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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

News in tema di corsi, convegni, fiere e altro ancora. Novembre 2019

Giardino di Laveno

Concorsi

Corsi e convegni

  • 4 stagioni in giardino: un corso in 4 giornate per insegnare i lavori in giardino in ogni stagione. Vivaio Millefoglie. Per informazioni scrivere a info@vivaiomillefoglie.it
  • Corso triennale di arte terapia a Milano, a cura della scuola di Arti terapie e università Ambrosianum di Roma. Per info Arteterapia_corso_triennale_Milano-1
  • novembre 2019-febbraio 2020: 8 incontri di Apicoltura, organizzati da Centro forestazione urbana a Settimo milanese. Per info APICOLTURA corso-api-2020
  • dal 12 novembre al 3 dicembre, Corso di acquerello, Orto botanico di Brera. Per info acquerello orto brera
  • 15 novembre, alla Fondazione Benetton di Treviso risultati del workshop annuale di progettazione sul fiume Muson. Per info http://www.fbsr.it/agenda/lungo-il-muson/
  • 15 novembre, Growing green, convegno organizzato da Paysage a Pisa. Per infoPisaGrowingGreen_BozzaProgramma_LR
  • dal 18 novembre corso di Garden design alla scuola del verde di Roma. Per info http://www.scuoladelverde.it  
  • 24 novembre, Corso di coltivazione della rosa, Vivaio Maurizio Feletig, Arignano, Torino. Per info coltivazione della Rosa 2019

Fiere e vivai

Giardini

Libri

Milano eventi su verde e ambiente di Bookcity

  • 15 novembre, ore 15, Politecnico sala Gamma, Suolo: cambiamento di rotta
  • 15 novembre, 18.30, Centro San Fedele, Parole in piazza con video dedicati a 10 piazze di Milano, a cura di Quarto paesaggio
  • 15 novembre, ore 17, Museo di storia naturale, Alberografia e dendrosofia con T. Fratus
  • 15 novembre, ore 17.30, Triennale, sala Agorà, a cura di Verde editoriale, Perchè abbiamo bisogno del verde in città, con F. Neonato, E. Croci e D. Dehò
  • 15 novembre, ore 19, Libreria Tempo ritrovato, corso Garibaldi 17, Immensità dello spazio naturale, con F. Bolelli e altri
  • 15 novembre, ore 21, Biblioteca Monte Amiata, via Falck 53, Conversazioni sui giardini, con S. Degni
  • 16 novembre, ore 11, alla BAM Biblioteca degli alberi, Chi sei natura con gli allievi della scuola di Teatro Grassi
  • 16 novembre,  al Museo di storia naturale, ore 14.30, A. Perazzi Esperienze di botanica per artisti e alle 16.30 Cambiamento climatico con S. Coyaud
  • 16 novembre, Orto botanico di Brera, ore 14.30-16.30, Alla scoperta del giardino segreto e 17 novembre ore 12-13, Poetree abbracciare gli alberi. Per prenotazioni ortobotanicodibrera@nimi.it
  • 17 novembre, Salumeria del design, via Stazio 18, ore 18.30, Viaggio tra le sequoie con T. Fratus
  • 18 novembre, ore 18.30, Libreria l’Arabesque, Largo Augusto, presentazione del libro Milano nascosta di E.A. FilippiPer info sul programma di Bookcity Milano https://bookcitymilano.it

Radio

Il nuovo giardino delle Halles a Parigi

Giardini di Parigi, Les Halles

Jardin Mandela, Les Halles, Parigi

Il nuovo giardino delle Halles, di circa 4 ettari, è stato definitivamente aperto alla fine del 2016 ed è stato concepito dal paesaggista Philippe Raguin dello studio Seura (vincitore del concorso indetto nel 2004 per il progetto urbanistico dell’intera area che era stata precedentemente realizzata negli anni ottanta).

