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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Ortensie che passione: la collezione di Corinne Mallet nel jardin Shamrock


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Jardin Shamrock è una straordinaria collezione di ortensie, una delle più importanti al mondo, piacevolmente disposte in un giardino di circa 2.5 ettari a Varengeville sur mer: 2000 piante di oltre 1200 varietà collocate secondo la provenienza geografica, soprattutto Giappone, poi America del nord e centrale.
Ad accompagnarci nella visita Robert Mallet il marito della famosa collezionista Corinne. Un paradiso per gli amanti, come me, delle hydrangea. Qui ho fatto molte interessanti scoperte che mi piace condividere.

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hydrangea-arborescens-bella-anna-jardin-shamrock-: simile alla quercifolia per le foglie

hydrangea-blue-bell-jardin-shamrock-: dai fusti neri

hydrangea-eco-pink-pukk- -jardin-shamrock: dal profumo di biancheria pulita

hydrangea-general-patton–jardin-shamrock: rifiorente

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hydrangea-paniculata-dentelle-de-goron-piccola-e-precoce-jardin Shamrock

hydrangea-paniculata-prim-white: precoce e dak profumo di miele e mandorle

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hydrangea-petiolaris-silver-lining-jardin-shamrock-: rampicante dalla foglia variegata

hydrangea-seemani-rampicante tropicale sempreverde,Jardin-shamrock-

hydrangea-quercifolia-ice-crystal, con foglia molto incisa,-jardin-shamrock-

hydrangea-ruby-annabelle-jardin-shamrock

hydrangea-sargentiana-jardin-shamrock-

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hydrangea-serrata-hallisan-jardin-shamrock

hydrangea-serrata-twist-and-show-fiore blu-e-foglie-rosse

hydrangea-cote-dazur–jardin-shamrock-, adatta ad esposizioni soleggiate e zone marine

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hydrangea-strong-annabelle: più -vigorosa della comune Annabelle, -jardin-shamrock-

Scoperte botaniche nel mio viaggio in Normandia

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Qui di seguito una galleria di immagini di piante, alcune per me sconosciute, che ho apprezzato nel viaggio in Normandia

Tra le betulle dalle belle cortecce

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Tra gli arbusti

clethra-alnifolia-jardin-le-vasterival: un arbusto che si riempie di spighe bianche in estate facendo una grande massa

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Dovrebbe essere una hydrangea ma non sono riuscita ad identificarla etang-aunay-hennebelle

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pileostegia-viburnoides-bois-de-morville-cribier-. Qui usata come tappezzante

schizophragma-viburnoides-jardin-le-vasterival, un’altra ortensia rampicante

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Una bella felce che richiede suolo molto umido

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Tra le erbacee perenni e le erbe ornamentali

fallopia-japonica-compacta-jardin-agapanthe-, pianta da ombra

filipendula-purpurea, una specie piccola,jardin-le-vasterival

inula-jardin-plume, una erbacea molto alta che produce fiori gialli a margherita

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peltoboykinia-watanabei-jardin-le-vasterival, foglie molto interessanti

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Una bella tappezzante sedum-takesimense-jardin-le-vasterival-

senecio-angel-wings-jardin-: meravigliose foglie vellutate e argentate

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verbena-hastata-jardin-plume: esiste anche con fiore bianco, una bella alternativa alla bonariense

 

 

Letto per voi:Genius loci, recensione di Fabio Iazzetti

Francesco Bevilacqua, GENIUS LOCI – Il dio dei luoghi perduti, Edizioni Rubbettino, 2010, 77pp., 8 euro

