Uno degli ambienti del parco che testimonia la cifra stilistica del suo ideatore Ettore Paternò del Toscano. Uno spazio di forma circolare con al centro una vasca d’acqua ottagonale
Un parco botanico di circa 3 ettari a S. Agata Li Battiati nei dintorni di Catania, ideato dal paesaggista siciliano Ettore Paternò che a partire dagli anni sessanta del secolo scorso iniziò a sperimentare la vegetazione sub-tropicale in un terreno da lui acquistato dopo la guerra. Immerso nelle colate laviche il parco di stile paesaggistico accoglie una zona di piante tropicali provenienti da tutto il mondo (palme, agavi, yucche e tantissime piante esotiche) e una zona di bosco mediterraneo dove felci, mirti, lentischi, castagni e celtis crescono in mezzo alle pietre vulcaniche avvolte dal muschio.
Il giardino è stato posto sotto la tutela della Sovrintendenza siciliana per i beni culturali e ambientali e include alcune piante dichiarate monumentali.
A conservare la memoria storica del suo fondatore cura oggi questo stupendo bene ambientale la nuora Barbara Notarbartolo che ha creato negli ultimi anni una parte dedicata alla vegetazione succulenta.
Per informazioni e prenotazioni delle visite https://www.parcopaternodeltoscano.it
Ecco una piccola selezione di immagini di alcuni angoli suggestivi e di alcune piante particolari
Sulla destra una Macrozamia communis in mezzo alle agavi
Agave sisalana che veniva usata per realizzare i cordami. Parco botanico Paternò
In primo piano Aloe dichotoma. Parco botanico Paternò
Dasyliion longissimum proveniente dal Messico
Euphorbia grandidens. Parco botanico Paternò
Yucca carnerosana nel giardino delle succulente. Parco botanico Paternò
Macrozamia moorei. Parco botanico Paternò
Oreopanax dactylifera. Parco botanico Paternò
Un angolo del bosco mediterraneo avvolto da rocce laviche, felci e fichi d’India. Parco botanico Paternò
Bosco mediterraneo con in primo piano macchia argentata di Helichrysum petiolaris
La straordinaria parete lavica che costituisce il fulcro del giardino in posizoine stupenda sul golfo di Catania
Accoglienza squisita per la visita di questo giardini molto particolare guidati dalla sua proprietaria che ne è stata l’artefice.
Il giardino di Giulia Gravina, grande appassionata di piante e socia attiva dell’Etna Garden Club catanese, è davvero un luogo molto particolare dove la memoria dell’antico cratere vulcanico è così viva e dialoga in maniera sorprendente con la ricchissima e colorata vegetazione mediterranea. Strutturato per una estensione di circa mezzo ettaro in alcuni terrazzamenti tutti con un affaccio a 360° sul mare ed una magnifica esposizione solare, accoglie una bellissima vegetazione di cisti, agavi, aloe, pelargoni odorosi, lantane, euforbie, iris, cycas, agrumi.
La scelta delle piante, su suggerimento del paesaggista siciliano Ettore Paternò, è stata quella di privilegiare vegetazione che si accontenta di poca acqua, in felice sintonia con le ultime tendenze del giardinaggio.
Il giardino, che si trova a Valverde (Catania), è visitabile a pagamento e previa prenotazione contattando la proprietaria cell. 335/6473722.
Ecco una piccola galleria di immagini che spero vi diano le suggestioni che ho provato nel visitare questo luogo magico e indimenticabile.
