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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Il giardino delle camelie: Villa Motta a Orta

Villa Motta, Orta: l’affaccio sul lago

A fine ottobre sono andata con un gruppo di soci dell’Associazione Piante guerriere a visitare il bel parco di Villa Motta a Orta, affacciato sul bellissimo lago, in una interessante visita guidata da Gian Marco e Mirella Motta . Un giardino ottocentesco di collezione: il proprietario, Gian Marco Motta, è tra i più grandi collezionisti italiani di Camellia sasanqua e possiede alcune rarità botaniche del genere Camellia. Il parco è in una splendida posizione con affaccio sul lago d’Orta e a primavera è un tripudio di fioriture di azalee e rododendri. Un’altra passione del proprietario sono gli osmanti, in alcuni esemplari davvero notevoli. Notevoli anche gli abeti del Caucaso.
Il parco è visitabile su prenotazione. Per info www.villamotta.it.

Ecco alcune immagini del giardino e di alcune piante della collezione

Villa Motta, Orta

Villa Motta, Orta

Villa Motta, Orta

Villa Motta, Orta

Villa Motta, Orta

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Un vivaio di eccellenza: Central Park di Mario Mariani

Una stupenda scena autunnale nel vivaio Central park: si cammina lungo stretti sentieri avvolti dagli enormi esemplari dei miscantus

Dopo alcuni anni sono tornata a visitare il vivaio Central park di Mario Mariani (all’interno del parco del Ticino in località Galliate): una esperienza sempre molto interessante e suggestiva non solo per le splendide scene autunnali delle grandi masse di graminacee, ma anche perchè da Mariani si imparano tantissime cose. Mario è un vero ricercatore e sperimentatore botanico: ultimamente oltre alla coltivazione dei muschi si sta dedicando alla scoperta di tanti rovi ornamentali e alla prossima edizione di Orticola ne presenterà una collezione. In un mio post precedente ho inserito anche foto del suo giardino prrivato, davvero notevole https://www.giardininviaggio.it/il-vivaio-central-park-e-il-giardino-di-mario-mariani

Ecco alcune immagini

Mario Mariani, titolare del vivaio Central Park.

Vivaio Central Park

Un carex adatto all’ombra: carex everilla. Vivaio Central Park

Miscanthus Krater. Vivaio Central Park

Pennisetum alopecuroides Moudry. Vivaio Central Park

In primo piano, accanto ad un cavolo color porpora, Poa cita, una bellissima erba ornamentale che forma grandi ciuffi arrotondati e che Mario preferisce alla Stipa. Vivaio Central Park

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Tilia henryana, un bellissimo tiglio dalle foglie ciliate

Strutture di ferro da ricoprire con edere o altri rampicanti. Vivaio Central park.

 

 

 

Venezia: Biennale arte e mostre

Due giorni intensi a Venezia per visitare la Biennale Arte e altre mostre ormai sul finire. Come sempre, per quanto mi riguarda, ho trovato più interessanti le opere e le installazioni presentate alle corderie dell’Arsenale. Sarà perchè io trovo talmente suggestivo e straordinario questo luogo.
Ai giardini tra i padiglioni nazionali ho trovato molto bello quello della Danimarca che ospitava la mostra “Influenza: Theatre of Glowing Darkness”  di Kirstine Roepstorff . Il progetto intende sfidare il visitatore a concepire l’oscurità come qualcosa di incandescente, dotata di una forza, di un’energia, quindi con valenza positiva.

Padiglione Danimarca

Padiglione Danimarca

Padiglione Danimarca

Giardino di Scarpa

Giardino di Scarpa: Performance di Lee Mingwei

Tra le opere esposte alle corderie ho trovato meravigliosi gli insoliti ricami di Maria Lai e le maschere del cileno Bernardo Oyarzùn.

Tovaglia d’altare di Maria Lai

Tovaglia d’altare di Maria Lai

Libri ricamati di Maria Lai

Michelle Stuart

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biennale-arsenale-corderie: Bernardo Oyarzùn, Cile

biennale-arsenale-corderie: Bernardo Oyarzùn, Cile

Molto interessante la retrospettiva dedicata a Michelangelo Pistoletto sull’isola di San Giorgio Maggiore.

Perimetro sospeso. Love difference, M. Pistoletto. Chiesa San Giorgio Maggiore

M. Pistoletto, Cuba, serigrafia su acciaio

M. Pistoletto, Venere degli stracci

Ma forse, anzi sicuramente, la mostra più bella e suggestiva è Intuition ospitata a Palazzo Fortuny. Si tratta della sesta e ultima mostra curata da Daniela Ferretti e Axel Vervoordt. Una esplorazione dei tanti e diversi modi in cui l’intuizione ha plasmato l’arte, in aree geografiche, culture e generazioni diverse: da artefatti antichi, come gli stupendi menhir esposti a piano terra, ad opere moderne e contemporanee e performance tutte legate al concetto di intuizione, di sogno, di telepatia, di fantasia paranormale, meditazione, potere creativo, fino all’ipnosi e all’ispirazione.
Tra le frasi evocative sul concetto di intuizione bellissima quella di Albert Einstein ‘I believe in intuition and inspiration. Imagination is more important of knowledge’.

