Una selezione di appuntamenti dedidati a giardini, installazioni, design e altro.
Università Statale
Human spaces a cura di Interni.
Installazioni nel cortile d’onore Foresta di violini, 2 grandi tronchi di abete su un cavalletto a ricordare la distruzione delle foreste del Trentino. Sleeping piles, un prato con 7 torri alte 5 metri. Regeneration, divisori da giardino con materiali di recupero
Fuorisalone 2019 | Piuarch, la foresta dei violini
Basilica di San Celso corso Italia 41 fino al 14 aprile
Claritudo- Luce e trasparenza, a cura di Angela Madesani con Elisabetta Mero.
In mostra sono le opere di 5 protagonisti dell’arte contemporanea: Satoshi Hirose, Maria Lai, Jacopo Mazzonelli, Elisabeth Scherffig, Antonio Trotta.
Brera
Orto botanico: Circular garden, strutture realizzate con materiale derivante da apparato radicale dei funghi
Circular Garden
San Marco: La visione di Leonardo, installazione immersiva per far rivivere la Conca dell’Incoronata Sagrato della Chiesa di San Marco:design outdoor taste : un giardino urbano e arredi da esterno
Showroom SCIC VIA DURINI 19
Franco Maria Ricci dalla Scic al Labirinto
Franco Maria Ricci | Scic Events
a Santambrogiomilano LaTerrazza,via Arco 112 aprile ore 18 evento 5.G: Glass Garden Granatum Grape Gwenyn grazie alla felice collaborazione tra la Rivista Internazionale TOPSCAPE, l’Architetto Carlo Santambrogio, PN Studio Milano e GreenDesign. Francesco Tomasinelli, ecologo e ospite fisso di RAI3 GEO, racconterà del meraviglioso mondo delle farfalle e degli impollinatori urbani che, nella libertà del loro volo fertile, garantiscono la nostra sopravvivenza.
Da prenotare! paysage.it/index.php?page=evento_2019_04_5G_iscrizione&utm_source=newsletter5G.PAYSAGEinoltre presenterà in anteprima il nuovo numero della monografia annualeGIARDINO ITALIANO 6 e sarà selezionata la cover 2019.
BSpace, hub di Via Fatebenefratelli 9,apre le porte a visitatori e professionisti del settore, dalle 10 alle 22 e si prepara a celebrare l’attesa ricorrenza che anima la città con l’evento RED – Real Experience Design che andrà in scena giovedì 11 aprile dalle ore 18 alle 22.
5 VIE
Via S. Valeria 4, MATERIA MISTA (a cura di Gheo Clavarino), progetto di allestimento di un giardino milanese, il cui filo conduttore è la materia grezza declinata nelle differenti potenzialità espressive specifiche a seconda delle caratteristiche del materiale utilizzato (carta, ferro, ottone, legno , rame, cemento, foglie, ecc…). Io ovviamente porterò le foglie!
CIRCOLO FILOLOGICO, VIA CLERICI
Ingo Maurer
Ingo maurer
FONDAZIONE VICO MAGISTRETTI, via Conservatorio 20 Mostra Cose normali: abitare con Vico Magistretti
TRIENNALE
– Japan Design Week di Milano: per la prima volta oltreoceano la mostra Takumi, un mix tra tradizione giapponese e design contemporaneo declinata in un percorso che esplora l’arte, l’arredamento, il costume, l’artigianato, il cibo e la tecnologia: sei installazioni di diversi generi firmate da alcuni tra i migliori artisti contemporanei del paese del Sol Levante, tra cui la calligrafa SISYU, che si esibirà in una live performance
– esposizione di 200 oggetti del museo del design
LARGO ISARCO E VIA OROBIA
Fondazione Prada dal 6 aprile
“Whether Line”, installazione multimediale di grandi dimensioni realizzata da Lizzie Fitch (USA, 1981) e Ryan Trecartin (USA, 1981) rappresenta il primo risultato di un processo creativo, intrapreso dalla fine del 2016, attraverso il quale i due artisti indagano il concetto di “nuova” terra promessa e l’instabilità intrinseca all’appropriazione territoriale.
