David Hockney ‘Do remember they can’t cancel the spring’
Ho pensato che potesse essere utile fare un piccolo elenco delle tante risorse a cui possiamo accedere pur restando a casa: libri, musei, corsi, video, proposte di vivaisti. Un elenco ragionato che cercherò di aggiornare nei prossimi giorni di clausura…
NB La manifestazione Verdemura di Lucca sarà spostata ad aprile 2021
il Labirinto della Masone è chiuso al pubblico da alcune settimane. Per dare l’opportunità a chi vorrà partecipare al concorso BambooRush “disegnare il bambù” di poter dipingere dal vivo, abbiamo deciso di modificare le date di scadenza del bando in questo modo:
La data per l’iscrizione al concorso è spostata al 30 giugno 2020;
La scansione dell’opera dovrà essere inviata entro il 31 luglio 2020.
Radicepura Garden Festival insieme a Sarah Eberle, nota paesaggista e presidente di giura del Festival, e a Mario Faro, ideatore della manifestazione, annunciano la call for ideas per partecipare alla terza edizione della Biennale del paesaggio mediterraneo dedicata al garden design, che avrà per tema GIARDINI PER IL FUTURO. Per la prossima edizione del Festival verranno realizzati 6 giardini riservati agli under 36 – in team o individuali – e 1 giardino riservato per professionisti o giovani professionisti over 36 anni con una superficie compresa tra 30 e 50 metri quadri, che affrontino il tema proposto. I giardini verranno realizzati a Radicepura, il parco botanico in provincia di Catania, a Giarre – tra l’Etna e il mar Ionio. La partecipazione al concorso è gratuita e i 7 progetti selezionati dalla giuria artistica e tecnica, avranno a disposizione un grant di 10.000 euro tra fornitura di piante e materiali di realizzazione. Le candidature dovranno pervenire obbligatoriamente entro le ore 12.00 del 30 Novembre 2020.Per partecipare, scaricare il bando dal sito www.radicepurafestival.com
Sul canale Vimeo della Fondazione Benetton è disponibile, da venerdì 17 a giovedì 23 aprile, la visione del documentario I giardini del tè di Dazhangshan, regia di Davide Gambino, in collaborazione con Gabriele Gismondi, prodotto dalla Fondazione nell’ambito della trentesima edizione (2019) del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino dedicata appunto a I giardini del tè di Dazhangshan, nella Cina meridionale, un paesaggio contemporaneo in grado di raccogliere il senso della storia e di proiettare nel futuro il valore di un ambiente rurale nel quale l’uomo stabilisce una relazione di armonia con la natura. Nelle prossime settimane saranno resi disponibili anche gli altri documentari realizzati in occasione delle ultime edizioni del Premio Carlo Scarpa e dedicate ai villaggi di Osmače e Brežani (Bosnia-Erzegovina), al sito Maredolce-La Favara (Palermo), al Jardín de Cactus di Lanzarote e ai Céide Fields irlandesi; nonché il Diario da un viaggio di studio in Kazakistan e Uzbekistan, realizzato in occasione del Premio Carlo Scarpa 2016.
