A Milano stanno sorgento in diversi quartieri interessanti progetti di murali. Uno dei più importanti riguarda il quartiere dell’Ortica che ho visitato con la guida del Prof. Marchesini che ce ne ha raccontato la storia.
Il quartiere dell’Ortica deve il suo nome alla presenza un tempo di campi agricoli e fu un comune autonomo fino agli anni venti del 1900, fu sede di importanti fabbriche come Bianchi e Innocenti; oggi sta vivendo un momento di rivitalizzazione pur conservando ancora il suo carattere di quartiere popolare.
Il progetto dei murali è opera di due artisti ‘muralisti’ chiamati ‘Ortica noodles’ molto talentuosi che hanno coinvolto in un lavoro davvero partecipato la gente del quartiere nella realizzazione delle opere tutte realizzate con cartoni e non con spray. Altra cosa interessante il fatto che il progetto nasce in collaborazione con il Comune che ha autorizzato tutti i murali.
Lo scopo quello di portare la gente nelle periferie per dare nuova vita e impulso.
I temi delle opere sono di carattere socio-politico e le diverse serie costituiscono un tributo alle principali figure e vicende del 1900.
Un altro aspetto interessante è il fatto che molti dei murali sono pensati proprio per essere inquadrati dall’obiettivo del cellulare.
Ecco alcune immagini
Il muro dedicato alle princpali figure della musica popolare
Il muro della legalità
La galleria con i murales dedicati al tema dell’immigrazione
in Via Tucidide l’omaggio ai partigiani
in via Corelli il grande murale, realizzato come una sequenza fotografica, molto bello dedicato alla musica rap
La galleria con i murales dedicati alle due grandi guerre
Il Duomo realizzato in modo che l’immagine si ricomponga attraverso l’obiettivo
Altre zone di Milano ospitano murales. Ad esempio in via Savona sono stati realizzati grandi murali dedicati a Diabolik opera di giovani artisti di We Run The Street in collaborazione con il Municipio 6.
Proseguono nel mese di maggio gli appuntamenti pubblici dedicati alla XXXI edizione del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino, il Premio a un luogo organizzato dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche e dedicato, in questa edizione eccezionalmente biennale, a Güllüdere e Kızılçukur: la Valle delle Rose e la Valle Rossa in Cappadocia. In programma, un convegno pubblico sul luogo al centro della campagna di attenzioni del Premio e una visita virtuale della mostraCappadocia. Il paesaggio nel grembo della roccia.
La cerimonia pubblica di consegna del sigillo disegnato da Carlo Scarpa, simbolo del Premio, tradizionalmente in programma a maggio, si svolgerà invece venerdì 9 luglio, per poter consentire, auspicabilmente, lo svolgimento dell’evento in presenza.
Giovedì 6 maggio alle ore 18 è in programma, sulla piattaforma Zoom, un incontro di presentazione del virtual tour della mostra del PremioCarlo Scarpa, Cappadocia. Il paesaggio nel grembo della roccia.
Venerdì 7 maggio dalle ore 15 alle 19.30 si svolgerà sulla piattaforma Zoom (e in diretta Facebook) il convegno pubblico dedicato a Güllüdere e Kızılçukur: la Valle delle Rose e la Valle Rossa in Cappadocia. L’appuntamento vuole essere un’occasione per conoscere da vicino e approfondire le peculiarità culturali e naturali del contesto dal quale emergono le due valli al centro della campagna del Premio, che ci mostrano la misura e il valore profondo e duraturo di un paesaggio in continuo mutamento, nel quale le forme dell’insediamento umano e la natura geologica del suolo conservano i segni di un’antica modalità dell’abitare prevalentemente rupestre, in equilibrio tra le diverse manifestazioni della natura e delle diverse culture che l’attraversano nel susseguirsi dei secoli, fino all’oggi.
L’Associazione Arte in orto, promossa da Caroline Salomon, ha avviato un nuovo progetto chiamato ‘Concentrica’che sarà finanziato dalla Fondazione Monodori.
