Per chi a Buenos Aires volesse passeggiare lungo viali ombrosi, con grandi piante esotiche, aiuole colorate piene di salvie che attirano colibrì e profumate lantane che attirano le farfalle o sedersi per ammirare piante grasse alte diversi metri, deve andare all’orto botanico di Buenos Aires, situato al centro dell’elegante quartiere Palermo.
7 ettari di piante provenienti dai 5 continenti, 5 belle serre che qui chiamano invernaculos, molto rigoglioso e pieno di zone ombrose dovute ad alberi secolari dato che questo giardino risale alla fine del 1800.
Non ci si deve stupire se si vede un gatto dormire tra i fiori, ce ne sono una quarantina, tutti in cerca di adozioni e curati dai volontari.
Unico neo: non tutte le essenze sono cartellinate, cosa interessante l’ingresso è gratuito ed è l’ideale per una sosta verde per i turisti.
Orto botanico di Buenos Aires. Foto M. Aresi
Orto botanico di Buenos Aires. Foto M. Aresi
Orto botanico di Buenos Aires. Foto M. Aresi
Orto botanico di Buenos Aires. Foto M. Aresi
Orto botanico di Buenos Aires. Foto M. Aresi
Orto botanico di Buenos Aires. Foto M. Aresi
Orto botanico di Buenos Aires. Foto M. Aresi
Petraea volubilis. Orto botanico di Buenos Aires. Foto M. Aresi
Flash mob in piazza della Scala a Milano venerdì 27 ottobre alle ore 12.30 organizzato dai Verdi di Milano, per chiedere al Consiglio Comunale di votare e approvare il Regolamento d’Uso e di Tutela del Verde Pubblico e Privato. Il regolamento, già approvato dalla Giunta e dai 9 Municipi, nonché dai settori competenti, è da oltre un anno in attesa di essere trattato e votato. Dovremo essere in tanti: armati di strumenti di lavoro (rastrelli, palette, cesoie, innaffiatoi) mimeremo la manutenzione della aiuola di Piazza della Scala, per dire con forza che Milano Città Metropolitana e agricola non può attendere oltre il suo regolamento del verde, strumento insostituibile per la tutela, la cura, l’utilizzo e la valorizzazione degli spazi aperti e verdi della città metropolitana.
Sono in arrivo al Vivaio Coccetti di Lisanza (Sesto Calende) oltre una trentina di specie di Allium, a fioritura primaverile, estiva e autunnale, da sole e mezz’ombra di diverse altezze. Una bella scelta!
Sabato 21 ottobre il vivaio organizza un pomeriggio ai Microrganismi effettivi con l’agronomo Giani Ficola. Locandina
DONNE DI FIORI. INCONTRI FEMMINILI INTORNO AL GIARDINO
di AA.VV. a cura di Eliana Ferioli
editore: EDIZIONI ERTA (2017)
Un libro che vi consiglio caldamente, curato da Eliana Ferioli che ha creato una nuova piccola e interessante casa editrice L’Erta.
Tanti ritratti, scritti da varie autrici, di donne che hanno fatto la storia del giardino e del paesaggio. Donne di ieri e di oggi: botaniche, giardiniere, paesaggiste, illustratrici botaniche.
Tra le altre la mia amata Mien Ruys, che mi fa piacere venga finalmente riscoperta, e poi Vita Sackville-West, Gertrude Jekyll, Arabella lennox-Boyle di cui avevo molto amato il suo giardino in Inghilterra. E ancora Francesca Marzotto Caotorta, Anna Peyron, Elena Balsari e la grande fotografa Marianne Majerus.
