In questo periodo di clausura, bisogna affidarsi ai ricordi dei viaggi fatti quando si poteva farlo, che oggi ci sembra un tempo già molto lontano.
Ho pensato di estrarre dal mio archivio fotografico alcune poche immagini dei paesaggi che ho più amato. Così senza commenti, solo per sognare un pochino…
Consigli per viandanti e giardinieri. Storie di paesaggi, semi e talee, Emina Cevro Vukovic, Nora Bertolotti, Edicicloeditore, 2020, 184 pp., 14 euro
Conosco da molto tempo Emina e ho seguito spesso gli incontri del ciclo ‘Lunedì sostenibili’, manifestazione che si è tenuta per diversi anni e mi ha consentito di incontrare tanti personaggi e di conoscere tante diverse realtà. Quindi mi fa piacere dire due parole su questo piacevole libro che lei ha scritto a 4 mani con l’amica giardiniera Nora Bertolotti.
Fin dalla presentazione sono stata attratta dal loro proponimento, cioè quello di offrire spunti per guardare con altri occhi il paesaggio e per arricchire il proprio spazio verde con quanto la natura mette gratuitamente a disposizione lungo i sentieri. Un invito dunque a camminare per osservare e copiare in un certo modo la natura raccogliendo, quando possibile, semi e rametti da coltivare nei propri giardini o terrazzi o semplici balconi.
Un invito a “formarsi alla botanica proprio attraverso l’atto del camminare”. I primi due capitoli ‘Mettersi in cammino’ e ‘Note pratiche per incominciare’ offrono al lettore alcune semplici nozioni di base che possono aiutarlo a iniziare il cammino botanico.
Il libro poi ci offre 5 itinerari in luoghi molto differenti, da una passeggiata milanese alla scoperta delle semplici erbe degli spazi residuali, oppure a quella delle aiuole del Parco Bibioteca degli alberi, fino a camminate nella natura mediterranea ligure, alle scoperte lungo il crinale tra Emilia e Toscana, o ancora a quelle della Valsesia per finire alla scoperta dell’orto botanico di Palermo.
Bella – nella sua sintesi ragionata – la bibliografia finale.
Un piccolo libretto prezioso di cui mi ha fatto dono Sheppard Craige, il talentuoso artefice di quel posto incantato e misterioso che è il Bosco della ragnaia, il parco boschivo che Craige ha inaugurato nel 1995 nel piccolo borgo del Senese di San Giovanni d’Asso dopo un lavoro di molti anni (che prosegue ancora) che ha intrapreso con l’aiuto di alcuni giovani del luogo.
Il Bosco nelle parole del suo ideatore è “un’opera che nasce dall’applicazione diligente e dall’estro inventivo.”
Sheppard ci guida alla scoperta della sua creazione con parole semplici ma illuminanti, che ci aiutano a cogliere le sue tante idee progettuali, quelle di un artista che ha saputo trasformare con poesia e rispetto un luogo incontaminato in un magnifico parco d’arte sempre aperto alle visite.
Il racconto inizia con alcune concezioni spaziali molto interessanti “A volte progettare un paesaggio implica lo scostamento da ciò che troviamo naturalmente davanti a noi. Si vuol far sembrare più vicine o più lontane di come sono realmente alcune cose. Questo comporta una sorta di gioco con la prospettiva ovvero una forzatura.”
Le belle fotografie di Dominique Bollinger, in un luminoso bianco e nero, accompagnano con discrezione le sue parole e hanno il pregio di rendere la bellezza ‘umile’ ma profonda dei tanti angoli del luogo.
Ho inserito il Bosco della ragnaia nel mio racconto dei tanti giardini che ho amato nel mio ultimo libro “Giardini in viaggio. Ritratti di settanta e più giardini” edito dalla Libreria della natura. https://www.giardininviaggio.it/libri/
Coltiviamo il nostro giardino, a cura di F. Ferran, C. Mattogno e A. Metta, Derive e approdi, 2019, 159 pp, 15 euro
«Bisogna coltivare il nostro giardino»: prendiamo alla lettera la metafora di Candide che conclude il famoso racconto di Voltaire, è tempo di osare nuovi paesaggi.
