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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Premio Carlo Scarpa per il giardino edizione 2020-2021 dedicato alla Valle delle rose e alla Valle rossa in Cappadocia

Foto Fondazione Benetton

Il Comitato scientifico della Fondazione Benetton Studi Ricerche ha deciso di dedicare la trentunesima edizione del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino a un luogo dell’Asia Minore che emerge dalla lunga vicenda storica e geografica della Cappadocia: due valli contigue scavate nella roccia vulcanica, la Valle delle Rose e la Valle Rossa, in lingua turca Güllüdere Kızılçukur.
Al centro della penisola anatolica, da sempre ponte per culture diverse tra l’Asia e l’Europa, tra il Mediterraneo e il Mar Nero, la Cappadocia si estende con i suoi altipiani a mille metri di altitudine e circondata da vulcani imponenti. Il suolo è arido, scavato dall’acqua e dal vento; il clima difficile. Tutto questo forma lo scenario naturale di una regione che vede, fin dal primo secolo, l’arrivo del primo cristianesimo e dei padri della chiesa, e poi il diffondersi della cultura bizantina, che con i suoi innumerevoli insediamenti eremitici e monastici, chiese e santuari formerà una delle più importanti comunità cristiane del primo millennio.
A tutto questo corrispondono spazi che oggi si rivelano con cicli pittorici straordinari, edifici sacri e manufatti dispersi in un vasto territorio, che a partire dal secolo XIII, con la scomparsa della presenza bizantina, diventeranno stalle, abitazioni rurali e cisterne, e una moltitudine di piccionaie che procurano a chi coltiva la terra il guano necessario alla fertilità dei campi.
Le due valli emergono da questo contesto, e ci mostrano la misura e il valore profondo di un paesaggio nel quale le forme dell’insediamento umano e la dirompente natura geologica del suolo conservano le tracce di un’antica cultura dell’abitare prevalentemente rupestre, in condizioni di equilibrio tra le diverse manifestazioni della natura e delle culture che l’attraversano nel susseguirsi dei secoli.
In un contesto di rapidi cambiamenti, di evidente abbandono dei paesaggi tradizionali, di apparizione di nuovi usi e forme insediative connessi al turismo di massa, tra il fiorire di studi e scoperte di questo immenso patrimonio storico, si distingue la presenza di un gruppo di lavoro italiano che opera in particolare nella direzione del recupero dei preziosi cicli pittorici celati nelle chiese rupestri, instaurando importanti relazioni umane e culturali e restituendo con questo lavoro leggibilità e valore a un intero paesaggio. Un lavoro che incarna il senso di una cittadinanza, la misura dell’appartenenza e della cura nei confronti di un luogo che travalica ogni confine nazionale. Per queste ragioni il Comitato scientifico della Fondazione Benetton Studi Ricerche ha deciso di affidare il “sigillo” disegnato da Carlo Scarpa, simbolo della trentunesima edizione del Premio, alla storica dell’arte Maria Andaloro, ideatrice e coordinatrice della missione di ricerca che fa capo all’Università della Tuscia, e che dal 2006, a cavallo tra l’Italia e la Cappadocia, sviluppa un lavoro capace di coniugare lo sviluppo e la trasmissione costante di attenzioni e saperi con la crescita di uno sguardo sul paesaggio in chiave di appartenenza e di responsabilità. (dal Comunicato stampa della Fondazione)

A questo evento la Fondazione ha dedicato una serie di incontri e proiezioni online dal titolo ‘Sulle tracce del luogo del Premio Carlo Scarpa 2020-2021’ che si concluderanno a maggio 2021. La prima conferenza dedicata al rapporto tra Pier Paolo Pasolini e la Cappadocia è stato tenuto da Maria Andaloro, storica dell’arte, direttrice della Missione dell’Università degli Studi della Tuscia in Cappadocia, il secondo ha visto la proiezione del documentario di Davide Gambino, il terzo Diario di un paesaggista in Cappadocia con Thilo Folkerts, architetto paesaggista, 100Landschaftsarchitektur, Berlino, dal 2019 membro del Comitato scientifico della Fondazione Benetton, e Luigi Latini, coordinatore delle attività del Premio Carlo Scarpa.
La Fondazione ha poi pubblicato un libro a cura di Patrizia Boschiero e Luigi Latini; per info https://www.fbsr.it/edizioni/gulludere-kizilcukur-la-valle-delle-rose-la-valle-rossa-cappadocia/