Whether Line
Foresta di bambù alla Fabbrica Orobia 15 di Anna Lenti
FABBRICA DEL VAPORE
Design no brand: creatività, ricerca stilistica e nuovi materiali
TORTONA
Armani silos: The challenge, mostra dedicata alla carriera di Tadao Ando secondo 4 percorsi tematici: Forme primitive dello spazio; Una sfida urbana; Genesi del paesaggio; Dialoghi con la storia
Base, Via Bergognone, Food for buzz, progetto di una designer olandese per attirare insetti impollinatori
QUARTIERE ISOLA
Swinging furniture: con In tree table
Giardini di Via De Castilla 26
A cura di Claudia Zanfi/Atelier del Paesaggio “I Giardini di Leonardo” è un omaggio al genio di Leonardo da Vinci nel 500° dedicato al grande maestro.
È un percorso pubblico ideato da Claudia Zanfi e Andrea Liberni, in cui botanica, architettura, eco-design e natura si fondono in un programma inedito che trasforma il quartiere Isola in un giardino d’arte, con materiali interamente vegetali, allestiti nell’area esterna della Stecca 3.0. Palazzo Lombardia – Piazza città di Lombardia, Milano
di Michele Fabbricatore per Green IslandIl “Giardino della Mente” è un’installazione dell’artista e designer Michele Fabbricatore pensata per lo spazio pubblico e per la didattica, una scultura alta 4 metri, realizzata con riuso di materiale ligneo e contornata da un giardino mediterraneo, in collaborazione con Vivai Giorgio Tesi Group. VISITE GUIDATE 10-11-12-13 APRILE, ore 16.00-17.00 Partenza da Via de Castillia 26, Zona Isola, Milano www.amaze.itGreen design, arte, botanica: una passeggiata tra i giardini dell’Isola, a cura di Claudia Zanfi, storica dell’arte e paesaggista.
La prossima edizione di Orticola, che si terrà dal 17 al 19 maggio 2019 ai giardini Indro Montanelli di Milano, ha scelto come TEMA “Piante amiche: le buone associazioni botaniche”, vale a dire combinare tra loro piante con le stesse esigenze. Molte le interessanti novità dell’edizione 2019.
Biglietti 2019
C’è la possibilità di acquistare il biglietto online a € 10,00 fino al 30 aprile.
Le installazioni
La progettazione della fontana quest’anno è stata affidata a Piante Faro, artefice di un affascinante allestimento con piante adatte al clima mediterraneo, proponendo qui un’interpretazione del giardino produttivo,tema del festival Radicepura da loro organizzato in Sicilia.
All’ingresso di Palazzo Dugnani, l’allestimento di Antonio Perazzi con Piante Faro dal titolo “Bosco e Giardino” che con il posizionamento di un bosco di giovani alberi dai 2 ai 3 metri e mezzo, vuole essere un invito ai visitatori di Orticola a comperare alberi nuovi, sani e robusti per aiutare il paesaggio italiano a rigenerarsi dopo le conseguenze della tragica tempesta che lo scorso autunno ha abbattuto milioni di alberi in diversi parti del paese.
Anche gli altri ingressi, come da tradizione, sono curati con particolare fantasia e creatività: Gheo Clavarino, insieme a Luini 12, allestisce l’ingresso di piazza Cavour con il Vivaio Minari di Piergiorgio Minari, accogliendo il visitatore in un “cerchio verde”; mentre il varco di via Palestro sarà realizzato a cura del Vivaio Fratelli Ingegnoli che utilizzerà vite e bosso abbinati.
Orticola per Milano
Anche quest’anno parte dei proventi derivanti dalla Mostra sarà destinato ai Giardini Indro Montanelli e, in particolare, nell’aggiornamento e nella fornitura delle nuove mappe dei Giardini, che troveranno spazio nelle bacheche, restaurate sempre con i proventi della Mostra nel 2018.