IN GIARDINO
APPUNTAMENTO CON I “RACCONTI IN GIARDINO”. I giardini del FAI e i loro tesori presentati direttamente dalla voce dei giardinieri o dei Property Manager Questa settimana: Villa del Balbianello
Villa Della Porta Bozzolo, un teatro in giallo – con Daniele Zorzi, giardiniere del Bene
La scorse settimane: Giardino della Kolymbethra, l’arancio “ingannaladri” – con Peppe Lopilato, Property Manager e L’Orto sul coll dell’infinito con Francesco Cichetti
I “Racconti in giardino” si possono vedere e condividere su https://fondoambiente.it/insieme-sentiamo-la-italia-piu-vicina
L’Unesco ha avuto la grande idea di dare accesso libero alla biblioteca digitale mondiale su internet. https://www.wdl.org
Per leggere buone recensioni delle ultime novità vi consigliano il blog viride – critica del giardino
Recensioni da Alias supplemento de Il Manifesto – di Andrea Di Salvo www.virideblog.it
la Cultura non si ferma davanti al contagio del virus e prosegue la sua attività sul canale YouTube del Ministero per i beni e le Attività Culturali e per il Turismo con video interamente dedicati alle iniziative virtuali dei Musei, Siti Archeologici, Biblioteche, Archivi, attività dello Spettacolo, Cinema, Audiovisivo e Musica, grazie ai contributi dei luoghi della cultura statali e di tante istituzioni culturali nazionali che hanno aderito https://www.youtube.com/user/MiBACT
#iorestoacasa con il MAXXI Liberi di uscire col pensiero, con le opere, le mostre, i progetti del museo e lo speciale contributo di artisti, architetti, maestri della fotografia, designer, donne e uomini della cultura e dello spettacolo.Infine, una riflessione sulla portata di quello che sta accadendo e su come questo ci porti a ripensare il significato di alcune parole come responsabilità, cura, scelta, democrazia, sarà il tema della rubrica Un mondo nuovo, con uomini e donne di scienza, cultura, spettacolo, comunicazione, tra cui Padre Paolo Benanti, lo psicoanalista Vittorio Lingiardi. https://www.maxxi.art/iorestoacasa/
MUSICA
Una bella playlist della VERDI
https://open.spotify.com/playlist/3lN0z86YDJtzN0dXOAlm5p?si=cHr0wOB1Qf6zcH7lWQVybQ&fbclid=IwAR3O9NRCsxV0tX6trPepn-3wq4n3nPJtO2iZJucIvl0MLfW5z-bxk3YyYwU
Fondazione Benetton sul paesaggio
Per chi volesse ripercorrere alcuni dei temi emersi durante le due giornate del seminario su ‘Suolo come paesaggio’, le videoregistrazioni sono disponibili sul canale Vimeo, https://vimeo.com/fondazionebenetton così come materiali video relativi ad altre edizioni delle Giornate o ad altre iniziative dedicate al paesaggio e ai beni culturali.
PAYSAGE UNCOVENTIONAL ACADEMY è la nuova iniziativa di PAYSAGE TOPSCAPE, per garantire continuità di formazione e informazione e sostenere il settore dell’Architettura del Paesaggio. Paysage organizzerà durante le prossime settimane incontri di approfondimento con dirette sui principali social network su temi specifici di progettazione, dalle pavimentazioni al verde tecnologico, dal vivaismo all’arredo urbano, passando per le aree gioco e le piscine.La partecipazione agli incontri è gratuita e sarà possibile porre domande specifiche ai relatori. Per garantire un migliore svolgimento, è richiesta la conferma di partecipazione. Ai partecipanti sarà inviato il link per la visione dell’incontro. http://www.paysage.it/index.php?page=evento_2020_04_unconventional_academy_iscrizione
Museolab 6 e MUMI Ecomuseo Milano Sud organizzano, con il supporto di F.rcm, la passeggiata “Tra sacro e Urbano ” il 26 Aprile ore 11. Per partecipare all’iniziativa occorre fare rifermento alla pagina dedicata alla passeggiata sul sito ARDA: https://aritmodacque.it/eventi/tra-il-sacro-e-l-urbano/ che contiene in bella vista il link per registrarsi!
In questo periodo sospeso il Politecnico di Milano organizza un palinsesto di iniziative on line culturali e di divulgazione scientifica per raggiungere comunque il suo pubblico attraverso le rassegne POLIMI for KIDS – Durante il weekend, uno spazio dedicato ai bambini delle scuole elementari e medie con brevi lezioni, esperimenti e piccole attività manuali POLIMI VIRTUAL TOUR – Alla scoperta dell’architettura e dell’urbanistica della città e della regione, con lezioni e tour virtuali tematici LEZIONI IN BIBLIOTECA – Lezioni tenute da nostri docenti con lo scopo di far conoscere il patrimonio librario della Biblioteca Storica del Politecnico POLIMI TRIBUTE – In un momento in cui anche lo spazio del ricordo ci è momentaneamente negato, vorremmo offrire l’occasione di ricordare alcuni importanti personaggi legati al Politecnico di Milano LEZIONI AL POLITECNICO – Pillole di divulgazione scientifica INVITO AL CINEMA – Commenti di nostri esperti a film su tematiche politecniche presenti e scaricabili su Raiplay, il canale tematico gratuito italiano dedicato al cinema e ai film d’autore https://www.eventi.polimi.it/rassegna-evento/20e20-2020
Agroinnova, il Centro di Competenza per l’Innovazione in campo agro-ambientale dell’Università di Torino, prosegue l’azione di sensibilizzazione intorno a temi di sostenibilità, cambiamenti climatici, sicurezza alimentare.