 C’è stato un tempo in cui il paesaggio veniva considerato un bene comune, appartenente a tutti. Le persone erano in grado di coglierne la bellezza e alcuni luoghi, particolarmente affascinanti e peculiari, venivano posti sotto la tutela di spiriti o numi – il Genius Loci – venivano quindi sacralizzati perché ammantati di un’aura divina.
Nel tempo il significato della parola Genius Loci è cambiato ed è andato perdendo quel senso originario che i nostri antenati vi avevano attribuito; oggi viene per lo più utilizzata da architetti, ed in particolare architetti paesaggisti, come una metafora per definire l’identità di un luogo, sia esso urbano o extraurbano.
Attraverso la lettura di poeti, letterati, filosofi, antropologi, geografi ed architetti Bevilacqua cerca di risemantizzare questo termine offrendone una definizione moderna e attribuendogli diverse sfaccettature senza però accantonarne il significato originale: “particolare identità di un luogo”, “carattere ambientale di un luogo”, “essenza di un luogo”, “sacralità di un luogo”.
Inoltre con questo breve libro l’autore ci guida in un percorso alla riscoperta dell’anima dei luoghi spiegandoci che per poterne coglierne la sottile bellezza è fondamentale che l’osservatore impari nuovamente a vedere e non semplicemente a guardare il paesaggio.
E’ un libro intenso, capace di farti vedere con occhi diversi quello che ti circonda che vale la pena leggere.

Fabio Iazzetti

Novità dall’Orto botanico di Brera a Milano. Luglio 2018

Orto di Brera, Crinum longifolium Lapense

La riapertura – anticipata dall’evento inaugurale del 4 luglio – arriva dopo un’importante fase di riqualificazione, avviata nel dicembre 2017, per rendere l’area che ospita le grandi alberature – pari a un terzo dei suoi 5 mila mq di superficie – più accogliente, ricco e polifunzionale, preservando il carattere originario di questo cuore verde tra gli eleganti palazzi del centro città, che dal febbraio 2018 è stato anche ufficialmente riconosciuto Museo, con disposizione di Regione Lombardia in base alla legge.

Orto botanico di Brera

In particolare, la riqualificazione ha significato sia interventi di valorizzazione delle alberature presenti, come i due secolari esemplari di Ginkgo biloba, alberi monumentali divenuti simbolo dell’Orto Botanico fin dalla fondazione nel 1774-1775, attraverso linee dei tracciati di sentiero e variazioni di livello del terreno, sia la creazione di “stanze” open air, lungo il percorso di transito dell’Arboreto, nuove aree educative con soluzioni interattive funzionali sia alle visite di scolaresche che di liberi visitatori.

Orto botanico di Brera

Interessante anche la riqualificazione dell’area compost, già esistente ma migliorata in senso estetico e funzionale, in armonia con le soluzioni generali adottate nel progetto e che prevedono largo uso di materiali riciclati provenienti dallo stesso Orto Botanico, mentre resta nascosta agli occhi del visitatore, ma perfettamente funzionante la nuova cisterna interrata per il recupero e il riutilizzo delle acque in giardino, nel rispetto di un progetto all’insegna della sostenibilità.Tra le novità, la “Vasca dei Pensieri”, un nuovo arredo dell’Arboreto, ispirata architettonicamente alla forma delle due storiche vasche d’irrigazione già presenti in giardino, che consiste in una panca ellittica aperta, in legni riciclati su base in pietra naturale dell’Orto, a cui fanno da cornice un maggiociondolo dal portamento scenografico e un osmanto dal profumo inebriante.

Orto botanico di Brera

Sul piano scientifico sono state arricchite le collezioni botaniche con un potenziamento del 30% degli esemplari presenti in precedenza. Si tratta ad esempio di felci, sia erbacee che arboree, piante primitive apprezzate per l’elegante simmetria e tessitura delle fronde. Ci sono poi, tra gli altri, molti arbusti della famiglia delle Berberidacee e delle Amamelidacee, dal fogliame ornamentale con piacevoli colori caldi, dal dorato al rosso.

Orto botanico di Brera

Orto botanico di Brera

Dal comunicato stampa
Per maggior informazioni http://www.unimi.it/lastatalenews/riapre-pubblico-larboreto-dellorto-botanico-brera

Beth Chatto si è spenta a 94 anni

Beth Chatto, 1979

Beth Chatto è stata una delle più grandi protagoniste del mondo del giardinaggio del XX secolo. Ha scritto moltissimi libri, innovato nelle tecniche sperimentando – nel suo giardino in Essex – il gravel garden, ha vinto molte medaglie d’oro al Chelsea Flower Show ed è stata una grande vivaista.

