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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Villa Carlotta, un gioiello botanico e artistico che guarda al futuro

Una giornata speciale a Villa Carlotta il 10 ottobre per una visita dedicata (organizzata dall’ufficio stampa di ElleciStudio) ad un gruppo di giornalisti con la guida di Giuseppe Elia, il presidente dell’Ente Villa Carlotta che a partire dal 1927 gestisce il patrimonio della Villa con uno staff di 20 persone, dal capo giardiniere Gianluca Selva e dalla direttrice Maria Angela Previtera.

Oltre trecento anni di grande collezionismo connotano la storia di Villa Carlotta, unica tra le dimore del lago ad essere collocata alta sul lago e non a lago, che fu costruita alla fine del Seicento dai marchesi Clerici di Milano. Nel 1801 la proprietà passò a Giovanni Battista Sommariva, all’epoca presidente del Comitato di Governo della Repubblica Cisalpina (1797-1802) istituita da Napoleone Bonaparte in Italia settentrionale. Nel 1843 la villa fu venduta dagli eredi Sommariva alla principessa Marianna di Prussia che, nel 1850, donò la dimora alla figlia Carlotta in occasione delle sue nozze con il duca Giorgio II di Sassonia-Meiningen. Nel corso della Prima Guerra Mondiale la villa venne confiscata dallo Stato italiano e affidata in gestione all’Ente Villa Carlotta, istituito con Regio Decreto nel 1927.

Il giardino, curato con straordinaria cura da uno staff di 12 giardinieri è davvero un esempio eccellente di cura e ci regala angoli molto suggestivi, come la vallata delle felci arboree, le pergole di agrumi, il bambuseto realizzato negli anni novanta del ‘900, la collezione di alberi monumentali con il cerchio delle sequoie e naturalmente le macchie di azalee e rododendri che risplendono in primavera.
L’Ente Villa Carlotta gestisce il patrimonio con una intelligente  visione del futuro come testimoniano i progetti avviati con il PNRR che prevedono il ripristino degli storici percorsi dell’area boschiva con un incremento notevole – di oltre 4 ettari – del percorso di visita e il restauro della storica peschiera.

L’affaccio sul lago

La valletta delle felci arboree (Dicksonia sp) che nel periodo invernale vengono ritirate in serra

Il bellissimo esemplare di Jubea chilensis

Il cerchio delle sequoie (Sequoia sempervirens)

Il bambuseto

Una belissima siepe di SHIBATAEA KUMASAKA

La zona degli ulivi con annessi orti per le attività didattiche

Riflesso 2023: una delle opere di Stefano Arienti in mostra nel parco

Con circa 230 mila visitatori già raggiunti nella prima decade di ottobre, la stagione 2023 a Villa Carlotta è stata sicuramente fra le migliori di sempre, anche grazie ai tanti eventi culturali che hanno animato la stagione.
Un nuovo, importante tassello si va ad aggiungere al già ricco percorso di visita a Villa Carlotta, dove da aprile 2023 è possibile visitare “1884 – Vita in Villa. Viaggio nel tempo alla scoperta dei sotterranei”, lo spazio multimediale che in maniera immersiva e interattiva racconta la vita quotidiana della Villa, le abitudini e le dinamiche di chi per tanti anni, fino al 1921, l’ha abitata. Per il titolo del progetto è stata scelta la data simbolica del 1884, anno in cui è documentata la presenza del grande compositore e pianista Johannes Brahms a Villa Carlotta, ospite dell’ultimo proprietario, il duca Giorgio II di Sassonia-Meiningen, e della moglie Helene Von Heldburg. Il 24 e 25 maggio 1884, Brahms eseguì la sua popolare Terza Sinfonia su due pianoforti a Villa Carlotta insieme al pianista dilettante Rudolfvon der Leyen, un momento che ben rappresenta lo spirito di convivialità, amore per la bellezza e per l’arte, in tutte le sue forme, che da sempre contraddistingue questo luogo straordinario, amato da viaggiatori e visitatori provenienti da tutto il mondo.

Un momento del nuovo percorso multimediale

Sabato 23 settembre, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2023, è stata inaugura la mostra “Le meraviglie del giardino”, (che sarà visitabile fino al 10 dicembre; per info https://www.villacarlotta.it/it/mostre/) che offre un’inedita chiave di lettura del parco di Villa Carlotta, luogo di eccezionale bellezza che sin dal Seicento si contraddistingue per la preziosità e la rarità dei suoi esemplari botanici.