Con questo spirito sono stati attivati un sito web (https://planthealth2020.di.unito.it/), una pagina Facebook (@lepiantealcentro) e un profilo Instagram (@lepiantealcentro) per raccontare storie, temi e attività con focus su “Le Piante, al Centro”.
Piante in rete: un network di alcuni dei più qualificati vivai specializzati con offerte promozionali, novità delle collezioni e possibilità di ordinare online https://www.facebook.com/pianteinrete/
oppure su Instagram
Il vivaio Priola fa consegne gratuite fino a 40 euro fino alla fine di aprile. E’ uscito il nuovo catalogo http://www.vivaipriola.it/
Dal 12 marzo la Libreria della natura sarà chiusa al pubblico ma funzioneranno le attività di ufficio e le evasioni degli ordini online.
La libreria farà tutto il possibile per garantire il servizio. Fino al 31 marzo spedizioni gratuite e sconti del 15%!!!
Eventi sospesi o annullati a causa del coronavirus
Un soffio di primavera del FAI a Villa Necchi è stato rinviato al 28-29 marzo
Verde Mura è rinviata al 15-17 maggio
Orticola che doveva tenersi dall’8 al 10 maggio è rinviata a metà giugno.ComunicazioneURGENTEOdL
Salone del mobile di milano rinviato a giugno
Giornate FAI di primavera rinviate al 9-10 maggio
Biennale del verde Cosmogarden rinviate al 26-29 marzo
Myplant&garden rinviato al 21-23 settembre
Cascina Bollate
A causa del coronavirus il vivaio del carcere di Bollate, come molte piccole cooperative, è in crisi.
Prendete nota per favore del comunicato inviato da Cascina Bollate:
Comperate una pianta (che vi faremo avere gratuitamente e nel più breve tempo possibile – compatibilmente con la situazione – alla Libreria della Natura, in Via Maiocchi 11 a Milano – Porta Venezia).
Fate una donazione, se volete.
O semplicemente diteci che la primavera non è primavera senza Cascina Bollate. Ecco le info che potrebbero servirvi: * Le piante di Cascina Bollate si comperano online, guardate il nostro catalogo.
* Donazione con bonifico bancario c/c intestato a Cascina Bollate onlus, Banca Intesa Iban IT42A0306909606100000070880
* Donazione con Paypal Inserendo l’indirizzo info@cascinabollate.org
Corsi e convegni
19 marzo, conferenza di Claudio Baldazzi su “Il giardino senza impegno”, VerDiSegni, presso la scuola Arte&Messaggio via Giusti 42, dalle 18 alle 20
Fiere e vivai
30-31 maggio sul Lago d’Orta Menta e rosmarino, Villa Nigra, Miasino (NO)
“Il verde sul grigio” il titolo della conferenza che il grande architetto e designer argentino ha tenuto a Milano lo scorso 21 febbraio, invitato dalla scuola Arte & Messaggio e dall’Associazione VerDiSegni.
Ambasz ha dato vita in campo architettonico ad uno stile assolutamente originale e anticipatore che combina edifici e giardini, conosciuto appunto come “il verde sul grigio” e sostenuto da un preciso obbligo etico, “quello di dimostrare che è possibile un altro futuro” e un diverso modello di vita che può prendere le mosse da un “patto di riconciliazione tra natura e costruito, con il fine ultimo di una vita migliore”.
Nel’incontro Ambasz – persona oltre che geniale precursore di tante tendenze attuali assolutamente simpatica, ironica e per nulla presuntuosa, che di questi tempi è davvero una rarità – ha illustrato i tanti progetti pubblici e privati da lui realizzati in giro per il mondo in alcuni casi solo disegnati dagli anni sessanta fino ai giorni nostri.