Per ogni informazione: https://www.fbsr.it/paesaggio/premio-carlo-scarpa/i-luoghi-premiati/gulludere-kizilcukur-la-valle-delle-rose-la-valle-rossa-cappadocia/

 

Dal mondo delle riviste. Dicembre 2020

Acer 6/2020

  • La rinascita del parco esoterico-massonico di villa Durazzo Pallavicini
  • Ecoliteracy, alfabetizzazione ecologica
  • Coperture a verde per la resilienza urbana
  • Il vivaio Water nursery

Arcipelago Milano

Domani, quotidiano

Domenicale Sole 24 ore

Gardenia dicembre 2020

  • Un giardino in Lussemburgo
  • Camelie invernali
  • Giardino di Pojega nel Veronese
  • Conifere di design

Mela cotogna dicembre 2020

Nuova Ecologia Dossier

  • Alleati per la verità: la campagna di Legambiente contro le bufale sull’ambientte
  • Inchiesta sulla miniera di Amulsar in Armenia

Topscape 42/2020

  • Città camminabili
  • Il capitale naturale
  • Intervista a Laura Gatti
  • Salesforce Park, San Francisco
  • Vienna North Hospital
  • Mandarin Oriental Lago di Como
  • e molti altri progetti….

News in tema di corsi, fiere, libri e altro ancora. Dicembre 2020

Alberi

  • Un albero in regalo. Puoi farlo per i benefici che è in grado di apportare, per la CO2 che può assorbire. Un contadino lo pianterà nella sua terra. Il tuo albero sarà fotografato, geolocalizzato ed avrà la sua pagina online dove seguirai la storia del progetto di cui farà parte. Vai su https://www.treedom.net/it/

Concorsi

  • Si è appena chiusa la call for ideas per partecipare alla terza edizione di Radicepura Garden Festival, la Biennale dedicata al garden design, che avrà per tema “GIARDINI PER IL FUTURO”, argomento scelto da Sarah Eberle, membro onorario della Royal Horticultural Society nonché madrina del festival, e da Mario Faro, ideatore della manifestazione. Tra questi molti sono i progetti arrivati da paesi diversi dall’Italia, come Francia, Sudafrica, Spagna e Svizzera. Nelle prossime settimane saranno individuati i 6 progetti under 36 vincitori del bando. Una novità della terza edizione, infatti, sarà la presenza della categoria over 36, dedicata ai professionisti. Tra questi ultimi sarà scelto uno dei progetti vincitori.
    Il programma della biennale e i suoi protagonisti saranno disponibili nei prossimi mesi sul sito  radicepurafestival.com.
  • Accademia Nazionale di Agricoltura e Image Line annunciano l’avvio della seconda edizione del “Premio Filippo Re – Ambiente, Economia, Territorio e Società”. Il premio, intitolato al famoso botanico e agronomo italiano, primo segretario dell’Accademia e uno dei suoi più illustri padri fondatori, del valore economico di 500 euro,quest’anno sarà assegnato alla pubblicazione scientifica che, con approccio multidisciplinare, originale e con sguardo d’insieme, indagherà l’impatto del settore agricolo sul sistema ambientale nazionale. La consegna del Premio avverà durante l’inaugurazione del 214° Anno Accademico dell’Accademia Nazionale di Agricoltura. La domanda di partecipazione deve essere inoltrata entro il 15 gennaio 2021.
    Per maggiori informazioni e l’invio delle candidature, gli interessati potranno scrivere al seguente indirizzo di posta elettronica premiofilippore@accademia-agricoltura.it, consultare il sito www.accademia-agricoltura.it, contattare la segreteria dell’Accademia Nazionale di Agricoltura al numero (051-268809).
    Concorso-filippo-re-2020
  • Asilo Bianco lancia “Disegnare il giardino”, un nuovo concorso di idee a premi. Si tratta di una call rivolta ad architetti, agronomi, paesaggisti, artisti ambientali per ridisegnare tre aree verdi pubbliche sul lago d’Orta nei Comuni di Briga Novarese, Miasino e Orta San Giulio, in provincia di Novara. I progetti potranno essere inviati entro il 20 marzo 2021. La giuria internazionale è composta da Elisabetta Bianchessi, Elena Bertinotti, Federica Cornalba e Michael Jakob. Il concorso ha inoltre il patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Novara e Verbano Cusio Ossola.
    Il materiale completo e a disposizione di tutti i partecipanti si trova a questo indirizzo: https://www.asilobianco.it/2020/12/13/disegnare-il-giardino/
  • Premio per la città del verde 2020 del Verde editoriale. Gallery dei vincitori e comunicati stampa su https://www.ilpremiolacittaperilverde.com/cartella-stampa-2020/