Da metà maggio a settembre – pandemia permettendo – al lunedì pomeriggio per tre volte al mese nel parco di villa Arnò ad Albinea (RE), sede dell’associazione, si svolgerannno – in collaborazione con le associazioni Let’s dance e Heron – due calendari distinti sul tema della natura e del movimento. Il primo è rivolto alla nuova fragilità emersa durante la pandemi degli adolescenti con proposte di frisbee, video danza e Capoeira, il secondo alle famiglie con un congiunto affetto da demenza giovanile con attività di ginnastica dolce. Per info CONCENTRICA https://www.facebook.com/groups/143174082385372/ http://arteinorto.blogspot.com/
Concorsi
Riparte il premio indetto dal Verde editoriale ‘La città per il verde 2021’, che anche per questa edizione punterà sui contenuti tecnici degli interventi presentati in modalità webinar. Bando e schede di partecipazione a maggio sul sito https://www.ilpremiolacittaperilverde.com/
Corsi e convegni
aprile 2021, webinar Studio Emilio Bttisti sulla transizione ecologica. Per riascoltare la conferenza https://Vimeo.Com/534483013
Green visual merchandising, il nuovo corso di 100 ore (orario serale dalle 19 alle 22) propostao dalla scuola Arte&Messaggio di Milano. Il corso, nella consueta formula del laboratorio incentrato sul saper fare, ha come obiettivo l’acquisizione delle competenze necessarie alla progettazione di layout espositivi naturalistici: dehor, pareti verdi, aiuole adottate, tetti verdi, retail, interiorscape e verde per l’attività produttiva. GREEN 24022021
21 aprile alle 1730 Italia nostra e Museo Lab organizzano un webinar su ‘La cittadella sul Naviglio. Una passeggiata on line nella storia e vicende della fabbrica di ceramica di San Cristoforo’
Per iscriversi mail a milano@italianostra.org
23 e 30 aprile, 7 maggio, II corso di avvicinamento al Birdwatching: Il corso (gratuito) sarà strutturato in tre webinar della durata di circa due ore ciascuno con inizio alle ore 20:15 nelle serate di venerdì 23 e 30 aprile, venerdì 7 maggio, sulla piattaforma Google Meet (variazioni saranno comunicate tempestivamente). CorsoBirdwatching_2021
Nelle domeniche 11 e 18 aprile, 2 e 9 maggio, alle ore 18.00, dalla Fioreria della Serra dei Giardini di Castello, il Wigwam Club Giardini Storici Venezia in collaborazione con Nonsoloverde Società Cooperativa Sociale Onlus proporrà “20 ANNI IN GIARDINO / RITROVIAMOCI IN SERRA”, quattro conversazioni musicate in diretta su facebook con autori di importanti libri dedicati al tema del giardino, con particolare riferimento a quello veneziano. Domenica 2 maggio, ore 18.00 / Gottardo Bonacini – architetto paesaggista, gourmet, scrittore GOTTARDO BONACINI e CRISTINA BAY, Il giardiniere goloso, Ponte alle Grazie, 2019- Domenica 9 maggio, ore 18.00 / Nicoletta Campanella – giornalista, scrittrice, editrice NICOLETTA CAMPANELLA (e altri autori), Rose tè. Patrimonio di domani, Nicla Edizioni 2021 https://www.facebook.com/giardinivenezia/
Festival di giardini
9-26 settembre tornerà a Bergamo alta la manifestazione di Maestri di paesaggio. Dopo dieci anni cambiamenti al vertice che speriamo non incidano sulla qualità di un evento che è diventato uno dei più importanti nell’ambito del landscaping in Italia. Hanno dato le dimissioni il suo fondatore Maurizio Vegini con la moglie Lucia Nusiner e subentra alla presidenza Vittorio Rodeschini. Il creatore della nuova piazza verde sarà Nigel Dunnett, professore di plant design all’University of Sheffield.
Fiere e vivai
Posticipata a data da destinarsi la manifestazione Tre giorni per il giardino al castello di Masino
weTree a Torino si tinge di rosso Nasce a Torino il Bosco degli “altri” intitolato a Lia Varesio: un progetto di Agroinnova e della Città di Torino con il sostegno di Iren e Università di Torino. La riqualificazione, ad opera delle agronome paesaggiste Stefania Naretto e Chiara Otella, fondatrici dello studio LineeVerdi, stimolerà così una consapevolezza ambientale in prospettiva circolare, realizzando un’area verde intitolata a una donna che si è distinta con le sue attività per una società torinese migliore. Per info https://www.wetree.it/luoghi/torino-il-bosco-degli-altri/ weTree_Torino_schede approfondimenti
Giardini comunitari
Un mio articolo sul Parco Segantini di Milano pubblicato sul notiziario dell’Associazione VerDiSegni parco segantini su verdisegni
Milano
22-30 aprile una serie di appuntamenti per il 20° Anniversario dell’associazione aMAZElab, Arte, Cultura, Paesaggio.