Da leggere sulla stampa

https://www.independent.co.uk/news/obituaries/beth-chatto-dead-gardener-chelsea-flower-show-winner-death-dies-a8351091.html

https://www.theguardian.com/lifeandstyle/2018/may/14/beth-chatto-obituary

https://www.bbc.com/news/uk-england-essex-44108301

http://www.bethchatto.co.uk/gardens/our-blog/garden-news/beth-chatto-27th-september-1923-13th-may-2018.htm

https://www.telegraph.co.uk/obituaries/2018/05/14/beth-chatto-garden-designer-plantswoman-writer-obituary/

Una intervista del 2016 https://www.youtube.com/watch?v=DrNsX2J5TOE

I suoi libri http://www.bethchatto.co.uk/publications/

Anteprima Orticolario 2018: dal 5 al 7 ottobre a Villa Erba, Como

 

La presentazione di orticolario 2018 presso Ethimo a Milano

Come da tradizione, si è svolta il 26 giugno a Milano presso Ethimo la conferenza stampa nella quale Moritz Mantero, fondatore e presidente di Orticolario, ha illustrato il programma della prossima X edizione di Orticolario che si terrà a Villa Erba sul lago di Como dal 5 al 7 ottobre 2018.
Il titolo sarà “Si salvia chi può!”, il tema il “Gioco”, la pianta protagonista la Salvia, l’ospite d’onore di Orticolario 2018, Roy Lancaster, vicepresidente dell’inglese RHS, Royal Horticultural Society, scopritore di piante, scrittore e giornalista, che riceverà il premio “Per un Giardinaggio Evoluto 2018”.

Arte e installazioni
Per festeggiare la decima edizione si è deciso di porre nel cuore di Orticolario. la piazza nel padiglione centrale del centro espositivo, una gigantesca installazione artistica gonfiabile: “OOOMM” di Sob Stefano Ogliari Badessi,  una monumentale installazione gonfiabile e immersiva interamente realizzata in seta firmata Mantero , che, giocando con la luce, la trasparenza, la forma, il colore, creerà una nuova prospettiva nella scultura: i visitatori, infatti, entreranno nell’opera d’arte, ne saranno completamente circondati.
In ala Lario, nella serra platani ci sarà “salvia immortalis” con una esposizione dei fotografi Stéphane Casali e Philippe Claudel e il progetto della garden designer Barbara Negretti dedicato ad una collezione di salvie aromatiche.

I bellissimi grissini-shanghai creazione dello chef di Tarantola

Il “Gioco”, tema di Orticolario 2018, ha solleticato la fantasia dei partecipanti al concorso internazionale “Spazi Creativi” per la progettazione e realizzazione di giardini e installazioni artistiche. Otto i finalisti, valutati dal Comitato di Selezione tra numerose proposte inviate da architetti, designer, paesaggisti, artisti, giardinieri e vivaisti da tutta Italia ed Europa.

Collezioni di salvie. Con l’intento di voler mostrare, in un ideale giro del mondo, molte delle specie che compongono il genere Salvia, Orticolario ha coinvolto realtà pubbliche e private capaci di sostenere questo ambizioso progetto. È nata così la collezione di “Salvia per Orticolario 2018”.
Il racconto di Orticolario spazierà dalla Salvia hispanica dalla quale si ricavano i semi di Chia alle salvie splendens che da centinaia di anni decorano i giardini occidentali. Verranno mostrate anche alcune curiosità botaniche come la Salvia apiana usata dagli sciamani americani per liberare gli spazi da qualsiasi spirito maligno o energie negative. Un percorso ampio ed energico che, per la prima volta, vede il coinvolgimento di un Istituto di ricerca nazionale come il CREA-Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, una grande azienda produttrice di giovani piante come Florensis e un appassionato coltivatore come Daniele Spinelli di Green Service, giovane e vivace azienda lombarda che, grazie alla grande passione di Daniele e alla sua professionalità, in breve tempo si sta affermando nel mondo delle piante perenni.

Design
Orticolario è anche design, perché un giardinaggio evoluto comprende tutte le componenti del bello, dalle piante agli arredi, agli oggetti e ai complementi. E dalla scorsa edizione hanno esordito gli spazi “DehOr. Design your horizon” in cui il design convive con la natura e dove i confini fra esterno e interno si annullano. Il progetto coinvolge numerosi designer e dà vita ad aree espositive che diventano una vera e propria mostra di idee e spunti. Per una concezione di giardino sempre più universale, inteso come stile di vita.

