modificarsi nel corso dei 6 mesi della mostra grazie all’azione delle sostanze organiche a contatto con la superficie del pannello espositivo
NARCHITECTS ROOF : sei volte di alluminio intrecciate si innestano su un palco traingolare in legno.
RURAL URBAN FRAMEWORK SHELTER : una sequenza di due ambienti elementari generati dalla intersezione di due volumi dalla diversa matericità
La seconda mostra, molto intrigante e divertente, “Doubt” dell’artista Carsten Holler (fino al 31 luglio), una serie di installazioni curiose, ludiche e spiazzanti come il percorso al buio completo lungo un percorso chiuso e stretto come un labirinto dove si sperimenta la paura del buio e l’incertezza del cammino o come l’esperienza del volo dove i visitatori sono imbragati e girano appesi a una grande pala semovente. Poi giostre, giochi di specci, enormi funghi che si muovono….
Gioco e sperimentazione mi pare siano le chiavi dell’opera di questo artista tedesco. Ci si diverte e vale la visita.
Come già ho mostrato in altri post sta lentamente migliorando la scelta delle piante nelle aiuole milanesi e anche quest’anno continua la buona pratica dei prati fioriti in giro per la città.
Ecco le recenti aiuole in piazza Missori con un assortimento di perenni tra cui Verbena bonariense, Echinacea, Stipa tenuifolia, Rudbekia, Hemerocallis…
Il 26 maggio si è svolto all’Orto botanico di Brera un garden party organizzato da Grandi Giardini Italiani.
Otto nuovi parchi sono entrati a far parte del circuito: Parco Novicelli (Verolanuova, BS), Villa Badia (Sezzadio, AL), Villa Gorck (Imperia), Palazzo Colonna (Roma), Fondazione La Verde La Malfa – Parco dell’Arte (S. Giovanni La Punta, CT), Casa Cuseni (Taormina, ME), Villa Tasca d’Almerita (Palermo) e Tenuta Regaleali (Sclafani Bagni, PA). Oggi il network conta 12o giardini visitabili in 12 regioni italiane; nel 99% delle proprietà è possibile visitare, oltre al giardino, Palazzi, Ville storiche e collezioni d’arte, nel 40% è possibile anche pernottare. Una forma di successo di turimo culturale in cui protagonisti sono parchi e giardini.
Nel 2015 il network ha registrato circa 8 milioni di visitatori con un incremento del 30% rispetto al 2014, complice Expo e l’entrata nel circuito di due giardini dello stato vaticano: Castel Gandolfo e Giardini Vaticani.
Per maggiori informazioni www.grandigiardini.it
Un giardino e un terrazzo a Milano progettoo di Baccari
Pejrone illustra il vivaistaDidier Berruyer
Tageti raccontati da Perazzi
Il premio Scarpa dei meli del Kazakistan a cura di Costanza Lunardi
Un giardino progettato dal Maestro Pagani intorno a Ferrara
Un giardino a Gorizia su progetto di La Civita
Fucsie
Peonie erbacee
Diphyllea cymosa, una pianta boschiva parente del Podophyllum con fiorellini bianchi con stami gialli in primavera seguiti in tarda estate da bacche blu
Centranthus lecoqii
Gardens Illustrated may 2016
May plants
Chelsea 2016 preview
Il paesaggista Arne Maynard illustra le piante interessanti per il giardino d’estate
Un giardino in bianco in Olanda
Cornus da fiore
Un woodland garden a New York
La mela cotogna maggio 2016, newsletter trimestrale a cura di M. Signorelli e D. Carafoli
Fino al 30 giugno a Milano presso la Fondazione Matalon di Milano (Foro Buonaparte 67) è visitabile una bellissima mostra di fotografie dedicate al Giappone. La mostra presenta una documentazione fotografica, delle prime immagini scattate in Giappone, tra cui spicca il lavoro di uno dei maggiori fotografi dell’Ottocento: l’italiano Felice Beato. Il materiale, proveniente dalle collezioni del Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari di Firenze, ci mostra l’interesse e il fascino esercitato dal mondo orientale alla fine dell’Ottocento nella cultura europea.