Intuition, Palazzo Fortuny: menhir

Intuition, Palazzo Fortuny. Anish Kapor, White dark

Il cortile di Palazzo Fortuny

Intuition Palazzo Fortuny. Senkichiro Nasaka

Intuition Palazzo Fortuny: uno straordinario tendone tutto composto da materiali riciclati come etichette dei tappi di champagne

Archive of mind, di Kimsooja: una installazione composta da sfere di argilla (che ogni visitatore può comporre e aggiungere) disposte su un lungo tavolo di legno di forma ellittica

Ultima ora

Fto di Flavia De Petri

  • 19 novembre dalle 9.30 alle 13.30 ‘La natura non può ribellarsi. Tu sì’. festa dei verdi milanesi, CAM, corso Garibaldi 27, Milano
  • 21 novembre dalle 16 alle 19, III Edizione Stati generali verde pubblico: le infrastrutture verdi e i servizi ecosistemici. Pianificazione, gestione, ruoli e benefici. Milano Citylife-Ex Padiglione 3 di Fiera di Milano, via Cassiodoro. Programma
  • 22 novembre alle ore 18 incontro organizzato da Muso Lab su ‘Traformazione scali ferroviari Pta Genova e San Cristoforo’, Spazio ex fornace Naviglio Grande, Milano
  • 24 novembre, ore 15, seminario con Claudio Longo su ‘La nsacita della biologia moderna vista da un animalino di pelo’. Orto botanico di Brera, Milano
  • 25 novembre-14 gennaio 2018 mostra fotografica sugli alberi secolari, Giorgio Majno e Niccolò Aiazzi, Museo del paesaggio, Verbania Pallanza
  • Premio Nazionale “Passione Verde” 2017. Sabato 11 novembre 2017 – Museo Orto Botanico di Roma Largo Cristina di Svezia 23A Roma
    L’Associazione A.Di.P.A. Campania ha indetto, dal 2012, il premio “Passione Verde”, al fine di promuovere la cultura del Verde ed incentivare in Italia, la conoscenza del mondo vegetale e le attività ad esso connesse. Il Premio ha l’intento, pertanto, di dare rilievo a quelle persone che con passione e con abilità sono riuscite a coltivare piante di particolare bellezza e rarità, a trasformare, mediante i vegetali, luoghi trascurati e/o degradati o a dedicarsi alla divulgazione di conoscenze legate al mondo del giardino e del giardinaggio.
    Il Premio Una targa artistica, realizzata dalla Ceramica Vietri Scotto di Vietri sul Mare
    I premiati
    Tomas Kubicek
    da Roma, per la Passione Verde; Emanuele Dotti, da Roma, per la realizzazione di un luogo di interesse botanico; Marco Filosa, da Cesano Maderno,  per la collezione botanica di piante rare e insolite.

  • Lisanza, 11 novembre alle ore 14.30,Il Vivaio Coccetti organizza un incontro su “L’arte di pacciamare’ . E’ gradita una conferma al 3486987318 o permail a f.coccetti@libero.it
  • Milano 14 novembre alle 20.45, L’Associazione Giardini e Paesaggio organizza a Cascina Cuccagna una conferenza di Giorgio Ceffali su “Gli alberi di Milano”: un viaggio nella flora, spesso sconosciuta, di una città ricca di sorprese botaniche.
  • BOLOGNA, SABATO 25 NOVEMBRE 2017  “BENESSERE O CURA? LE AREE DI INTERVENTO DELL’ORTOTERAPIA”. 3° CONGRESSO NAZIONALE . PALAZZO D’ACCURSIO, SALA CAPPELLA FARNESE – PIAZZA MAGGIORE 6. Programma
  • Per info: Nicoletta Caccia(Marketing e Comunicazione Ass.I.Ort) comunicazione@assiort.it mobile: 3357387379

News in tema di corsi, convegni, fiere di piante, libri e altro ancora…Ottobre 2017

Foto di gruppo del flash mob del 27 ottobre 2017 in piazza della Scala a Milano per sollecitare il Comune all’approvaione del regolamento del verde

Agevolazioni fiscali per il verde

  • La legge di bilancio, approvata dall Consiglio dei ministri lo scorso 16 ottobre, ha approvatoil Bonus verde, che significa detrazioni fiscali del 36% fino ad un massimo di 5000 euro di spesa per la cura del verde.
    Testo del disegno di legge presentato dal senatore Gianluca Susta.
    La detrazione riguarda giardini privati, condominiali e anche la trasformazione di lastrici solari in giardini pensili.

