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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Riparte il corso di progettista del verde della scuola Arte & Messaggio di Milano

Presso la Scuola Arte&Messaggio di via Giusti n. 42 a Milano sono aperte le iscrizioni al corso di Progettista di Giardini (verde privato e pubblico) edizione 2017/2018. Il corso inizierà alla fine del mese di settembre. Le iscrizioni sono aperte e lo resteranno fino ad esaurimento dei 25 posti disponibili.
Il percorso è biennale, si svolge il lunedì, il mercoledì e il giovedì dalle 17.00 alle 20.00, da settembre a giugno, ed è aperto a tutti coloro che sono in possesso di un diploma di scuola media superiore di qualsiasi indirizzo.
La quota di iscrizione è di € 665,00 all’anno.
La scuola risponde ad ogni esigenza di conciliazione fra scuola e lavoro, con una didattica flessibile e individualizzata, con specifici supporti allo studio ed una piattaforma di dialogo con i docenti, tra i quali professionisti e ricercatori.
Anche già alla fine del primo anno è possibile acquisire un’attestazione di competenza; con la frequenza alla seconda annualità si ampliano i temi affrontati e si approfondiscono le competenze acquisiste per un efficace inserimento nel sistema lavorativo.
Per presentare la propria candidatura, è già possibile inviare il modulo scaricabile dal sito www.artemessaggio.it  . Seguirà un colloquio motivazionale.

Per info:
Civica Scuola Arte & Messaggio – Comune di Milano Via G. Giusti,  42 – 20154  Milano tel.  02.88440315 – www.artemessaggio.it  segreteria@artemessaggio.it

Esplosioni di fioriture a maggio

Rosa Dorothy Perkins sulla pegola davanti alla mia casa a Laveno

Quest’anno i giardini sono esplosi con fioriture meravigliose: non si capisce bene quale sia la ragione, l’inverno relativamente mite oppure il caldo precoce di questa primavera quasi estiva?

Ecco alcune immagini del mio giardino di Laveno e di quello di Maria Grazia Campagnani a Brezzo di Bedero

La bellissima rosa bianca di Nono Sanremo che mi ha regalato la mia amica Marina Mondello: ormai si arrampica sui rami del nocciolo e fiorisce generosa tutta l’estate!

Angolino bianco nel mio giardino a Laveno

Hydrangea serrata

La generosa Clematis Arabella che fiorisce fino all’autunno

Il Giardino di Maria Grazia Campagnani è sempre una scoperta ogni volta che lo visito

Uno dei laghetti del giardino di MG Campagnani a Brezzo di Bedero

Una macchia di Centranthus ruber Albus si specchia nel laghetto. Giardino di MG Campagnani a Brezzo di Bedero

L’angolo delle graminacee del giardino di MG Campagnani a Brezzo di Bedero

Il giardino bianco con vista lago. Giardino di MG Campagnani a Brezzo di Bedero

La staccionata rustica di noccioli su cui si arrampicano le rose. Giardino di MG Campagnani a Brezzo di Bedero

Il giardino giallo che esplode in piena estate. Giardino di MG Campagnani a Brezzo di Bedero

Maestri di paesaggio VII edizione: anteprima sul programma

Piazza vecchia Bergamo: il progetto di L. Balijon sul tema ‘Cool landscape’

Il programma della manifestazione, ormai diventata il punto di riferimento più prestigioso sul landscaping nel panorama italiano è stato presentato il 13 giugno nel Palazzo della Regione Lombardia a Milano.

Dal 7 al 24 settembre 2017, Bergamo si trasforma per la 7^ edizione de I Maestri del Paesaggio in un palcoscenico di natura e bellezza. Diciotto giorni di fermento culturale open air attorno a diverse aree tematiche: #Educational – BLG Institute, #Green Square, #Green Design, #Green Tour, #Green Food, #Green Show, #Kids, concorsi fotografici, musica, mostre, allestimenti in suggestivi vicoli, corti, chiostri, giardini e sentieri nel verde.
Un calendario pensato per favorire scoperte, incontri e riflessioni a tu per tu con le più famose archistar del paesaggio ospiti all’International Meeting of the Landscape and Garden e ai numerosi seminari e convegni
previsti quest’anno tutti in linea con il focus Cool Landscape. Programma completo
Il tema del Cool landscape verrà declinato secondo due significati: quello del riscaldamento globale del pianeta e della responsabilità dei paesaggisti e quello più trendy e modaiolo dell’estetica no chalanche