Jardin Mandela, questo il suo nome, è stato concepito per creare chiare relazioni con la chiesa di Saint Eustache, la Bourse de Commerce (in corso di ristrutturazione con un grande progetto di Tadao Ando) e il nuovo complesso commerciale riunificato dalla Canopée degli architetti Patrick Berger e Jacques Anziutti. Rispetto al giardino precedente l’attuale spazio è molto più aperto al quartiere e maggiormente fruibile. Il vasto prato è del tutto accessibile al pubblico e collegato con diversi percorsi al Forum des Halles. Sono stati concepiti micro paesaggi all’interno del giardino, aree giochi per bambini, aree di sosta pavimentate con calcestruzzo architettonico e arredi minimali.

Jardin Mandela planimetria

La planimetria del Jardin Mandela alle Halles

Jardin Mandela, Forum les Halles

Il jardin Mandela: particolare della pavimentazione

Jardin Mandela, Forum Les Halles

Jardin Mandela: uno dei micro paesaggi

Jardin mandela, area giochi

Area giochi del jardin Mandela

Jardin Mandela e Bourse de commerce

Jardin Mandela e sullo sfondo l’edificio della Bourse de commerce

Jardin Mandela, aiuole

Aiuole fiorite nel Jardin Mandela

Jardin Mandela

Un altro scorcio del Jardin Mandela con le lunghe sedute di cemento

Cartoline da Parigi

Parigi murales

Un murale a Parigi nella zona cinese

Una serie di immagini catturate nella città

Bibliotheque Mitterand Parigi

La Bibliotheque Mitterand di notte

Canal Saint Martin Parigi

Il canale Saint Martin di notte

aiuole comunitarie Parigi

Una delle aiuole a cura dei cittadini

verde urbano Parigi

Un angolo verde in città

giardini urbani

Giardino dell’Archivio nazionale Parigi

Louvre

Interno del Louvre

Leonardo, uomo vitruviano

Uomo vitruviano, mostra dedicata a Leonardo al Louvre

Mostra Leonardo Louvre

I taccuini di Francia, Mostra leonardo al Louvre

La mostra ‘Nous les arbres’ alla Fondation Cartier a Parigi

Cesare Leonardi Architettura degli alberi, Mostra Trees Fondation Cartier

Sono reduce da Parigi dove tra le altre cose ho visitato la mostra ‘Nous les arbres’ alla Fondation Cartier (mostra che chiuderà il prossimo 20 novembre).

Devo dire che mi aspettavo ben di più da una esposizione che veniva presentata come una occasione per ‘dare voce a numerosi personaggi che, attraverso i loro viaggi estetici, scientifici e filosofici, hanno dato vita ad un forte e intimo legame con gli alberi, rivelandone bellezza e ricchezza biologica’. Detto questo la mostra offre alcune interessanti suggestioni oltre a presentare i disegni di Cesare Leonardi che poi furono raccolti nel libro ‘Architettura degli alberi’ (avevo visitato la mostra a lui dedicata a Modena vedi post https://www.giardininviaggio.it/larchitetto-che-disegnava-gli-alberi-cesare-leonardi/.)

Molti disegni e piccole sorprese, come le pagine dell’erbario di Sylvia Plath, video interessanti.

Mostra Trees Fondation Cartier

mostra trees fondation Cartier

Erbario Sylvia Plath Mostra Trees Fondation Cartier

Trees Fonation cartier strumenti giardinaggio

Mostra Trees Fondation Cartier

Jardin du Rayol

Disegno su Le jardin du Rayol, Mostra Trees Fondation Cartier

Sempre affascinante il giardino della Fondazione

Jardin Fondation Cartier Parigi

Giardino Fondation Cartier

Jardin Fondation Cartier Parigi

Giardino Fondation Cartier

parete vegetale Patrick Blanc

Kirengeshoma palmata, parete vegetale Patrick Blanc

Agnes Varda Fondation Cartier

Nini sur son arbe, Agnes Varda, Fondation Cartier

Un ricordo di Charles Jencks a cura di Margherita Brianza

Charles Jencks. Fonte Internet

Pubblico con molto piacere il bel ricordo che l’amica paesaggista Margherita Brianza ha voluto dedicare al grande architetto americano scomparso di recente. Margherita l’ha conosciuto molto bene e ha avuto l’opportunità di collaborare con lui in alcuni progetti.