Il percorso espositivo si sviluppa attraverso quattro sezioni che illustrano l’aspetto del giardino nelle sue diverse epoche storiche. Dai limoni che già nel Seicento rivestivano i muri dei terrazzamenti al tempo dei marchesi Clerici, ai frutti coltivati a partire dall’età napoleonica nel comparto agricolo con Giovanni Battista Sommariva, sino alle splendide collezioni di camelie e azalee volute dal duca Giorgio II nella seconda metà Ottocento e ai nuovi interventi realizzati dall’Ente a partire dal 1927. Una storia che prosegue oggi con il progetto “Un passo nel parco, un passo verso il futuro. Villa Carlotta una risorsa per il territorio”, avviato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e finanziato dall’Unione europea con il piano NextGenerationEU. La mostra, adottando uno sguardo multidisciplinare, accosta materiali eterogenei (tavole botaniche, dipinti, incisioni, sculture) dal Seicento alla contemporaneità.
Completano la mostra “Le meraviglie del giardino” il catalogo (in via di realizzazione), e un ricco calendario di eventi speciali e visite guidate da ottobre a dicembre prenotabili dalla sezione eventi del sito www.villacarlotta.it.

Infine va segnalata l’importante colleborazione tra l’Ente Villa Carlotta e la cooperativa Azalea nella gestione degli orti e nella organizzazione di attività per persone disabili e con difficoltà psichiche. Per info https://azalea.coop/

 

 

 

Lezioni e conferenze botaniche al Giardino medievale di Torino con Edoardo Santoro

 Luogo degli incontri Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, Piazza Castello, Torino

 

Dall’11 ottobre 2023 al 6 marzo 2024, ripartono gli appuntamenti del Giardino Botanico Medievale di Palazzo Madama con un nuovo ciclo di conferenze botaniche, precedute da due lezioni in giardino alla scoperta del fascino autunnale. Numerose saranno le occasioni per approfondire con il curatore botanico Edoardo Santoro la storia delle piante attraverso curiosità e aneddoti botanici, indicazioni teoriche e pratiche per la coltivazione.
Mercoledì 11 ottobre ore 16: Piante e bulbi per il giardino d’autunno
Mercoledì 25 ottobre ore 16
: Le migliori tecniche di giardinaggio del periodo autunnale

Le lezioni si terranno all’aperto in giardino, salvo condizioni meteo avverse. Costo: 5€ ingresso in giardino (gratuito Abbonati Musei) + 5€ ogni lezione. Durata: 1 ora. Info e prenotazioni: tel. 011 4429629; e-mail: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it Prenotazione consigliata

Le conferenze botaniche: Le piante nella storia del giardino

Cinque conferenze per scoprire aspetti storici, botanici e ornamentali di piante che nei secoli hanno avuto un ruolo fondamentale in giardini, parchi e orti botanici.

Mercoledì 8 novembre ore 18: Ellebori
Mercoledì 10 gennaio 2024 ore 18: Primule e viole
Mercoledì 7 febbraio 2024 ore 18: Narcisi e giacinti
Mercoledì 6 marzo 2024 ore 18: Gerani e pelargoni
Mercoledì 10 e mercoledì 17 aprile ore 16: Visita giardino,
riservata ai partecipanti al ciclo completo di conferenze alla scoperta delle fioriture primaverili nel Giardino Botanico Medievale.

Costo: singola conferenza €15; ciclo completo di 5 conferenze: intero € 60; ridotto € 50 (riservato Abbonati Musei; insegnanti, Amici Fondazione Torino Musei, guide turistiche Provincia di Torino). Prenotazione obbligatoria.

Info e prenotazioni: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure scrivere a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

 

 

 

 

 

Il nuovo parco di Palazzo Te a mantova firmato da AG&P

 

Parco Palazzo te Mantova. Foto AG&P

Dal sito di AG& P riporto la descrizione del nuovo progetto recentemente inaugurato a Mantova