Concorsi

  • Il Labirinto della Masone, in occasione delle giornate dedicate al bambù “Under the bamboo tree” (23 e 24 settembre scorsi) ha indetto un concorso internazionale di design, che prevede la progettazione e la realizzazione di un oggetto in bambù. È un concorso internazionale, che mediante la divisione in due categorie, junior e senior, dà la possibilità di partecipare sia a studenti singoli o in gruppo, regolarmente iscritti a scuole superiori di grafica, arredamento, design, facoltà di architettura o design, dottorati, master e corsi equipollenti, sia a designers, architetti, singoli o in gruppo, nonché lavoratori dipendenti diplomati o laureati operanti nel settore del design e della progettazione, artisti, creativi. Chi desidera partecipare ha tempo per iscriversi fino al 28 febbraio 2018 e può scaricare il regolamento completo e la scheda di partecipazione nell’apposita sezione del sito del Labirinto della Masone http://www.labirintodifrancomariaricci.it/it/labirinto/eventi/prossimi-eventi/#section3
    I vincitori del Premio saranno annunciati sul sito web, entro il 12 ottobre 2018.
    Il primo classificato di ogni sezione avrà diritto ad un premio in denaro e le opere verranno esposte in una mostra dedicata al concorso, che si terrà presso il Labirinto, data e luogo da stabilire, che sarà annunciato sul sito web.
    Ufficio Stampa Labirinto della Masone Orsola Bontempi press@francomariaricci.com +39 0521 827081

Corsi e seminari

  • Dal 17 ottobre la quinta edizione del Corso di Garden design http://www.festivaldelverdeedelpaesaggio.it/la-scuola/botanica-per-giardinieri alla scuola del Festival del paesaggio di Roma, alla scoperta di regole, stratagemmi e raffinatezze della progettazione del verde e il nuovo Corso di Botanica per scoprire le relazioni di causa ed effetto nel mondo vegetale e approfondire conoscenze fondamentali per ogni giardiniere. Per info
  • Corso apicoltura: API, APICOLTURA, ALVEARI  Sono aperte le iscrizioni alla 5° edizione. Info e iscrizioni tel. 02.4522401 dal lunedì al venerdì con orario 9-12.30 e 14-17.30. Programma http://centroforestazioneurbana.voxmail.it/rsp/pv83qq/content/api.jpg?_d=29D&_c=259ac4b2
    Il corso si sviluppa in 7 incontri (sabato mattina, dalle 9 alle 12) presso il Parco della Giretta a Settimo Milanese. Dalla primavera è previsto un laboratorio presso il Giardino delle api di Boscoincittà.
  • 28 novembre, nell’ambito del ciclo ‘Progettare paesaggi futuri tra biodiversità e identità paesistica’, Programma del ciclo di incontri VerDiSegni organizza un incontro con Atelier Le Balto di Berlino sul tema’Città, natura, orizzonti comuni’ dalle 18 alle 21 al MAC, piazza Tito Lucrezio Caro 1, Milano.
  • A dicembre 2017verrà avviato il primo ciclo dell’innovativo Master Internazionale di II livello sul paesaggio e il giardino

    a cura dell’Università degli Studi di Bergamo – School of Management (SdM).

  • Valfredda sta organizzando per il mese di febbraio 2018 un corso di plant design con Annie Guilfoyle di una settimana (dal lunedì al venerdì). Il numero di partecipanti non supererà le 15 persone. La località sarà decisa tra Milano / Bergamo e Brescia.
    Per ogni informazione contattare Mauro Crescini maurocrescini@valfredda.it; Tel.++39.030.7730497

Fiere e vivai

  • Sul sito di Orticolario http://orticolario.it/galleria-fotografica/ si può consultare la galleria di immagini dell’edizione 2017 svoltasi ai primi di ottobre a Villa Erba (CO).
  • 4-5 novembre, Le giornate delle camelie a Villa della Porta Bozzolo del FAI a Casalzuigno
  • 7-10 novembre, https://www.ecomondo.com/, Ecomondo città sostenibile, Rimini fiera
  • 12-13 novembre, Fiorecolore, Mercato dei fiori della Toscana a Pescia. Info http://www.mercatodeifioridellatoscana.it/
  • 19 novembre al vivaio Feletig di Arignano Corso di coltivazione della rosa. Programma
  • 25-26 novembre, Mostra della camelia invernale a Villa Giulia, Verbania
  • 5-7 dicembre, Paysalia http://www.paysalia.com/, il salone del paesaggio, a Lione Eurexpo