Corsi, convegni e video

  • Fino al 20 dicembre saranno disponibili i contenuti del Milano Green Forum, tenutosi a novembre. Per accedere alla piattaforma https://milanogreenforum.vfairs.com/
  • Il prossimo 21 gennaio 2021 inizierà il XXXI corso 2021 del Gruppo Giardino storico dell’Università di Padova, dedicato a “Cammini di terra e di acqua. Il paesaggio lento sulla piattaforma zoom dell’Università di Padova. L’iscrizione al corso costa 30 euro. giardino storico PROGRAMMA XXXI CORSO 2021
    Per ogni info http://www.giardinostoricounivpadova.it/
  • Sul sito dei FAI ‘Italia mi piaci’ https://fondoambiente.it/italia-mi-piaci/una-passeggiata-a/ si possono vedere i video dedicati ai Giardini di Palazzo Moroni a Bergamo alta e al Monastero di Torba e ai suoi scavi.
  • Apicultura_Cascina Merlata 2021-1 Corso di Apicoltura urbana alla Cascina Merlata, organizzato da Green Island e Alveari urbani da gennaio a marzo 2021.
  • Corsi della Scuola del verde del festival romano del paesaggio. Programmi consultabili sul sito https://www.scuoladelverde.it/
  • Sul sito di Orticolario, in “The Origin” numerose schede presentano un video, ognuno dei quali è un portale che si apre su paesaggi in Italia e nel mondo. Vivaisti, artisti, artigiani, paesaggisti, studiosi che raccontano le loro ispirazioni, attività e ricerche. Comunicato stampa
    Per accedere http://www.orticolario.it
  • Febbraio 2021 nei giorni 18-19 e 25-26 si terranno le Giornate di studio della Fondazione benetton sul tema ‘Corpi, paesaggi’.L’edizione 2021 delle giornate si svolge in modalità online, sulla piattaforma Zoom, con traduzione simultanea in italiano e in inglese.È richiesta l’iscrizione attraverso il link che, con tutte le informazioni utili, sarà pubblicato nei canali social (Facebook, Instagram) e nel sito della Fondazione entro la fine di gennaio.
  • 26-29 marzo 2021 seconda edizione di Cosmogarden, la Biennale del verde al Brixia Forum di Brescia. La manifestazione fieristica dedicata al mondo del giardinaggio e del garden design presenterà infatti Build Green Expo: una nuova area espositiva interamente orientata agli ambienti a impatto zero, dove sarà possibile entrare in contatto con tecnologie e soluzioni all’avanguardia per vivere in modo sostenibile. Per info Cosmogarden_201123_Cosmogarden2021
  • 28-30 maggio 2021, Rose, orti e giardini alla villa Comunale di Ci sarà anche una Giuria Botanica presieduta dal famoso Architetto paesaggista Marco Bay e una Giuria Speciale che rilasceranno degli attestati nelle diverse categorie. A seguire Workshop di Decorazione Floreale, Conferenze e presentazione di libri. Per info
    https://www.facebook.com/Rose-Orti-Giardini-e-non-solo-111294020752465/