Nella mostra sono raccolte 110 fotografie originali d’epoca (vintage-prints) colorate a mano con prodotti all’anilina, che ne caratterizzano inconfondibilmente la provenienza dall’atelier di Beato, oltre a tre preziosi album-souvenir con copertine originali, in lacca, madreperla e avorio, che testimoniano la moda orientalista largamente diffusa nell’Europa del XIX secolo.
Sono immagini veramente molto belle sia quando ritraggono scene della vita quotidiana sia quando rappresentano i paesaggi.
Dopo il grande successo, l’anno scorso,della mostra a Reggio Emilia (oltre 6.000 visitatori) ed essere stata ospitata quest’anno nella sede dell’Accademia dei Georgofili a Firenze, un nuovo progetto espositivo legato all’arte e alla natura è dedicato a Pietro Porcinai (1910-1986), il più grande paesaggista italiano del Novecento, nell’anno in cui ricorre il trentennale dalla scomparsa.Dal prossimo 12 giugno nelle sale storiche del Castello di Miradolo saranno esposte fotografie e altre preziose testimonianze dell’opera e della visione di questo straordinario professionista.
La mostra è curata dalla Fondazione Cosso, con la collaborazione di Paola Porcinai, figlia di Pietro Porcinai, e Dario Fusaro, fotografo specializzato nel ritrarre parchi e giardini, e ha lo scopo di approfondire il legame tra arte, architettura, natura, bellezza.L’esposizione traccia un affascinante percorso alla scoperta della figura di Porcinai evocando alcuni temi centrali della sua opera, come il costante confronto con artisti e intellettuali contemporanei, la difesa del paesaggio e degli equilibri biologici dal degrado e dalla distruzione, la ricerca della bellezza nella progettazione.
Per tutta la vita Porcinai ha coltivato l’arte dei giardini guardando alla natura come a una fonte inesauribile di ispirazione artistica: “distruggere la natura significa vivere senza artisti e negare nel mondo la bellezza”, ha sostenuto il Maestro, convinto che sensibilità botanica e ambientale siano strettamente legate all’arte.
Al Castello di Miradolo è esposta una selezione di fotografie, opera di Dario Fusaro, il quale ha ritratto alcuni dei più bei giardini progettati in Italia da Pietro Porcinai: dal giardino di Villa I Collazzi a Firenze, al parco di Pinocchio a Collodi, passando per il parco della casa editrice Mondadori a Segrate e Villa Recchi a Portofino.
Un allestimento scenografico ritrae alcuni bellissimi disegni opera del paesaggista, realizzati durante la creazione dei progetti. La sensibilità botanica e artistica che emerge dai disegni li rendono opere d’arte essi stessi, in grado di raccontare un aspetto importante dell’opera del paesaggista fiesolano e del suo rapporto con la committenza. Un prezioso contributo dell’architetto Paolo Pejrone arricchisce il percorso espositivo tracciando un ritratto di Pietro Porcinai e della sua intensa attività.
Uno straordinario davanzale fiorito con campanule e nasturzi in una casa in via Mameli a Milano. Cosa non si può fare in un piccolo spazio se si è un vero pollice verde!
Concorsi
Nasce Mura creative: paesaggi emergenti tra tradizione e modernità; il tema scelto per Mura Creative 2016 è Il giardino murato: variazioni sul giardino di margine come espansione del concetto dell’hortus conclusus, in omaggio alla città di Lucca e alla natura del suo landmark urbano, le mura. I sei “giardini effimeri” in concorso avranno una dimensione fra i 24 e 48 metri quadrati e saranno dislocati sugli spalti fra i baluardi San Regolo e La Libertà. Il bando di concorso è pubblicato ed è scaricabile, insieme ai moduli di partecipazione, sul sito www.murabilia.com Scadenza delle domande il 5 giugno. Comunicato stampa
27 maggio 2016, ore 17 Geografie del rischio e della vulnerabilità tra conflitti ambientali e buone pratiche. Treviso, Fondazione Benetton Studi Ricerche, spazi Bomben. Su questi temi si svilupperà un confronto fra studiosi di diverse discipline, in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Interverranno: Gianluca Ligi, antropologo, Per una antropologia dei disastri; Francesco Vallerani, geografo, Estetica dei flussi come terapia urbanistica: oltre i conflitti ambientali; Simonetta Zanon, paesaggista, Paesaggi, orti, giardini: qualità ambientale e benessere esistenziale. Coordina Stefano Soriani, Università Ca’ Foscari di Venezia. Ingresso libero. Maggiori informazioni sono disponibili nel sito www.fbsr.it.
