Anche quest’anno ritorna la rassegna biennale del Comune di Verbania “Editoria & Giardini”, giunta al quattordicesimo appuntamento.
L’attenzione di questa edizione è rivolta all’acqua, acqua che in giardino è presente in molteplici forme: fontane, stagni con piante acquatiche, cisterne e pozzi; ma anche acqua che non c’è e che spinge i progettisti a inventare soluzioni per farla arrivare e utilizzarla al meglio.
Si illustreranno i principali giardini italiani in cui l’acqua è protagonista e si disserterà di marchingegni e coltivazioni acquatiche. Ma la rassegna è anche un punto di riferimento per coloro che cercano, nel salone librario e negli eventi che si susseguono per nove giorni, le novità e le curiosità del mondo del giardino. Allora si parlerà di cucina e di culinary gardener, di blog, del potenziale elettrico nascosto nelle piante, di cianotipia, di disegno botanico, di “prato in fondo al lago”.
Da non perdere
1 settembre, ore 11.00, PROGETTO RisVOLTA, Il potenziale elettrico nascosto delle piante, a cura di Daniel Alexei, Mirco Umberto Granata, Silvia Paola Assini, Università degli Studi di Pavia
e fino alle 17 mercatino di piante particolari
2 settembre, 15.30, Villa Giulia, primo piano, Conferenza con Lauro Marchetti curatore del Giardino di Ninfa a Cisterna di Latina 17.30 Terrazza di Villa Giulia ( primo piano) Incontro con Elena Accati, docente universitaria e scrittrice Nicoletta Campanella, autrice del volume “Grandi Giardiniere” Mimma Pallavicini, giornalista, giardiniera e scrittrice in collaborazione con Associazione Culturale Gabaré
4 settembre, ore 15.30, Villa Giulia Parco di Villa Giulia ( primo piano) l giardino acquatico con Gianni Ricci del Vivaio EtaBeta di Conzano Monferrato e alle 16.30 presentazione del libro ’94 passi in giardino’ di e con Lorenza Zambon
5 settembre, 15.20 Un saggio uso dell’acqua per le piante ornamentali con Filippo Alossa
6 settembre, Villa Giulia, primo piano Giochi d’acqua, Conferenza di Renata Lodari e Federico Fontana
7 settembre, Villa Giulia, primo piano, 16.30, L’acqua che modella il paesaggio, Villa Gregoriana con Maurizio Rivolta
8 settembre dalle 9 alle 13, Giornata di studi su Il giardino e l’acqua, a cura del magazzeno storico verbanese
Corso Zanitello, 10
Orari di apertura del salone e delle mostre: da lunedì a giovedì dalle 15.00 alle 20.00; venerdì, sabato e domenica dalle 10.00 alle 20.00. Ingresso libero
Sabato 21 luglio si è spento all’età di 93 anni il grande paesaggista belga Jacques Wirtz.
Ha rivoluzionato l’arte del giardino del secolo scorso reinvetando l’arte topiaria nei suoi numerosi giardini soprattutto privati ma anche pubblici come il bellissimo intervento ai jardins des Tuileries a Parigi.
Ricordo la grande emozione quando qualche anno fa ho finalmente visitato con la guida del figlio Peter il suo magico giardino privato nei dintorni di Anversa e successivamente sono rimasta incantata dal giardino La petite Garenne dove la geometria delle forme topiarie si sposa armoniosamente con la leggerezza delle graminacee. (vedi mio articolo su Gardenia https://www.giardininviaggio.it/giardininviaggio/wp-content/uploads/2013/03/GA_346_Anversa_txt.pdf).
Fornara, I due noci 1920, Museo del paesaggio verbania
Fino al 30 settembre 2018 ARMONIE VERDI. Paesaggi dalla Scapigliatura al “Novecento”
Opere d’arte della Fondazione Cariplo e del Museo del Paesaggio di Verbania, Pallanza, Palazzo Viani Dugnani Comunicato stampa
Elena Accati, Ragazze di ieri, Artistica Editrice, 2017, 272 pp., 16 euro
Un nuovo romanzo della Prof. Elena Accati, che dopo la sua brillante carriera accademica nel campo dell’agronomia e della botanica, ha iniziato una altrettanto interessante carriera di scrittrice regalandoci delle i riflessioni prpfonde sul rapporto madre-figlia, come nel bel ‘Le storie che non ti ho raccontato’ del 2015, sul percorso di formazione delle donne, sulla società di ieri e di oggi.