Libri

Milano

  • L’Associazione Grande Parco Forlanini ha inviato una lettera aperta al Sindaco Sala per chiedere il completamento di alcune opere strategiche che consentono la connessione di parti che in questo modo danno vita a un sistema, uno straordinario progetto che attiva e illumina, come il filamento di una lampadina, oltre 400 ettari di parco unitario, formato da un percorso ciclopedonale dal centro di Milano all’Idroscalo. Per saperne di più http://www.grandeparcoforlanini.org/
  • Questo Natale la Stazione Centrale di Milano ospita  L’Albero dei Desideri illumina Stazione Centrale a Milano _ 07.12.2020_ davvero speciale fatto di desideri, sorrisi, speranze di tanti bimbi e ragazzi che si trovano ad affrontare la sfida più grande, quella della vita. A decorare questo meraviglioso albero sono stati i desideri e le opere di tanti “piccoli artisti”, ricoverati presso strutture ospedaliere della Lombardia e di tutta Italia che, durante i laboratori organizzati dalla Fondazione Lene Thun, hanno modellato l’argilla per esprimere il desiderio più grande, guarire.

Siti web

Street art

Viaggi

Letto per voi. Green square – Piazza Vecchia Bergamo, a cura di Arketipos

Green Square – Piazza Vecchia Bergamo”, a cura di Mario Bonicelli di Arketipos, editore da Corponove, 2020, 223 pp.
Coordinamento editoriale | Adelaide Corbetta, Adicorbetta – consulenza scientifica | Lorenzo Crescini, Mauro Crescini, Lucia Nusiner

Molto bello e interessante ripercorre, attraverso le pagine di questo libro, le tante Green Square che hanno animato in questi dieci anni la piazza di Bergamo alta, con una iniziativa a mio parere molto importante, non solo per presentare le tante diverse sensibilità di prestigiosi paesaggisti ma anche per educare le persone al rapporto tra città e natura.
Dal 2011, nel mese di settembre infatti Piazza Vecchia a Bergamo si è trasformata in un giardino, grazie alla progettualità e all’estro di progettisti italiani e internazionali come: Lodewijk Baljon (2017), Michele De Lucchi (2020), Peter Fink (2014), Luciano Giubbilei (2019), Lucia Nusiner (2012 e 2013), Piet Oudolf (2018), Andy Sturgeon (2015) e Stefan Tischer (2016).
Il libro ci racconta – attraverso immagini, interviste e interventi dei tanti protagonisti -le dieci edizioni dii Green Square e le differenti riletture in chiave verde della meravigliosa piazza di Bergamo alta. I differenti disegni della piazza ci hanno restituito i tanti modi in cui si può declinare un paesaggio urbano: da quello più naturalistico, a quello più selvaggio, a quello più architettonico.

La prima edizione, firmata da Lucia Nusiner, ha visto il tema degli orti in città, ‘tipici dei Colli di Bergamo e del medievale e dell’Hortus conclusus che spesso si trova tra le mura della città vecchia’. Nel 2013, sempre a firma di Lucia Nusiner, è stata la volta del tema dell’acqua ‘che nella nostra pianura vediamo scorrere nelle rogge e nei canali’ con ‘una lunga vasca come asse centrale del progetto con piante acquatiche che si muovono nel fondale’.
L’anno successivo un registro completamente diverso, ludico e colorato, con la piazza disegnata dall’americano Peter Fink che ha voluto esplorare ‘liberamente il rapporto tra arte e paesaggio urbano come un dialogo di contrasti che stimolano i nostri sensi attraverso l’uso audace di colori, forme, odori e texture di piante’.
Nel 2015 l’inglese Andy Sturgeon ha voluto ‘catturare l’essenza e la magia del paesaggio coltivato per trasportarlo in questo spazio urbano’. Nel 2016 è stata la volta del Wild landscape con il tedesco Stefan Tischer che ha condensato nella piazza cinque differenti paesaggi: selvaggio urbano, alluvionale, submontano, montano e alpino.
Nel 2017 l’olandese Baljon ha creato un ‘cool landscape’ , una sorta di ricerca di soluzioni di progettazione per ‘prevenire lo stress derivante dall’innalzamento delle temperature nelle città’.
Nel 2018 è stata la volta del famoso garden designer Piet Oudolf che ha riportato al centro di Piazza vecchia le piante con un giardino molto naturale di perenni e graminacee.
Nel 2019 il talentuoso italo-inglese Giubbilei ha disegnato un ‘pioneer landscape’ molto semplice ed elegante con ‘gli alberi con le grandi radici rotonde esposte attorniati da isole di verde posate semplicemente sulla pavimentazione della piazza’.
L’ultima edizione, di questo anno tragico e speciale, ha visto il contributo dell’architetto De Lucchi che ha voluto portare la natura sul tavolo, ‘lo strumento che usiamo per mangiare, studiare e lavorare ma che è anche l’oggetto su cui appoggiamo le cose importanti, quelle da avere sott’occhio e non dimenticare’.