27 maggio ore 15 nell’ambito del Chelsea fringe (dal 21 maggio al 6 giugno) il Verde editoriale inaugura un orto didattico presso la scuola Luigi Cadorna.
Info https://www.facebook.com/events/730234017116602/
26-28 maggio 2016 – Asti, presso ASTISS Area Fabrizio deAndrè Convegno nazionale SIEP-IALE 2016 Challenges of Anthropocene and the role of Landscape Ecology- Le sfide dell’antropocene: Il ruolo dell’ecologia del paesaggio. Programma http://www.siep2016.eu/_media/programma-draft-8-aprile-2016.pdf. Per info http://www.siep2016.eu
GIARDINI DELLA LANDRIANA: NEI MESI DI MAGGIO E GIUGNO AL VIA I CORSI TUTORIAL DEDICATI ALL’ARTE DEL GIARDINAGGIO: dalle potature ai prati fioriti al giardinaggio biologico…Per i programmi dei corsi vedi www.landriana.com Per info e iscrizioni info@landriana.com e ilgiardinointornoate@hotmail.com
12 giugno dalle 10 alle 17 corso di Riproduzione delle Rose, tenuta dal Vivaio di Maurizio Feletig ad Arignano. Il corso avrà inizio con la parte teorica alla quale seguirà la parte pratica, dopo uno spuntino estivo. Ogni partecipante si porterà a casa, o meglio nel terrazzo o in giardino, il frutto del proprio lavoro. Per informazioni o per iscriversi numeri di telefono: 011 9462377 – 349 5630513 o e-mail info@rosebacche.it. Indirizzo Via Garibaldi, 38 – Cascina della Rocca – 10020 ARIGNANO TO
29 giugno 2016 – Genova, Piazza G. Matteotti 9 presso Palazzo Ducale, sala del Minor Consiglio, Convegno sulla gestione del rischio derivante dagli alberi in città. Mark Duntemann, esperto statunitense, svilupperà il tema, portando le esperienze maturate negli Stati Uniti e divulgando il metodo americano, che vuole rendere sempre più oggettiva la valutazione del rischio connesso agli alberi nelle diverse realtà esistenti. Per tutte le informazioni relative al convegno ed approfondimenti, si rimanda al seguente link: http://www.astergenova.it/convegno-alberi-nelle-citta/
Dal 7 al 25 settembre torna a Bergamo per la sesta edizione Maestri del paesaggio. Il tema del convegno 2016, che si terrà dal 23 al 24 settembre al teatro Sociale sarà WILD con intervento di James ed helen Basson (FR), Andrea Cochran (USA), Lisa Delplace dello studio Oeheme Van Sweden (Usa), Laura Gatti (IT), Jenny B. Osuldsen (NO), e il Gold Medal Winner del Chelsea Flower Show. Mercoledì 21 e giovedì 22 settembre si terrà il Seminario sulle perenni a cura del vivaio Valfredda. Una giornata in compagnia di Fergus Garret, Annie Guilfoyle e Mauro Crescini.