Per l’occasione sarà presentato uno speciale percorso artistico/curatoriale: artisti internazionali e in residenza a Viafarini hanno lavorato sui temi delle geografie e dei confini.
L’obbiettivo è narrare il lungo cammino pionieristico e di ricerca svolto da aMAZElab sulle coste del Mediterraneo, dei Balkani e lungo il Medioriente, mettendo in rapporto arte e società, comunità e territorio, uomo e natura.
ROMA, GUIDA INSOLITA PER ESPLORATORI URBANI, di Carlo Coronati, (Edizioni il Lupo). Una mappatura di 15 itinerari trekking alla ricerca dell’immersione per incanto, a partire dall’orientamento tracciato dalla bussola del proprio corpo.
Brevi lezioni di botanica, Jean Jacques Rouseau, Editore Piano B, 2021
7 maggio-24 ottobrePAV – Parco Arte Vivente presenta SUSTAINING ASSEMBLY: Pratiche artistiche per una transizione ecologica dal basso. Maria Thereza Alves, Mao Chenyu, Fernando García-Dory, Michele Guido, Karrabing Film Collective, Alessandra Pomarico, Yasmin Smith, Bouba Touré e Raphaël Grisey, Zheng Bo,a cura di Piero Gilardi e Marco Scotini.
Per info http://parcoartevivente.it/
Orti
Villaggio degli Orti, bellissima realtà ubicata a pochi minuti dal centro di Brescia. Si tratta di un’area di oltre 120 orti recintati, nati con l’obiettivo di salvaguardare, attraverso la coltivazione, il territorio comunale. Ma anche di tutelare la biodiversità agricola, la riduzione della produzione di rifiuti, invitando i cittadini a lavorare la terra e a far fronte, nel proprio piccolo, ai problemi ambientali legati al nostro pianeta.
Per info https://www.villaggiodegliorti.it
Come un albero. Illustrazioni di Felicita Sala e testi di Maria Gianferrari, Rizzoli, 2021, 40 pp., 19 euro
Il motto di questo libro, splendidamente illustrato e con parole poetiche e incisive, è ‘Sii un albero’, dove ‘la colonna vertebrale è il tuo tronco, la pelle è come la corteccia, il tuo cuore ti dà forza e sostegno, come la linfa’.
Ogni capitolo presenta una grande illustrazione accompagnata da poche parole che però sono la chiave per consentire agli adulti di approfondire ogni tema e spiegare i segreti della vita degli alberi ai bambini. Un linguaggio semplice che va diretto alla mente e al cuore dei piccoli ma che riesce a raccontare la vita degli alberi.
Dalle radici che affondano nel terreno per sostenerlo, alla corteccia che protegge quello che hai dentro per arrivare a quello che si trova sotto e che spiega con grande efficacia il senso dei vari strati.
Molto bella la descrizione della chioma con tante forme che il bambino impara a riconoscere.
Il libro riesce a comunicare il grande ruolo che la vegetazione arborea svolge per proteggerci da tutte le insidie dell’inquinamento e sa anche raccontare i tanti aspetti dell’intelligenza e della capacità comunicativa degli alberi.
Essere un albero significa saper vivere in comunità con gli altri: e questo è il messaggio più bello del libro!
Ogni anno ci sono piccole sorprese nel giardino che come si sa non è mai statico ma sempre in movimento. Ad esempio le lunarie annuali si disseminano dove pare a loro, ma sempre in combinazioni perfette. Quest’anno una bella macchia violetta si sposa molto bene con le foglie dorate della Choisya ternata ‘Sundance’.