Libri

Milano

  • 7 novembre, Incontro sugli Scali ferroviari, presso la Sala Cinema della Società Umanitaria, via San Barnaba 48, Milano, alle ore 18.
  • 9 novembre dalle ore 20 alle ore 23.30 al CAM Garibaldi, corso Garibaldi 27 (MM Lanza). incontro dei tavoli di lavoro sul verde e il paesaggio avviato con il workshop dell’Acquario durante Green City, con lo scopo di arrivare alla stesura di un documento strategico di piano per il paesaggio di Milano Città Metropolitana. I tre tavoli, coordinati da Susanna Magistretti, Antonio Longo e Franco Beccari, riprenderanno e svilupperanno i loro temi.
  • 18 novembre evisita guidata ai Giardini Perego di via dei Giardini accompagnati da Susanna Magistretti e Filippo Pizzoni che parleranno dei lavori da fare in questa stagione; Mario Mariani di Central park illustrerà la sua aiuola dei muschi. Per info www.orticola.org

Mostre

  • Fino al 19 novembre, Viridi, declinazioni fotografiche del verde,  Museo del Fiore e del padiglione Pedriali, Sanremo. Info info@sanremophotoacedemy.it
  • Fino al 24 novembre, I paesaggi di Pia (Pera), Galleria Still, via Balilla 36.
  • Fino al 10 dicembre Wildlife Photographer of the year, Fondazione L. Matalon, foto Buonaparte 67, Milano
  • Fino al 7 gennaio, In minaitura. Mobili e modelli in legno. Villa Necchi Campigli del Fai, MIlano. Info https://www.fondoambiente.it/in-miniatura/
  • Fino a febbraio: l’amica fotografa Lucia Covi mi segnala una mostra da non perdere: una mostra antologica dedicata all’architetto Cesare Leonardi, autore del bellissimo libro Architettura degli alberi: una esposizione dedicata ai suoi progetti di architettura e di parchi e giardini con interessanti plastici. Galleria civica di Modena e Palazzina dei giardini. Per info  https://www.mostracesareleonardi.it/

Siti web e blog

Cotswold: Viaggio tra i colori autunnali in Inghilterra

Un tipico villaggio delle Cotswold, Snowhill

Sono tornata, dopo qualche anno di assenza, in Inghilterra per un breve tour, organizzato da Viaggi floreali, in quel bellissimo territorio dei Cotswold, a un paio d’ore di macchina da Londra. Un grande territorio che abbraccia 6 contee e che è un insieme molto armonico di piccoli villaggi dalle architetture omogenee contraddistinte dal color miele della pietra calcarea locale, di dolci colline, di passcoli e campi a perdita d’occhio, con le tradizionali siepi miste di confine. Scene davvero bucoliche e molto rasserenanti. E poi tanti parchi, arboreti e giardini.

I caratteristici muretti a secco che finiscono con le pietre disposte di piatto

Le case spesso sono ricoperte di vegetazione e hanno tutte o piccoli giardini o comunque aiuole ben curate davanti

Lunghe siepi in forma, soprattutto di tasso, ma anche di carpino, faggio o bosso

Un meraviglioso cotoneastro (forse lacteus) carico di bacche rosse

Stanton Village: spesso sulle pareti sono collocati alberi

Un bel particolare della pavimentazione in ghiaia con passi persi di pietra

Cotswold: un giardino privato che si ispira a Piet Oudolf

Pettifers gardens. Dove ora si trovano i due tassi arrotondati prima c’era un arco di rose per sottolineare la vista del paesaggio. Bello e originale il cambiamento.

Tra i giardini che ho visitato nei Cotswold con Viaggi floreali il più intrigante è Pettifers di Gena Price, la proprietaria che da totale autodidatta ha iniziato circa 20 anni fa la costruzione del suo giardino sperimentando diversi approcci e scegliendo alla fine di ispirarsi al New perennial movement olandese di Oudolf e altri. Si intuisce guardando il giardino la grande creatività della proprietaria e la padronanza del giardinaggio – nei lavori del giardino che è sempre in ripensamento in qualche parte Gena è aiutata dalla sua giardiniera Polly Stevens che ci ha accolti nel giardino.

Prima di questo meraviglioso giardino avevamo visitato il giardino di Bourton House. Curatissimo, ordinatissimo, complicatissimo e di manutenzione maniacale. La cosa sorpendente è che il giardino è affollato di piante delicate che sono interrate e poi tolte nel periodo invernale. Il che francamente mi sembra assurdo. Come mi pare superato questo stile di giardino che al di là dei suoi pregi estetici è così immobile nella sua perfezione. un poco imbalsamato.

La lezione olandese di Oudolf, ma non solo, è quella di proporre quadri dinamici, spettinati nei quali le piante sono apprezzate non solo per le grandi fioriture.