Alcune degli squisiti e bellissimi appetizer a basa di salvia proposti dallo chef di Tarantola

Espositori: leggi il comunicato stampa

Informazioni dettagliate sulle proposte e le iniziative di Orticolario 2018 sul sito continuamente aggiornato: http://orticolario.it/category/visitatore/

Francesca Marzotto Caotorta a Luino in occasione di Earth Prize 2018. 24 giugno 2018

Lo scorso weekend si è svolta a Luino la prima edizione di Earth Prize 2018, un premio per l’educazione ambientale. EarthPrize Lanscape è stato assegnato ad un grande personaggio dell’editoria come Francesca Marzotto Caotorta che ha trasformato l’arte del giardinaggio in una coinvolgente azione di valorizzazione del paesaggio e della cultura dei giardini.
Domenica 24 giugno Francesca Marzotto Caotorta ha tenuto una interessante conferenza alla biblioteca di Luino sollecitata da alcune mie domande.

Francesca Marzotto Caotorta intervistata da Laura Pirovano, Biblioteca di Luino, 24 maggio 2018

Ecco i links per ascoltare il suo intervento, che è stato molto stimolante su tanti aspetti del mondo del giardino e del paesaggio.

https://drive.google.com/file/d/1MRhy1TImZLVtlJ9pO0PxK40GF36kEu1w/view?usp=sharing

https://drive.google.com/file/d/1hwZSvPYTcWiiAHk_q091PnwsYEZCjLqS/view?usp=sharing

I edizione di Earth Prize International premio per l’educazione ambientale e paesaggio, Luino 23-24 giugno 2018

 

Presentazione Premio educazione ambientale, Sala Pirelli 14 giugno 2018

Si e’ svolta a Palazzo Pirelli la presentazione della prima edizione di ‘Earth Prize International’, il premio per l’educazione ambientale e per il paesaggio patrocinato da Regione Lombardia e promosso da WEEC Network (Word Environmental Education Congress) e dalla Citta’ di Luino (Va).

Oltre all’assessore regionale sono intervenuti, Alessandra Miglio, assessore all’Ambiente del Comune di Luino, Luca Novelli, direttore artistico del premio e Mario Salomone, Segretario Generale della rete WEEC. ‘Earth Prize International’, in programma a Luino il 23 e 24 giugno, prevede incontri, incontri, dibattiti, conferenze, musica e intrattenimenti centrati sul tema dell’ambiente e del paesaggio.

Di seguito l’elenco delle nomination annunciate oggi durante la presentazione:

Young Reporter for Environmental di Copenhagen, la piattaforma web che invita, informando, alla fratellanza universale;

Francesca Marzotto Caotorta che ha trasformato l’arte del giardinaggio in una coinvolgente azione di valorizzazione del paesaggio e della cultura dei giardini;

Reinhold e Magdalene Messner che, con un’inedita operazione museale, hanno dato ai grandi alpinisti un ruolo che va molto oltre l’agonismo e che lascera’ in eredita’ il rispetto e la cultura della montagna;

Linea Verde, storico programma televisivo che ha accompagnato l’evoluzione e la valorizzazione del paesaggio italiano;

Il Giardino di Albert, programma tv della Radio Televisione Svizzera che ha messo sotto osservazione i ghiacciai delle nostre Alpi;

Caterpillar trasmissione di Radio2, che in Italia ha coinvolto milioni di famiglie con l’iniziativa ‘Mi illumino di meno’;

Silver, il creatore di Lupo Alberto, che ha prestato il suo famosissimo lupo azzurro a campagne di educazione ambientale;

Trekking Locarno-Venezia che da alcuni anni anticipa l’apertura della via navigabile tra Svizzera e Venezia, destinata a diventare una delle attrazioni paesaggistiche e culturali europee;

Il progetto GreenSchool che ha coinvolto decine di migliaia di ragazzi della Provincia di Varese;