Il pregio di questo libro è quello di fornire spunti per riflessioni più approfondite, di donarci tante diverse piste di indagine per rispondere al quesito su quale possa essere il nuovo modello di città che consenta una interazione tra tutte le forme del vivente in un ambiente nel quale siamo tutti collegati.
Un dialogo tra tanti esponenti della cultura legata al paesaggio, italiani e francesi, di differenti discipline, tra paesaggisti, architetti, urbanisti, geografi, sociologi, filosofi, artisti.
Cito solo alcuni passi che mi hanno colpito.
In “Teoria della metamorfosi” Emanuele Coccia propone il modello della metamorfosi in alternativa ai due modelli che in prevalenza affrontano la trasformazione e il cambiamento, che sono la conversione e la rivoluzione. La prima “seduce: dimostra e testimonia al soggetto la propria onnipotenza; il secondo è invece il mondo che cambia”. In entrambi i modelli “il soggetto contempla la propria potenza.” “In una metamorfosi la potenza che ci attraversa e ci trasforma non è affatto un atto cosciente e personale della volontà”. Quello che ci suggerisce Coccia è di prendete “il bozzolo come il paradigma… del semplice essere al mondo… E la Terra nella sua totalità non è che un immenso bozzolo che impedisce ad ogni soggetto di compiacersi nella sua potenza”.
Interessanti le considerazioni di Pierre Donadieu che sottolinea come a partire dagli anni Duemila emerga un “interesse a costruire le città non solo attraverso l’architettura ma anche attraverso il paesaggio, e, in particolare, attraverso la natura coltivata, boschiva e spontanea” E cita i progetti di Chemitoff a Nantes, quelli di Desvigne a Bordeaux o dell’Agence TER a Strasburgo.
“Nel XXI secolo, l’idea di natura in ambito urbano è diventata pluralistica; designa cioè sia ambienti boschivi e agricoli , sia ambienti spontanei o giardini”.
Interessanti anche le considerazioni sull’innovazione digitale a sostegno dell’abitante-giardiniere delle città: Fratini e Carrè segnalano rispettivamente l’esperienza della piattaforma bolognese GAIA e della francese Végétalisation Paris, utili strumenti di informazione e comunicazione per raggiungere il pubblico più vasto possibile.
Franco Panzini ci rimanda a sua volta ai giardini pensili di Babilonia nei quali a suo parere si univano “due concetti divergenti ma a noi cari: il senso della città densamente costruita e quello della naturalità a portata di mano”.
Gli autori del volume: Cristina Bianchetti, Nathalie Blanc, Catherine Carré, Eric Cassar, Veronica Cavedagna, Laura Centemeri, Emanuele Coccia, Jean-Noël Consalés, Pierre Donadieu, Fabiola Fratini, Alberto Giustiniano, Mathieu Gontier, Giovanni Leghissa, Mathieu Lucas, Dominique Marchais, Franco Panzini, Paolo Pileri, Nelly Pons, Carlo Ratti, François Vadepied, Stéphanie Wyler.
David Hockney ‘Do remember they can’t cancel the spring’
Ho pensato che potesse essere utile fare un piccolo elenco delle tante risorse a cui possiamo accedere pur restando a casa: libri, musei, corsi, video, proposte di vivaisti. Un elenco ragionato che cercherò di aggiornare nei prossimi giorni di clausura…
NB La manifestazione Verdemura di Lucca sarà spostata ad aprile 2021
il Labirinto della Masone è chiuso al pubblico da alcune settimane. Per dare l’opportunità a chi vorrà partecipare al concorso BambooRush “disegnare il bambù” di poter dipingere dal vivo, abbiamo deciso di modificare le date di scadenza del bando in questo modo:
La data per l’iscrizione al concorso è spostata al 30 giugno 2020;
La scansione dell’opera dovrà essere inviata entro il 31 luglio 2020.