 

 

 

Piccole scoperte verdi a Milano

Vista d’insieme delle aiuole condominiali in via San Vittore a Milano

E’ sempre piacevole fare delle scoperte interessanti passeggiando per Milano. In un piccolo e stretto giardinetto condominiale a Milano da poco è stato creato questo allestimento di una serie di aiuole rialzate di differenti dimensioni, profondità e altezze in materiale metallico laccato in tonalità dal grigio chiaro al verde al blu. Un’anonima striscia di verde è stata così animata piacevolmente con un impianto vegetale di erbacee ed essenze arbustive da ombra: ho notato felci, aspidistra, ortensie, camelie invernali ora in piena fioritura e, credo mahonie della varietà Soft caress. Non so chi l’abbia progettata: ha fatto un ottimo lavoro!

Particolare di una delle aiuole

Particolari delle aiuole con felci e mahonie

Un altro scorcio del piccolo giardino condominiale

 

Plant fever una mostra affascinante in Belgio visitabile fino a marzo 2021

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L’amica giornalista Laura Maggi, con la quale avevo condiviso un paio d’anni fa un breve viaggio in Normandia, mi segnala questa mostra in corso in Belgio in uno scenografico spazio ex industriale per la lavorazione del carbone al Centre d’innovation et de design, Grand-Hornu, località ad un’ora di macchina da Bruxelles. Non è escluso che arrivi anche in Italia, speriamo….

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Plant Fever propone di guardare al futuro del design da una nuova prospettiva vegetale, passando da un design antropocentrico a un design fitocentrico. Spaziando dal design del prodotto e della moda a nuove ricerche sui materiali, fino a dispositivi open source e tecnologie emergenti, Plant Fever presenta circa 50 progetti – rappresentativi del lavoro di creativi di oltre 20 paesi – che esaminano nozioni come la plant-blindness, l’eco-femminismo, la silvicoltura, la biomimetica, l’upcycling, ma anche i concetti di postcolonialismo e paesaggio culturale.
Pensata dai due curatori – Laura Drouet (FR) e Olivier Lacrouts (IT/FR) fondatori nel 2014 di d-o-t-s con sede tra bruxelles e Milano -come un’esposizione militante, Plant Fever non rinuncia a prendere posizione, porre domande critiche e suggerire nuove prospettive radicali, coinvolgendo il pubblico in una conversazione positiva, stimolante e costruttiva. Parallelamente allo spazio fisico del museo, il discorso della mostra è ulteriormente sviluppato attraverso una piattaforma web dedicata, nonché un programma di conferenze e workshop.

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Per ulteriori informazioni http://www.cid-grand-hornu.be/en/expositions/Plant_Fever/337/

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In bicicletta tra i parchi milanesi

Una vista autunnale dei Giardini pubblici Indro Montanelli di Milano

In questo strano e difficile periodo di sospensione una cosa positiva è girare in bicicletta. In questo modo si riscoprono i tanti spazi verdi che abbiamo a disposizione nella nostra città.
Solo alcune immagini di percorsi in queste belle giornate autunnali che ci regalano meravigliosi colori.