La APP realizzata dagli studenti della dell’ISIS di Luino, che consente di trovare passaggi auto gratuiti e sicuri, aggiungendo una valenza tecnologica al progetto di mobilita’ sostenibile ‘Equostop’. (Lnews)

Il programma della prima edizione che si terrà a Luino nei giorni 23 e 24 giugno prevede per sabato 23 giugno incontri, presentazione del film After the food di L. Di Caprio (ore 14.30 a Villa Hussy), incontri sul riciclaggio creativo ( ore 15.30 sala ragazzi della biblioteca). La sera di sabato 23 alle 21 al Teatro sociale di Luino Premiazione Earth Prize International. Domenica 24 giugno alle 10 aggiornamento sulle tematiche ambientali a villa Hussy e a seguire alle 11 Oltre il paesaggio, incontro con Francesca Marzotto Caotorta, moderatrice Laura Pirovano

Per info http://www.earthprize.international/

News in tema di corsi, fiere, libri e altro ancora.Giugno 2018

Agapanthus, Foto Fusaro, Archivio villa della Pergola

Agricoltura metropolitana

  • Il 1°giugno a Villa Valmer a Marsiglia – partner, stakeholder e rappresentanti delle istituzioni si sono incontrati per la conferenza finale di MADRE, il progetto europeo sull’agricoltura urbana e periurbana. Il progetto MADRE – Agricoltura Metropolitana per lo Sviluppo di un Economia innovative, sostenibile e Responsabile – è stato presentato da Patrick Crézé, Direttore Sviluppo, e Manon Dieny, coordinatore di progetto, entrambi afferenti ad AViTeM. Se il Catalogo delle buone pratiche, la piattaforma digitale Agri-Madre, i White Paper e il Policy Paper rappresentano i principali risultati del progetto MADRE, la firma di un accordo d’intesa per la creazione di un network mediterraneo su agricoltura metropolitana e sistemi agroalimentari costituisce l’impegno a continuare a lavorare insieme dopo la fine del progetto. Comunicato stampa

Ciclabili

  • Il Veneto lancia la “Ciclabile del Piave”: lunga 220 km, la pista attraversa un fiume di bellezze storiche, artistiche e paesaggistiche dalle Dolomiti al mare. Una meta turistica di nicchia che attraversa le tre province venete, in un tragitto che va dalle Dolomiti a Venezia e alla sua Laguna.
    Il progetto prevede che l’itinerario sia percorribile risalendo o discendendo il Piave, a piedi o in bicicletta. Per info http://www.visitpiave.com/

Concorsi

  • Il Verde editoriale annuncia la 19 edizione del Premio ‘La città per il verde’. La partecipazione è gratuita e sono candidabili gli interventi a favore del verde pubblico e della sostenibilità ambientale realizzati negli ultimi 5 anni dalle Amministrazioni comunali. Modulo di segnalazione
  • Concorso Sprech Agorà Design 2018: la piazza, le idee, i progetti. Per scaricare il bando (scadenza ore 12 del 2 luglio 2018)

Corsi e convegni

Fiere e vivai

Film

Giardini

  • Dalla partnership tra Marina Genova (www.marinagenova.it) e Ligurian Gardens (www.liguriangardens.com) nasce il progetto “Le vie del mare”, che porta alla scoperta di meravigliosi giardini e parchi storici della Liguria, realizzati tra il rinascimento e il novecento e per lo più affacciati sulla costa.Villa della Pergola ad Alassio (SV), Villa Durazzo Pallavicini a Genova Pegli, Villa Serra di Comago a Sant’Olcese, l’Abbazia di Cervara di San Girolamo al Monte di Portofino e Villa Durazzo di Santa Margherita Ligure: sono questi i 5 parchi del network Ligurian Gardens che da Marina Genova potranno essere raggiunti in barca, grazie alla collaborazione del charter nautico AYT Associazione Yacht Travel. Per info http://www.marinagenova.it/it-it/Le-Vie-del-Mare
  •  Programma di eventi a giugno al Giardino botanico di Oropa. Per info
  • A giugno i giardini di Villa della Pergola ad Alassio, sulla Riviera Ligure di Ponente, si colorano di diverse sfumature di blu, azzurro e bianco grazie alle fioriture degli Agapanthus, i cui fiori si dispongono a formare pennellate ricche di colore simili alle onde del mare. Quella di Villa della Pergola è una collezione unica in Europa per numero e qualità che conta oggi oltre 430 varietà diverse che potrà essere ammirata tutti i sabati e le domeniche di giugno con visite guidate su prenotazione.