In entrambi i luoghi il paesaggio è catturato nel giardino, ma a mio parere in quello di Pettifers la relazione con il paesaggio è più dinamica e meno scontata.

Detto questo anche nel giardino di Bourton house ho trovato scorci intriganti e piante interessanti.

Ecco alcune immagini di Bourton House garden per iniziare

Bourton House garden

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Bourton House garden

Fuchsia arborescens, Bourton House garden

Le bella campanelle gialle di una erbacea che sopporta anche l’ombra, Kirengeshoma palmata. Bourton House garden.

Ecco alcune immagini di Pettifers garden.

La bravissima giardiniera Polly Stevens

Pettifers garden. La parte del giardino davanti alla casa.

In primo piano un ciuffo di Hakonechloa macra e sullo sfondo un Cornus controversa variegato. Pettifers garden

Un angolo tappezzato da Epimedium. Pettifers garden

Lo sguardo sul paesaggio: in primo piano Cortaderia Richardii. Pettifers garden

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Calamagrostis Karl Foerster e brachitricha. Pettifers garden

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Pettifers garden

Pettifers garden

Pettifers garden

Particolare della pavimentazione. Pettifers garden

Cotswold: arboreti, parchi paesaggistici

Le gigantesche sequoie nell’arboretum di Badsford.

In quattro giorni ho visitato un certo numero di parchi e giardini. Purtroppo a causa del vento ho perso Hidcote che non ho mai visto.

In questo autunno con temperature ancora alte i colori autunnali erano solo agli inizi ma stupendi gli esemplari arborei dei parchi e dei giardini a Blenheim, nell’arboreto di Batsford (creato a fine 1800 da un diplomatico inglese che poi lo ha donato a una fondazione), nel giardino paesaggistico di Sezincote – con corsi d’acqua, alberi secolari e un’opera inconsueta costituita da un palazzo rajastani degli inizi del 1800 che si affaccia sulle distese di pascolo. Molto interessanti i lunghi bordi misti di Waterperry gardens – sede della storica scuola agraria per signore e ancora oggi centro di formazione con molti seminari della RHS.
Interessanti i vivai dell’arboretum e di Waterperry dove ho trovato alcune piante interessanti (ma solo da guardare, per la difficoltà di riportarle in aereo).
Sui giardini privati alcune riflessioni e immagini nel prossimo post.

Ecco una galleria di fotografie

Acer palmatum Sango kaku. Arboretum di Batsford

Magia delle foglie. Arboretum di Batsford

Arboretum di Batsford

Un grosso fico fatto crescere a spalliera sul muro. Arboretum di Batsford

Filari di Gingko biloba. Arboretum di Batsford

Hebe pinguifolia Sutherland. Vivaio Batsford

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Blenheim, uno dei principali interventi paesaggistici di Capability Brown.

Blenheim, uno dei principali interventi paesaggistici di Capability Brown.

Blenheim, uno dei principali interventi paesaggistici di Capability Brown.

Blenheim, uno dei principali interventi paesaggistici di Capability Brown.

Sezincote gardens: il palazzo in stile rajastani e il giardino restaurato a fine anni ’60 da Graham Stuart Thomas.

Sezincote gardens: il giardino restaurato a fine anni ’60 da Graham Stuart Thomas.

Sezincote gardens: il palazzo in stile rajastani e il giardino restaurato a fine anni ’60 da Graham Stuart Thomas.

I pascoli su cui si affacciano il palazzo e i giardini, totalmente aperti sul paesaggio agricolo.

Sezincote

Sezincote

Waterperry gardens

Waterperry gardens

Giardino alpino. Waterperry gardens

Magia delle foglie. Waterperry gardens

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Una alternativa ai piccoli bossi a sfera: pittosporum-tenuifolium-golfball-waterperry

 

 

A proposito dell’workshop di Valfredda con Noel Kingsbury: una sintesi di Manuel Bellarosa

Noel Kingsbury in aula

L’amico Manuel Bellarosa, grande giardiniere, con cui ho conidiviso la partecipazione all’workshop di Valfredda a fine settembre, mi ha inviato la sua sintesi e riflessione su quanto ci hanno raccontato sia Noel Kingsbury che Annie Guilfoyle.

WORKSHOP 20 -21 settembre 2017 presso i Vivai Valfredda di Cazzago S.Martino (Bs), sintesi  a cura di Manuel Bellarosa

Noel Kigsbury & Annie Guilfoile: struttura, ecologia, estetica, durata,  costi di impianto e manutenzione degli abbinamenti vegetali.

Noel Kigsbury : Ecology for planting design

La conoscenza dello “strumento”pianta è necessaria per impostare buoni lavori:

–          la conoscenza del luogo di origine di una specie consente di capirne le esigenze ed il ciclo vegetativo.