Prosegue sempre con nuove piantagioni e l’integrazione dell’aiuola matrice, l’impegno in via dei Giardini, nel piccolo, storico e romantico Giardino Perego, dove nel 2019 si prevede il proseguimento dell’iniziativa della ‘Passeggiata nel giardino storico’, una visita al giardino in compagnia di storici, esperti e vivaisti, per raccontare il giardino stesso. Sempre attivi in viale Eginardo gli Orti Fioriti di CityLife, realizzati da Orticola di Lombardia su un’estensione di circa 3000 metri quadrati, nell’ambito del progetto di riqualificazione urbana del quartiere Fiera di Milano, a cura di CityLife. Infine Prosegue inoltre la manutenzione del Giardino di Palazzo Reale dove è nata un’oasi per una piacevole sosta nel cuore della città.
Impariamo a Orticola
Da sempre considerati un “plus” di Orticola, i momenti gratuiti di incontro per adulti e bambini, intesi come laboratori, corsi, dimostrazioni, presentazioni di libri, parchi e giardini, sia ludici e divertenti, che tecnici e divulgativi, quest’anno sono più di 100, allestiti, in giro per la mostra-mercato, nelle tre aree corsi a disposizione (Dugnani 1, Dugnani 2 e Magnolia), negli stand degli espositori e nello spazio dedicato a CityLife.
Orticola Arte
Quest’anno insieme a Pao, giovane artista milanese,con laboratori artistici e murales dedicati alla Scuola Primaria Dante Alighieri di Milano e sculture donate alla città dall’artista stesso e da Orticola di Lombardia, grazie a Gruppo Banca del Ceresio, main partner di Orticola e di Orticola Arte.
Fuori Orticola
Con Orticola al Museo aumentano gli “amici-musei” di Orticola, gli 11 del 2018 diventano 14 quest’anno con la partecipazione del Museo del ‘900, del Museo Diocesano Carlo Maria Martini e del Mudec, e presentano visite guidate, come l’Orto Botanico, la Gam e la Triennale, laboratori per bambini al MuBa, “The secret garden”, la creazione di Cinzia Felicetti nel chiostro delle Gallerie d’Italia, installazioni che interpretano il museo al Bagatti Valsecchi, percorsi verdi al Poldi Pezzoli, e l’incontro sulla biodiversità e il percorso alle installazioni artistiche al Museo Botanico Aurelia Josz
Orticola per Leonardo
Disegno della pergola inserita nel cortile del Castello sforzesco. Il progetto, promosso dal Comune di Milano e fa parte del progetto Orticola per Leonardo.
Disegno della pergola di gelsi al Castello Sforzesco nel Cortile delle armi del Castello sforzesco, riproduzione in scala della gigantesca decorazione che il Maestro progettò sulle pareti e il soffitto della Sla nel 1498. Progetto di Filppo Pizzoni.
Preludi mediterranei e tropicali nella flora milanese del global warming
I mutamenti climatici che cambieranno il verde di Milano Emanuele Bortolotti eEnrico Banfi
9 Aprile 2019
Dalla farfalla sudafricana nel mediterraneo al giardino senza irrigazione
Chiaccherata informale tra un lepidotterista e un paesaggista Antonio PerazzieGian Cristoforo Bozano
16 Aprile 2019
Progettare con la natura per contrastare il cambiamento climatico
Servizi ecosistemici, nature based solutions, focus sulle aree urbane mediterranee Francesca NeonatoeFrancesco Tomasinelli
Paolo Villa durante un viaggio in Normandia con Filippo Piva e Anna Chiara Vendramin e un gruppo di soci AIAPP. Foto F. Piva
L’ultima volta che ho visto Paolo Villa è stato durante il bellissimo viaggio in Normandia organizzato da Filippo Piva e Anna Chiara Vendramin. Me lo ricordo, nonostante qualche momento di stanchezza, pieno di entusiamo e curiosità per i tanti luoghi stupendi che abbiamo visitato. Come sempre si fermava per fare i suoi schizzi, con mano ferma e con una rapidità invidiabile. Era il suo modo di fissare, più che con le foto, le scene che più lo colpivano dei luoghi.
Paolo Villa è stato un grande architetto paesaggista e un preziosoo e generoso insegnante attraverso le sue lezioni in tanti ambiti, tra cui ISAD.
Per ricordarlo mi piace inserire un paio dei suoi disegni che ci aveva mandato dopo il viaggio in Normandia, l’uno dedicato al giardino di Cribier e l’altro al Jardin Plume. Che grazia e che poesia!
