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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Passione agrumi: una conferenza di Davide Chiaravalli all’associazione VerDiSegni

Vivaio Chiaravalli, Monza

Dai vivaisti appassionati c’è sempre molto da imparare. E’ il caso di Davide Chiaravalli titolare dell’omonimo vivaio monzese, che ci ha parlato delle varietà antiche degli agrumi e del modo biologico di coltivarli e curarli. L’occasione un incontro organizzato dall’associazione VerDiSegni lo scorso 13 dicembre a Milano.

Nella prima parte del suo intervento Davide ci ha illustrato con belle immagini quel luogo straordinario che è Kolymbethra nella valle dei Templi ad Agrigento: un gioiello archeologico e agricolo, un giardino di agrumi, bene curato dal FAI.

Giardino della Kolymbethra, valle dei Templi

Venendo agli agrumi Chiaravalli ha passato in rassegna alcune varietà antiche, sottolineandone non solo i pregi dei frutti ma anche le caratteristiche del portamento. Tutti arrivano dall’Oriente ed essendo dotati di genoma plastico sono soggetti a mutazioni spontanee. La Sicilia è famosa per la quantità di agrumi e la Toscana per la qualità. Il più grande collezionista italiano è senz’altro Tintori e a livello europeo il giardino mediceo del Castello vanta la più grande collezione di agrumi in vaso.

SPECIE E VARIETA’

Citrus medica digitata

Citrus canaliculata

Limoni (Citrus limon), che derivano da arancio amaro e cedro

  • Limone lunario: il frutto dura anche 2 anni, fruttifica ogni luna, è molto rifiorente
  • Limone zagara bianca, interessante per il portamento molto ordinato e compatto
  • Limone carrubaro, pure con portamento compatto, vegetazione nuova rossa
  • Limone di Meyer, molto fruttifero, frutto colore arancio

Citrus limonimedica Canarone

Cedri acidi e dolci (Citrus medica)

  • Cedro di Corsica, dolce, con scorza molto profumata; il frutto si mangia intero
  • Citrus medica ‘Maxima’, cedro gigante, acido
  • Cedro della Cina, bugnato, color arancio, spettacolare
  • Limone cedrato (Citrus limonimedica ‘Florentina’), profumo molto delicato. Questo tipo di agrume è nato nella Firenze dei Medici.

Aranci amari (Citrus auranticus):gli unici veramente rustici, molto ornamentali

  • curniculata, con le corna
  • virgolaro o svizzero, molto fruttifero, con striature a righe
  • Indicum salicifolium, con foglie tipo salice, tanti frutti

Bergamotto,incrocio di arancio amaro e limone: è uno straordinario rimedio per il colesterolo

Chinotto

Chinotto (Citrus myrtifolia), originario della Cina, il frutto è edulo, la pianta è molto lenta di crescita e ha una buona resistenza al freddo

  • Chinotto di Savona, presidio Slowfood

Mandarino nano o calamondino: ibrido di mandarino e Kumquat, cespuglio denso a palla con foglie piccole

Limetta di Roma: profumo di bergamotto, senza acidità, famoso nella Roma papalina

Cytrus hystrix: ricco di olii essenziali, se ne ricava un tipo di curry

Fortunella japonica, un kumquat rotondo, dolce

Poncirus trifoliata, molto rustico, spinosissimo, con frutti ricchi di olii essenziali

RUSTICITA’

In ordine di delicatezza limetta, cedro, limone, arancio dolce, arancino, chinotto, pompelmo (resistente) e infine arancio amaro, il pù resistente al freddo e al gelo. Occorre tenere presente che in origine gli agrumi erano ambientati in un clima tropicale e successivamente si sono adattati al clima mediterraneo.

COLTIVAZIONE BIOLOGICA

Per avere piante sane senza utilizzo di sostanze chimiche occorre partire dalla scelta della terra, questo vale per ogni tipo di pianta. Per gli agrumi, in particolare, da evitare i terricci pronti che hanno molta torba che non dà struttura. Bisogna fare un composto di terra di campo, compost e lapilli o pietra pomice (per assicurare la componente minerale).