Due le anime della manifestazione:

  • scientifica-educativa con l’evento principale costituito dall’International Meeting of lanscape and garden – dal 22 al 23 settembre.
    I paesaggisti invitati per questa edizione:
    – T. Andersson (Svezia)
    – M. Péna (Francia)
    – F. Piva (Italia)
    – W. Hood (Usa)
    – P. Lethelean (Australia)
    – A. Presti (Italia)
    – J. Basson (Inghilterra) vincitore del più prestigioso premio a Chelsea lo scorso maggio Programma
  • Una novità del 2017 il Master internazionale dedicato al paesaggio Garden and Open-space Design, che partirà a settembre per l’anno accademico 2017-2018. Il corso, che rientra nelle attività del Bergamo Landscape and Garden Institute, è promosso congiuntamente da Università di Bergamo, Arketipos, Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l’Ambiente. Sono previsti momenti di didattica frontale (460 ore di formazione in aula) e laboratori pratici (175 ore di tirocinio/progetto). Molti i nomi di spicco tra i docenti tra cui Balijon, Basson, Latini, Pandakovic… Comunicato stampa
  • divulgativa-popolare: qui il pezzo forte è l’allestimento della piazza vecchia di Bergamo alta
    Il progetto è dell’architetto paesaggista olandese L. Balijon (profilo): il suo punto di partenza – all’insegna del cool landscape – sono le due facce paesaggistiche di Bergamo: la montagna e la pianura. Il progetto prevede un cambiamento radicale della percezione della piazza che avrà un tetto di nuvole, con 63 palloni bianchi che di sera si illumineranno. Unica pianta il luppolo, gradevole per i suoi fiori a campanella e per la sua verticalità e che richiama la freschezza e la moda delle birre artigianali. Un grande cubo di ghiaccio sarà il segno tangibile del progressivo scioglimento dei ghiacciai e l’acqua attraverso un sistema di drenaggio verrà riutilizzata per irrigare le piante disposte in tanti vasi colorati.

piazza-vecchia-bergamo_cool-landscape_day-view

 

Nuovi parterre alla Villa della Porta Bozzolo a Casalzuigno (VA)

giardino-porta-bozzolo-parterre

Sono stata di nuovo, nel mese di maggio,  alla Villa della Porta Bozzolo e ho potuto ammirare i recenti parterre di prato, molto semplici e belli, che sono stati inseriti nelle terrazze del giardino.

Ecco alcune immagini

giardino-porta-bozzolo-parterre

Giardino Porta Bozzolo parterre

Giardino Porta Bozzolo parterre

Giardino Porta Bozzolo parterre

Rosa Anempoides, Giardino Porta Bozzolo

Giardino Porta Bozzolo

 

Orti dipinti: un community garden a Firenze

Orti dipinti giardino comunitario di Firenze

Si chiama Orti Dipinti, perchè si trova in Borgo Pinti 76 e tratteggia con i colori di ortaggi, piante e alberi da frutto il disegno di uno spazio aperto e condiviso.
Un luogo dove la terra è di nessuno, ma il lavoro per coltivarla è di tutti, così come il suo raccolto.
In questa ex pista di atletica si pratica il giardinaggio urbano ecologico e la sua applicazione pratica nel quotidiano… ma anche molto altro.
Così viene presentato sul sito http://www.ortidipinti.it/it/

L’ho scoperto per caso passeggiando a Firenze in borgo Pinto. E’ davvero un esempio eccellente di giardino comunitario a scopo didattico: un luogo piacevolissimo dove le persone lavorano agli orti, si dondolano nelle amache appese, possono pranzare assieme, poltrire seduti all’ombra. Una bel disegno dello spazio e tante piccole strutture con materiali di recupero piene di creatività. Tante idee da copiare. Come quella delle bustine di tè da riempire con le erbe dell’orto per farsi delle buone tisane.