Arcometa organizza: 9-11 settembre 2016 un workshop sul disegno dal vero Sketch in Basel: workshop itinerante di disegno dal vero con Stefan Davidovici, fondatore del gruppo Sketch mob e docente di NABA, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Milano. Un vero e proprio corso di 3 giorni, per lavorare intensamente sul disegno dal vero, che ha come soggetto un percorso fra le molte eccellenze progettuali della città svizzera.Per il workshop sono stati riconosciuti 9 c.f.p. dal CNAPPC, validi per l’aggiornamento professionale obbligatorio per Architetti. Le iscrizioni sono aperte fino al 5 luglio 2016. 6-9 ottobre Disegnando Carlo Scarpa, un corso itinerante che avrà lo stesso tema e le stesse modalità, tematizzato su un itinerario che toccherà i principali capolavori del maestro in Veneto, da Castelvecchio al Monumento Funebre Brion, passando per la Gipsoteca Canoviana a Possagno per arrivare a Venezia, e concludersi con un giorno dedicato alla Biennale di Architettura 2016.Le iscrizioni avvengono attraverso il sito www.arcometa.com, secondo le modalità indicate, con la compilazione del modulo on-line. Per ulteriori informazioni: info@arcometa.com
Sabato 28 maggio dalle 18 alle 20 – VISITA al Vivaio di Cascina Bollate. Ora e sempre annuali. Troverete zinnie e cosmee “in saldo”, oltre che annuali un po’ più stranette come Nicandra physaloides, Nigella damascena etc etc. E, come da ovvia tradizione per il mese di maggio, le rose: ibridi di moschata ancora in fiore (meteo permettendo), qualche bella rosa botanica e le cinesi, rifiorentissime. Adesione tassativa entro e non oltre giovedì 26, inviando una mail con i dati richiesti a vivaio@cascinabollate.org
28-29 maggio Flowers and food ad Acqui Terme sul tema “La campagna va in città”. Comunicato stampa
28-29 maggio Rose di maggio a Villa della Porta Bozzolo, organizzata dal FAI. Comunicato stampa
20 maggio – 3 luglio a Biella nel mese di maggio torna SELVATICA 5^ EDIZIONE, un festival tra natura e arte. Mostre, cinema, eventi, laboratori. Biella, Palazzo Gromo Losa, corso del Piazzo 24 www.fondazionecrbiella.it
Florete Flores Santuario Vicoforte
4-5 giugno Florete Flores l’arte dei fiori e delle piante Vicoforte (Cuneo) 4-5 giugno 2016 Vie e sagrato, chiostro, sala conferenze del santuario I edizione Tema dell’anno: Alberi. CS
11-12 giugno Orti ad Arte a Villa Panza, Varese, organizzata dal FAI. Per info www.fondoambiente.it
Maggio-giugno Appuntamenti estivi alla Floricoltura Coccetti di Lisanza (Sesto Calende). Leggi la locandina
Estate 2016 Novità dal Festival di Chaumont sur Loire 25 edizione. Il tema della prossima edizione 2016 “Les jardins du siècle à venir”, giardini cioè aperti alle grandi questioni come i cambiamenti climatici,l’acqua, il legame fra habitat e giardino e le nuove tecniche colturali. Per quanto concerne l’arte nel parco, manifestazione giunta all’ottava edizione sono previsti : Andy Goldsworthy, Giuseppe Penone, con una nuova scultura di bronzo, El Anatsui, con un’opera ispirata al fiume che scorre ai pieni del Domaine de Chaumont, Marc Couturier, Lee Bae con le sue monumentali sculture di legno, Wang Keping, Pauline Bazignan, e l’artista marocchino Yamou..E poi fotografia e video con le immagini di Andy Goldsworthy e di Jean-Baptiste Huynh, i “jardins” di Luzia Simons, les paysages évolutifs Davide Quayola e le “nuages” di Han Sungpil.
Libri e pubblicazioni
Guido Giubbini, Il giardino degli equivoci. Controstoria del giardino da Babilonia alla Land Art, Derive e Approdi collana Habitus, 2016, 127 pp., 14 euro
Dove stanno gli equivoci? Nella ricostruzione storica, nel modo in cui si raccontano i giardini importanti contrapposti ad altri irrilevanti, nelle presunte origini, nel datare rivoluzioni formali o botaniche che non sono tali… Un racconto ironico e colto che attingendo a fonti storiche, letterarie, artistiche riesce nell’intento di ridisegnare ai nostri occhi la sorpresa, l’emozione e l’originalità dei giardini indagati, suggerendo un irriverente sguardo critico con cui osservarli.
Marco Martella, Tornare al giardino, Ponte alle Grazie, 2016, 62 pp. 7.65 euro
Nel corso di questa breve meditazione, Marco Martella racconta il giardino con il linguaggio della poesia e del mito, per mettere in luce la sua essenza molteplice e metamorfica, originaria, vitale, primaria se non primitiva. Per guidarci tra il frusciare delle foglie, l’odore di muschio, la semplice, immediata fragranza di una rosa. E tentare di imparare di nuovo la lingua antica della Natura.
G. Rallo, M. Cunico, M. Azzi Visentini, Paesaggi di villa. Architettura e giardini nel Veneto, Marsilio, 300 pp., 70 euro
Recensione apparsa sul Domenicale del 22 maggio 2016
Champollion e Rosellini, Monumenti dell’Egitto e della Nubia disegnati dalla spedizione scientifico-letteraria toscana in Egitto distribuiti in ordine di materie (Oxford Digital Liubraries).