Radicepura Garden Festival insieme a Sarah Eberle, nota paesaggista e presidente di giura del Festival, e a Mario Faro, ideatore della manifestazione, annunciano la call for ideas per partecipare alla terza edizione della Biennale del paesaggio mediterraneo dedicata al garden design, che avrà per tema GIARDINI PER IL FUTURO. Per la prossima edizione del Festival verranno realizzati 6 giardini riservati agli under 36 – in team o individuali – e 1 giardino riservato per professionisti o giovani professionisti over 36 anni con una superficie compresa tra 30 e 50 metri quadri, che affrontino il tema proposto. I giardini verranno realizzati a Radicepura, il parco botanico in provincia di Catania, a Giarre – tra l’Etna e il mar Ionio. La partecipazione al concorso è gratuita e i 7 progetti selezionati dalla giuria artistica e tecnica, avranno a disposizione un grant di 10.000 euro tra fornitura di piante e materiali di realizzazione. Le candidature dovranno pervenire obbligatoriamente entro le ore 12.00 del 30 Novembre 2020.Per partecipare, scaricare il bando dal sito www.radicepurafestival.com
Sul canale Vimeo della Fondazione Benetton è disponibile, da venerdì 17 a giovedì 23 aprile, la visione del documentario I giardini del tè di Dazhangshan, regia di Davide Gambino, in collaborazione con Gabriele Gismondi, prodotto dalla Fondazione nell’ambito della trentesima edizione (2019) del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino dedicata appunto a I giardini del tè di Dazhangshan, nella Cina meridionale, un paesaggio contemporaneo in grado di raccogliere il senso della storia e di proiettare nel futuro il valore di un ambiente rurale nel quale l’uomo stabilisce una relazione di armonia con la natura. Nelle prossime settimane saranno resi disponibili anche gli altri documentari realizzati in occasione delle ultime edizioni del Premio Carlo Scarpa e dedicate ai villaggi di Osmače e Brežani (Bosnia-Erzegovina), al sito Maredolce-La Favara (Palermo), al Jardín de Cactus di Lanzarote e ai Céide Fields irlandesi; nonché il Diario da un viaggio di studio in Kazakistan e Uzbekistan, realizzato in occasione del Premio Carlo Scarpa 2016.
IN GIARDINO
APPUNTAMENTO CON I “RACCONTI IN GIARDINO”. I giardini del FAI e i loro tesori presentati direttamente dalla voce dei giardinieri o dei Property Manager Questa settimana: Villa del Balbianello
Villa Della Porta Bozzolo, un teatro in giallo – con Daniele Zorzi, giardiniere del Bene
La scorse settimane: Giardino della Kolymbethra, l’arancio “ingannaladri” – con Peppe Lopilato, Property Manager e L’Orto sul coll dell’infinito con Francesco Cichetti
I “Racconti in giardino” si possono vedere e condividere su https://fondoambiente.it/insieme-sentiamo-la-italia-piu-vicina
L’Unesco ha avuto la grande idea di dare accesso libero alla biblioteca digitale mondiale su internet. https://www.wdl.org
Per leggere buone recensioni delle ultime novità vi consigliano il blog viride – critica del giardino
Recensioni da Alias supplemento de Il Manifesto – di Andrea Di Salvo www.virideblog.it
la Cultura non si ferma davanti al contagio del virus e prosegue la sua attività sul canale YouTube del Ministero per i beni e le Attività Culturali e per il Turismo con video interamente dedicati alle iniziative virtuali dei Musei, Siti Archeologici, Biblioteche, Archivi, attività dello Spettacolo, Cinema, Audiovisivo e Musica, grazie ai contributi dei luoghi della cultura statali e di tante istituzioni culturali nazionali che hanno aderito https://www.youtube.com/user/MiBACT