Orti dipinti giardino comunitario di Firenze

Ecco una piccola galleria di immagini

Orti dipinti giardino comunitario di Firenze

Orti dipinti giardino comunitario di Firenze

Orti dipinti giardino comunitario di Firenze

Orti dipinti giardino comunitario di Firenze. Un’idea per una pergola molto semplice

Orti dipinti giardino comunitario di Firenze. Particolare della piccola struttura in bamboo

 

Orti dipinti giardino comunitario di Firenze

Orti dipinti giardino comunitario di Firenze

Orti dipinti giardino comunitario di Firenze. Una piccola parete vegetale con sedum

Orti dipinti giardino comunitario di Firenze

Orti dipinti giardino comunitario di Firenze

Orti dipinti giardino comunitario di Firenze

Orti dipinti giardino comunitario di Firenze


Il roseto di Angera a maggio. Foto di Claudia Pimpinelli

Roseto giardino medievale Rocca di Angera. Foto di Claudia Pimpinelli

Claudia Pimpinelli, carissima amica e ottima giardiniera mi ha inviato delle bellissime foto che lei ha scattato nel giardino medievale della Rocca di Angera, di cui lei ha curato l’impianto vegetale e di cui è responsabile per la gestione e manutenzione.

E’ proprio vero che l’occhio di una appassionata non è mai banale e le rose diventano piccole opere d’arte.

Roseto giardino medievale Rocca di Angera. Foto di Claudia Pimpinelli

Roseto giardino medievale Rocca di Angera. Foto di Claudia Pimpinelli

Roseto giardino medievale Rocca di Angera. Foto di Claudia Pimpinelli

Roseto giardino medievale Rocca di Angera. Foto di Claudia Pimpinelli

Roseto giardino medievale Rocca di Angera. Foto di Claudia Pimpinelli

Roseto giardino medievale Rocca di Angera. Foto di Claudia Pimpinelli

Roseto giardino medievale Rocca di Angera. Foto di Claudia Pimpinelli

Roseto giardino medievale Rocca di Angera. Foto di Claudia Pimpinelli

Roseto giardino medievale Rocca di Angera. Foto di Claudia Pimpinelli

Roseto giardino medievale Rocca di Angera. Foto di Claudia Pimpinelli

Roseto giardino medievale Rocca di Angera. Foto di Claudia Pimpinelli

 

 

High Line in primavera. Testo e foto di Marisa Aresi

High Line New York foto M. Aresi

New York è una città che stupisce sempre, ogni volta che ci torni scopri sempre qualcosa di nuovo.

Marisa Aresi passeggia lungo l’High Line

Questa è stata la volta della High Line dove ci sono andata con grande curiosità, alla curiosità poi si è aggiunto lo stupore e per finire tanto entusiasmo.
Piet Oudolf ha fatto un bellissimo lavoro con piccoli alberi, graminacee, erbe spontanee, fiori.
Vista in primavera la cosa che colpisce è il verde tenero degli alberi, incredibile come riescano a vivere bene con un substrato così limitato; sono stati messi a macchie creando un ambiente molto naturale che invita al relax sulle panche e chaise longue di tek disseminate lungo il percorso, dove senti anche il canto degli uccelli, non sembra di essere in mezzo ad una città caotica e rumorosa come New York.
Il bello di questo recupero è che sono state mantenute alcune testimonianze della vecchia funzione, come le rotaie, dove, tra una traversina e l’altra, incontri rigogliose salvie, bulbose, Tiarella, Tellima, Baptisia, caprifogli, la particolare Amsonia Tabernaemontana e piccole graminacee, per non parlare dell’ Heuchera presente in tante tonalità e dei Geranium.

High Line New York foto M. Aresi. Heuchera

High Line New York foto M. Aresi. Baptisia australis

High Line New York foto M. Aresi. Lungo le rotaie

Si tratta di spazio largo una decina di metri circa, ma che risulta dilatato dalla particolare pavimentazione che spesso presenta delle fessure, come “rotaie di terra” piene di piccole piante che sembrano spuntare dal cemento.
Una posizione privilegiata, stando in mezzo al verde, per vedere palazzi , grattacieli, l’Empire state building, il fiume Hudson o il traffico sottostante.
Non mancano numerosi allestimenti artistici.
Si può scendere quando si vuole ed io l’ho fatto in corrispondenza del Chelsea Market, altra grossa sorpresa: la vecchia fabbrica NABISCO (National biscuit company, quella dei biscotti OREO) trasformata in grande mercato, lasciando intatta la vecchia struttura metallica, dove respiri un’atmosfera particolare, vecchi bidoni trasformati per la raccolta differenziata, vecchi muri con mattoni in vista, lampade ricavate da vecchi manufatti.

Chelsea market

E stata una passeggiata entusiasmante da ripetere per vedere la colorazione autunnale di foglie e graminacee.