–          sapere a quale temperatura minima o massima le perenni vanno in stress per conoscere i periodi  di stasi estiva, con ripartenza autunnale se esistente e riposo invernale.

-Fioriture primaverili, bulbi (geofite) fioriscono precocemente, scompaiono durante il periodo estivo, ritornano la primavera successiva. Sopravvivono senza cure.             I narcisi, originari dell’ovest Europa.  

-Erbacee perenni con dormienza estiva attive alle basse temperature, con l’arrivo dell’estate vanno in dormienza scomparendo.                    Anemone sylvestris, Ranunculus ficaria.

Erbacee perenni da inizio estate formano generalmente dei cuscini, alcune si sviluppano verticalmente, hanno fogliame attraente  e possono avere uno sviluppo tardivo coprendo le vegetazioni successive ; alcune hanno dormienza estiva altre diventano brutte e devono essere tagliate.

-Erbacee perenni a fioritura estiva complementari alle precedenti, lavorano a temperature più elevate.

-Erbacee perenni da tarda estate iniziano a sviluppare velocemente da primavera inoltrata, hanno sviluppo molto veloce e continuo, necessitano di acqua e nutrienti durante tutto il periodo di crescita. In ambiente mediterraneo il fattore limitante è l’acqua.

– Erbacee a fioritura tardo estiva- autunnale di origine nord americana od orientale, la loro  crescita avviene durante il periodo estivo e rimangono di taglia piccola, presentano struttura molto forte dominata dal fusto centrale. Se si sviluppano bene riescono a mantenere la loro architettura durante il periodo invernale.          Sedum”Matrona”

Erbacee perenni dal fogliame particolare dove non è il fiore il motivo di attrazione ma la forma o il colore delle foglie.                               Ligularia dentata “Desdemona”

– Specie Annuali funzionano se si disseminano spontaneamente.                         Smirnium perfoliatum

– Erbe ornamentali ( Ornamental grass) provenienti prevalentemente dalle praterie del nord America, dalle pianure europee o dalle steppe asiatiche. Molto interessanti in tarda estate.           Calamagrostis x acuti flora”Karl Foerster”.

In clima mediterraneo sono rilevanti i fogliami precoci che spesso iniziano a germogliare in autunno.     Cynara, Silybum

Molti ibridi di riferimento sulle erbacee perenni sono tedeschi o britannici: le differenze con il sud Europa sono notevoli, ciò che a nord va al sole a sud sarà da posizionare in mezzombra o in ombra.

Alcuni generi sopportano meglio il secco (Achillea) di altri (Astilbe), alcuni necessitano di presenza d’acqua (Ligularia).

In ambiente secco perfetto è Limonium platyphyllum.

Guardare sempre l’origine delle specie.

Capirne il posizionamento ecologico.

Conoscere il ritmo del lungo o breve periodo.

Sapere se si muove o è statica nello spazio.

A tale riguardo esiste poco materiale di documentazione, bisogna imparare a leggere le piante dal loro portamento, chinandosi, guardando la pianta, trovare ispirazione dalla sua struttura.

In ambito ecologico la massima biodiversità si trova in ambiente a basse risorse dove troviamo

specie pioniere o ruderali che tollerano gli stress, sono opportuniste, vivono con poco sfruttando al massimo le risorse esistenti. Queste specie sono caratterizzati da piccole dimensioni, breve durata del ciclo vitale, età riproduttiva precoce, produzione di una prole assai numerosa, molto piccola e per lo più generata una sola volta nel corso della vita, eccellenti capacità di disperdere la prole nell’ambiente.

Sono le specie annuali e biennali che producono molti semi: tanti fiori, molto vistosi per favorire l’impollinazione.

In design le piante che non si muovono ma si allargano sono più affidabili di quelle che vanno in giro e si propagano.

Si contrappongono ai Competitori che danno il loro meglio in ambienti ricchi di risorse.

In ambito mediterraneo la maggior parte delle specie è opportunista, devono mantenere le risorse, spesso sono sempreverdi per riuscire a fotosintetizzare durante tutto l’arco dell’anno, crescono lentamente e spesso sono legnose. Questa lentezza di accrescimento semplifica la manutenzione. Spesso hanno vita corta perché adattate a convivere/sopravvivere con gli incendi: vivono alcune stagioni poi muovo ripartendo da zero.

Natura & new planting design: la lettura degli ambienti naturali offre l’ispirazione per la realizzazione di architetture vegetali. Ciò che offre l’ambente però non è sufficientemente ornamentale è necessario quindi prendere il meglio dell’offerta di ambienti ecologicamente compatibili tra di loro, shakerare per ottenere un risultato appagante esteticamente e funzionale da un punto di vista gestionale.