A cominciare dal pluripremiato palazzo governativo di Fukuoka, in Giappone, una gigantesca piramide a gradoni tutta ricoperta da lussureggianti giardini.
Grandville, I fiori animati, Testi di Alphonse Karr e Taxile Delond, Pendragon, 18 euro, 174 pp. 2019
Il capolavoro del secondo romanticismo francese tradotto per la prima volta in italiano con i testi selezionati dai due volumi dell’opera originale a cura di Alphonse Karr e Taxile Delond. Les fleurs animées, il capolavoro frutto della creatività di Grandville, pubblicato nel 1847 ebbe un immediato successo con diverse successive edizioni in inglese e ripubblicazioni in Francia e Belgio.
Una galleria di sorprendenti e stupende illustrazioni di fiori antropomorfi e di figure femminili rivestite di piante fiorite accompagnano i testi tratti dal Decamerone e scritti dai due autori.
Un piccolo libro da sfogliare di continuo per poi soffermarsi incuriositi su alcuni meravigliosi racconti delle piante in prima persona. Come il cactus che ci racconta come sia impossibile per lui vivere “in quei luoghi dove cade la neve” e che viene illustrato da una dama con l’aria molto fiera e completamente avvolta dalle foglie spinose e fiorite; o come la sensitiva che “appena ritrovata in veste di donna” grazie alla sua sensibilità provò atroci tormenti. Delizioso il capitoletto “La tratta dei fiori”, il mercato dei fiori descritto come un bazar di schiave, a Costantinopoli o al Cairo. Dove ovviamente le schiave sono i fiori in bella mostra raffigurate come giovinette dall’aria smarrita e ricoperte di vegetazione.
E molto altro ancora, un libro da conservare come un oggetto prezioso.
Le giornate di studio Benetton sono diventate negli anni uno delle più prestigiose e interessanti occasioni di riflessioni intorno al paesaggio. Molto centrato il tema di questa edizione, tenutasi il 20 e 21 febbraio 2020 a Treviso: suolo come paesaggio e non solo suolo e paesaggio. “Suolo come tessuto connettivo, nutrimento e processo vitale che accompagna la nostra esperienza di vita, dimensione fisica ed estetica nella quale risiede la sostanza dei luoghi abitati e il senso della nostra appartenenza al paesaggio”. Il tema è stato affrontato da relatori appartenenti a diverse discipline, quindi urbanisti, architetti, paesaggisti, pedologi, agronomi, orticoltori…
Come ha detto Luigi Latini, nell’introduzione dei lavori, “il suolo è un supporto su cui si iscrivono infiniti racconti”. E ancora Giuseppe Barbera ha parlato di “suolo come palinsesto che ci racconta l’evoluzione del pianeta sul quale solo negli anni più recenti c’è presenza umana”.
Molti hanno poi citato Čapek, per il quale, non dimentichiamo, “il vero giardiniere non è chi coltiva i fiori, ma chi coltiva la terra e sprofonda nel terreno”.
Suolo con orizzonti ben differenziati nei pressi di Galway, Irlanda. Foto di G. Certini
A parere di Rosario Pavia, urbanista (“Suolo, clima e paesaggio”), il suolo va visto con occhi nuovi, cioè come sistema complesso da cui dipende la vita del pianeta. Dobbiamo imparare a guardarlo nel suo “spessore”.
Cita tre libri importanti che qui vi indico
– Amitav Ghosh, La grande cecità e il cambiamento climatico
– Ulrich Beck, La metamorfosi del mondo
– R. Pogue Harrison, Foreste. L’ombra delle città
Giacomo Certini, pedologo, sottolinea – come prima cosa – il fatto che il suolo è un bene finito, non rinnovabile e che rappresenta il più grande fulcro di biodiversità nel quale è depositato il 90% del DNA del mondo! Passa in rassegna come si forma il suolo, quali sono le sue funzioni principali, parla della straordinatia presenza del carbonio nel suolo, che è il doppio di quella presente nell’atmosfera.
Anna Lambertini, architetto e paesaggista, sottolinea, nel suo interessante intervento, come i suoli urbani rappresentino in particolare un fertile campo di ricerca, di innovazione e sperimentazione per l’architettura del paesaggio.