In questo nuovo romanzo Elena ci racconta l’adolescenza di due amiche molto diverse tra loro per provenienza sociale ma accomunate da uno spirito libero e anticonformista e dalla passione per la letture e per la scrittura.
La passione di Veronica – dietro la quale si intravvede la stessa autrice – per la natura e le escursioni in montagna, la passione di Regina per i romanzi d’amore, i primi amori e i primi dolori, i progetti, il confronto tra due classi sociali e due stili di vita differenti, sono gli elementi principali della trama del romanzo che ci restituisce un ritratto molto vivo e interessante della formazione di due adolescenti nella Torino degli anni cinquanta con il contrasto tra una Calabria ancora poverissima e arretrata e una Alassio tipico luogo di vacanze della borghesia piemontese.
Molto belle le descrizioni dei paesaggi della Valle Cervo, meta di tante gite ed escursioni.
La scrittura di Elena Accati è molto fluida e sa restituire un clima e un ambiente in maniera molto acuta e precisa.
Il libro è stato presentato il14 maggio 2018, al 31esimo Salone Internazionale del Libro di Torino, nello Spazio Incontri, di via Santa Teresa a Torino.
Prato fiorito intorno ad Arcachon. Foto Donatella Lupo
Associazioni
L’associazione Giardino e paesaggio di Milano ha un bel programma di visite e conferenze per il periodo autunnale. Programma
Concorsi
Il premio 2018 della categoria ‘creazione’ del festival internazionale di Chaumont sur Loire (che siterrà fino al prossimo 4 novembre), quest’anno dedicato al tema ‘Jardins de la pensée’ è stato attribuito al progetto Dans les bois, composto da Phoebe Lickwar, Matthew Donham, Hannah Moll e Andersen Woof che hanno realizzato un giardino che evoca l’universo di José Louis Borges. Per vedere i giardini esposti in questa edizione del Festival vedi www.domaine-chaumont.fr
Corsi e convegni
Sabato 28 luglio – sabato 4 agosto IL RESPIRO DELLA TERRA – Seminario di ecologia condotto da Giovanna Marziani e Claudio Longo. Alloggio presso Ashram Vishuddi. Località Biancalana, comune di Mercatello sul Metauro (Pesaro – Urbino. Programma. Per altre informazioni e prenotazioni: vai al sito centrostudiyoga.it
· 19-20 settembre Workshop Valfredda: il 19 ci saranno due seminari : Thomas Rainer e Nigel Dunnet. Mezza giornata per seminario ripetuto uguale per due volte (uno alla mattina e uno al pomeriggio). Il 20 la giornata intera con Piet Oudolf. Programmi vedi links sotto
Orticolario ha donato una collezione di cento rododendri al parco storico di Villa Erba, dove ogni anno si svolge l’evento: salvati dall’eliminazione, sono stati messi a dimora per abbellire e qualificare uno dei viali di accesso al polo espositivo. Un piccolo gesto che contribuisce alla valorizzazione del parco come bene territoriale. Comunicato stampa
Libri
Segnalati dalla Libreria della natura di Milano
L’anima in giardino. Arti e poetiche del Genius loci, Martella M., Derive e Approdi, 2018
Pascal Cribier a Gardener’s journey, di Collectif, editore editions Xavier Barral, 2018
Hot color dry garden, by Sterman N., Timber Press, 2018
Sunflowers, by Harris S.A., Reaktion books, 2018
Milano
22- 23 settembre, Milano, sarà la capitale europea delle ebike. Arriva infatti in Piazza Castello / Largo Cairoli “Bike Up” il festival europeo dedicato alla bicicletta elettrica.Oltre 30 espositori, produttori di ebike, che potranno essere provate dai visitatori.
27-30 settembre, Milano Green Week, la prima manifestazione del Comune di Milano, firmata da YES MILANO e organizzata da MIAMI, per la valorizzazione e la condivisione del patrimonio verde della città.
Per info https://www.milanogreenweek.eu/
Siti web
http://dryades.units.it/floritaly/
Portale della Flora d’Italia Frutto di un team di 50 botanici coordinati dal Museo di Storia naturale di Milano, offre un censimento di circa 10.000 specie e sottospecie di piante spontanee che crescono in Italia
Viaggi e gite
12 settembre Italia nostra Milano organizza ‘Dal Ticino al Naviglio grande’ con le guide culturali Guido Rosti Cesàri e arch. Umberto Vascelli Vallara. Per iscrizioni contattare la segreteria al numero: 02.86461400 o scrivendo a milano@italianostra.org. Per info sul programma https://www.facebook.com/italianostramilano/?ref=settings
29 luglio – 5 agosto Nel bicentenario della morte del grande Humphrey Repton, un bellissimo viaggio tra alcuni dei suoi giardini più famosi nell’Inghilterra del nord e Galles, a cura di Manchester Language School con la guida dello storico dei giardini Michalejon Ashworth. Programma.