Non mi stanco mai di notare i piccoli cambiamenti o le piacevoli sorprese…
Ecco alcune immagini
Chaenomeles japonica, il cotogno giapponese a fiore bianco
Una new entry appena piantata: Acer palmatum ‘Sango kaku’ uno splendido acero con i rami rossi e che in autunno si tinge di giallo
I primi fiori di Choisya ‘Sundance’
Le delicate campanelle di Clematis cirrhosa balearica, già in fiore da febbraio, dalle foglioline persistenti simili a quelle delle felci
Una Camellia japonica ormai crescita si ‘arrampica’ sui tronchi delle palme
Il mio Cornus florida a fiore bianco
Quest’anno una esplosione di ellebori ibridi che avevo piantato due anni fa molto piccoli
Adoro gli iris giapponesi che ho piantao nel bosco e che si sono notevolmente accresciuti
E per finire la mia amata magnolia soulangeana che spicca dalle ombre del bosco
Interessante l’esperienza di Porto di mare, il recente parco in corso di realizzazione grazie al Comune di Milano e al Centro di forestazione urbana e molti volontari che ha trasformato un’area fortemente degradata a sud della città nel quartiere Corvetto (MM Porto di mare) in un luogo a disposizione dei cittadini. Ne hanno parlato a fine marzo Silvio Anderloni e Gianluca Vargiu. Cominciamo dalla storia di questo nome insolito: “secondo un progetto approvato nel 1917, nella zona doveva essere realizzato il porto destinato a sostituire/aggiungersi alla darsena di Porta Ticinese; tuttavia i lavori non furono mai completati. Porto di Mare sarebbe stata l’area portuale destinata all’approdo del traffico fluviale navigante il canale Milano-Cremona-Po, che fu scavato per circa 13 chilometri e lasciato anch’esso incompiuto. Il raggiungimento del fiume Po avrebbe poi consentito il collegamento di Milano con il mare Adriatico, un sogno tanto sospirato dai milanesi, da qui infatti deriva il nome “Porto di Mare””.
Anderloni sottolinea l’importanza del metodo seguito in questo come in altri progetti di riqualificazione:
– la presenza quotidiana nell’area;
– approccio globale e multidisciplinare;
– convenzione pluriennale ente pubblico-ente no profit;
– il coinvolgimento di una pluralità di attori, tra i quali Italia nostra rappresenta il collante e il motore.
Vargiu racconta cosa è stato fatto a partire dal 2017, anno di inizio del progetto che riguarda una superficie di circa 65 ettari.
Le prime azioni – con l’aiuto di 3 operatori e dei volontari – sono state la messa in sicurezza dell’area, la pulizia e lo sgombero dei rifiuti, il contenimento degli usi impropri, l’apertura di sentieri. Per tutte queste operazioni si è partiti dai bordi avvicinandosi al boschetto (la zone di spaccio) come in un accerchiamento.
Una modalità ‘ecologica’ di presidio del territorio è stata quella di far ritornare sul luogo un pastore con le sue pecore: da qui l’organizzazione dell’evento ‘Pastore per un giorno’
Molte le iniziative per coinvolgire i cittadini come volontari: ad esempio le domeniche di pulizia del parco. Una delle ultime inizitive la realizzazione di un percorso per mountain bike.
Per quanto riguarda le piantagioni si è proceduto sia su piccole aree che su grandi superfici, come ad esempio il doppio filare di querce farnia (alberi da lasciare ai poster!)
Come centro perativo la cascina, che è stata risistemata.
Il 4 aprile è andata in onda su Radio tre una bella intervista al grande Ippolito Pizzetti nella trasmissione ‘La grande radio, Il giardino fantasia arte e natura’, dagli archivi della radio.
Materiali dai programmi: “I luoghi della vita” (2003) con Ippolito Pizzetti (paesaggista, tra le sue opere: “Enciclopedia dei Fiori e del Giardino”), “Le meraviglie” Daniele Aristarco racconta il Sacro bosco di Bomarzo (2020), “Il Novecento racconta” (2001) con Maurizio Calvesi (autore del saggio “Gli incantesimi di Bomarzo: il Sacro bosco tra arte e letteratura”), “Viaggio in Italia” di Guido Piovene (Parco di Ninfa, Palermo, Ravello, 1955-1956). Brani da “La Gerusalemme liberata” di Torquato Tasso presentata da Alfredo Giuliani, regia di Vittorio Sermonti (1969).
Mi ha colpito molto la lungimiranza e l’attualità delle riflessioni di Pizzetti a proposito dei giardini e del ruolo e della missione dei parchi pubblici urbani.