Per i concimi è preferibile usare bassi dosaggi di azoto; l’ideale una composizione 8 azoto, 5 fosforo e 15 potassio. In questo modo la pianta cresce sana e solida. Da evitare il sangue di bue che ormai è composto quasi esclusivamente da urea chimica (molto azotata). Il lupino va bene perchè acidifica ma in compenso è troppo ricco di azoto. Poi occorrono anche microelementi, ferro e magnesio. In commercio ora si trovano concimi organici completi che sono adatti.
Per i parassiti, acari e cocciniglia, il consiglio è quello di lavare con forti spruzzi le foglie colpite, sia sopra che sotto.
Prodotti consigliati
Un ottimo prodotto ora in commercio come antiparassitario è l’Olio di Nem, che ha una molecola sistemica che entra nella linfa della pianta: va dato la sera perchè è fotosensibile. Si può usare anche per l’oidio delle rose. Il dosaggio: 3 ml ogni litro d’acqua ogni 10 giorni.
Un altro prodotto naturale è Agricolle, un insetticida e acaricida a base di polisaccaradi naturali: disidrata l’insetto e lo fa morire.
Consigliato anche Promanal neu, a base di olio di paraffina, ideale per combattere la cocciniglia.

ITINERARI VERDI CITTA’ MONDO FOTO: LONDRA

Fotografie dei parchi e giardini di Londra per tipologie

GRANDI PARCHI

Hyde park (Laura Pirovano)

Hyde park (Laura Pirovano)

Hyde park (Laura Pirovano)

Hyde park (Laura Pirovano)

Hyde park (Laura Pirovano)

PARCHI E GIARDINI STORICI

Garden museum (Laura Pirovano)

Garden museum (Laura Pirovano)

Garden museum (Laura Pirovano)

Garden museum (Laura Pirovano)

Garden museum (Laura Pirovano)

Hampton Court (Laura Pirovano)

Hampton Court (Laura Pirovano)

Hampton Court (Laura Pirovano)

Hampton Court (Laura Pirovano)

Hampton Court (Laura Pirovano)

Hampton Court (Laura Pirovano)

Hampton Court (Laura Pirovano)

Hampton Court aiuole Piet Oudolf (Laura Pirovano)

Holland Park (Laura Pirovano)

Holland Park (Laura Pirovano)

Holland Park (Laura Pirovano)

Holland Park (Laura Pirovano)

Holland Park (Laura Pirovano)

Holland Park (Laura Pirovano)

BOTANICI

 

Chelsea Phisic garden (Laura Pirovano)

Chelsea Phisic garden (Laura Pirovano)

Chelsea Phisic garden (Laura Pirovano)

Flower market (Laura Pirovano)

Flower market (Laura Pirovano)

Kew gardnes (Laura Pirovano)

Kew gardnes (Laura Pirovano)

Kew gardnes (Laura Pirovano)

Kew gardnes (Laura Pirovano)

Kew gardnes (Laura Pirovano)

Kew gardnes (Laura Pirovano)

CONTEMPORANEI

Diana Memorial (Laura Pirovano)

Diana Memorial (Laura Pirovano)

Diana Memorial (Laura Pirovano)

Diana Memorial (Laura Pirovano)

Diana Memorial (Laura Pirovano)

Jubilee Park (Laura Pirovano)

Jubilee Park (Laura Pirovano)

Jubilee Park (Laura Pirovano)

Jubilee Park (Laura Pirovano)

Jubilee Park (Laura Pirovano)

Madeski garden (Laura Pirovano)

Madeski garden (Laura Pirovano)

Madeski garden (Laura Pirovano)

Madeski garden (Laura Pirovano)

New tate (Laura Pirovano)

New Tate (Laura Pirovano)

New tate (Laura Pirovano)

Phoenix garden (Laura Pirovano)

Phoenix garden (Laura Pirovano)

Phoenix garden (Laura Pirovano)

Phoenix garden (Laura Pirovano)

Phoenix garden (Laura Pirovano)

Phoenix garden (Laura Pirovano)

Queen Elisabeth roof garden (Laura Pirovano)

Queen Elisabeth roof garden (Laura Pirovano)

Queen Elisabeth roof garden (Laura Pirovano)

Queen Elisabeth roof garden (Laura Pirovano)

Thames Barrier Park (Laura Pirovano)

Thames Barrier Park (Laura Pirovano)

Thames Barrier Park (Laura Pirovano)

Thames Barrier Park (Laura Pirovano)

Thames Barrier Park (Laura Pirovano)

Thames Barrier Park (Laura Pirovano)