Jardin Plume di Patrick e Sylvie Quibel – Auzouville sur ry
Un viaggio molto interessante e piacevole tra paesaggi e architetture dalla Normandia a Parigi quello appena concluso organizzato da Anna Chiara Vendramin e Filippo Piva, paesaggisti che da circa 10 anni organizzano viaggi di studio con Mille papaveri rossi. Ad accompagnare il viaggio oltre ad Anna Chiara e Filippo, Hervè Brunon, storico dei giardini francese e autori di molti libri sulla storia e sulla filosofia dei giardini, che ci ha fatto scoprire alcuni notevoli giardini privati, in primis quello del grande Pascal Cribier.
In questo primo post presento una sintesi illustrata da alcune immagini e a parte parlerò della collezione di ortensie Shamrock di Corinne Mallet, degli ultimi progetti parigini e delle piante interessanti che ho scoperto durante il viaggio.
Durante il percorso abbiamo visitato molti giardini privati, opere architettoniche, waterfront a Rouen e scoperto le ultime novità paesaggistiche e architettoniche di Parigi. Luoghi diversi alcuni di grande suggestione, come il giardino di Cribier e Jardin Plume o il cimitero americano sopra Ohama Beach, altri di grande interesse botanico come la straordinaria collezione di ortensie di Corinne Mallet, altri infine ricchi di spunti progettuali come i nuovi parchi parigini.
Siamo partiti dal ‘grandioso’ Axe Majeur. a Cergy Pontoise (sobborgo a nord ovet di Parigi) dello scultore israeliano Dani Karavan e dell’architetto Ricardo Bofill: iniziato nel 1980 e tutto giocato sul numero 12 a partire dal candido colonnato in cemento e organizzato in diverse stazioni tematiche con grandi prospettive che raggiungono Parigi. Opera faraonica e monumentale che a mio parere offre alcune scenografie molto riuscite e alcune parti un pò troppo pesanti.
axe-majeur-karavan-cergy-pontoise. La grande prospettiva con scalinata e ponte sul fiume Oise
axe-majeur-karavan-cergy-pontoise: il colonnato formato da 12 colonne di cemento bianco
axe-majeur-karavan-cergy-pontoise.
axe-majeur-karavan-cergy-pontoise. Il lungo ponte di ferro rosso sul fiume
axe-majeur-karavan-cergy-pontoise. Tour Belvédère nel centro della piazza con due edifici neoclassici di forma semicircolare
Il giardino di Pascal Cribier ‘Bois de Morville’ a Varengeville sur mer è un luogo di grande fascino: mi ha colpito molto il grande prato fiorito davanti alla casa, dominato da Deschampsia cespitosa che ne costituisce la trama strutturale nel periodo estivo, le morbide curve disegnate nel terreno, le potature minuziose che rendono la trasparenza degli alberi e le siepi modellate morbidamente.
Giardino di Pascal Cribier: la casa e la grande prateria
Giardino di Pascal Cribier: la grande prateria estiva con Deschampsia che funge da sostegno alle piante annuali
Giardino di Pascal Cribier: un angolo magico del bosco
Giardino di Pascal Cribier
Giardino di Pascal Cribier: la stanza gialla con tra le altre Hydrangea Gold
Giardino di Pascal Cribier
Giardino di Pascal Cribier: una grande quercia potata in trasparenza per massimizzare luce, aria e difendere i rami dai venti
Jardin Le Vasterival della Principessa Sturdza – autodidatta norvegese – è un luogo interessante dal punto di vista botanico, soprattutto nella parte boschiva ma in generale l’ho trovato troppo caricato con aiuole un poco banali, ma non vorrei fare troppo la difficile!
Jardin Vasterival Princ. Sturdza a Varengeville sur mer
Bois de Moutiers è la prima opera frutto della collaborazione tra Jekyll e Lutyens, che era un giovane architetto all’inizio della sua carriera. Un giardino molto grande con una parte di percorso nel bosco e viste sul mare e alcuni bordi misti classici.