Perché piantare secondo natura?

–          per favorire la biodiversità;

–          per estetica;

–          per ecologia: aumento delle superfici permeabili, controllo inquinamento, calmiere termico ecc…

Gli impianti naturalistici devono essere belli per essere accettati dal pubblico ed avere così il sostegno economico necessario alla gestione e manutenzione.

Gli impianti naturalistici possono evolvere seguendo una linea giardinistica oppure una linea ecologica ottenendo due risultati completamente diversi: l’impianto ecologico ha uno sviluppo diverso dall’impianto giardinistico.

Prato con perenni:è piacevole, da valore alla ripetizione, è romantico, funzionale alla biodiversità, facile da realizzare, di basso costo.

In natura le erbe si sviluppano a basse temperature, generalmente inferiore a 10°C, basse concentrazioni di nutrienti

(che non favoriscono lo sviluppo di competitori). Con la bella stagione corta le piante fiorite riescono a superare in altezza il prato.

In Germania, dove esiste una forte industria vivaistica che riesce a finanziare la ricerca pubblica, hanno realizzato moduli schematici in grado di riprodurre ambienti naturalistici pratensi adatti a delineare le proporzioni corrette in un determinato ambiente, su una determinata area. Il progettista riesce a calcolare esattamente il costo di impianto per metro quadro ed i costi di gestione sul lungo periodo a seconda se si vuol far prevalere l’aspetto naturalistico o giardinistico. Sono disponibili in commercio circa 40 miscugli, dalle piante autoctone ai mix ornamentali, diversi per esigenze di luce, acqua e temperatura.

I vantaggi del mixed plantig sono la riduzione dei costi su ampie aree.

Gli svantaggi sono dati dai costi per la ricerca, dalla necessità di una industria vivaistica vivace, in grado di supportare la ricerca (che altrimenti non riuscirebbe a testare gli schemi) e produrre il materiale necessario a basso costo ed in alto numero, la noia della replica (in chi è in grado di leggerla).

Sono necessarie anche ottime basi teoriche non sempre disponibili, ed un accurato studio sulla manutenzione.

In Giappone, all’interno di un parco è stato sperimentato da Roy Diblik il modular planting: il mixed planting è stato ripetuto in maniere modulare su ampia superficie. Questo ha permesso di ridurre notevolmente i costi riducendo la serialità.

Unico accorgimento è di tener presente che non tutte le combinazioni sono compatibili tra loro.

Ottima pratica è quella della semina dei miscugli di specie perenni dove si instaurano relazioni naturali tra le piante, vengono eliminati i competitori e vengono ridotti fortemente i costi di impianto. Purtroppo non sono disponibili sementi in quantità per tutti i generi di mix progettati, ma potenzialmente si possono aprire buone opportunità per il futuro.

Figura chiave di questo nuovo modo di concepire il giardino è quella del giardiniere che deve essere ecologo, giardiniere, artista, sociologo ecc.

il giardino secondo Piet Oudolf :

-strutture e toni

– taglio del legno per mantenere la forma e dare struttura

– blocchi monospecifici di piante erbacee

– alternanze di colori

– utilizzo di strutture morbide – veli trasparenti- messi in risalto da strutture più consistenti.

  • Piante strutturali che anche da secche mantengono lo scheletro; hanno fioritura tardiva.
  • Piante da riempimento (filler plants) hanno fioritura precoce e scompaiono; sono in numero minore rispetto alle strutturali.
  • Piante casuali, appaiono e scompaiono random, passano inosservate prima e dopo la fioritura.

Matrix planting in cui la maggior parte dello spazio è occupata da specie copri suolo con alcune emergenze a fiore sparse all’interno della matrice.

Riduce notevolmente i costi di impianto, si avvicina agli schemi tradizionali e la preparazione richiesta per la manutenzione è presente sul mercato.

Di contro, i costi manutentivi sono molto elevati.

Anne Guilfoile: “Creative landscapes ovvero, il mio approccio alla progettazione con gli arbusti”

–  uso storico degli arbusti:

  • Ars topiaria romanica (buxus)
  • Rinascimento -villa Gamberaia- (buxus+ conifera)
  • Hampton Court Palace
  • Cotay Manor, Devon, degli anni ’20 (buxus+taxus+lavanda)
  • Hidcote Manor anni ’10, le piante diventano architettura (taxus)
  • Lytes Cary, Somerset
  • Long Barn, Kent  1915, primo giardino di Vita Seckville-West
  • Great Dixter, east Sussex, 1910 esempio di Arts&Crafts
  • Sissinghurst, Kent- il “rondelle”di taxus

E’ necessario osservare le piante nel loro habitat ricordando che le piante non leggono i libri e non sono macchine:sono loro che ci dicono cosa dobbiamo fare noi e non viceversa( entro determinati limiti).