Rughe d’acqua, un particolare del Bois de Morville, il giardino normanno di Pascal Cribier. Disegno di Paolo Villa, 2018
Un drago in giardino, Jardin Plume. Disegno di Paolo Villa, 2018
22 marzo Corso “Architettura del giardino parte 1” al Vivaio Valfredda. Programma dei corsi 2019
26 marzo, l’Associazione Giardino e paesaggio organizza un incontro con Federica Luoni della LIPU sul tema ‘ I vicini che non ti aspetti’ alle 2030 alla Cascina Cuccagna di Milano. Locandina
Giornate di studio Orticola 2019: potete leggere o vedere alcune delle relazioni. Alcuni file sono troppo grandi e ve li posso linkare ma potrete sempre chiederli a Orticola. Alcuni file sono in power point gli altri in pdf.
Novità dal vivaio Borgioli Taddei: ‘In questo marzo, vorremmo presentare, anzi, ri-presentare un’ortensia che, pur da sempre tra le nostre “piante madri”, non coltivavamo da tempo e che, rimessa in produzione da più di un anno, è ora invece nuovamente disponibile: Hydrangea macrophylla ‘Sir Joseph Banks’. Si tratta della prima varietà di ortensia che fu introdotta in Europa, nella fattispecie in Inghilterra, ad opera del botanico e naturalista Joseph Banks che la ricevette a sua volta dalla Cina presentandola a Kew nei primi anni Novanta. La pianta, che è all’origine di numerose altre varietà e perciò a ragione considerata la “madre” delle ortensie oggi presenti, suscitò subito vivo interesse, sia per la provenienza (raramente in Cina era consentito agli stranieri di viaggiare fuori dal dipartimento della Compagnia delle Indie), sia per la mutevolezza del colore dei fiori.
Per saperne di più www.pbortensie.com/hydrangea_macrophylla_sir_joseph_banks
22-24 marzo, Fiera di Vita in campagna a Montichiari. Comunicato Stampa
23-24 marzo, Artigiani in fiore a Villa Ricotti la Valera ad Arese (MI). Comunicato Stampa
1-2 giugno, Menta e rosmarino a Villa Nigra, Miasino, sul Lago d’Orta. Comunicato Stampa
Film
20 marzo, al via Verde cinema-Green Movie Film fest con il film ‘Ci vuole un fiore’, alle 2030 a Roma città dell’altra economia, Largo Dino Frisullo.
Per info vai alla pagina facebook
Michele De Lucchi | Radici al vento, testa nella terra
fino al 5 gennaio 2020, all’Orto botanico di Padova ‘Radici al vento testa nella terra’ di Michele de Lucchi.
A pochi metri dal primo Platano orientale giunto in Italia nel 1680, nell’Arboreto dell’Orto Botanico dell’Università di Padova è cresciuto l’Albero degli Alberi. Non accresciuto dalla Natura ma creato da Michele De Lucchi che, per questa sua istallazione, ha ottenuto e messo insieme tronchi e rami di decine di alberi di diverse essenze – faggio, abete rosso, larice, frassino, tiglio e nocciolo – provenienti dalle vallate del bellunese e del Trentino. Alberi abbattuti da Vaia, la terribile tempesta che lo scorso ottobre ha divelto boschi tra i più belli d’Europa, stravolgendo il paesaggio di 40.000 ettari di territorio montano.
Chiostro Santa Maria delle Grazie | Magnolia Stellata
Dal primo marzo è partita la terza edizione di Milano Museo City e, per la prima volta, Orticola di Lombardia ne entra a far parte presentando una “passeggiata tra i fiori in sei musei di Milano”:un percorso che coinvolge 6 opere esposte in altrettanti musei cittadini. Comunicato Stampa
19 marzo, nell’ambito di ‘Paesaggio bene comune’ di AIAPP, F. Farinelli su ‘Quadri di natura’, ore 18 Casa della cultura
30 marzo, Italia Nostra organizza Passeggiata di primavera a Porto di Mare. Locandina
Broken nature: Design takes on Human Survival, il titolo della mostra in corso fino all’1 settembre 2019 alla Triennale di Milano.