Vadepied e Gonier dell’agenzia paesaggistica francese Wagon Landscaping, amano “lavorare sull’asfalto” da loro interpretato come una “lavagna nera che nasconde un suolo povero e drenante” che favorisce l’arrivo di piante vagabonde. Hanno presentato diversi progetti urbani di trasformazione di luoghi abbandonati, come l’alpin garden realizzato su una superficie di asfalto alla periferia di Parigi o la trasformazione di un parcheggio in un luogo da vivere in diversi modi, con solo Miscanthus, in una città belga. Tutti interventi veloci, a bassa manutenzione e a low budget, ove si decide di lavorare con suoli esistenti, anche molto poveri che vengono valorizzati.
Giorgio Prosdocimi Gianquinto, cattedra di Orticoltura e Floricoltura a Bologna, dirige l’unico centro universitario europeo sull’agricoltura urbana. Ci ha parlato in primo luogo degli orti urbani e delle ricerche volte a indagare la sicurezza delle coltivazioni orticole urbane confrontate con quelle in campo agricolo. Da queste indagini emerge come, in linea generale, la coltivazione in città sia sicura. Mentre esistono limiti per la coltivazione nei suoli urbani, non esistono per le colture campestri dove i terreni potrebbero essere ricchi di metalli pesanti.
Cembalo Sambiese e Di Gennaro, agronomi hanno fatto a quattro voci un intervento che ha suscitato un applauso davvero di grande calore parlandoci di come curare i paesaggi nella Terra dei fuochi.
Intanto – evviva l’informazione!? – hanno spiegato come, a dispetto di quanto la stampa nazionale abbia parlato di tutto l’ecosistema distrutto, i check up condotti dalla comunità scientifica in collaborazione con le università della Campania abbiano dimostrato che sui 50.000 ettari del territorio di suolo agricolo della Terra dei fuochi solo 30 ettari siano risultati potenzialmente contaminati. La cattiva informazione ha causato tanti danni alla credibilità dell’agricoltura del territorio. I due relatori hanno poi illustrato il caso della rivivalizzazione del territorio dell’ex discarica Resit di Giugliano che sono stati trasformati in spazi di verde pubblico abbelliti dai murales di Jorit e dalle installazioni di land art degli studenti del Liceo artistico di Napoli.
Pileri, urbanista, ci ha parlato dell’ossessione di difendere il suolo (richiamandosi al libro ‘Rovina’ di Simona Vinci).
Intanto in Europa non esiste alcuna direttiva di tutela dei suoli; poi se passiamo alla legislazione italiana, è importante sottolineare come manchi una legge nazionale e come alcune leggi regionali fingano soltanto di fermare il consumo di suolo. Per non parlare dei piani regolatori “infarciti di aree urbanizzabili inutili”.
Per Antonio Perazzi, paesaggista, “il suolo è biologicamente un elemento osmotico che per garantire un equilibrio è soggetto a trasformazioni continue; le piante lo aiutano a mutare: orizzontalmente, verticalmente e nel tempo”. Partendo dal giardino di Derek Jarman Perazzi ha illustrato alcuni suoi progetti.
Non ho seguito il pomeriggio dell’ultimo giorno, perchè ho dovuto partire prima della chiusura dei lavori.
Come ogni anno la rivista inglese Gardens Illustrated nel numero di gennaio ha pubblicato i ‘Design trends 2020’ intervistando 10 autorevoli garden designers.
Quello che emerge, con un consenso quasi unanime, è una tendenza, sia da parte dei committenti che dei progettisti, rispettosa delle problematiche del cambiamento climatico.
Da un lato emerge una maggiore consapevolezza, da parte della clientela, che si traduce in una domanda di giardini più vicini alla natura. Ad esempio con richieste di prati fioriti, di siepi miste e composte di essenze native e tali da poter ospitare piccola fauna, di spazi di ‘green oasis’, che consentano momenti di meditazione. Giardini più informali, con meno elementi di topiaria, ma più naturali e ‘rilassanti’ e maggiormente connessi, là dove questo è possibile, con il paesaggio circostante.