Il panorama dal giardino affacciato sul golfo di Catania
Macchie di Agave attenuata circondano la piccola scala che conduce all’agrumeto
Una seduta Liberty ai piedi di un albero di Jacaranda
Un angolo scenografico al piede della parete di rocce vulcaniche
Uno dei percorsi del giardino con pavimentazione di ghiaia e inserti di traversine in legno
Particolare dei vecchi muri a secco e della piccola scala di pietra
Sullo sfondo la fioritura luminosa della bignonia
Una cascata di Lantana montevidensis sul vecchio muro a secco
La grande pergola davanti alla casa ricoperta da Rosa banksiae ‘Lutea’; di lato i colori autunnali di Koelreuteria paniculata e al piede la fioritura violetta di Salvia leucantha
Una bellissima scenografia vegetale con Bouganvillea e Polygonum baldschianicum, la vite di Russia qui usata come ricadente
Salvatore Bonajuto, agronomo paesaggista e artista, è il protagonista di questo luogo magico che accoglie anche ospiti in alcune casette disseminate nel parco botanico – di circa 3 ettari – ricco di esemplari arborei (eucalipti, querce, cedri, bagolari, un agrumeto, la insolita Chorisia speciosa dal tronco irto di spine, il falso pepe Schinus molle) ed una collezione di piante mediterranee ed esotiche, tra le quali molte agavi, aloe e palme. Nel parco disseminato da colate di lava pietrificata si trovano molti manufatti di epoche differenti, sculture, fontane e le antiche saje, canali fuori terra che servivano per l’irrigazione.
Etna botanic garden e Villa Trinità si trovano nei dintorni di Catania nel piccolo paese etneo di Mascalucia: per informazioni https://www.etnabotanicgarden.com/
Per gli appassionati vale la pena di segnarsi l’appuntamento del secondo fine settimana di giugno per la mostra mercato di piante e arredi per il giardino mediterraneo “Dove Fiorisce la Jacaranda”.
Ecco alcune immagini dei luoghi e delle piante del giardino
Intorno ad una delle casette per l’ospitalità massi lavici avvolti dalla vegetazione
Una delle sculture contemporanee che sono collocate magistralmente in mezzo alla vegetazione
Una pergola avvolta dalla vite con belle colonne di cotto
Uno degli antichi canali per l’irrigazione
Uno degli angoli del giardino con pavimentazione di cotto e tante vecchie anfore
Una radura di prato con al centro un vecchio ulivo
Molto suggestiva la pavimentazione con lastre di pietra lavica e in primo piano Agave ferox
Il dehor di uno degli alloggi per gli ospiti
Wigandia caracasana, un arbusto ornamentale sempreverde dalle grandi foglie e dalla spettacolare fioritura viola in primavera
Senecio serpens, una asteracea dalle foglie succulente dalla particolare tonalità blu
Una vera eccellenza nel campo vivaistico quella di Piante Faro di Giarre: cinquant’anni di storia, circa 700 ettari di estensione, dai 350 ai 450 dipendenti, una qualità e quantità di piante mediterranee ed esotiche straordinaria.
Non basta una mattina ovviamente per una visita ma comunque è stato un percorso davvero interessante, che mi ha consentito di scoprire molte piante particolari.
Qui di seguito qualche breve flash fotografico
UNA DISTESA DORATA DI CYNNAMOMUM CAMPHORA VIVAI FARO
Bounganvillea variegata
BRACHYCHITON ACERIFOLIA VIVAI FARO
CERATONIA SILIQUA: un incredibile esemplare di carrubo di circa 1300 anni!
Una straordinaria distesa di Cyathea australis
CYCAS TAITUNGENSIS VIVAI FARO
ENCEPHALARTOS NATALENSIS VIVAI FARO
EUGENIA UNIFLORA ‘ETNA FIRE’ UNA VARIETà PARTICOLARE CON LE GIOVANI FOGLIE DI COLORE ROSSO VIVAI FARO
FICUS ELASTICA VARIEGATO VIVAI FARO
MACROZAMIA MOOREI, PALMA CHE RESISTE AL PUNTERUOLO ROSSO VIVAI FARO
Grande viaggiatore e personaggio poliedrico, ha fatto lo chef in Asia, ha girato la Cina in bicicletta…
Amante dei muschi, di recente si è appassionato ai terrari e ne realizza di tanti tipi diversi con piccole piante spesso tropicali adatte all’umido (molte asparagine, fittonie, edere, succulente…), muschi, ghiaia, piccoli sassi e anche con l’inserimento di minuscole figurine.
Le composizioni sono contenute in vasi di diverse fogge e dimensioni, aperti o chiusi con tappi di sughero. Il fabbisogno idrico dipende dal tipo di chiusura (più o meno stagna) e oltre all’acqua i terrari non necessitano di altra manutenzione.