Il piccolo specchio d’acqua alla Biblioteca degli alberi di Milano

Citylife, Milano

I cipressi calvi (Taxodium distichum) con le loro tonalità straordinarie nei Giardini Indro Montanelli a Milano

Parco delle cave, Milano

Parco Lambro, Milano

Lungo la Martesana

Piracantha lungo la Martesana

Claudia Pimpinelli una giardiniera Doc

Claudia mentre illustra il giardino medievale della Rocca di Angera in occasione di una visita dell’Associazione VerDiSegni

Sabato 21 novembre è mancata Claudia Pimpinelli dopo un lunghissimo e sofferto percorso di malattia che lei ha vissuto con raro coraggio e con grande profondità spirituale.
Mi piace ricordare Claudia assieme ad alcuni che l’hanno amata e ad alcuni che l’hanno conosciuta professionalmente.
Nel febbraio 2016 all’inizio del suo primo ricovero così ci scriveva Claudia “Sono stata trasferita in questa stanza silenziosa, pulita, confortevole, con un letto comodo, le mie cosine intorno, la possibilità di stare sola è un regalo enorme per me. Mi sento veramente privilegiata. E il pensiero che non mi lascia mai è che io ricevo tutte queste cure, attenzione, dettagli, che implicano impegno, lavoro, denaro, materiali, tempo…e sono una persona sola, una vita sola, mentre laffuori la gente muore a grappoli…lacerata, esplosa, gonfia d’acqua, dissanguata, infetta…e questa è una vita sola a cui si sta badando….lo trovo semplicemente straordinario, quasi assurdo. L’ho detto anche ai medici stamattina. Mi hanno ringraziato.” E ancora “Nel momento in cui ti rendi consapevole di essere tu responsabile di te stesso, cominci a capire cosa vuol dire essere Libero. Libero di ammalarti, Libero di capire o non capire, Libero da condizionamenti esterni, Libero di scegliere e Libero di cogliere le opportunità. Libero. La Libertà non può venire da fuori, può nascere solo dentro, lentamente, come (perdonatemi la scontata metafora) un semino che germoglia, un semino di consapevolezza….”
In questo modo così profondo e libero di vivere la malattia Claudia mi ricorda Pia Pera.
Ma in questo post vorrei ricordare soprattutto Claudia Pimpinelli come grande giardiniera.
Dopo anni di esperienza professionale nel settore della moda, Claudia ha deciso di dedicarsi al giardino e in questo ambito ha studiato molto e fatto una gavetta anche faticosa con stages in Inghilterra e diversi lavori come giardiniera che le hanno consentito di diventare una professionista molto competente e talentuosa anche grazie alle sue tante doti artistiche.

Il suo progetto più ambizioso è stato quello del giardino medievale della Rocca di Angera che lei ha curato fin dall’inizio scegliendo le piante, inserendole armoniosamente nel giardino e curandole per anni fino alla sua malattia.

Uno scorcio suggestivo del giardino della Rocca di Angera. Foto di Claudia Pimpinelli

E proprio lì ho conosciuto Claudia, quando ho visitato  per la prima volta questo stupendo giardino e da allora è nata una profonda amicizia.
Nel corso degli anni mi è capitato di visitare alcuni giardini di ispirazione medievale ma a mio parere il piccolo giardino di Angera è il più poetico e suggestivo e forse testimonia l’amore e la passione che Claudia vi ha seminato.
Ho ritrovato alcune riflessioni che Claudia scriveva alcuni anni fa dopo aver visitato il famoso giardino del priorato d’Orsan in Francia e mi piace riportarle qui per chi volesse leggerle. Claudia La Rocca
Claudia faceva anche bellissime fotografie e tempo fa ne ho pubblicate alcune che lei aveva scattato al roseto della Rocca. https://www.giardininviaggio.it/il-roseto-di-angera-a-maggio-foto-di-claudia-pimpinelli/

Un altro progetto che Claudia ha realizzato qualche anno fa è quello di un originale giardino condominiale a Milano, in viale Majno. Uno spazio intimo, disegnato a stanze con fioriture quasi solo candide e bello in tutte le stagioni dell’anno. Per vedere una descrizione e immagini del giardino rimando ad un mio articolo pubblicato su Gardenia nel 2015  Majno completo ridotto

Negli ultimi tempi il suo giardino di Masciago  era il luogo per eccellenza che le dava pace e serenità: lì fino all’ultimo vi ha lavorato quando le energie glielo consentivano. E fino all’ultimo faceva progetti per il futuro!
Ecco alcune immagini del suo giardino