Dall’altro i progettisti sottolineano l’attenzione a spazi che non siano solo estetici ma anche utili, connessi con la possibilità di produrre cibo sano e la ricerca di nuovi prodotti che siano composti di materiali eco-compatibili o riciclati. In alcuni casi si fa esplicito riferimento all’estetica wabi-sabi. In altri si parla di design ‘biofilico’, capace cioè di connettersi con il mondo naturale.
Anche il prossimo Chelsea Flower Show sembra evolversi da un approccio più squisitamente estetico ad uno stile più ‘narrativo’ che sappia raccontare il processo olistico del design: selezione di piante meno richiedenti di acqua, materiali sostenibili….
Se il 2019 era contraddistinto dall’ambientalismo, il 2020 sarà l’anno che vedrà al centro le tematiche del cambiamento climatico.
Il tema delle due giornate di Orticola – sempre organizzate da Filippo Pizzoni e Margherita Lombardi – è stato ‘Nuove ricerche e nuovi scenari’, una interessante rassegna sugli ultimi studi, sulle nuove tecniche e sulle esperienze innovative. Io ho partecipato solo alla prima giornata ma vi racconterò brevemente anche la seconda attraverso il resoconto assai puntuale che mi ha fatto l’amica paesaggista Silvia Ghirelli.
Direi che le giornate di quest’anno sono state particolarmente interessanti e hanno offerto un quadro molto variegato dalla botanica, alla progettazione, agli strumenti online….
Prima giornata venerdì 14 febbraio
Oliva di Collobiano, grande paesaggista e scrittrice (io ricordo in particolare il suo bellissimo libro ‘Manuale semplice per la costruzione del giardino con disegni meravigliosi) ha raccontato tante cose e si è soffermata in particolare sulla formazione del paesaggista: a suo parere la scuola vera è l’Accademia di belle arti a cui è indispensabile aggiungere studi di botanica, ma poi è necessario visitare tanti giardini e acquistare famigliarità con la geografia dei luoghi. Ricordando la proposta del maestro Abbado di piantare alberi in piazza del Duomo, Oliva sostiene che sarebbe stato bello vedere un bosco di fronte ad un monumento gotico, come nei paesi del nord Europa.
Giacomo Castana, giovane garden designer e documentarista, ha mostrato una breve sintesi del suo documentario ‘Botanica per tutti’, una sorta di viaggio etnobotanico in giro per l’Italia per conoscere tanti personaggi legati in un modo o l’altro alla terra. Sulla pagina facebook https://www.facebook.com/botanicapertutti/ si trova il link per prenotare una copia dell’intero documentario.
Federica Colucci di Enea ha presentato il progetto Anthosart Green tool, una preziosa risorsa disponibile online che consente di fare ricerche, con diverse chiavi, sul patrimonio botanico delle specie della flora italiana. Uno strumento davvero prezioso che rinvia alle schede botaniche di Actaplantorum e che consente non solo di poter scegliere la pianta giusta a seconda delle nostre esigenze, ma anche di navigare per link di carattere artistico-culturale. Il database è consultabile al sito https://anthosart.florintesa.it/il-tool
Sempre in tema di risorse online, Margherita Lombardi ha illustrato il sito da lei progettato e curato in collaborazione con Carlo Maria Maggia Italian botanical Heritage (http://www.italianbotanicalheritage.com/it/index.php), che si propone l’ambizioso obiettivo di produrre un censimento del patrimonio botanico italiano. Quindi non solo parchi e giardini, ma anche alberi monumentali, oasi naturalistiche e altro ancora. Ad oggi il database conta circa 2500 schede ma viene continuamente aggiornato.
Carlo Magdalena di Kew gardens ha illustrato, purtroppo parlando un anglo-spagnolo alla velocità di un missile, l’attività dei prestigiosi Kew gardens (132 ettari, con uno staff di 750 persone, 50.000 specie di piante, un erbario straordinario e una banca dati di semi) e le sue straordinarie imprese botaniche volte alla salvaguardia di specie a rischio di estinzione. Per saperne di più vi consiglio il libro dell’autore ‘Il messia delle piante. Alla ricerca delle specie più rare del mondo’ edito da Aboca.