Mi ricordo l’emozione che ho provato quando ho visitato, con la guida dell’amico Miachaeljon Ashworth, lo stupendo e magico giardino scozzese di Jencks ‘The garden of cosmic speculation’ e in coda all’articolo inserisco alcune immagini da me scattate nel 2004.

Lascio la parola a Margherita.

Il 13 Ottobre ci ha lasciato Charles Jencks.
Charles è stato uno dei grandi intellettuali del nostro tempo. Uomo colto e libero, praticante convinto della libertà che solo la conoscenza e la cultura può concedere.
Era solito viaggiare per il pianeta e sedersi e conversare pienamente immerso nella comprensione della essenza del luogo, tanto da mettere a proprio agio i suoi interlocutori stranieri. Una volta lo portai all’Università Statale di Milano e fu lui a spiegare a me come il Filarete avesse risolto il problema dell’angolo.
Il dettaglio è sempre stata sostanza, sostanza e significato.
La sua infinita curiosità lo portò ad approfondire il paesaggio come luogo di riassunto della complessità dell’uomo.
Era ateo ma credeva convintamente nel cosmo e nella scienza. Era strabiliato dalla meraviglia del DNA.
Le idee le fissava velocemente a volte nel tempo di un viaggio in taxi verso Linate. Tutto era chiaro nella sua testa.
Il mondo lo ha compreso, Milano forse un po’ meno. Questo è un grande rammarico. Charles fu chiamato nel 2002 per il progetto del Portello da Brunelli che aveva capito quanto i suoi paesaggi avessero la capacità di portare lo sguardo e la mente altrove. I suoi erano paesaggi portati alla essenza . La vocazione al futuro era chiara ma altrettanto forte il legame con il passato. Ogni cosa ha una origine ; la potenza del passato segna la direzione per lo sviluppo futuro.
Il progetto Holding the Eco-line a Suncheon City in Corea è un sunto straordinario di comprensione del territorio e della cultura locale.
Jupiter Art-Land Cells of Life è poesia pura.
Scottish Worthies è quasi rinascimentale.
Metà del suo tempo lo dedicava al progetto dei Maggie’s Centres . Charles usava le sue relazioni per creare piccoli centri di cura degli aspetti collaterali alla malattia del cancro.
Lui era convinto che parte della cura fosse anche insegnare ad una donna a sentirsi bella durante il periodo delle chemio; supporto psicologico, pratico e sociale.
Li faceva disegnare ai suoi amici architetti: Frank O’Gehry, Steven Holl, Snøhetta, Zaha Hadid, Rem Koolhaas. Ne ha costruiti ben 30 in giro per il mondo.
Serbo il ricordo della sua eleganza. Il suo era un modo di essere profondo di chi con pazienza porta avanti le sue idee consapevolmente ma senza imporsi.
Personalmente gli sono molto grata. E’ stato il mio maestro di vita. Mi auguro e auguro a tutti di poter praticare il senso di libertà e vera amicizia che Charles mi ha insegnato.

Margherita Brianza

Immagini del Garden of cosmic speculation:

Black hole, Garden of cosmic speculation.

Snail snack mounds. Garden of cosmic speculation.

Jumping bridge. Garden of cosmic speculation.

Standard model. Garden of cosmic speculation.