News in tema di seminari, convegni, libri e altro ancora. Dicembre 2017

Palazzo dello spagnolo, Quartiere sanità, Napoli. Foto D. Lupo

Corsi, seminari e convegni

 Libri

Alcune novità di dicembre alla Libreria della natura di Milano.  http://www.libreriadellanatura.com/
– VILLES JARDINS, di YUDINA A.
Un tour du monde des réalisations et projets les plus innovants. Face à l’urbanisation croissante et à la densification des cités, la nécessité de réintégrer le végétal et la nature en ville s’impose. Le point sur la façon dont les architectes et les jardiniers envisagent le mélange entre le béton et le végétal au sein des métropoles. Pagg. 256, Euro 59
– MOVEMENT AND MEANING, THE LANDSCAPES OF HOERR SCHAUDT, di SCHAUDT H. BRENNER D.
Horticulture and landscape design flourish in tandem at Hoerr Schaudt Landscape Architects, one of the most dynamic firms in Chicago today., 55 euro

– COMPENDIUM OF LANDSCAPE ARCHITECTURE & OPEN SPACE DESIGN, di LUDWIG K.H.
Superkilen in Copenhagen, Denmark (Topotek 1 with Superflex and BIG) One Central Park in Sydney, Australia (Patrick Blanc with Jean Nouvel) Fort Werk aan’t Spoel in Culemborg, Netherlands (RAAAF with Atelier de Lyon) Sisson Residence in Key West, FL, USA (Craig Reynolds Landscape Architects) Gardens by the Bay in Singapore (Grant Associates), 99 euro

– TOUTES LES PLANTES – POUR TOUTES LES ENVIES & TOUTES LES SITUATIONS, di WILLERY D.
Dans ce guide très complet, Didier Willery propose au jardinier les meilleurs choix pour répondre à toutes ses envies et à toutes les situations du jardin, 34 euro

 Milano

  • 18 gennaio si ripete al Bosco in città il tradizionale falò di Sant’Antonio Abate. In Cascina San Romano sull’aia delle feste alle 20.30
  • Italia nostra per il 2018 organizzerà una serie di visite guidate ad alcuni siti e opere dell’uomo e della natura in città o un po’ più lontano. A grandi linee una visita a Santa Maria presso San Celso, una passeggiata guidata al Quartiere QT8 e al Parco Portello, una visita alla mostra di Durer e infine un weekend a maggio sul Delta del Po e a giugno alla Panoramica Zegna per la fioritura dei rododendri.
  • Parco Segantini (ex sieroterapico): nel progetto del parco, predisposto dal Comune, è prevista un’area giochi per bambini e ragazzi., L’opera non è ancora stata realizzata perché metà dello spazio necessario era in fase di bonifica. La bonifica è terminata nell’ottobre 2017 e la disponibilità dell’ intera area è prevista per l’inizio del 2018, per cui nel corso del 2018 l’intervento potrebbe essere attuato. Per info locandina e visita il sito https://www.bilanciopartecipativomilano.it/bp/proposals/show/realizzazione-dell-area-giochi-inclusiva-del-parco-segantini-ex-

Viaggi

Il giardino di Francesco Borella: un luogo prezioso da custodire

Giardino Borella

Sono molto contenta di ospitare qualche immagine del giardino di Francesco Borella che lui amorevolmente custodisce in mome della moglie mancata qualche anno fa.
E’ bello custodire per una persona amata un luogo vivo quale è un giardino.
Ecco dalle sue parole una breve descrizione

Per una miglior lettura delle immagini, è utile qualche informazione: l’area del giardino è un rettangolo di circa 100 metri x 30, con disposizione nord sud, accessibile da una strada che delimita il lato nord del rettangolo; La casa (fine anni ’30) è parallela alla strada, circa  6 metri all’interno, La quota del giardino è più bassa di circa 5-6 metri rispetto alla quota stradale.

Veniamo alle foto: le prime quattro foto sono d’insieme, tutte prese dal medesimo punto, cioè da un balcone della casa (corrispondente circa alla quota stradale), tutte verso sud: La 1 in marzo, zoom più stretto; la 2 in aprile, zoom più largo; la 3 in giugno, la 4 in pieno autunno.

Giardino Borella

Giardino Borella

Giardino Borella

Giardino Borella

La foto 5 è a prospettiva rovesciata, dal giardino verso la casa.