Mauro Crescini del vivaio Valfredda ha illustrato ‘nuove’ piante erbacee utilizzabili da nord a sud. Tra le tante specie e varietà da lui citate, mi sono annotata Pygmanthemum nuticum, una perenne dalle foglie argentate e dalla vaporosa fioritura bianca; la graminacea Andropogon gerardii, diritta, alta fino a 2 metri che dà un tocco di verticalità e naturalezza. Per il giardino mediterraneo Mauro ha consigliato Ballota hirsuta, particolarmente voluminosa e piena tale da conferire struttura al giardino; Achillea chrysocoma, dalla bella fioritura bianca; Verbena rigida, che fiorisce 5/6 mesi l’anno e Phlomis ‘Le Sud’ che riempie lo spazio.
Phlomis ‘Le Sud’
Hakonechloa macra ‘All golf’ un tappeto alla base degli alberi
Paolo Gullino, di Piante innovative, ha presentato alcuni degli ortaggi insoliti coltivati nel piccolo bellissimo vivaio illustrando per ciascuno le proprietà culinarie e curative.
Tra le tante ha segnalato il bellissimo spinacio rampicante (Basella rubra) che io ormai pianto ogni anno nel mio giardino, che ho foglie molto belle e buone e fiorellini stupendi; il cetriolo serpente, con un bellissimo fiore e buono sia crudo – richiama il sapore di cetriolo, che cotto, con sapore di zucca; il Chayote, o zucca centenaria, che si può mangiare crudo per tutto l’inverno ed è ricco di proprietà (ottimo per la pressione e la circolazione)
Cetriolo serpente
Seconda giornata 15 febbraio: dal resoconto di Silvia Ghirelli
Renato Bruni, ha parlato della ricerca sulle piante, che cominciamo finalmente a capire grazie alle nuove tecniche scientifiche. Per assurdo le piante, che esistono da molto più tempo di noi, sono gli organismi che fino ad ora conosciamo meno! Fino ad oggi – come nella parabola sui 6 ciechi e l’elefante (6 saggi ciechi cercano di capire che animale sia l’elefante e toccandolo ognuno ne dà una interpretazione parziale) – si è avuta una visione solo parziale, appunto, del mondo delle piante. Oggi finalmente si comincia ad avere una visione olistica della pianta e di tutto il microsistema che la circonda e che collabora con lei. Ma occorre utilizzare la XIV casa dei tarocchi, cioè la Temperanza, per avere un atteggiamento di cautela nei confronti di quanto si dice, anche di spettacolare, sulle piante, negli ultimi tempi!
Enrico Calvo di Ersaf, ha parlato delle foreste in Lombardia, che sono in aumento. Il problema è che in Italia si importa quasi l’80% del legno mentre bisognerebbe sfruttare, pur nel rispetto della sostenibilità, il patrimonio dei nostri alberi, anche perchè il nostro legname è certificato. La Commissione europea stima che il 25% del legname importato in Europa sia di provenienza illegale. Occorre sfruttare in maniera consapevole le nostre foreste! Tre i consigli: 1) creare asili nei boschi; 2)insegnare il valore del legno, che sarà sempre più richiesto e utilizzato; 3) quasi una provocazione: costruire a Milano un grattacielo di legno!
Alberta Campitelli, vicepresidente di APGI, pur citando con favore la riforma Franceschini (che ha riguardato tra gli altri Boboli, Caserta, Villa d’este, Capodimonte…), ritiene che la politica nazionale trascuri colpevolmente il grande patrimonio dei nostri parchi e giardini. Un esempio: sono stati istituiti corsi per giardinieri di 100 ore (l’equivalente di un corso per pizzaiolo) e la mancanza di giardinieri professionisti è uno dei tanti problemi che incontrano i giardini storici italiani nelle loro esigenze di manutenzione.
Marcellina Bertolinelli e Lidia Pinti, Politecnico di Milano, hanno illustrato il sistema BIM di gestione progettuale dei giardini: un sistema 3D evoluto che rappresenta lo strumento del futuro.
James Basson e Clément Chupin hanno parlato della loro filosofia di progettazione di giardini utilizzando piante che non necessitano di apporti idrici. Il problema, secondo loro, non è quello della mancanza di acqua, ma la scarsa conoscenza delle piante che possono vivere senz’acqua.