 

Masino: tre giorni per l’autunno 2019

Masio fiere di piante

Fiera di Masino 2019: lo stand dell’Erbario della gorra

La versione autunnale della Fiera del Castello di Masino è sempre incantevole. Quest’anno era una giornata brumosa molto piacevole per fortuna senza pioggia.
Molto belli alcuni stand, in primis quello dell’Erbario della gorra: un vero giardino con stanze di differenti tonalità dal violetto, al rosa fino al giallo. Bellissima l’esposizione di dalie di Susanna Tavallini, sempre intrigante quello di I Giardini e le fronde. E poi tante interessanti scoperte botaniche come Desmodium yunanensis dalle grandi foglie rotonde e di Deutzia coimbrosa che ha una fioritura bianca autunnale (Vivai Cappellini); Aster Montecassino double, con fiore bianco doppio; Fuchsia Piero Jam dal portamento alto e un pò scomposto e rustica (Vivaio Il giardino delle essenze perdute). Il vivaio Nifantani presentava Hamamelis virginiana Mexicana già in fioritura con le foglie e Hamamelis Yamina dalle foglie porpora. E infine molto bello Tanacetum parthemium ‘Flore pleno’.

Ecco alcune immagini di altre piante che mi hanno colpito:

aster, fiori autunnai

Aster Tataricus, molto alto ed eretto. Fiera di Masino 2019

Carissa, piante mediterranee

Carissa grandiflora: arbusto delicato sempreverde con una continua fioritura bianca profumata. Fiera di Masino 2019

crisantemi, fiori autunnali

Chrysanthemum ‘Ruby mound’ dal rosso stupendo. Fiera di Masino 2019

dalie, fiori autunnali

Dahlia Taurus. Fiera di Masino 2019

eupatorium, fiori autunnali

Eupatorium capilliformis ‘Elegans’, altissmo e con spighe piumose. Fiera di Masino 2019

foglie, arbusti

Fothergilla Blue shadow, dalle foglie quasi azzurre. Fiera di Masino 2019

Gingko, miniature

Un gingko in miniatura. Gingko biloba ‘Mariken’. Fiera di Masino 2019

Hydrangea, ortensie piccole

Hydrangea quercifolia ‘Ice christal’, molto compatta e di dimensioni ridotte. Fiera di Masino 2019

ricadenti, rampicanti

Lonicera crassifolia, ricadente e tappezzante. Fiera di Masino 2019

ciliegi da fiore, bacche autunnali

Malus toringo ‘Brouwer’s Beauty’. Fiera di Masino 2019

agrumi rustici

Bellissimi esemplari di Poncirus trifoliata al vivaio Cappellini. Fiera di Masino 2019

piante da ombra

Rabdosia longituba: perenne a fioritura autunnale anche da ombra fitta. Fiera di Masino 2019

I giardini di Venaria Reale e la mostra sui giardini d’Europa

I giardini di Venaria Reale.

Dopo tre anni (vedi post del 2016 “Ritorno a Venaria Reale“) sono ritornata ai giardini di Venaria Reale in occasione della bellissima mostra sui giardini d’Europa. Rispetto a tre anni fa devo dire che lo stato dei giardini è davvero molto migliorato, con una manutenzione più accurata e finalmente con i famosi Potager allestiti con piante e ortaggi. Anche il Giardino dei fiori che la volta precedente appariva una sfilata di patetiche piantine del vetro, oggi ha delle composizioni rispettabili. Restano potenti gli assi visivi, bello come sempre il giardino di sculture di Penone.

Alcune immagini

I giardini di Venaria Reale. I giardini fioriti

I giardini di Venaria Reale. Il lungo canale d’acqua

I giardini di Venaria Reale. La fontana all’ingresso con i bei cani di metallo di Velasco Vitali che avevo già visto alcuni anni fa all’Isola Madre

I giardini di Venaria Reale. Uno scorcio dei Potager du Roi

I giardini di Venaria Reale. Uno scorcio della lunga pergola nei Potager du Roi

I giardini di Venaria Reale. Pelle di marmo di Penone

Davvero notevole la mostra “Viaggio nei giardini d’Europa da Le Notre a Henry James” (vedi www.lavenaria.it/it/mostre/viaggio-giardini-deuropa) che dura ancora pochi giorni fino al 20 ottobre.
Un viaggio molto complesso e assai ben documentato attraverso i racconti e le testimonianze iconografiche dei celebri viaggiatori del 1700 e del 1800.