Curata da Paola Antonelli rappresenta una panoramica ragionata e molto complessa sul rapporto che lega gli uomini e l’ambiente naturale, rapporto che negli anni si è molto compromesso minacciando le sorti del nostro pianeta. La mostra ci propone il Design come strumento riparatore con molti esempi di progetti innovativi, freschi e pieni di creatività.
La mostra si articola in tre ambiti: esposizione di progetti degli ultimi tre decenni, esempi di architettura, design e arte ricostituente provenienti da tutto il mondo; la Nazione delle piante, curata da Stefano Mancuso, che ci invita a guardare le piante in modo nuovo usandole per quello che possono insegnarci; Le partecipazioni internazionali, promosse da istituzioni e atenei di eccellenza internazionali.
Per visitare la mostra occorre pianificare molto tempo, ma vale assolutamente la pena, anche ritornarci.
Ecco alcune suggestioni che ho ricavato tra le molte dalla visione della mostra
mostra-broken-nature-supergroww-11000-little-inventors-2018triennale: uno strumento per far muovere le piante alla ricerca della luce
Mostra-broken-nature-Hippo-roller-by-P-Petzer-J-Jonker-Triennale: bidone in polietilene e acciaio per il trasporto dell’acqua concepito per un villaggio in Sudafrica
mostra-broken-nature-anima di Kosokue Ataki -2018-2019-triennale: stoviglie composte da resti vegetali, carbone vegetale e lacca urushi
mostra-broken-nature-acoustic-fur 2018 by C. Meidertsma-triennale: feltro fonoassorbente costruito con scampoli di tessuto
mostra-broken-nature-triennale: Concept shoe for Adidas, A. Taylor scarpe realizzate con detriti di plastica
mostra-broken-nature-triennale-2019: poltrocina costruita con alghe secche e resina organica, Gasmi Issia Khen Feriel
mostra-broken-nature-plants-from-plantst by LEGO: polietilene rinnovabile prodotto a partire da canna da zucchero
La mostra Nazione delle piante, curata da Stefano Mancuso, è una occasione preziosa per divulgare le teorie del famoso biogolo vegetale. Molti pannelli didattici aiutano il pubblico a capire il complesso sistema delle piante e le loro straordinarie capacità, ci invita a guardare con occhi nuovi il mondo vegetale per imparare tante cose utili per il nostro futuro. Ho trovato solo un pò troppo scenografica la sala degli specchi.
mostra-broken-nature-triennale-la-nazione-delle-piante L’installazione mette a confronto alcuni dati delle piante con animali, architetture e altro. Ad esempio la Sequoia General Sherman pesa 1910 ton.contro le 210 di una balenottera azzurra; l’estensione del Ficus bengalensis è di 19.000 mq contro i soli 7140 di un campo da calcio o ancora l’altezza della Sequoia hyperion è di 115 metri contro i 93 della Statua della libertà.
Dal 27 aprile al 27 ottobre 2019 si terrà a Giarre (Catania) la II edizione del Garden festival Radicepura, promosso dall’omonima fondazione.
Fino al 27 ottobre, nel parco botanico della Fondazione Radicepura, sarà possibile visitare 14 installazioni e 2 giardini, oltre all’Orto della Dieta Mediterranea, realizzate appositamente con le piante più originali coltivate da Piante Faro, che raccoglie 800 specie e oltre 5000 varietà, grazie all’attività portata avanti da oltre 50 anni da Venerando Faro, alla guida dell’azienda insieme ai figli Mario e Michele.
L’edizione 2019 propone un tema di grande attualità: I GIARDINI PRODUTTIVI. Un giardino che sappia coniugare, in maniera originale, per l’uomo del terzo millennio l’ancestrale bisogno di utilità con le nuove esigenze estetiche della società contemporanea, non tralasciando la sua ricerca nel giardino di un luogo intimo in cui ritrovare se stesso e rigenerarsi.
Quest’anno la Fondazione Radicepura curerà – in collaborazione con ARS e Fondazione Federico II – l’allestimento a Palermo di Passage to Mediterranean, giardino ideato da un gruppo di studenti Turchi per la passata edizione del festival. Lo spazio, che sarà inaugurato il 1 giugno in Piazza del Parlamento, diventa simbolo di dialogo tra culture, foriero di stimoli e riflessioni capaci di offrire nuovi paradigmi intellettuali.