Giardino Borella

Le ultime tre foto sono prese dall’interno del giardino

Giardino Borella: prato fiorito

Giardino Borella

L’architetto che disegnava gli alberi: Cesare Leonardi

Mostra Cesare Leonardi Modena, 2017

Uno dei libri più preziosi che conservo nella mia biblioteca dedicata ai giardini e al paesaggio è ‘Architettura degli alberi’ edito da Mazzotta (1982) e scritto da Leonardi e Stagi.
Ho scoperto – ascoltando una recente conferenza al Politecnico e soprattutto visitando la bella mostra di Modena dedicata al lavoro di oltre cinquant’anni di Cesare Leonardi che dura fino agli inizi di febbraio (per info https://www.mostracesareleonardi.it/) – lo straordinario eclettismo di qusto personaggio che è stato architetto, paesaggista, fotografo, designer e artigiano falegname. Un campo quindi molto vasto nel quale ha potuto esprimere la sua creatività. Il suo amore per gli alberi lo ha portato con pazienza infinita a studiarli per anni fotografando il loro portamento in ogni stagione dell’anno per poi comporre quesi disegni così belli che sono raccolti nel libro.
La mostra espone il suo percorso artistico dalle sue visioni sul giardino e il paesaggio urbano, alle sue sedie, ai solidi – una serie quasi infinita di sedie e altri arredi in legno tutti composti a partire da un unico modulo per evitare ogni spreco – alle fotografie, ai plastici…

Mostra Cesare Leonardi: Il modulo ‘Albatros’, una combinazione ripetuta di elementi geometrici. I vertici e i lati dei poligoni costituiscono una rete adattabile al centro urbano e più in generale al territorio.

Mostra Cesare Leonardi Modena 2017

Mostra Cesare Leonardi Modena 2017: i solidi

Mostra Cesare Leonardi Modena 2017: i solidi

Dondolo, Leonardi-Stagi

Ribbon chiar, Leonardi-Stagi

Fotografie di alberi. Mostra Cesare Leonardi Modena 2017

Mostra Cesare Leonardi Modena 2017: architettura degli alberi

Una tavola per un progetto a Vignola

Progetto per il parco Amendola, Modena. Mostra Cesare Leonardi Modena 2017

Mostra Cesare Leonardi Modena 2017: maquette per il concorso del Parc de La Villette, Parigi

Spazi verdi a Milano d’inverno

Milano Piazza leonardo da Vinci

Questo è il momento delle graminacee ed anche a Milano si possono trovare spazi con queste erbe ornamentali che in inverno danno il meglio di sè.

Ho trovato molto interessante la recente riqualificazione di piazza Leonardo da Vinci, frutto di un progetto congiunto dell’amministrazione comunale e del Politecnico. In questo periodo si apprezzano le macche di pennisetum e quelle dei cornus dai rami rossi.

Milano Piazza leonardo da Vinci

Milano Piazza leonardo da Vinci

Milano Piazza leonardo da Vinci

Milano Piazza leonardo da Vinci

Il piccolo giardino firmato da Marco Bay in via Turati è molto suggestivo anche in questa stagione complici i Gingko bilowa dalle foglie dorate. Di questo giardino ho già parlato in un post https://www.giardininviaggio.it/un-piccolo-giardino-in-via-turati

Giardino Marco Bay via Turati Milano

Giardino Marco Bay via Turati Milano

Giardino Marco Bay via Turati Milano: un quadro giapponese!

Lucio Fontana all’Hangar della Bicocca

Giardino hangar Bicocca, Marco Bay. Scultura di Melotti

E’ sempre un piacere andare all’Hangar della Bicocca: in questo periodo per il duplice piacere di rivedere il bel giardino di Marco Bay che si integra così armoniosamente con la bellissima scultura di Melotti (vedi miei post https://www.giardininviaggio.it/il-giardino-dellhangar-della-bicocca-a-milano e https://www.giardininviaggio.it/hello-world) e per la stupenda mostra dedicata a Lucio Fontana intitolata ‘Ambienti’ che dura fino a febbraio (per info http://www.hangarbicocca.org/mostra/lucio-fontana-ambienti/).

La mostra raccoglie per la prima volta nove Ambienti spaziali e due interventi ambientali, realizzati da Lucio Fontana tra il 1949 e il 1968 per gallerie e musei italiani e internazionali. La mostra propone un corpus di opere, che mettono in rilievo la forza innovativa e precorritrice di un grande maestro del Novecento. Sarebbe davvero bello – visto il notevole sforzo nella ricostruzione di questi ambienti – che le opere restassero all’Hangar che si presta così bene ad accoglierle!