Per vedere la versione autunnale si rinvia al post https://www.giardininviaggio.it/new-york-high-line

maggio 2017

Altre immagini

High Line. Foto M. Aresi

High Line. Foto M. Aresi

High Line. Foto M. Aresi

High Line. Foto M. Aresi

High Line. Foto M. Aresi

High Line. Foto M. Aresi

Disegnare il giardino con le piante di Laura Pirovano

In uscita a fine maggio il mio nuovo libro ‘Disegnare il giardino con le piante’ con prefazione di Marco Martella ed edito da Biblion edizioni nella collana Dendron.

La prima presentazione del volume sarà organizzata dall’Associazione Piante Guerriere in un luogo molto bello affacciato sul lago Maggiore, l’hotel Camin Colmegna di Luino.

giovedì 1 giugno ore 18

Locandina

 

 

 

News in tema di corsi, convegni, fiere ed altro ancora. Maggio 2017

L’esplosione delle spiree nel mio giardino a Laveno

Concorsi

  • Riparte la 18a edizione del Premio “La Città per il Verde”, iniziativa promossa dalla casa editrice Il Verde Editoriale di Milano. La partecipazione al Premio è completamente gratuita e non comporta per i Comuni alcun onere se non l’invio del materiale che dovrà avvenire entro il 21 luglio 2017. Coordinamento e segreteria organizzativa Premio “La Città per il Verde”
    Il Verde Editoriale Viale Monza, 27/29 – 20125 Milano Cell. 333 1823445
    Link per scaricare il Bando https://www.ilverdeeditoriale.com/citta_verde.aspx

Corsi e convegni

Fiere,  vivai ed altri eventi nella natura

  • 17-23 maggio Brooklyn. Green island porta a New York la sua visione innovativa degli Alveari Urbani: Urban Bee Hives – parte di un percorso focalizzato sulla salvaguardia delle api e sulla valorizzazione del territorio – è un dialogo tra natura, design, artigianato ed ecologia che ruota intorno alle nostre sentinelle dell’ambiente e al loro nettare sopraffino. “Un progetto” nelle parole di Claudia Zanfi “in cui piante, uomini e insetti possono cooperare per una visione di una nuova forma di paesaggio e di ambiente.” Comunicato stampa
  • 20-21 maggio, Floreka 2017, 10 anni tra petali e parole. Parco del Centro Culturale, via Marconi 5 – Gorle (BG). Programma
  • 27-28 maggio, Orchidee, bouganvillee e cactacee a piazza del Portello a Milano
  • 10-11 giugno il vivaio Le essenze di Lea organizza una mostra di piante con LE ORTENSIE di Borgioli e Taddei, MENYANTHES di Livia Cappella, IL GIARDINO VIVACE di Didier Berruyer, RHODODENDRON di Andrea Antngiovanni, IL POSTO DELLE MARGHERITE di Valeria Parea, AREA PALUSTRE di Roberto Pellegrini, ANDREA SIGNORINI giardiniere e vivaista, VIVAIO CORAZZA di Gianluca Corazza, BOTANICA LA ROMOLA di Bettina Bartolozzi.
    Luogo: Loc.Martinoni 6 Spianate (LU)
  •  16-18 giugno, A Forte dei Marmi, il 16, 17 e 18 giugno, si terrà la quarta edizione di “L’arte del giardino, l’arte nel giardino”, tre giorni di mostra-mercato con workshop e appuntamenti. Per info http://www.evergreenforte.org/
  • 16-17 settembre III edizione di Trifolia ad Arona. Per info http://www.trifolia.it/
  • 21-23 settembre Flormart a Padova. Per info https://flormart.it/
  • Fino al 21 ottobre 2017, Radice pura Garden festival. Per info https://www.radicepurafestival.com/

Milano

  • 21 maggio Orti aperti al Bosco in città. Per info www.cfu.it
  • 25 maggio, dalle 19.30 alle 21, Incontro sugli scali ferroviari, CAM corso Garibaldi
  • 7 giugno – 7 ottobre ‘Naturalmente Milano’ una serie di eventi organizzati dal Parco delle lettere di Milano. Concerto di apertura il 7 giugno, h. 18-20, al Teatro Continuo Burri. Calendario eventi
  • 8 giugno, Italia nostra organizza una visita guidata al Teatro romano dell’antica Mediolanum. http://www.italianostra-milano.org/cms/files/IN%20Teatro%20Romano%2008062017.pdf
    Ritrovo 14.45 in via san Vittore al Teatro 14. Contributo 10 euro

Letto per voi: Plant revolution di Stefano Mancuso

Molto interessante, come al solito, l’ultimo libro di Stefano Mancuso, sempre molto chiaro pur affrontando processi molto complicati e assai stimolante anche perchè ci fa capire come la conoscenza dei raffinati processi del mondo vegetale potrebbero aiutarci a migliorare la nostra vita.