“La proposta progettuale vuole proteggere ed esaltare l’identità di questo monumento, risarcendolo parzialmente dei “traumi” che hanno radicalmente trasformato l’area nell’ultimo secolo. La sfida del progetto è quella di creare una cerniera tra l’area monumentale e la città, conciliando la vocazione di parco urbano attrezzato, con la necessità di strutturare lo spazio in maniera coerente rispetto alle presenze monumentali protette dall’UNESCO, coinvolto anch’esso nel processo di progettazione. L’obiettivo, condiviso con il Comune di Mantova, è quello di creare uno spazio pubblico contemporaneo da vivere, capace di recepire in modo efficace ma rispettoso i bisogni delle diverse popolazioni che lo attraverseranno conciliandole con le esigenze di un turismo di qualità. L’elemento centrale è un ampio prato aperto e da utilizzare liberamente, che può accogliere sia i più diversi usi informali quotidiani che manifestazioni di carattere temporaneo. Questo spazio è ben definito nei suoi bordi da strutture vegetali di nuovo impianto che rimangono tuttavia penetrabili, anche con lo sguardo, in modo da rendere percepibili all’interno del grande invaso lo straordinario patrimonio storico dell’area. Le nuove cortine vegetali celano al loro interno spazi più piccoli e intimi dove sono previste attrezzature per gli usi più specifici in grado di incontrare i bisogni di tutti: per gli sportivi sono previste tre stanze verdi con palestra all’aperto, pedana per lo yoga e la meditazione e un’area per il basket e non solo; altre tre stanze sono dedicate ai giochi per i bambini di diverse età; una piccola arena permetterà attività di didattica all’aperto mentre tavoli da ping pong, scacchi e campi da bocce consentiranno un divertimento “slow” accessibile a tutti. Quattro stanze verdi particolarmente scenografiche conterranno giardini tematici: ortensie, aromi, graminacee e piante perenni. Due grandi piazze circolari all’estremità del prato potranno accogliere funzioni temporanee come palchi per spettacoli o piste da pattinaggio per il periodo invernale. Un grande anello dove camminare, correre, andare in bici o semplicemente sostare sulle numerose panchine presenti avvolgerà il grande prato centrale, tagliato in due verticalmente da un percorso con fontane a raso.
Quattro percorsi diagonali più stretti garantiranno infine una migliore connessione ciclopedonale della zona. La piantagione di 274 alberi (Carpinus betulus, Quercus ilex, Platanus x acerifolia, Quercus robur pyramidalis x bimundorum, Celtis Australis), 1.400 m di siepi (6 specie), 620 m² di arbusti (40 specie) e 955 m² di roseti (5 specie) oltre a 48.000 m² di prato contribuisce significativamente al miglioramento dell’ambiente urbano, mitigando l’isola di calore, favorendo la biodiversità, la permeabilità del suolo e riequilibrando il rapporto tra ombra ed esposizione al sole.”

Parco Palazzo te Mantova. Foto AG&P

Breve viaggio in Norvegia da Oslo ad Ålesund. 1 Oslo. settembre 2023

La fortezza medievale di Akershus a Oslo

Sono reduce da un piccolo viaggio in Norvegia con breve sosta a Oslo, un viaggio di una giornata direzione Ålesund dove mi sono fermata qualche giorno.
A Oslo ho fatto una passeggiata a partire dalla Opera House e il nuovo museo Munch (una architettura a mio parere incongrua affacciata sul grande fiordo) per finire al museo Astrup Fearnley progettato da Renzo Piano con annesso piccolo parco di sculture.

Ecco alcune immagini

Opera house, edificio molto interessante circondato da pedane scoscese. Inaugurato nel 2008 è opera dello studio di architettura Snøhetta

Nuovo museo Munch dello studio spagnolo Herreros

Una lunga aiuola di dalie ‘Bishop’

Una piazza circondata da belle aiuole fiorite con molte dalie e perenni

Il palazzo del Premio Nobel per la pace

Una bella panca con albero

Il museo di arte contemporanea Astrup Fearnley in legno, ferro e vetro affacciato sul fiordo

la parte interna del museo che sembra una grande nave

OSLO anish Kapoor 1997 Untitled

Louise Borgeois eyes 1997

Breve viaggio in Norvegia. 2 Percorso da Oslo ad Ålesund. Settembre 2023

Andalsness

Per raggiungere la destinazione di Ålesund, il centro di un piccolo arcipelago di isole situato a Nord Ovest di Oslo, ho scelto un percorso un pò faticoso ma che mi ha permesso di ammirare i paesaggi mutevoli che si susseguivano. A causa di una alluvione nel mese di luglio abbiamo dovuto cambiare mezzo di trasporto 5 volte alternando tratti in treno con quelli in bus. Ma valeva la pena e tutti i cambi sono avvenuti in perfetto orario grazie all’efficienza norvegese.
La prima parte del paesaggio è stata contraddistinta da un grande lago, boschi fitti di conifere e piane agricole mentre la seconda da montagne cascate d’acqua, fiumi, laghi e fiordi. Tutte le costruzioni sparse incontrate lungo il percorso erano di legno, di vari colori dal rosso, al bianco, al blu e al grigio. Nessuna bruttura!
Soste in piccoli paesini.