In sintonia con questa capacità dei giardini di facilitare e stimolare la riflessione, a Giarre I GIARDINI PRODUTTIVI del Radicepura Garden Festival per 6 mesi esploreranno arte, cultura, storia e tutela dell’ambiente, come elementi costitutivi di un territorio straordinario quale la Sicilia. A interpretarlo grandi nomi del paesaggismo internazionale: Antonio Perazzi e Andy Sturgeon, che realizzeranno per il festival due giardini site-specific superiori ai 100 metri quadrati ciascuno.
Il paesaggista italiano porterà il visitatore nella sua Home ground, Terra di casa, un giardino capace di dare forma e prendere la forma delle piante. Al centro la casa, in basalto, pietra semplicemente tagliata, quale corpo ideale di un luogo capace di accogliere. In questo giardino Perazzi crea un ambiente naturale usando gli elementi già esistenti, senza scartare nulla, operando solo attraverso scomposizione e riassemblamento. Andy Sturgeon in Layers riflette sulla dipendenza dell’uomo dalla natura per soddisfare le sue necessità fondamentali. Il garden designer inglese conduce i visitatori attraverso il giardino, offrendo loro una visione delle piante produttive enfatizzando la dipendenza necessaria che lega l’uomo alla natura. L’acqua, elemento essenziale, è al centro del giardino, tra l’ombra degli alberi e dei muri circostanti, oasi di riparo e calma.
Altri dieci giardini, di dimensioni più piccole, di circa 50 metri quadrati ciascuno, saranno realizzati da giovani paesaggisti selezionati tramite un bando internazionale. La call, che si è chiusa il 28 novembre 2018, ha registrato un’importante partecipazione, con oltre 150 domande provenienti da 15 paesi diversi. La giura, presieduta da Sarah Eberle con Pablo Georgieff, Giovanni Iovane, Daniela Romano e Franco Livoti, ha selezionato a dicembre i 10 designer, provenienti da Francia, Inghilterra, Italia, Scozia e Spagna.
Le mie care amiche Donatella Lupo e Flavia de Petri mi hanno inviato delle foto strazianti del disastro dei boschi nel bellunese a seguito del tornado dello scorso novembre: a marzo la situazione è ancora tremenda e il paesaggio appare devastato
Foto Donatella Lupo marzo 2019
Foto Flavia de Petri marzo 2019
Foto Flavia de Petri marzo 2019
A questo link un video 734855dd-d565-4cb3-a05f-bbbfc5db3b66.MP4 da aprire con windows media player
Giardini di Orazio-Castello di Mandella | archivio fotografico Grandi Giardini Italiani
Grandi Giardini Italiani, il prestigioso network che riunisce ben 137 tra i più splendidi giardini visitabili in Italia, con oltre 8 milioni e mezzo di visitatori l’anno, presente in 14 regioni del Paese, oltre alla Città del Vaticano, alla Svizzera e a Malta, continua a crescere.
Sei i nuovi Grandi Giardini Italiani che entrano a far parte del circuito:
Villa Marigola (Lerici, SP)
Villa Cipressi (Varenna, LC)
Giardino di Pojega – Villa Rizzardi (Negrar, VR)
Villa Revedin Bolasco – Università di Padova (Borgo Treviso, TV)
Villa Puglie (Valsamoggia, BO)
Giardini di Orazio – Castello di Mandela (Mandela, RM)
Villa Cipressi, Varenna | archivio fotografico Grandi Giardini Italiani
Villa Marigola, Lerici | archivio fotografico Grandi Giardini Italiani
Villa Revedin Bolasco, Borgo Treviso, archivio fotografico Grandi Giardini italiani
Giardino di Pojega-Villa Rizzardi, Negrar | archivio fotografico Grandi Giardini Italiani
Villa Puglie, Valsamoggia | archivio fotografico Grandi Giardini italiani
Fra le iniziative 2019 dei Grandi Giardini Italiani, è di grande rilievo l’accordo concluso con Trenitalia per scoprire in treno l’incanto dei giardini. Tra gli oltre 130 giardini valorizzati dall’impresa culturale, 21 sono raggiungibili con i treni regionali e con le Frecce di Trenitalia.