Mauro, oltre alla consegna a domicilio, garantisce una consulenza ad hoc per assicurarne la durata nel tempo. Di recente ha cominciato a misurarne con un pendolino la carica energetica.
Rispetto ai kokedama che sono del tutto aperti, i terrari proposti da Anzideo sono meno delicati e richiedono meno acqua.
I prezzi variano a seconda del tipo di vaso e delle dimensioni da 40 a 150 euro.
Potete trovare molte immagini sulla sua pagina Instagram e su facebook: ilterrarista; in ogni caso per contattarlo potete scrivere una mail a mauro.anzideo@hotmail.it
Consiglio una visita in questo periodo al Giardino botanico di Villa Taranto a Pallanza per godere la straordinaria varietà di fioriture delle dalie. Nel labirinto delle dalie si può ammirare una collezione ricchissima di circa 1700 piante di 350 varietà, tutte assai ben curate dalle più alte alle più piccole in una fantastica gamma di tonalità e di forme.
Ho trovato i giardini in ottime condizione assai ben curati ed ogni volta è davvero un grande piacere ammirare tutti gli angoli di questo paradiso botanico.
Ecco alcune immagini
Dahlia Anatol
Dahlia Bishop of York dalle foglie porpora
Dahlia Contrast
Dahlia Creme de cognac
Dahlia Devil e Roi Albert
Una dalia dal fiore piccolo molto elegante, ‘Rococo’
Ecco altre immagini di angoli e piante interessanti
Molto bella la piccola collezione di salvie ornamentali. Nell’immagine Salvia leucantha
Diospyros lotus dai piccoli frutti tondi
Bellissime le bacche del Viburnum dilatatum
Una bella parete vegetale con Trachelospermum asiaticum
Bella la grande macchia di Cleome, una pianta annuale dalla generosa e prolungata fioritura
Le foglie quanto a colori, tessitura, contrasti e dimensioni possono regalare fantasia e bellezza come i fiori. Con loro oggi arrediamo i nostri balconi e terrazzi di città garantendo colori tutto l’anno.
Con felci, arbusti e aromatiche la plant designer Laura Pirovano, autrice di “Giardini di foglie” ci consiglierà accostamenti sorprendenti e duraturi.
Spazio anche alle rose, in questa puntata, associate ai papaveri. A consigliarci quali scegliere, che siano perfette coi fiori di campo, la scrittrice, editrice ed appassionata di rose Nicoletta Campanella autrice di “Rose tè” per Nicla Edizioni.
Viole del pensiero, miniviole, dalie, zinnie, geranium, bulbi, crisantemi. L’autunno riserva una fantasmagoria di fiori in grado di colorare davanzali e balconi di città che lascia solo l’imbarazzo della scelta. Ci guidano nella selezione e nella coltivazione la giornalista e scrittrice giardiniera Mimma Pallavicini e l’agronomo Andrea Pironi.
Novità, tendenze, spunti in fatto di piante e fiori arrivano da Milano questo settembre. Tra pochi giorni al via, ai giardini Montanelli, l’edizione 2021 di Orticola di Lombardia dopo la cancellazione causa covid di due edizioni primaverili. A farci da guida alla mostra mercato di fiori più cool d’Italia il vicepresidente di Orticola Filippo Pizzoni, il paesaggista che, tra l’altro, ha disegnato gli orti fioriti milanesi di CityLife Visitiamo quest’oasi in mezzo ai grattacieli, modello per l’orticoltura urbana, con Paolo Stella, direttore tecnico della Cooperativa del Sole che li gestisce.
Dalle oasi cittadine ai giardini storici, dalle mostre mercato di fiori ai festival di paesaggio.
Oggi scopriamo le perle verdi della Penisola del Tesoro.
In collaborazione con il Touring Club Italiano raggiungiamo l’Orto Botanico di Città Studi a Milano, una delle mete dell’iniziativa “Aperti per voi”.
Poi con Mimma Pallavicini andiamo in Italia e all’estero per mostre mercato di fiori e infine con la direttrice Alessandra Vinciguerra visitiamo un paradiso tropicale che dà il meglio di sé in estate: i giardini La Mortella ad Ischia.