Il giardino di Claudia

 TESTIMONIANZE

Costanza Sansoni Baratella, musicista
… Amava la bellezza e l’approdo a questo suo ultimo lavoro di giardini, le ha permesso di esprimerla appieno e nel completo rispetto della spontaneità della Natura. Ma il suo amore per il bello spaziava nei diversi campi dell’arte e la musica era uno di questi. So che aveva suonato per anni la chitarra e anche molto bene, mi dicevano, ma io a quei tempi, ancora non la conoscevo… In questi ultimi anni duri, le consigliavo di riprenderla in mano, ma non ne voleva sapere perché diceva che non avrebbe più potuto suonarla bene come allora. E allora le rispondevo che adesso avrebbe potuto suonarla per accompagnare il suo canto, per divertirsi un po’, a scopo terapeutico insomma, ma non c’è stato niente da fare. Cantava bene, voce di contralto e conosceva tantissime canzoni che di tanto in tanto sfoderava all’improvviso cominciando a cantare dal nulla, stimolata da una parola che spuntava fuori da una conversazione…. Per leggere tutto CLAUDIA di Costanza Sansoni

Maria Grazia Campagnani, paesaggista
Il suo talento di giardiniera è tutto scritto nell’orto medievale della Rocca d’Angera.
La prima volta che ho visto l’orto sono rimasta meravigliata per la bellezza dell’impianto, lo studio delle essenze e la loro cura il tutto posizionato in un ambiente stupendo.
Mi sono sempre stupita per il poco o nullo spazio che si era dato a questo giardino da parte dei giornali specializzati. Una vera opera d’arte trascurata. Da quando Claudia s’è ammalata e ha lasciato la cura dell’orto non ci sono più andata . Spero che sia stato mantenuto vivo il suo impegno, la sua creatività e il suo senso artistico.

Rita Sicchi, paesaggista
Claudia è stata una sapiente e raffinata giardiniera nel senso più nobile e antico del termine. Sapeva usare le piante, le sapeva accostare, perché ne conosceva gli effetti estetici e le loro caratteristiche funzionali, ma aveva anche una capacità potente, sapeva vedere e gestire lo spazio. L’ amato giardino della sua casa tra i boschi, è stato per lei, negli ultimi anni, un rifugio importante che ha costruito seguendo un’idea, passo passo, con piacere e determinazione. Ricordo di avere partecipato alla prima idea per dare “una forma” da cui generare il disegno del tutto, “il cerchio”.
Innata sensibilità e vocazione, studio e lavoro, passione e sentimento, questa la sua ricetta.

Uno schizzo di Claudia

Daniele Zanzi, arboricoltore, Fitoconsult Varese
Con Claudia ho avuto una lunga frequentazione che si perde negli anni.
L’ho conosciuta quando era una “apprendista giardiniera”.
La passione e la sete di conoscenza l’aveva portata a frequentare un mio seminario sulla biologia degli alberi.
Era ancora il secolo scorso e mi impressionò la sua capacità – tipica di chi ama per davvero qualcosa – di mettersi in relazione con gli alberi ponendo domande appropriate e finalizzate a comprendere veramente l’oggetto della sua passione.
L’ho seguita poi-anche collaborando in alcuni suoi progetti o prendendomi cura dei suoi alberi – nel suo percorso professionale che l’ha portata ad emergere per capacità e competenza. Ma queste sono doti che si possono acquisire nel tempo e con l’applicazione.
Claudia aveva anche quella luce rara che porta poi ad essere diversi: la passione e la correttezza innate – forse genetiche – che l’hanno accompagnata nei suoi lavori fino a creare sempre qualcosa di unico – come il giardino medioevale alla Rocca Borromeo -, perché non basta sapere fare, bisogna farlo anche eticamente, senza porre risalto solo  all’aspetto del guadagno o del profitto.
Un giardino per Claudia era, penso, come un figlio e, come tale, degno di amore incondizionato che travalica i confini del tornaconto o del quotidiano.
Una vita professionale non facile con questa intransigenza morale che ha generato talvolta- me ne parlava –  anche tensioni  e  delusioni, talora cocenti,ma che sono sempre state superate dall’inguaribile ottimismo di chi trae dalla Natura anche la gioia per vivere.