Venaria Reale: disegni di Francesco Bettini

Venaria Reale: J.S. Singer | Signore in giardino

Orticolario 2019 all’insegna del viaggio e dei colori delle bacche

Premiazione Paolo Bürgi | Orticolario

Molta affluenza e molti appuntamenti interessanti a Orticola 2019. Quest’anno ho trovato più convincenti gli spazi creativi e alcuni davvero notevoli. Molto completa la sfilata di arbusti da bacca e in generale molto belli gli allestimenti di piante dei vivaisti e in particolare quelli di Erbario della gorra e di I giardini e le fronde. Molte le piante interessanti proposte anche da Il quadrato di giardino, Althea con ellebori da Zanelli, dal vivaio francese Pepiniere du Lac des sapins, dal Peccato vegetale e da Il giardino con un bellissimo esemplare di Oxydendrum arboreum.

Ho trovato particolarmente riuscita l’installazione di Mario Mariani intitolata “5”, per i cinque punti di entrata/uscita e per le piante (600 di circa 400 specie!) provenienti dai 5 continenti. Immerse in una radura le cinque grandi bordure sono un trionfo di colori, dal rosso, all’arancio, al porpora, fino ai gialli solari e acidi e ai bianchi…

Molto piacevole e rasserenante l’allestimento “Il cammino del sole che sorge” di Francesca Meddi che ha interpretato il tema del viaggio come un percorso spirituale in un boschetto di bamboo attraversato da belle pietre tonde di ardesia.

Fantastico il bus garden progettato dal garden designer Leonardo Magatti. Molto riuscita l’installazione di Silvia Ghirelli per All’Origine. Infine da segnalare i vasi in resina ecologica di Monica Bispo.

La giornata di venerdì 4 ottobre ha avuto inizio con il conferimento del premio “Per un Giardinaggio Evoluto” 2019 a Paolo Bürgi, architetto paesaggista tra i più apprezzati a livello internazionale, che ha ricevuto il premio “Per un Giardinaggio Evoluto” 2019.

Per quanto riguarda le installazioni realizzate nel parco, selezionate dalla giuria del concorso internazionale “Spazi Creativi”, il premio “La Foglia d’Oro del Lago di Como” (ideato e realizzato da Gino Seguso della storica Vetreria Artistica Archimede Seguso di Murano) è andato allo spazio intitolato “Move n’ meet”, progettato da Mirco Colzani, realizzato in collaborazione con gli allievi della Fondazione Minoprio. Questa la motivazione espressa dalla giuria: “Per la maestria nell’uso dei diversi materiali e nella ricerca delle piante. L’audacia nell’accostamento di piante comuni e insolite in un contesto contemporaneo crea un viaggio nello spazio e nel tempo”. Tra gli “Spazi Creativi”, “Time Travel” di Nicoletta Mattezzi si aggiudica i premi “Empatia”, “Villa Carlotta”, “Villa d’Este” e “AIAPP – Matilde Marazzi” (quest’ultimo ex aequo con “Move n’ meet”), mentre a “5” di Mario Mariani sono stati consegnati i premi “Arte”, “Gardenia” e “Stampa”.

A chiusura della giornata ho assistito alla conferenza di Paolo Bürgi nello spazio Gardenia: il paesaggista ha illustrato alcuni dei suoi progetti che sono davvero stupendi sia nelle scale minori che nei grandi interventi sul paesaggio. Ricchi di suggestioni poetiche e dotati di una armonia perfetta.