Ci siamo, la pianta del sole è pronta a regalarci bellezza, profumo e benessere. Utilizzata fin dall’antichità per le sue straordinarie proprietà, ora rivive gli antichi fasti grazie al suo prezioso olio essenziale. Vediamo in questa puntata come coltivare lavanda sui balconi di città e nei giardini urbani, con Davide Michelini, vicepresidente di Aicg; dove ammirare lavandeti in Italia con Cinzia Toto di Gardenia e come utilizzare il prezioso olio essenziale di lavanda con Laura dell’Aquila, biologa specializzata in tecniche erboristiche.
Oggi parliamo di un giardino che è anche una biblioteca e di un libro che è un giardino di carta. Per prima cosa visitiamo Bam, la Biblioteca degli Alberi di Milano, dove le piante sono raccontate e dove la natura si integra con la cultura, accompagnati dal direttore generale culturale: Francesca Colombo.
Poi impariamo la botanica leggendo con i nostri figli “Il Piccolo Erbario”, 24cultura edizioni, libro che racchiude le piante del mondo insieme a gran parte della nostra storia.
Compost, macerato di ortica e di consolida, leguminose ornamentali e insieme utili. Sono diversi i modi per rendere più fertile e quindi rigoglioso il nostro giardino in modo naturale. Ci facciamo guidare in queste pratiche da Simone Siviero botanico, guida ambientale e scrittore.
Poi andiamo a visitare i giardini degli altri, quelli di solito chiusi al pubblico, grazie ad “Appuntamento in giardino” un evento, che comprende anche giardini storici e famosi, che si terrà in tutta Italia, e in contemporanea in diversi paesi europei, il prossimo week end, il primo di giugno. Ne parliamo con Giuseppe La Mastra, coordinatore di Apgi, Associazione Parchi e Giardini d’Italia.
Oggi rievochiamo l’incanto dei giardini pensili di Babilonia presentando “Officina Botanica” il giardino sul tetto di cui potrà godere Firenze nell’ambito del progetto di riqualificazione della storica area industriale di Manifattura Tabacchi composta da 16 edifici per un totale di circa 110.000 mq. È qui, sul tetto dell’11, che il paesaggista Antonio Perazzi, nostro ospite oggi, metterà 300 alberi, 1300 tra arbusti e perenni e 250 mq di piante tappezzanti.
Poi, con Carlo Alberto Campiotti di Enea, vediamo come allestire un tetto verde “estensivo” dunque alla portata di quasi tutti, per cui bastano un paio di giorni di lavoro. Vedremo anche i benefici che piante su pareti e tetti apportano all’edificio e alla città.
La puntata di oggi è piena di ronzii perché sulle piante vedremo volare api, farfalle bombi e gli altri insetti impollinatori che invitiamo ad entrare in città. Gli apiari urbani si moltiplicano, così come i corridoi verdi cittadini per questi insetti utili. Vediamo dunque come avvicinarci a questo mondo andando a conoscere le api mellifere anche in natura nell’oasi Saving Bees creata a Rovigo. Con noi anche Ilaria Negri, ricercatrice in entomologia all’università di Piacenza.
Fabio il Giardiniere ha presentato il libro con l’autore Gaetano Zoccali. Nella foto anche Francesca Marzotto Caotorta
Il 17 settembre presso il padiglione della Libreria della natura Fabio il Giardiniere ha presentato il libro che Gaetano Zoccali ha dedicato a Natale Torre, per le edizioni Officina Naturalis, diretta da Daniele Mongera.
Una storia di un vero cacciatore di piante, di fiori e di frutti che ha saputo valorizzare i ‘tropici’ d’Italia riscrivendo la storia botanica della Sicilia all’insegna di un vivaismo del futuro.
Il libro è suddiviso in tre parti e racconta tre luoghi memorabili: i Vivai Torre, il giardino del Gelso caro alla sua infanzia e l’Orto botanico di Palermo di cui Torre fu il fornitore di specie rare.
Nella quarta di copertina Gaetano ci racconta che il suo piccolo giardino milanese è come ‘un libro pop-up a partire da quella che oggi si definirebbe una plant box, ma all’epoca era soltanto uno scatolone dello Svelto zeppo di piantine’ inviategli da Natale Torre nel 2007. Quindi un lungo e affettuoso legame quello che unisce l’autore con il grande cacciatore di piante.