Alla ricerca delle radici della botanica occidentale nell’antico Egitto. Il saggio della professoressa Betrò dell’Università di Pisa fa risalire al II millennio a.C. i primi testi di descrizione botanica. La botanica occidentale affonda le sue radici nell’antico Egitto, ben prima cioè dell’epoca greca o romana. E’ questa la tesi del saggio “Gli erbari dell’antico Egitto” che la professoressa Marilina Betrò dell’Università di Pisa ha scritto per il volume “Naturalia e Artificialia: Le piante e i fiori d’Egitto nell’esperienza museografica degli scavi e degli erbari” appena pubblicato in Spagna. Il saggio riscostruisce l’approccio “scientifico” (con gli ovvi limiti che il termine può rivestire in rapporto al nostro concetto moderno di scienza) degli antichi Egiziani verso il mondo vegetale e mette in luce alcuni dati che permettono di dedurre l’esistenza di una letteratura botanica precedente ai ben più tardi erbari demotici, greci e copti. Nello specifico, l’ipotesi è che già almeno intorno alla metà del II millennio a.C. esistessero testi botanici di riferimento come dimostrano le glosse o le interpolazioni descrittive di piante rinvenute già nel celebre papiro medico Ebers (ca. 1550 a.C.) e poi in alcuni papiri successivi. Queste descrizioni hanno infatti una struttura sostanzialmente omogenea che segue uno schema prefissato evidentemente consolidato da una lunga tradizione scientifica e che comprende il nome della pianta, la descrizione dell’habitat e quella botanica, il tempo e il modo di raccolta e gli effetti collaterali o nocivi. “Malgrado l’esiguità delle fonti, i problemi relativi al lessico tecnico e la mancanza di studi specifici – spiega Marilina Betrò – è comunque possibile ipotizzare una vitalità e continuità della cultura erboristica-botanica dell’antico Egitto, che dagli erbari d’età romana e dal filone ermetico sarà poi destinata a confluire nella grande tradizione medievale”.
Mostre
Giardino di Villa Ottolenghi (Acqui terme)
Villa l’Apparita (Siena)
12 giugno – 30 ottobre 2016, Pietro Porcinai. Giardino e paesaggio, Castello di Miradolo. CS
Fino al 10 luglio A Casa Zegna, archivio storico e polo di aggregazione culturale di Trivero, Biella dedica a Pietro Porcinai (Firenze 1910 – 1986) un’inedita mostra all’interno dello spazio da lui stesso disegnato come giardino d’inverno sul tetto del Lanificio Zegna, ora adibito a spazio per mostre temporanee. “Pietro Porcinai a Trivero: Giardini e paesaggio tra pubblico e privato”, una mostra a cura cura di Maria Luisa Frisa e Luigi Latini. Aperta la domenica dalle 14 alle 18 oppure in altro giorno per gruppi con prenotazione.
Per info http://www.oasizegna.com/it/eventi/pietroporcinaiatriverogiardiniepaesaggiotrapubblicoeprivato
Fino all’8 ottobre Mostra di Mimmo Pallavicino alla Galleria Christian Stein di corso Monforte 23 a Milano
Caesalpina pulcherrima (Rajamalli) , splendida fioritura, delicata non sopporta temperature sotto i -2°
Ecco qui di seguito alcune piante fiorite e alcuni alberi da frutto che ho incontrato in Kerala; molte delle piante nel giardino del mio resort ayurvedico oltre che caratteristiche ornamentali hanno proprietàà mediche e vengono utilizzate nelle cure ayurverdiche
Allamanda cathartica (Golden trumpet vine). Estratti delle foglie, dei fiori e delle radici sembra abbiano proprietà antitumorali
Clerodendrum paniculatum chiamato Pagoda flower per la sua infiorescenza piramidale
Ixora coccinea (Jungle geranium), abrusto con piccole foglie e fiori rossi, proprietà sedative, toniche e antisettiche
Mussaenda sp, grande arbusto sempreverde della famiglia delle Rubiaceae con vistosi sepali florali di colore rosa acceso o bianco o giallo e piccoli fiori a stella. Purtroppo quando seccano i sepali non sono molto belli da vedere
Mussaenda con sepali bianchi
Un ibrido di Mussaenda “Calcutta sunset” dai sepali gialli, molto grazioso