Per pianificare gli arbusti necessari in un piccolo spazio si può utilizzare il metodo di posizionare dei volumi, a matita, su carta da lucido appoggiata su foto producendo un planted plan a partire dalla struttura sempreverde che ha la stessa importanza dei volumi architettonici e con essi dialoga diventandone complementare.

  • Scampston Hall, Yorkshire, Piet Oudolf
  • Marchant’s Hardy Plants, East Sussex , Graham Gough.

–          Siepi insolite con specie diverse…. Stanze con siepi basse

–          Siepi mosse, con percorsi stretti….esplorazione, crano intimità, atmosfera

–          Siepi alte, con percorsi stretti……creano dramma, intensità.

Importante è la stagionalità: inverno, primavera, autunno…..struttura, colore, profumo.

“Non bisogna disdegnare nessuna pianta perché c’è un posto per ognuna”

–          Arbusti manipolati;

–          Arbusti bassi………………….seguire lo sguardo;

–          Colori contrastanti;

–          Siepi miste in altezza e/o forma, magari ripetute nel colore e nella forma, per creare armonia

–          Piante rampicanti ottime come copertura dei muri, da sole o da ombra;

–          Forme e strutture contrastanti:

  • East Lambrook Manor, Somerset
  • Hanham Court, Somerset
  • Derry Watkins -Special plants nursey-
  • Bury Court

 Non bisogna creare un mostro: tenere sempre presenti i bisogni manutentivi

La presenza dell’acqua è molto importante sia per attrarre fauna selvatica, che per il suono e per il riflesso della vegetazione.

Prestare attenzione alla scala è necessario colmare il divario tra la dimensione del cotruito e quella del giardino.

 

Cartoline da Napoli

La suggestiva scultura di Mitoraj tra i resti archeologici di Pompei.

Dopo tanti anni di assenza da questa splendida città, ho trovato Napoli in splendida forma: strade pulite senza immondizia (almeno in tutto il centro), traffico automobilistico vietato nel centro e in parte del lungomare: il sindaco sta facendo un buon lavoro, nonostante le tante critiche. E tantissimi turisti.

Detto questo a Napolici sono veramente tanti luoghi di interesse, oltre al piacere di girovagare per le strade del centro, per i quartieri spagnoli, per il quartiere Sanità, o di arrampicarsi con la funicolare al Vomero per godere di viste stupende. Poi ho scoperto, grazie alla segnalazione dell’amica Donatella, il complesso archeologico di Posillipo con l’incredibile grotta di Seiano che dà accesso alla baia di Gaiano con i resti del teatro e della domus patrizia romana. Le visite al complesso sono assicurate da personale molto competente dell’Associazione Gaiola che assicura la manutenzione del sito e organizza molti eventi anche teatrali nel periodo estivo.
Anche l’orto botanico è stata una felice sorpresa per la buona manutenzione e per la ricchezza botanica; molto interessante il piccolo museo paleobotanico ed etnobotanico. E poi Capodimonte…

Ecco alcune immagini

Il giardino, inaspettato, del B6B Giardino segreto che si trova nell’animata via Foria proprio in faccia all’Orto botanico.

Il Palazzo cosiddetto dello Spagnuolo, edificio stupendo settecentesco nel quartiere Sabità, in via delle Vergini. Qui tra gli altri hanno girato alcune scene del film Passione di Turturro.

Orto botanico di Napoli: la collezione di felci arboree, una delle più importanti in Europa.

L’area desertica dedicata alle succulente nell’orto botanico di Napoli.

Un bellissimo esemplare di Chorisia insignis in piena fioritura.

Uno dei tanti pannelli didatticii nel museo di paleobotanica.

L’interno della Grotta di Seiano, un’opera monumentale lunga quasi un km che taglia la collina di Posillipo e fu fatta costruire nel I secolo d.C. dai romani per dare accesso alla domus e al teatro affacciati sulla baia di Gaiano

Il complesso archeologico di Posillipo con il teatro di 2000 posti e i resti della domus patrizia di Publio Vedio Pollione.

Lo stupendo affaccio sulla baia di Gaiola.

Vista della città dal Vomero.

Un’altra scultura di Mitoraj donata dall’artista a Pompei.

Pompei

L’incredibile folla di turisti a Pompei ai primi di ottobre.

Mosaico nella casa di Nettubo e Anfrite a Ercolano.

Casa di Nettuno e Anfrite a Ercolano.

Casa di Nettuno e Anfrite a Ercolano.

Vista da Capodimonte

Scorci del parco paesaggistico di Capodimonte.

Parco di Capodimonte

Ceramiche nel Gabinetto cinese all’interno della Reggia di capodimonte.

Giardini in viaggio Laura Pirovano