#iorestoacasa con il MAXXI Liberi di uscire col pensiero, con le opere, le mostre, i progetti del museo e lo speciale contributo di artisti, architetti, maestri della fotografia, designer, donne e uomini della cultura e dello spettacolo.Infine, una riflessione sulla portata di quello che sta accadendo e su come questo ci porti a ripensare il significato di alcune parole come responsabilità, cura, scelta, democrazia, sarà il tema della rubrica Un mondo nuovo, con uomini e donne di scienza, cultura, spettacolo, comunicazione, tra cui Padre Paolo Benanti, lo psicoanalista Vittorio Lingiardi. https://www.maxxi.art/iorestoacasa/
MUSICA
Una bella playlist della VERDI
https://open.spotify.com/playlist/3lN0z86YDJtzN0dXOAlm5p?si=cHr0wOB1Qf6zcH7lWQVybQ&fbclid=IwAR3O9NRCsxV0tX6trPepn-3wq4n3nPJtO2iZJucIvl0MLfW5z-bxk3YyYwU
Fondazione Benetton sul paesaggio
Per chi volesse ripercorrere alcuni dei temi emersi durante le due giornate del seminario su ‘Suolo come paesaggio’, le videoregistrazioni sono disponibili sul canale Vimeo, https://vimeo.com/fondazionebenetton così come materiali video relativi ad altre edizioni delle Giornate o ad altre iniziative dedicate al paesaggio e ai beni culturali.
PAYSAGE UNCOVENTIONAL ACADEMY è la nuova iniziativa di PAYSAGE TOPSCAPE, per garantire continuità di formazione e informazione e sostenere il settore dell’Architettura del Paesaggio. Paysage organizzerà durante le prossime settimane incontri di approfondimento con dirette sui principali social network su temi specifici di progettazione, dalle pavimentazioni al verde tecnologico, dal vivaismo all’arredo urbano, passando per le aree gioco e le piscine.La partecipazione agli incontri è gratuita e sarà possibile porre domande specifiche ai relatori. Per garantire un migliore svolgimento, è richiesta la conferma di partecipazione. Ai partecipanti sarà inviato il link per la visione dell’incontro. http://www.paysage.it/index.php?page=evento_2020_04_unconventional_academy_iscrizione
Museolab 6 e MUMI Ecomuseo Milano Sud organizzano, con il supporto di F.rcm, la passeggiata “Tra sacro e Urbano ” il 26 Aprile ore 11. Per partecipare all’iniziativa occorre fare rifermento alla pagina dedicata alla passeggiata sul sito ARDA: https://aritmodacque.it/eventi/tra-il-sacro-e-l-urbano/ che contiene in bella vista il link per registrarsi!
In questo periodo sospeso il Politecnico di Milano organizza un palinsesto di iniziative on line culturali e di divulgazione scientifica per raggiungere comunque il suo pubblico attraverso le rassegne POLIMI for KIDS – Durante il weekend, uno spazio dedicato ai bambini delle scuole elementari e medie con brevi lezioni, esperimenti e piccole attività manuali POLIMI VIRTUAL TOUR – Alla scoperta dell’architettura e dell’urbanistica della città e della regione, con lezioni e tour virtuali tematici LEZIONI IN BIBLIOTECA – Lezioni tenute da nostri docenti con lo scopo di far conoscere il patrimonio librario della Biblioteca Storica del Politecnico POLIMI TRIBUTE – In un momento in cui anche lo spazio del ricordo ci è momentaneamente negato, vorremmo offrire l’occasione di ricordare alcuni importanti personaggi legati al Politecnico di Milano LEZIONI AL POLITECNICO – Pillole di divulgazione scientifica INVITO AL CINEMA – Commenti di nostri esperti a film su tematiche politecniche presenti e scaricabili su Raiplay, il canale tematico gratuito italiano dedicato al cinema e ai film d’autore https://www.eventi.polimi.it/rassegna-evento/20e20-2020
Agroinnova, il Centro di Competenza per l’Innovazione in campo agro-ambientale dell’Università di Torino, prosegue l’azione di sensibilizzazione intorno a temi di sostenibilità, cambiamenti climatici, sicurezza alimentare.