Bois de Moutiers a Varengeville sur mer: l’igresso al giardino
Bois de Moutiers a Varengeville sur mer: uno dei bordi misti di Jekyll
Bois de Moutiers
Jardin Agapanthe di Alexandre Thomas a Reux: giardino molto famoso, molto pubblicato e molto elogiato. Il mio parere è che sia un giardino con un utilizzo molto riuscito e creativo della vegetazione, con alcuni angoli davvero suggestivi. Ma nell’insieme mi ha dato l’impressione di essere un pò troppo modaiolo, voluto in alcune parti, quasi una vetrina per il paesaggista. Come ci diceva Hervé Brunon nell’accompagnarci nella visita un giardino in cui convivono caos e ordine. Molto bella la parte con l’acqua che scorre tra le pietre. Nell’insieme però è come se mancasse un filo conduttore. Da vedere comunque!
Jardin Agapanthe: uno degli angoli intimi del giardino con in primo piano le belle foglie variegate di una erbace da ombra Fallopia japonica compacta, che conosco perchè l’ho piantata nel mio giardino assieme alle felci.
Jardin Agapanthe: uno dei percorsi avvolti dalle belle ortensie.
Jardin Agapanthe: come una tenda un esemplare di Abies cranstonii avvolge il piccolo cancello di ferro.
Jardin Agapanthe: di ispirazione giapponese l’acqua che scorre sulle belle pietre lungo uno dei percorsi.
Normandy American cemetery and memorial a Colleville-sur-mer
Normandy American cemetery and memorial a Colleville-sur-mer
Normandy American cemetery and memorial a Colleville-sur-mer
La ricostruzione contemporanea del giardino di Chateau de Brécy è molto scenografica ma assolutamente priva di poesia.
jardin-chateau-de-brecy
jardin-chateau-de-brecy: interessanti all’ingresso del giardino i grandi cilindri di carpino, l’unico segno davvero contemporaneo nel disegno del giardino
Un giardino davvero fantastico è Jardin plume della coppia di vivaisti-paesaggisti Patrick e Sylvie Quibel: un capolavoro di eleganza sobria e di naturalezza, un disegno forte e al contempo armonico e poetico che accoglie composizioni molto naturali, vaporose e vivaci di erbacee perenni. Tante idee e grande capacità di usare al meglio le piante erbacee. Un giardino originale e ricco di spunti. Uno dei miei preferiti in questo viaggio.
Sylvie Quibel ed Hervé Brunon all’ingresso del Jardin plume
Jardin plume: una vista d’insieme del giardino
Jardin plume: il piccolo stagno
Jardin plume: una distesa di bossi dialoga con una vite spettinata
Jardin plume: contrasto tra rigore delle forme topiarie e naturalezza delle vaporose erbe
Dopo tanti anni ho rivisto il giardino di Monet a Giverny: che delusione le bordure così volgari, sgraziate per colori e scelte di erbacee. Monet sarebbe indignato. Meno male che si sono salvati il lago delle ninfee e gli interni della casa.
Jardin Monet a Giverny: il lago delle ninfee
Jardin Monet a Giverny: un esempio clamoroso con una orrenda combinazione di gerani rosa e rossi!
Giverny la stanza gialla della casa di Monet
A Rouen abbiamo passeggiato lungo l’waterfront della Senna: una prima parte del 2011 a firma In Situ e una seconda più recente di Jacqueline Osty, con molte piante da secco, betulle e un bel gioco di pavimentazioni.
Rouen:watefront di In Situ, 2011
rouen-waterfront-seine-2011-insitu
Rouen waterfront Osty 2016
Rouen waterfront Osty 2016
Rouen waterfront Osty 2016
Rouen waterfront Osty 2016
Rouen waterfront
Jardin plume: spettacolare nella sua sobria eleganza il grande spazio disegnato a quadrati di graminacee e alberi di melo.
Mancavo da Parigi da qualche anno e come ogni volta che ci torno ho trovato molte novità, alcuni parchi completati, nuove architetture e scoperte di luoghi che non conoscevo. Città meravigliosa che ci regala sempre nuove sorprese. Molto interessante la Fondation Vuitton di Gehry, un vascello calato nell’acqua con una scenografica cascata iniziale. Bella e così naturale la conclusione del Parc Martin Luther King di Osty di cui avevo apprezzato la prima parte. Interessante il parc Billancourt di cui sono state completate la prima e l’ultima parte e di cui manca ancora la parte mediana. Notevole l’architettura del giapponese ShigeruBan che ospita il nuovo auditorium Seine musicale sull’Ile Seguin (dove purtroppo non ci sono che tracce malandate del bel giardino temporaneo di Desvigne). Una scoperta, grazie a Mille papaveri rossi, il parc des Cormailles di Agence Ter. E infine il giardino che Gustafson ha disegnato alla periferia di Parigi per Exxon (oggi sede della società giapponese Hanami) e il piccolo giardino, molto elegante e formale di Abercrombie su Champs Elysées.