Qui vi riporto alcune delle sue parole
“il giardino è come un’opera teatrale con le stagioni come i diversi atti dell’opera!”.
“La mia idea è diversa da quella degli architetti che partono dal disegno. Io al contrario il giardino lo faccio sul luogoe parto da esso e da ciò che mi attira e che mi sembra possa interpretare la propria parte. La scelta delle piante è per me in funzione della loro forma; in questo sono lontano dagli architetti che usano le piante come dei moduli”
Sui parchi cittadini
“Disneyland è il parco del nostro tempo, luogo per partecipare e divertirsi. E’ finita l’epoca dell’ozio”. “Versailles senza tutti gli eventi che vi si svolgevano non è più Versailles, un pò come sarebbe il Teatro la Scala senza le opere”. A differenza di molti paesi con una tradizione più antica di democrazia, il nostro paese resta indietro rispetto alla concezione dei parchi pubblici. Il parco è un problema di democrazia, nel senso della capacità di dare qualcosa alla popolazione”.
“Il parco certo deve essere un polmone verde ma, soprattutto, deve essere in rapporto con chi lo frequenta, con i cittadini fruitori. Quindi parchi non solo polmone verde ma come una pausa dalla vita urbana”. Altro aspetto è quello della presenza delle piante nei parchi “Troppe conifere e poche querce, uno degli alberi più bistrattati in Italia. Il motivo è che la quercia per il cristianesimo era elemento pagano da eliminare e per i contadini evocava la fatica. Invece la quercia struttura la nostra personalità”.
Come modelli di giardini Pizzetti segnala quelli progettati dalla metà ‘800 dal Principe Hermann von Pückler-Muskau, che piantò molte querce già grandi in modo egregio rispettando benissimo i vuoti intorno agli alberi. Tra i parchi italiani Bomarzo è molto interessante per le invenzioni realizzate per attirare il pubblico e meravigliarlo.
Rendering della nuova piscina olimpionica Cardellino. Fonte Corriee della sera
La Giunta comunale di Milano ha approvato la proposta per la realizzazione – al posto della ormai obsoleta piscina Cardellino al Lorenteggio – di un nuovo centro natatorio con parco estivo e la successiva gestione per 20 anni presentata da una Ati composta da privati.
Il progetto, di importo stimato in circa 23 milioni e mezzo di euro, ha come oggetto l’attivazione di un partenariato pubblico-privato.
“L’intervento proposto, oltre alla realizzazione di una piscina olimpionica, prevede un fabbricato con due piani fuori terra e uno interrato, solo per impianti e locali tecnici. Il piano terra ospiterà la zona di accesso, le vasche, gli spogliatoi; il primo piano ospiterà le tribune per gli spettatori, 891 posti per la vasca olimpionica e 116 posti per la vasca tuffi, con zona servizi e ristoro. Sono previste anche vasche ludico ricreative per bambini e un edificio di collegamento fra il corpo principale e le piscine esterne. Le dotazioni sportive principali coperte sono una vasca nuoto olimpionica di 50 metri e una vasca di 25 metri per allenamento/tuffi. L’area esterna pianeggiante contempla un parco per attività all’aria aperta (piscine, beach-volley) e un parcheggio alberato. La durata prevista dei lavori è di 2 anni e il canone annuale riconosciuto al Comune è di 450 mila euro”.
“Fino ad oggi – dichiara l’assessora allo Sport Roberta Guaineri – questo impianto ha sempre avuto una vocazione prettamente ludica. Con questo progetto, oltre a rimanere un presidio fondamentale per l’aggregazione e l’inclusione dei cittadini della zona, il centro diventerà un grande impianto olimpionico a disposizione per allenamenti, gare e meeting nazionali e internazionali, fornendo così ulteriore prestigio al profilo sportivo della nostra città. Infatti, l’impianto, oltre all’attività pre-agonistica ed agonistica con iniziative di avviamento allo sport e alle competizioni di nuoto, pallanuoto, nuoto sincronizzato e tuffi, ospiterà corsi di nuoto per ogni tipologia d’utente e d’età, campus estivi e multidisciplinari, attività scolastiche rivolte ai plessi del Municipio 6 e limitrofi, e un percorso nascita rivolto alle donne in gravidanza”.