Con questo spirito sono stati attivati un sito web (https://planthealth2020.di.unito.it/), una pagina Facebook (@lepiantealcentro) e un profilo Instagram (@lepiantealcentro) per raccontare storie, temi e attività con focus su “Le Piante, al Centro”.
Piante in rete: un network di alcuni dei più qualificati vivai specializzati con offerte promozionali, novità delle collezioni e possibilità di ordinare online https://www.facebook.com/pianteinrete/
oppure su Instagram
Il vivaio Priola fa consegne gratuite fino a 40 euro fino alla fine di aprile. E’ uscito il nuovo catalogo http://www.vivaipriola.it/
Dal 12 marzo la Libreria della natura sarà chiusa al pubblico ma funzioneranno le attività di ufficio e le evasioni degli ordini online.
La libreria farà tutto il possibile per garantire il servizio. Fino al 31 marzo spedizioni gratuite e sconti del 15%!!!
Eventi sospesi o annullati a causa del coronavirus
Un soffio di primavera del FAI a Villa Necchi è stato rinviato al 28-29 marzo
Verde Mura è rinviata al 15-17 maggio
Orticola che doveva tenersi dall’8 al 10 maggio è rinviata a metà giugno.ComunicazioneURGENTEOdL
Salone del mobile di milano rinviato a giugno
Giornate FAI di primavera rinviate al 9-10 maggio
Biennale del verde Cosmogarden rinviate al 26-29 marzo
Myplant&garden rinviato al 21-23 settembre
Cascina Bollate
A causa del coronavirus il vivaio del carcere di Bollate, come molte piccole cooperative, è in crisi.
Prendete nota per favore del comunicato inviato da Cascina Bollate:
Comperate una pianta (che vi faremo avere gratuitamente e nel più breve tempo possibile – compatibilmente con la situazione – alla Libreria della Natura, in Via Maiocchi 11 a Milano – Porta Venezia).
Fate una donazione, se volete.
O semplicemente diteci che la primavera non è primavera senza Cascina Bollate. Ecco le info che potrebbero servirvi: * Le piante di Cascina Bollate si comperano online, guardate il nostro catalogo.
* Donazione con bonifico bancario c/c intestato a Cascina Bollate onlus, Banca Intesa Iban IT42A0306909606100000070880
* Donazione con Paypal Inserendo l’indirizzo info@cascinabollate.org
Corsi e convegni
19 marzo, conferenza di Claudio Baldazzi su “Il giardino senza impegno”, VerDiSegni, presso la scuola Arte&Messaggio via Giusti 42, dalle 18 alle 20
Fiere e vivai
30-31 maggio sul Lago d’Orta Menta e rosmarino, Villa Nigra, Miasino (NO)
“Il verde sul grigio” il titolo della conferenza che il grande architetto e designer argentino ha tenuto a Milano lo scorso 21 febbraio, invitato dalla scuola Arte & Messaggio e dall’Associazione VerDiSegni.
Ambasz ha dato vita in campo architettonico ad uno stile assolutamente originale e anticipatore che combina edifici e giardini, conosciuto appunto come “il verde sul grigio” e sostenuto da un preciso obbligo etico, “quello di dimostrare che è possibile un altro futuro” e un diverso modello di vita che può prendere le mosse da un “patto di riconciliazione tra natura e costruito, con il fine ultimo di una vita migliore”.