Ecco alcune immagini
Fondation VUITTON
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Parc Martir Luther King-Clichy Batignolles- Osty
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jardin-martir-luther-king-osty-
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jardin-martir-luther-king-osty
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jardin-martir-luther-king-osty. Un’idea semplice per una struttura che accoglie rampicanti
Parc des Cormailles Agence Ter
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parc-des-cormailles-agence-ter: un particolare degli orti didattici
parc-des-cormailles-agence-ter: una delle aree gioco
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parc-des-cormailles-agence-ter
parc-des-cormailles-agence-ter: il percorso sulla piccola collina da cui si domina il parco
parc-des-cormailles-agence-ter: vista dall’alto
Parc Billancourt Agence Ter: una visita molto interessante con la guida di una paesaggista capo progetto del team dello studio, Helen Stokes che ci ha anche accompagnato a vedere il quartiere Trapeze con alcuni dei giardini condominiali
Parc Billancourt. Nell’immagine Helen Stokes ci illustra il progetto
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Quartiere Trapeze Billancourt
Quartiere Trapeze Billancourt
Seine Musicale Isle Seguin, progetto di Shigeru Ban: molto interessante l’architettura che ruota a seconda dell’esposizione solare, ma estremamente deludente e non riuscito l’intervento paesaggistico che lo attornia con una serie di piante seccate perchè non scelte correttamente, credo.
Seine musicale e la collina del jardin Bellini di piante seccate, purtroppo
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seine-musicale-shigeru-ban: la parte rotante rivestita da pannelli solari
Jardin Shamrock è una straordinaria collezione di ortensie, una delle più importanti al mondo, piacevolmente disposte in un giardino di circa 2.5 ettari a Varengeville sur mer: 2000 piante di oltre 1200 varietà collocate secondo la provenienza geografica, soprattutto Giappone, poi America del nord e centrale.
Ad accompagnarci nella visita Robert Mallet il marito della famosa collezionista Corinne. Un paradiso per gli amanti, come me, delle hydrangea. Qui ho fatto molte interessanti scoperte che mi piace condividere.
hydrangea-agrifolia-jardin-shamrock-mallet
hydrangea-arborescens-bella-anna-jardin-shamrock-: simile alla quercifolia per le foglie
hydrangea-blue-bell-jardin-shamrock-: dai fusti neri
hydrangea-eco-pink-pukk- -jardin-shamrock: dal profumo di biancheria pulita
Francesco Bevilacqua, GENIUS LOCI – Il dio dei luoghi perduti, Edizioni Rubbettino, 2010, 77pp., 8 euro
C’è stato un tempo in cui il paesaggio veniva considerato un bene comune, appartenente a tutti. Le persone erano in grado di coglierne la bellezza e alcuni luoghi, particolarmente affascinanti e peculiari, venivano posti sotto la tutela di spiriti o numi – il Genius Loci – venivano quindi sacralizzati perché ammantati di un’aura divina.
Nel tempo il significato della parola Genius Loci è cambiato ed è andato perdendo quel senso originario che i nostri antenati vi avevano attribuito; oggi viene per lo più utilizzata da architetti, ed in particolare architetti paesaggisti, come una metafora per definire l’identità di un luogo, sia esso urbano o extraurbano.
Attraverso la lettura di poeti, letterati, filosofi, antropologi, geografi ed architetti Bevilacqua cerca di risemantizzare questo termine offrendone una definizione moderna e attribuendogli diverse sfaccettature senza però accantonarne il significato originale: “particolare identità di un luogo”, “carattere ambientale di un luogo”, “essenza di un luogo”, “sacralità di un luogo”.
Inoltre con questo breve libro l’autore ci guida in un percorso alla riscoperta dell’anima dei luoghi spiegandoci che per poterne coglierne la sottile bellezza è fondamentale che l’osservatore impari nuovamente a vedere e non semplicemente a guardare il paesaggio.
E’ un libro intenso, capace di farti vedere con occhi diversi quello che ti circonda che vale la pena leggere.