Alcune immagini da Orticolario 2019

Giardini Creativi | Move n’ meet

Spazi Creativi | “5” di Mario Mariani

Spazi Creativi | “5” di Mario Mariani

giardini-creativi-cammino-del-sole che sorge -orticolario-2019

Bus Garden

Erbario della Gorra

I giardini e le fronde

Creativo e molto bello l’allestimento di Silvia Ghirelli per All’Origine

Vasi in resina ecologica di Monica Bispo

Orticolario 2019: piante che mi hanno colpito

Tra le piante esposte a Orticolario 2019 ecco alcune che mi hanno colpito:

Acanthus ‘Snow storm’ dalle belle sfumature bianche

Anemone ‘Red Riding hood’ un anemone mignon di altezza max 30 cm

Aster ‘Ann Leys’ molto particolare

Disporum, erbacea da ombra con un fiore bianco

Hibiscus acetosella dalle foglie porpora tr le piante di “5” di Mariani

Hydrangea ‘Pink Annabelle’

Malus ‘Georgeous’ dalle meline molto grandi e appariscenti. Pare che l’unico difetto sia che le meline si spappolino facilmente sporcando a terra…

Reineckia carnea, una erbacea sempreverde da ombra, crescita veloce, con fiore rosa. Proposta nell’allestimento “Move n’ meet”

Schizostylis cocc. ‘Major’

Hydrangea macrophylla ‘Etoile violet’ del vivaio I giardini e le fronde: stupenda!

Seminario Valfredda con James Hitchmough e Cassian Schmidt

Molto interessante il seminario organizzato da Valfredda in occasione degli eventi di Maestri di paesaggio a Bergamo. Quest’anno i relatori sono stati due personaggi di spicco nel plant design e nell’orticoltura contemporanea:

  • James Hitchmough, professore all’Università di Sheffield e ricercatore negli ambiti dell’ecologia, la progettazione e gestione della vegetazione erbacea e
  • Cassian Schmidt, direttore per 18 anni di Hermannshof garden, laurea in architettura del paesaggio e master in orticoltura

Interessante la convergenza del pensiero dei due ricercatori/paesaggisti nell’approccio basato sull’osservazione e studio delle comunità vegetali naturali per poterle riproporre in un contesto artificiale e nelle considerazioni sulla manutenzione.

Per approfondire i loro contributi si consigliano due libri: C. Scmidt, The garden Hermannshof, Ulmer, 2013; J. Hitchmough, Sowing beauty, Timber Press 2017 (entrambi acquistabili alla Libreria della Natura)

Hitchmough propone le comunità naturali come modello di plant design, per la loro stabilità nel tempo e le prolungate fioriture. In particolare le comunità naturali australiane possono essere un efficace modello per gli impianti urbani. H. sostiene che “l’ispirazione deve venire dalla natura piuttosto che dai cataloghi dei vivai”.

Propone tre letture della natura: 1 come fonte estetica; 2 come lezione etica; 3 come lezione ecologica e orticola, cioè come imparare dalla natura.

Tutte le piante erbacee della terra si possono classificare in 5 tipologie

Schmidt propone nuove prospettive del plant design basate sugli habitat naturali, che si possono definire come ecologia+estetica.

Affronta 4 argomenti principali 1. Gli ecosistemi orticolturali nel giardino: l’esempio di Hermannshof; 2 Manutenzione time-saving; 3 Tipologie di vegetazione naturale come fonte di ispirazione; 4 Comunità di piante stile prateria.

Sottolinea l’importanza del concetto di socialità sviluppato da Hansen; ad esempio se utilizzo in gruppo piante che preferiscono essere isolate avrò una maggiore necessità di manutenzione.

Il modello migliore per comprendere la competizione delle piante è CSR (Competion/Stress/Ruderal)

Giardini in viaggio Laura Pirovano