Nel’incontro Ambasz – persona oltre che geniale precursore di tante tendenze attuali assolutamente simpatica, ironica e per nulla presuntuosa, che di questi tempi è davvero una rarità – ha illustrato i tanti progetti pubblici e privati da lui realizzati in giro per il mondo in alcuni casi solo disegnati dagli anni sessanta fino ai giorni nostri.
A cominciare dal pluripremiato palazzo governativo di Fukuoka, in Giappone, una gigantesca piramide a gradoni tutta ricoperta da lussureggianti giardini.
Grandville, I fiori animati, Testi di Alphonse Karr e Taxile Delond, Pendragon, 18 euro, 174 pp. 2019
Il capolavoro del secondo romanticismo francese tradotto per la prima volta in italiano con i testi selezionati dai due volumi dell’opera originale a cura di Alphonse Karr e Taxile Delond. Les fleurs animées, il capolavoro frutto della creatività di Grandville, pubblicato nel 1847 ebbe un immediato successo con diverse successive edizioni in inglese e ripubblicazioni in Francia e Belgio.
Una galleria di sorprendenti e stupende illustrazioni di fiori antropomorfi e di figure femminili rivestite di piante fiorite accompagnano i testi tratti dal Decamerone e scritti dai due autori.
Un piccolo libro da sfogliare di continuo per poi soffermarsi incuriositi su alcuni meravigliosi racconti delle piante in prima persona. Come il cactus che ci racconta come sia impossibile per lui vivere “in quei luoghi dove cade la neve” e che viene illustrato da una dama con l’aria molto fiera e completamente avvolta dalle foglie spinose e fiorite; o come la sensitiva che “appena ritrovata in veste di donna” grazie alla sua sensibilità provò atroci tormenti. Delizioso il capitoletto “La tratta dei fiori”, il mercato dei fiori descritto come un bazar di schiave, a Costantinopoli o al Cairo. Dove ovviamente le schiave sono i fiori in bella mostra raffigurate come giovinette dall’aria smarrita e ricoperte di vegetazione.
E molto altro ancora, un libro da conservare come un oggetto prezioso.
Le giornate di studio Benetton sono diventate negli anni uno delle più prestigiose e interessanti occasioni di riflessioni intorno al paesaggio. Molto centrato il tema di questa edizione, tenutasi il 20 e 21 febbraio 2020 a Treviso: suolo come paesaggio e non solo suolo e paesaggio. “Suolo come tessuto connettivo, nutrimento e processo vitale che accompagna la nostra esperienza di vita, dimensione fisica ed estetica nella quale risiede la sostanza dei luoghi abitati e il senso della nostra appartenenza al paesaggio”. Il tema è stato affrontato da relatori appartenenti a diverse discipline, quindi urbanisti, architetti, paesaggisti, pedologi, agronomi, orticoltori…
Come ha detto Luigi Latini, nell’introduzione dei lavori, “il suolo è un supporto su cui si iscrivono infiniti racconti”. E ancora Giuseppe Barbera ha parlato di “suolo come palinsesto che ci racconta l’evoluzione del pianeta sul quale solo negli anni più recenti c’è presenza umana”.
Molti hanno poi citato Čapek, per il quale, non dimentichiamo, “il vero giardiniere non è chi coltiva i fiori, ma chi coltiva la terra e sprofonda nel terreno”.
Suolo con orizzonti ben differenziati nei pressi di Galway, Irlanda. Foto di G. Certini
A parere di Rosario Pavia, urbanista (“Suolo, clima e paesaggio”), il suolo va visto con occhi nuovi, cioè come sistema complesso da cui dipende la vita del pianeta. Dobbiamo imparare a guardarlo nel suo “spessore”.