Nella chiacchierata di Fabio con Gaetano emergono i tratti salienti di Natale Torre, dal giardinaggio come forma di educazione scolastica (come le sue esperienze didattiche con gli studenti degli istituti tecnici svolte negli anni ottanta con l’Associazione Giardini del sole), il primato delle piante sulle ragioni del mercato, le piante vissute come esseri viventi e non come oggetti commerciali.
Un libro da leggere e da studiare attentamente per le tante piante rare e spesso sconosciute che ci vengono raccontate con amore e con professionalità.
Che bello riprendere la visita delle mostre di giardini con il ritorno ai Giardini di via Palestro di Orticola per la prima volta in versione autunnale, anche se quest’anno l’estate si è prolungata e non c’erano ancora i bei colori autunnali. Sempre interessanti le proposte dei vivaisti e in questa edizione ho trovato che Beatrice Consonni abbia saputo portare in particolare tante novità.
Ecco alcune delle piante che mi hanno colpito in modo particolare.
Iniziamo dalle proposte del vivaio Consonni che ha portato diverse specie e varietà di Lespedeza, un Pennisetum dalle foglie porpora rustico e altri interessanti arbusti.
Callicarpa Perl Glam dalle foglie porpora
GLYCYRRHIZA YUNNANENSIS
LESPEDEZA EDO SHIBORI
LESPEDEZA YAKUSHIMA PICCOLA FIORISCE A LUGLIOE CON UNA RIFIORENZA A SETTEMBRE
Pennisetum Princess Caroline
Ed ecco le altre piante che ho notato
Maniot, da Central Park
Un piccolo anemome giapponese, Fantasy Red Riding, dal Peccato vegetale
Bellissime come sempre le composizioni di Didier Burruyer
Un rubus sempreverde e senza spine Rubus fruticosus proposto da Orto strabilia
Il vivaio Tara ha proposto SCHIZOPHRAGMA SHIRO FUKA
Araucaria cunnghiamii glauca lanceolata nel giardino Gorazd Rifnik, vivaista specializzato in piante da ombra
Ho visto piante molto interessanti qua e là nei giardini e soprattutto nel vivaio e nel giardino di Goradz Rifnik dove siamo stati guidati dal giovane figlio Ignac, un vero e prezioso conoscitore della vegetazione più particolare. Ad esempio mi ha fatto scoprire delle hydrangeacee erbacee perenni, Deinanthe bifida e coerulea, moltissimi differenti Polygonatum e molto altro ancora…
Il vivaio Rifnik
Alissum montanum, una interessante coprisuolo sempreverde
Cardiandra formosana, una hydrangeacea
Caryopteris divaricata Electron, dalla foglia variegata, fiori violetti e adatta all’ombra
Clematis ladackiana
EUONYMUS FORTUNEI WULONG GHOST GIARDINO JOSHUA A SENTJUR
ACER RUFINERVE HATZUYUKI GIARDINO JOSEF FRANZ SENTJUR
HEMIBOEA SUBCAPITATA SV FIORE AUTUNNALE CAMPANULATO GIARDINO E VIVAIO GORAZD RIFNIK A SENTJUR
Ho visto molti esemplari di Heptacodium miconioides che oltre alla bella fioritura ha una interessante corteccia
Liriope Monroe White
Pardoglossum cheirifolium
SALVIA NANCHINENSIS MEZZ’OMBRA FIORE PRIMAVERILE GIARDINO E VIVAIO GORAZD RIFNIK
PLATYCRATER ARGUTA SIMILE A HYDRANGEA SERRATA GIARDINO E VIVAIO GORAZD RIFNIK A SENTJUR
PODOPHYLLUM WETCHII EXCHEN YI GIARDINO E VIVAIO GORAZD RIFNIK
REHMANNIA ELATA MOLTO FIORIFERA GIARDINO JOSHUA
SELINUM WALLICHIANUM OMBRELIFERA PERENNE
Strobilanthes penstemonoides OMBRA GIARDINO E VIVAIO GORAZD RIFNIK