Giardino hangar Bicocca, Marco Bay. Scultura di Melotti

Giardino hangar Bicocca, Marco Bay. Scultura di Melotti

Giardino hangar Bicocca, Marco Bay. Scultura di Melotti

Lucio Fontana, Ambienti Hangar Bicocca

Lucio Fontana, Ambienti Hangar Bicocca

Lucio Fontana, Ambienti Hangar Bicocca

Lucio Fontana, Ambienti Hangar Bicocca

Lucio Fontana, Ambienti Hangar Bicocca

La mostra dedicata a Utagawa Kuniyoshi alla Permanente a Milano

Mostra Utagawa Kuniyoshi, Milano Permanente

Una mostra straordinaria che consiglio vivamente di non perdere: alla Permanente di via Turati a Milano, dura fino al 28 gennaio (Per info http://www.kuniyoshimilano.it/).
Circa 200 opere di questo eccezionale pittore vissuto tra fine 1700 e 1800 che ha nel suo repertorio pittorico moltissimi temi e una tecnica stupefacente. Quasi surrealista in alcune opere – penso alle enormi carpe, ai gatti in pose umane, ai teschi composti da tanti corpi di gatti – richiama alla mente un pò Bosch e un pò Arcimboldo. Suggestivi e poetici i suoi paesaggi.

Mostra Utagawa Kuniyoshi, Milano Permanente

Mostra Utagawa Kuniyoshi, Milano Permanente

Mostra Utagawa Kuniyoshi, Milano Permanente

Mostra Utagawa Kuniyoshi, Milano Permanente

Mostra Utagawa Kuniyoshi, Milano Permanente

Mostra Utagawa Kuniyoshi, Milano Permanente

Immagini dal parco paesaggistico della reggia di Caserta: foto di Donatella Lupo

Parco paesaggistico reggia di Caserta. Foto Donatella Lupo

Ecco alcune belle foto che Donatella ha scattato in questi giorni nel parco paesaggistico della Reggia di Caserta.

Parco paesaggistico reggia di Caserta. Foto Donatella Lupo

 

Parco paesaggistico reggia di Caserta. Foto Donatella Lupo

Parco reggia di Caserta. Foto Donatella Lupo

Parco paesaggistico reggia di Caserta. Foto Donatella Lupo

Parco paesaggistico reggia di Caserta. Foto Donatella Lupo

Il Primo master sulla intelligenza delle piante coordinato da Stefano Mancuso

E’ la sfida raccolta dalla prima edizione del Master di I livello “Futuro Vegetale. Piante, innovazione sociale e progetto” dell’Università di Firenze, un’esperienza inedita nel panorama della formazione italiana, con il coordinamento scientifico del fisiologo vegetale Stefano Mancuso e del sociologo Leonardo Chiesi.

“Il punto di partenza – spiega Mancuso, ordinario di Arboricoltura generale e coltivazioni arboree dell’Ateneo fiorentino – sono le strategie del mondo vegetale, sempre contraddistinte da parsimonia energetica, varietà nell’uso dei materiali e assenza di impatto sull’ambiente ecologico. Strategie sorprendenti che approfondiremo per immaginare insieme agli allievi del Master ciò che ancora non c’è ma ci potrebbe essere e per provare a progettarlo”.

Il corso si articolerà in lezioni, laboratori e un workshop finale intensivo, favorendo la condivisione delle conoscenze grazie al lavoro di gruppo e alla sinergia con l’esperienza di cui gli allievi saranno portatori.

“Il nostro obiettivo – racconta Leonardo Chiesi, associato di Sociologia dell’ambiente e del territorio all’Università di Firenze – è esporre gli studenti a tre forme di sapere che hanno un approccio alla realtà e strumenti metodologici diversi, quello della natura, quello della società e quello della progettazione. Grazie al dialogo tra le differenti discipline ci proponiamo di stimolare negli allievi nuovi processi creativi, in grado di incidere sul mondo e sui problemi legati all’uso indiscriminato delle risorse e alle crescenti disuguaglianze nella distribuzione dell’accesso ai beni”.

Partendo dalla conoscenza del mondo vegetale, dunque, il percorso formativo – organizzato in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze – chiederà agli studenti di pensare a come tradurre i modelli biologici in soluzioni strategiche applicabili a politiche sociali virtuose, azioni sostenibili e nuovi modelli organizzativi delle istituzioni pubbliche e private.

Per partecipare al Master è necessario inviare la domanda di ammissione entro il 3 gennaio 2018. Il bando e le altre informazioni sul corso sono online sul sito Unifi . Ulteriori info su www.futurovegetale.it.

Leggi tutto sull’UnifiMagazine


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Giardini in viaggio Laura Pirovano