Riposa in pace, cara Claudia, tra le tue rose e i tuoi giardini.

 Edoardo Santoro, curatore Giardino di Palazzo Madama di Torino
Che gran piacere scoprire una giardiniera d’altri tempi come Claudia; occuparsi di un giardino medievale comporta calarsi nella parte utilizzando piante storiche, applicando tecniche antiche di coltivazione e riscoprendo arredi e artigianato d’epoca.
Claudia mi ha contattato per avere consigli e suggerimenti ed è nato un confronto arricchente per entrambi con l’obiettivo di presentare al pubblico il meglio del “giardino medievale”.  Lei è riuscita alla perfezione in questo intento e a dare un’anima al giardino della Rocca di Angera.
Grazie alle sue scelte avremo sempre negli occhi la visione di un bel giardino e nel cuore il lavoro di Claudia.

 

Una conferenza dedicata alla figura di Karl Foester a cura del Garden club di Ispra

Calamagrostis x acutiflora ‘Karl Foerster’ ed Eupatorium purpureum, Northwind Garden, Usa

Il 27 novembre si è tenuta sulla piattaforma Zoom una conferenza molto interessante organizzata dal Garden club di Ispra e tenuta da Patricia Pazos con Nada Edwards dedicata alla figura del grande botanico e vivaista tedesco Karl Foerster in occasione del cinquantenario della sua morte.
Una figura molto importante che ha ispirato molte delle attuali tendenze del giardino naturale. Dopo gli studi come apprendista giardiniere a  Schwerin, studia presso l’accademia di giardinaggio “Gaertnerlehranstalt Wildpark bei Potsdam” a Posdam e in seguito in Italia, a Bordighera, sotto la guida del vivaista e paesaggista Ludwig Winter. Nel 1903 comincia a rivitalizzare il vivaio di famiglia a Berlino-Westend con l’obiettivo di selezionare specie di piante, soprattutto perenni e graminacee, con caratteristiche di bellezza, durata, resistenza e bassa manutenzione; nel 1907 pubblica il suo primo catalogo. Durante il nazismo continua ad impiegare maestranze ebree e si rifiuta di coltivare solo le piante autoctone tedesche. Dato che il vivaio si trovava nella ex Germania dell’est si sviluppano in questa zona molti giardini con perenni e graminacee. Ha scitto molti libri che sono disponibili in lingua tedesca; l’unico tradotto in italiano è ‘Erbe e felci nel giardino’ di Franco Muzzio editore in una collana diretta da Pizzetti. Molte sono le piante che portano il suo nome; una delle più famose è Calamagrostis x acutiflora stricta poi denomnato ‘Karl Foerster’: (pianta ibrida in natura i cui progenitori sono C. arundinacea e C. epigeios) un esemplare fu da lui rinvenuto in natura e successivamente riprodotto. Si tratta di una pianta sterile e per questo non invasiva anche se cresce in volume.
Con i suoi due soci H. Mattern e H. Hammerbacher creò uno studio per offrire servizi di consulenza e progettazione (‘Gartengestaltung Bornim’) e fondò una scuola per diffondere i principi del ‘New German Garden style’. Ebbe grandi influenze negli Usa e suoi seguaci furono Oehme-Van Sweden e naturalmente in Europa ispirando Piet Oudolf.
Il suo giardino privato di Posdam, oggi gestito dalla nipote, fa parte del patrimonio mondiale UNESCO “Potsdam Sans Souci” ed è ancora visitabile; è suddiviso in quattro zone ognuna dedicata ad una stagione dell’anno.

Il Garden club del CCR a Ispra, grazie al contributo del Semestre culturale tedesco, che ha finanziato l’acquisto delle piante dal vivaio di Cascina Bollate, ha realizzato un piccolo giardino didattico ispirato alla filosofia e allo stile del grande botanico Karl Foerster nel retro della scuola media nel centro del paese sulla sponda lombarda del Lago Maggiore.


Un piccolo filmato sui lavori del giardino https://www.facebook.com/JRCGardenGroup/videos/442852723777381

 

Giardini in viaggio Laura Pirovano