Giardini terapeutici

  • Nel mese di maggio è stato inaugurato a Milano ‘l’Orto di Elkette’, il nuovo orto terapeutico realizzato da Missione Sogni Onlus nel Reparto Pediatrico dell’Ospedale Fatebenefratelli di Milano, grazie alla cooperazione tra la Onlus fondata nel 2003 da Antonella Camerana, il professor Luca Bernardo direttore e responsabile del reparto di Pediatria e il contributo di UniCredit. L’orto darà l’opportunità ai piccoli pazienti di impegnarsi nella coltivazione di frutta e ortaggi, distraendosi così dalla routine ospedaliera e trascorrendo parte della giornata all’aria aperta.

Libri consigliati dalla Libreria della natura

  • La Méditerranée dans votre jardin, Une inspiration pour le futur, di FILIPPI O.
  • Designing with palms, Dewees T.
  • Shades of green, Sales J.
  • Gardens of style Private hideways of the design world di MCCULLOCH J.
  • Around the world in 80 trees, Drory J.
  • Giardino della Guastalla, Gianni F.
    A Landscape legacy, John Brookes
  • A Landscape of legacy, Private hideways of design
  • Guide des fleus sauvages de Méditerranée occidentale, di Thorogood C.

Milano

  • 12 giugno ore 18, alla Casa del Manzoni, via Morone 1, presentazione del libro Il ponte di Adamo di Luca Novelli
  • 13 giugno ore 18, presso lo Studio Battisti, di discute del nuovo PGT di Milano con S. Agostini, J. Gardella, G. Longhi, L. Pilotti, U. Targetti e M. Viviani. Viale Caldara 13, interno 7
  • 18 giugno Conferenza sul Progetto comunale di riapertura della cerchia interna dei Navigli, Italia nostra Milano, via Duccio di Boninsegna 21/23. Programma

Letto per voi. Giugno 2018

Hope Jahren, Lab girl, Codice Edizioni, 2018, 316 pp., 22 euro

L’autrice è una geobiologa americana inserita nel 2016 da Time magazine tra le 100 persone più influenti al mondo.
Il libro è la sua autobiografia e rappresenta un inno alla passione, alla curiosità e anche all’umiltà che contraddistingono un vero scienziato. Una lettura appassionante in cui la ricercatrice ci racconta i segreti delle piante e  alterna brani della sua vita a momenti della sua ricerca per studiare alberi, fiori, semi e terra. Instancabile viaggiatrice , ha compiuto ricerche sul campo dal Midwest degli Usa alla Norvegia, all’Irlanda, al Polo nord e  alle Hawaii.
Il libro è diviso in tre parti: Radici e foglie; Legno e nodi; Fiori e frutti

Ci sono alcune frasi del libro che mi hanno colpito e che trascrivo brevemente

‘L’uomo non è in grado di fare una foglia ma sa come distruggerla’

‘Non si scappa: in questo preciso momento, nelle sinapsi del vostro cervello, sono le foglie ad alimentare i pensieri sulle foglie’

‘Dal dente di leone al narciso, dalla felce al fico, dalla patata al pino, ogni pianta che cresce sulla terra combatte per due obiettivi: la luce, che viene dall’alto e l’acqua, che viene dal basso. Qualsiasi competizione tra due piante si può decidere in un’unica mossa, quando la vincitrice raggiunge contemporaneamente un’altezza maggiore e affonda le proprie radici più in basso di quella sconfitta’.

‘Il legno di un albero è anche la sua autobiografia: possiamo contare gli anelli per capire quanti anni ha, visto che ogni stagione di crescita necessita di una nuova guaina prodotta dal cambio’

‘La cosa più importante per uno scienziato, quella che viene prima di tutto il resto è una domanda’

Vincitore del National Book Critics Circle Award for Autobiography.

Giardini in viaggio Laura Pirovano