Altra rilevante novità è l’accordo con Tiqets per il primo servizio di biglietteria online per l’ingresso ai giardini della rete sul portale. Il nuovo servizio vuole rispondere alle crescenti richieste, da parte dei visitatori del portale Grandi Giardini Italiani, circa la possibilità di prenotare visite ed altre esperienze nei giardini della rete.
Altra novità del network la nascita della Rosa Grandi Giardini Italiani, frutto di un lungo lavoro di ricerca e di collaborazione con la famiglia Barni, che troverà dimora nei più bei giardini visitabili in Italia e si distinguerà fra tutte per il suo portamento, le calde note rosse dei suoi petali e il suo intenso profumo.
Per informazioni sull’acquisto della Rosa Grandi Giardini Italiani:
Villa Durazzo Pallavicini: il grande lago con il tempietto di Diana e la pagoda cinese a rappresentare il paradiso empireo
Nei giorni scorsi ho partecipato ad una interessante visita di Villa Durazzo Pallavicini sotto la guida dell’arch. Silvana Ghighino che assieme a Fabio Calvi ha in concessione la gestione del parco attraverso l’omonima associazione temporanea d’impresa. I due architetti, dopo lunghi studi, hanno avviato dal 2010 al 2016 un complesso progetto di restauro filologico e hanno potuto scoprire le antiche motivazioni alla base di questa insolita opera concepita tra il 1840 e il 1946 dal marchese Alessandro Pallavicini e dal suo architetto Michele Canzio.
Silvana Ghighino, direttore del Parco di villa Durazzo Pallavicini
Un parco davvero originale che rappresenta un misterioso percorso iniziatico fitto di simbologie esoteriche, massoniche e allusioni mitologiche e che è concepito come una rappresentazione teatrale che si sviluppa in tre atti, ciascuno composto da 4 scene. Ogni scena è accompagnata da una particolare scenografia vegetale, da arredi e architetture di stile neogotico, neoclassico, esotico, rustico.
La gestione del parco è curata dall’Associazione Villa Durazzo Pallavicini, la manutenzione è assicurata da uno staff di 5 giardinieri professionisti e da una rete di volontari. Oltre alla conservazione del giardino e alla sua valorizzazione l’associazione provvede alla organizzazione turistica e alla progettazione di una serie di eventi culturali e didattici attraverso visite esoteriche, botaniche, a percorso scenografico e performance di giovani artisti. (per il calendario delle iniziative da marzo a luglio si rinvia al sito web
Alcuni dei giardinieri che curano la manutenzione del parco
Parco Durazzo Pallavicini
Una sintesi fotografica del percorso all’interno del Parco Durazzo Pallavicini che è al primo posto tra i Luoghi del cuore FAI in Liguria e al 37° posto in Italia.
Viale gotico, che rappresenta l’antefatto
L’ingresso con il cancello con i due cani sui pilastri che simboleggiano i sorveglianti che danno il benestare per far entrare i profani nel mondo onirico del parco
Qui ha inizio il viaggio alla ricerca dell’io. Nella scena tutto è concepito con una straordinaria perfezione architettonica, come la fontana in posizione aurea
Scene del bosco e della natura della montagna. Interessanti i particolari dei muri a secco
Il percorso nel bosco
Scene del bosco
Oasi mediterranea con macchie di Viburnum Tinus
Il viale delle Camelie. Si tratta di uno dei più vecchi ed estesi camelieti italiani
Camellia Japonica Magnoliaeflora
Il castello del capitano – di stile neogotico – che simboleggia il potere
Erica Arborea
Il paradiso empireo con il grande lago e il tempietto di Diana
Il grande lago e sullo lo sfondo la pagoda cinese, che assieme al ponte romano e l’obelisco egizio vuole rappresentare le differenti etnie
Sullo sfondo il campanile di San Martino che l’architetto Canzio fece ricostruire in asse con il tempio di Diana
Il maestoso esemplare di Cinnamomum Camphora
I giardini di Flora a rappresentare il paradiso terrestre
Il tempio ottagonale di Flora, divinità madre dell’ordine del mondo