Non a caso il sottotitolo è ‘Le piante hanno già inventato il nostro futuro’!

Per Mancuso le ragioni per imitare il mondo vegetale sono tante ‘le piante consumano pochissima energia, compiono movimenti passivi, sono costruite a moduli, hanno una intelligenza distribuita (al contrario di quella centralizzata degli animali) e si comportano come delle colonie’.

Nelle piante la parola d’ordine è decentrare e la loro forza, nonostante non possano muoversi, dipende dal fatto che tutte le funzioni che negli animali sono concentrate in organi specifici sono invece distribuite in tutto il corpo. E questo è il solo modo per difendersi dalla predazione non potendo ovviamente scappare.
Fino ad oggi l’uomo ha sempre replicato, nelle sue innovazioni tecnologiche l’espansione e il miglioramento delle funzioni umane replicando l’essenziale dell’organizzazione centralizzata animale. Un esempio per tutti è il computer che in un certo senso è ‘una banale trasposizione dei nostri organi in chiave sintetica’, dove il cervello è il processore che deve governare l’hardware e ram, dischi rigidi, schede video e audio sono i tanti organi con funzioni specifiche. Le piante, che hanno dovuto sviluppare una eccezionale sensibilità per conoscere il loro ambiente, rappresentano un modello molto più moderno e resistente di quello animale coniugando flessibilità e solidità con una architettura cooperativa, distribuita e senza centri di comando, capace di resistere a ripetuti eventi catastrofici senza perdere funzionalità.

Per dimostrare questa sua tesi, il biologo passa in rassegna nei vari capitoli le tante capacità a volte davvero incredibili delle piante e i campi dell’innovazione tecnologica dove sarebbe possibile copiarle.

  • La memoria senza cervello (con riferimento ad esempio agli esperimenti condotti sulla Mimosa pudica).
  • Le piante come plantoidi sfruttando le inesauribili potenzialità delle radici (cioè ispirarsi alle piante con un approccio bioispirato per produrre nuove tipologie ai automi in grado di resistere in ambienti ostili, come la mappatura di campi minati, le esplorazioni spaziali, le ricerche minerarie e petrolifere!!!)
  • L’arte della mimesi (con il caso della Boquilla trifoliata, una vera zelig del mondo vegetale che riesce a copiare le foglie della specie ospite, albero o arbusto) e la dimostrazoione che le piante sono dotate di una seppur rudimentale visione
  • Muoversi senza muscoli: le piante hanno movimenti attivi (apertura degli stomi e la fioritura), che richiedono il consumo di energia interna e movimenti passivi che invece utilizzano l’energia dell’ambiente senza copnsumare energia e che sono dovuti a variazioni igroscopiche di alcuni costituenti delle cellule (ad esempio la pigna apre le sue squame in ambiente secco e le chiude quando l’umidità dell’aria si alza). Mancuso si domanda se non sia possibile trovare un materiale in grado di muoversi sfruttando solo i gradienti di umidità dell’aria
  • Rapporto piante e animali: spacciatori e consumatori di nettare extraflorale. La mirmecofilia, ossia la cooperazione tra piante (offrono il nettare) e le formiche (difendono la pianta dai predatori)
  • Democrazia verde. Molte delle soluzioni sviluppate dalle piante sono l’esatto oposto di quelle prodotte dal mondo animale. Se per gli animali l’unica risposta è il movimento, per le piante la parola d’ordine è adattamento. E per questo occorre una sorprendente sensibilità che aiuta le piante a percpire una molteplicità di fattori chimici e fisici. Le radici sono il cuore di questo sofisticato sistema di intelligenza distribuita. Le piante si comportano come una colonia di insetti.
  • Archipiante: copiare il meccanismo della fillotassi, cioè la disposizione delle foglie lungo i rami per ottimizzare l’esposizione alla luce. Il caso delle cactacee che hanno compiuto una trasformazione della fotosintesi che avviene di notte per evitarela perdita di acqua.
  • Cosmopiante: le piante come nostre compagne nel viaggio nello spazio!
  • Vivere senza acqua dolce

Giardini in viaggio Laura Pirovano