Ecco nell’ordine alcuni punti del tragitto

Otta, grandi prati lungo un fiume

Sel boschi con inizio di alcuni colori autunnali delle betulle

Dovreskogen: alcune tipiche architetture in legno

Dovre: il verde cupo delle conifere è interrotto dal giallo tenue delle foglie delle betulle

Il trenino a Dombass

LESJASKOG

Verma: di fronte un grande cascata scende dai monti

Andalsnes piccola cittadina affacciata sul fiordo e circondata da montagne, ormai non lontano dalla meta

Andalsnes

 

Andalsnes

Innfjorden

Mandalen

Mandalen

vagstranda: un tipico cimitero con semplici lapidi nel prato

 

Breve viaggio in Norvegia. 3 Ålesund. Settembre 2023

Ålesund by nigt

Ålesund è una piccola Venezia del nord, centro di un arcipelago di tre isolette. Fu quasi interamente distrutta da un incendio nel 1905 che fece piazza pulita delle case tutte di legno e venne poco dopo ricostruita in muratura con architetture di stile Jugenstil grazie alla permanenza in Germania ed Austria di alcuni architetti locali. Rimane una vecchia via, Molovegen, con case ancora di legno e in una di queste, affacciata sul fiordo, ho alloggiato.

Da Ålesund si può fare una escursione in piccolo traghetto per ammirare il grande fiordo di Geiranger. Da visitare il piccolo ma molto interessante museo Jugenstil, il museo open air di Sunnmore con tante piccole casette in legno affacciate sul lago, alcune (poche) visitabili all’interno e museo di antiche imbarcazioni vichinghe e da pesca, l’acquario con le otarie in una parte cintata di fiordo e ammirare la vista del fiordo dall’alto di Fjelistua.

Ecco alcune immagini

La vista da Fjelstua

Da Fjelstua si ammira la vista di tutte le isole

Le case colorate affacciate sul fiordo

Architetture Jungenstil

Ancora qualche piccola casa in legno nela parte vecchia

La casa dove ho alloggiato, una antica casa di pescatori

Il piccolo giardino in vaso accanto alla casa

Un sedum con fiori e foglie enormi!

City park un piccolo parco all’inglese con un laghetto

 

Il museo Jugenstil

Alcune opere all’interno del museo

Alcune opere all’interno del museo

Una stanza del museo

Il museo open air di Sunnmore

Le casette con tetto di prato nel museo

Un edificio che era sede di una scuola, visitabile all’interno

Il museo delle antiche imbarcazioni vichinghe

Acquario

La grande cascata del fiordo di Geiranger

Orticolario 2023: i premi

Ode alla mela di Silvia Ghirelli: Menzione per migliore allestimento

La seconda giornata ha avuto inizio con il conferimento del premio “Per un Giardinaggio Evoluto” 2023 ad Antonio Marras, stilista, designer, artista che esplora nuove forme espressive promuovendo la sostenibilità ambientale e sociale. “Antonio Marras è un designer che integra e intreccia arte e natura, nella sua attività creativa-ha commentato durante la premiazione Moritz Mantero, presidente di Orticolario-Le creazioni di Marras, caratterizzate da originalità e bellezzaestetica, si integrano con lo spirito di Orticolario, un evento che mira a valorizzare l’arte e la creatività nel mondo della natura e dei giardini”.

Tra i momenti clou della giornata le premiazioni delle installazioni realizzate nel parco, selezionate dalla giuria del concorso internazionale “Spazi Creativi”. Ad aggiudicarsi il premio “La Foglia d’Oro del Lago di Como” (ideato e realizzato da Gino Seguso della storica Vetreria Artistica Archimede Seguso di Murano) lo Spazio Flora Conservation “Il battito della vita”, progettato e realizzato da Annalisa Ferraris e Lino Zuban.