Cita tre libri importanti che qui vi indico
– Amitav Ghosh, La grande cecità e il cambiamento climatico
– Ulrich Beck, La metamorfosi del mondo
– R. Pogue Harrison, Foreste. L’ombra delle città
Giacomo Certini, pedologo, sottolinea – come prima cosa – il fatto che il suolo è un bene finito, non rinnovabile e che rappresenta il più grande fulcro di biodiversità nel quale è depositato il 90% del DNA del mondo! Passa in rassegna come si forma il suolo, quali sono le sue funzioni principali, parla della straordinatia presenza del carbonio nel suolo, che è il doppio di quella presente nell’atmosfera.
Anna Lambertini, architetto e paesaggista, sottolinea, nel suo interessante intervento, come i suoli urbani rappresentino in particolare un fertile campo di ricerca, di innovazione e sperimentazione per l’architettura del paesaggio.
Vadepied e Gonier dell’agenzia paesaggistica francese Wagon Landscaping, amano “lavorare sull’asfalto” da loro interpretato come una “lavagna nera che nasconde un suolo povero e drenante” che favorisce l’arrivo di piante vagabonde. Hanno presentato diversi progetti urbani di trasformazione di luoghi abbandonati, come l’alpin garden realizzato su una superficie di asfalto alla periferia di Parigi o la trasformazione di un parcheggio in un luogo da vivere in diversi modi, con solo Miscanthus, in una città belga. Tutti interventi veloci, a bassa manutenzione e a low budget, ove si decide di lavorare con suoli esistenti, anche molto poveri che vengono valorizzati.
Giorgio Prosdocimi Gianquinto, cattedra di Orticoltura e Floricoltura a Bologna, dirige l’unico centro universitario europeo sull’agricoltura urbana. Ci ha parlato in primo luogo degli orti urbani e delle ricerche volte a indagare la sicurezza delle coltivazioni orticole urbane confrontate con quelle in campo agricolo. Da queste indagini emerge come, in linea generale, la coltivazione in città sia sicura. Mentre esistono limiti per la coltivazione nei suoli urbani, non esistono per le colture campestri dove i terreni potrebbero essere ricchi di metalli pesanti.
Cembalo Sambiese e Di Gennaro, agronomi hanno fatto a quattro voci un intervento che ha suscitato un applauso davvero di grande calore parlandoci di come curare i paesaggi nella Terra dei fuochi.
Intanto – evviva l’informazione!? – hanno spiegato come, a dispetto di quanto la stampa nazionale abbia parlato di tutto l’ecosistema distrutto, i check up condotti dalla comunità scientifica in collaborazione con le università della Campania abbiano dimostrato che sui 50.000 ettari del territorio di suolo agricolo della Terra dei fuochi solo 30 ettari siano risultati potenzialmente contaminati. La cattiva informazione ha causato tanti danni alla credibilità dell’agricoltura del territorio. I due relatori hanno poi illustrato il caso della rivivalizzazione del territorio dell’ex discarica Resit di Giugliano che sono stati trasformati in spazi di verde pubblico abbelliti dai murales di Jorit e dalle installazioni di land art degli studenti del Liceo artistico di Napoli.
Pileri, urbanista, ci ha parlato dell’ossessione di difendere il suolo (richiamandosi al libro ‘Rovina’ di Simona Vinci).
Intanto in Europa non esiste alcuna direttiva di tutela dei suoli; poi se passiamo alla legislazione italiana, è importante sottolineare come manchi una legge nazionale e come alcune leggi regionali fingano soltanto di fermare il consumo di suolo. Per non parlare dei piani regolatori “infarciti di aree urbanizzabili inutili”.
Per Antonio Perazzi, paesaggista, “il suolo è biologicamente un elemento osmotico che per garantire un equilibrio è soggetto a trasformazioni continue; le piante lo aiutano a mutare: orizzontalmente, verticalmente e nel tempo”. Partendo dal giardino di Derek Jarman Perazzi ha illustrato alcuni suoi progetti.
Non ho seguito il pomeriggio dell’ultimo giorno, perchè ho dovuto partire prima della chiusura dei lavori.