PORCINAI E IL PAESAGGIO
di ZANAROTTI C. PORCINAI P. FUSARO D.
editore: LIBRERIA DELLA NATURA (2017)
Dalla prefazione di Paolo Pejrone Se dovessi idealmente collocare Pietro Porcinai nella storia, e nella nostra storia in particolare, lo immaginerei come un maestro del Rinascimento, come uno di quei grandi sapienti che a tutto si interessavano, con la testa sempre in moto ed un passo avanti agli altri. Dal suo studio sulle sponde dell’Arno e più tardi sulle colline di Fiesole, la famosa Villa Rondinelli, vera fucina di idee, di proposte e di sperimentazioni, Pietro Porcinai seppe creare un nuovo modo di pensare non soltanto il giardino, ma più in generale l’architettura, il paesaggio e la stessa vita all’aperto, influenzando non poco i gusti e gli stili della società italiana di allora.
Splendide le fotografie di Dario Fusaro!
MEZZO GIARDINIERE
di LAWRENCE C. A.
editore: OFFICINA NATURALIS (2017)
Una nuova piccola casa editrice, curata da Daniele Mongera che riprende con altra veste grafica l’idea di quella di Maestri di giardino.
In oltre cinquanta capitoli, suddivisi in sette sezioni, Clark Lawrence ripercorre la sua straordinaria avventura di promotore culturale, fra ville e castelli italiani, attraverso una galleria dei personaggi, dei temi e degli ambienti a essi legati. Uno sguardo composto da tante lenti sottili e leggere, incorniciato da alcuni brani che richiamano le origini e la formazione americana. Libri, quadri e musica scandiscono il viaggio dellautore fra le dimore della Pianura Padana, luoghi in cui nasce e si esprime lirresistibile attrazione per il giardino e per la sua creazione.
Ho visitato di recente il bel giardino di Mario Molteni vicino a Como, un appassionato collezionista di piante molto belle e anche insolite. Un giardino molto grande con tanti angoli diversi, grandi prati, conifere di vario tipo alcune potate alla giapponese, un laghetto e appunto tante piante da scoprire.
Una lunga siepe di Choisya ternata Sundance. Giardino Molteni
Una bellissima dafne dalle foglie variegate: Geisha girl. Giardino Molteni
Hibiscus syriacus variegato. Giardino Molteni
Una ortensia rampicante sempreverde: Hydrangea seemanii. Giardino Molteni
Una mahonia dalle foglie sottili: eurybracteata. Giardino Molteni
Picea Albertiana conica. Giardino Molteni
Anemone bianco a fiore doppio: Whirlwind
Tinantia: bello il contrasto tra il fiore viola e le foglie scurissime. Giardino Molteni
Un bel contrasto di foglie: quelle porpora di Perilla fruticosa, quelle variegate di Hosta e i fiorellini di Begonia grandis Evansiana. Giardino di M. Mondello
Vivaio Valfredda: lo spettacolare angolo degli esemplari di erbe ornamentali
Devo dire che apprezzo sempre di più la professionalità, la serietà e la lungimiranza del vivaio Valfredda, di Lorenzo e Mauro Crescini.
In occasione dell’workshop con Noel Kingsbury e Annie Guilfoyle – che si è tenuto il 20 e 21 settembre all’interno della manifestazione Maestri del paesaggio – i vivaisti hanno presentato un’anteprima del prossimo catalogo. Un libretto molto bello anche nella grafica che si intitola Consilium Valfredda e che è dedicato alla struttura e alla forma delle erbacee perenni e delle erbe ornamentali. Un contributo davvero prezioso per il plant design. Una sezione del vivaio esponeva molti esemplari di perenni e graminacee suddivise per tipo di portamento.
L’workshop con Noel Kingsbury dedicato sia all’ecologia che all’utilizzo delle erbacee perenni è stato davvero molto utile e interessante con una parte pratica di esercitazione che ci ha insegnato molte cose sulla comprensione delle performance a breve e lungo termine di queste piante. Tornerò con un prossimo post su quanto ho appreso da Noel.
Anche la piccola esercitazione con Annie Guilfoyle – la creazione in 40 minuti di un piccolo giardino tematico utilizzando le piante del vivaio è stata utile e anche divertente.
Ecco alcune immagini scattate nel vivaio e durante l’workshop.