Spazio Il battito della vita. Foto Orticolario

Tra gli “Spazi Creativi” si segnalano anche lo Spazio “Come il cervo anela all’acqua” di Claudio Marelli che si è aggiudicato il premio “Arte”, Spazio Galleria Senesi Arte “L’universo sei tu” di Gabriele Mundula per il premio “Stampa”, lo Spazio Michieli Floricoltura “Swamp Synthesis” di Roberta Studio con Concept CB per il premio“Villa Carlotta”, lo Spazio Sab Green “Tornare alla sorgente” di Gaia Gennati per “Grandi Giardini Italiani”, “L’acqua che non c’è: il giardino sostenibile” di Katarzyna Pieniawska e Miledùperil premio “AIAPP Matilde Marazzi”. (dal Comunicato stampa)

Spazio Come il cervo. Foto Orticolario

spazio micheli floricoltura swamp synthesis. Foto Orticolario

spazio sab green tornare alla sorgente. Foto Orticolario

Torna Milano Green week dal 27 settembre all’1 ottobre 2023

Milano Green Week è la manifestazione promossa dal Comune di Milano e organizzata insieme a tutti coloro, soggetti pubblici e privati, che collaborano alla cura e gestione del verde in città.

Milano Green Week è una festa diffusa che coinvolge chiunque voglia contribuire a rendere la città più verde e sostenibile attraverso un ricco palinsesto di eventi, incontri, laboratori, passeggiate, convegni, mostre e spettacoli. Partecipare a Milano Green Week significa essere cittadini consapevoli dell’importanza delle tematiche ambientali per la vivibilità della città di Milano e per il pianeta.

Quest’anno la Milano Green Week, che ha visto l’adesione di centinaia di associazioni, enti, comitati, per un totale di oltre 350 iniziative sparse in tutta la città, sarà ancora una volta la bella manifestazione che da anni dà voce a chi crede nell’importanza della cura, dell’ecologia, del verde, della qualità della vita, della salute delle persone, della condivisione di progetti, dell’educazione alla sostenibilità; eppure, scorrendo i programmi dei tanti eventi, salta subito all’occhio che molti incontri avranno al centro la crisi climatica e ambientale, la tutela degli alberi, l’affrontare situazioni estreme.

Molti gli eventi in programma in un fitto calendario: workshop, visite guidate, mostre, gardening e altro ancora…

Milano_Green_Week 2023_web

Altopiano del Renon. Settembre 2023

Pascoli sul Corno del Renon

Mi piace sempre tornare al Renon, l’altopiano sopra Bolzano che si raggiunge o con una strada o con una funivia. I piccoli paesi sono collegati fra loro da un trenino e ci sono tante passeggiate tranquille, tra i boschi o nelle radure aperte. Viste bellissime sulla catena alpina del Catinaccio.

Ecco alcune immagini di fine estate

Tutte le case hanno balconi fioriti o piacevoli aiuole tutto assai ben curato.

Orti fioriti

 

Paesaggi

Glii epilobium ormai sfioriti

Vista dal Corno del Renon

Vista dello Sciliar

Cavalli della razza Haflinger

Cavalli al pascolo sul Corno del Renon

Viva i portasemi!

Le famose piramidi di terra vicino a Maria Saal

Una bella siepe di Potentilla fruticosa

Bad Siess

Tipiche nel paesaggio le tante differenti recinzioni di legno

 

Impatiens balsamina ‘Glandulfera’, un pò invadente ma deliziosa

Vista ampia e dolcissima da Bad Siess

 

Le ceramiche di Giò Ponti al Midec di Cerro

Una mostra davvero stupenda al MIDEC, il museo delle ceramiche di Cerro di Laveno, che raccoglie un centinaio di opere in ceramica di Giò Ponti degli anni venti e trenta del Novecento, di proprietà di una collezione privata.
Proprio cento anni fa nel 1923 ebbe inizio il sodalizio dell’allora giovane architetto milanese con la Società Ceramiche di Laveno, che aveva già due secoli di storia alle spalle.

Ecco alcune immagini

Mostra ceramiche Giò Ponti MIDEC 2023

Mostra ceramiche Giò Ponti MIDEC 2023

Mostra ceramiche Giò Ponti MIDEC 2023

Mostra ceramiche Giò Ponti MIDEC 2023

Mostra ceramiche Giò Ponti MIDEC 2023

Mostra ceramiche Giò Ponti MIDEC 2023

Mostra ceramiche Giò Ponti MIDEC 2023

Mostra ceramiche Giò Ponti MIDEC 2023

Mostra ceramiche Giò Ponti MIDEC 2023

Giardini in viaggio Laura Pirovano