Una vera eccellenza nel campo vivaistico quella di Piante Faro di Giarre: cinquant’anni di storia, circa 700 ettari di estensione, dai 350 ai 450 dipendenti, una qualità e quantità di piante mediterranee ed esotiche straordinaria.
Non basta una mattina ovviamente per una visita ma comunque è stato un percorso davvero interessante, che mi ha consentito di scoprire molte piante particolari.
Qui di seguito qualche breve flash fotografico
UNA DISTESA DORATA DI CYNNAMOMUM CAMPHORA VIVAI FARO
Bounganvillea variegata
BRACHYCHITON ACERIFOLIA VIVAI FARO
CERATONIA SILIQUA: un incredibile esemplare di carrubo di circa 1300 anni!
Una straordinaria distesa di Cyathea australis
CYCAS TAITUNGENSIS VIVAI FARO
ENCEPHALARTOS NATALENSIS VIVAI FARO
EUGENIA UNIFLORA ‘ETNA FIRE’ UNA VARIETà PARTICOLARE CON LE GIOVANI FOGLIE DI COLORE ROSSO VIVAI FARO
FICUS ELASTICA VARIEGATO VIVAI FARO
MACROZAMIA MOOREI, PALMA CHE RESISTE AL PUNTERUOLO ROSSO VIVAI FARO
Grande viaggiatore e personaggio poliedrico, ha fatto lo chef in Asia, ha girato la Cina in bicicletta…
Amante dei muschi, di recente si è appassionato ai terrari e ne realizza di tanti tipi diversi con piccole piante spesso tropicali adatte all’umido (molte asparagine, fittonie, edere, succulente…), muschi, ghiaia, piccoli sassi e anche con l’inserimento di minuscole figurine.
Le composizioni sono contenute in vasi di diverse fogge e dimensioni, aperti o chiusi con tappi di sughero. Il fabbisogno idrico dipende dal tipo di chiusura (più o meno stagna) e oltre all’acqua i terrari non necessitano di altra manutenzione.
Mauro, oltre alla consegna a domicilio, garantisce una consulenza ad hoc per assicurarne la durata nel tempo. Di recente ha cominciato a misurarne con un pendolino la carica energetica.
Rispetto ai kokedama che sono del tutto aperti, i terrari proposti da Anzideo sono meno delicati e richiedono meno acqua.
I prezzi variano a seconda del tipo di vaso e delle dimensioni da 40 a 150 euro.
Potete trovare molte immagini sulla sua pagina Instagram e su facebook: ilterrarista; in ogni caso per contattarlo potete scrivere una mail a mauro.anzideo@hotmail.it
Consiglio una visita in questo periodo al Giardino botanico di Villa Taranto a Pallanza per godere la straordinaria varietà di fioriture delle dalie. Nel labirinto delle dalie si può ammirare una collezione ricchissima di circa 1700 piante di 350 varietà, tutte assai ben curate dalle più alte alle più piccole in una fantastica gamma di tonalità e di forme.
Ho trovato i giardini in ottime condizione assai ben curati ed ogni volta è davvero un grande piacere ammirare tutti gli angoli di questo paradiso botanico.
Ecco alcune immagini
Dahlia Anatol
Dahlia Bishop of York dalle foglie porpora
Dahlia Contrast
Dahlia Creme de cognac
Dahlia Devil e Roi Albert
Una dalia dal fiore piccolo molto elegante, ‘Rococo’
Ecco altre immagini di angoli e piante interessanti
Molto bella la piccola collezione di salvie ornamentali. Nell’immagine Salvia leucantha
Diospyros lotus dai piccoli frutti tondi
Bellissime le bacche del Viburnum dilatatum
Una bella parete vegetale con Trachelospermum asiaticum
Bella la grande macchia di Cleome, una pianta annuale dalla generosa e prolungata fioritura
Le foglie quanto a colori, tessitura, contrasti e dimensioni possono regalare fantasia e bellezza come i fiori. Con loro oggi arrediamo i nostri balconi e terrazzi di città garantendo colori tutto l’anno.
Con felci, arbusti e aromatiche la plant designer Laura Pirovano, autrice di “Giardini di foglie” ci consiglierà accostamenti sorprendenti e duraturi.
Spazio anche alle rose, in questa puntata, associate ai papaveri. A consigliarci quali scegliere, che siano perfette coi fiori di campo, la scrittrice, editrice ed appassionata di rose Nicoletta Campanella autrice di “Rose tè” per Nicla Edizioni.
Viole del pensiero, miniviole, dalie, zinnie, geranium, bulbi, crisantemi. L’autunno riserva una fantasmagoria di fiori in grado di colorare davanzali e balconi di città che lascia solo l’imbarazzo della scelta. Ci guidano nella selezione e nella coltivazione la giornalista e scrittrice giardiniera Mimma Pallavicini e l’agronomo Andrea Pironi.
Novità, tendenze, spunti in fatto di piante e fiori arrivano da Milano questo settembre. Tra pochi giorni al via, ai giardini Montanelli, l’edizione 2021 di Orticola di Lombardia dopo la cancellazione causa covid di due edizioni primaverili. A farci da guida alla mostra mercato di fiori più cool d’Italia il vicepresidente di Orticola Filippo Pizzoni, il paesaggista che, tra l’altro, ha disegnato gli orti fioriti milanesi di CityLife Visitiamo quest’oasi in mezzo ai grattacieli, modello per l’orticoltura urbana, con Paolo Stella, direttore tecnico della Cooperativa del Sole che li gestisce.
Dalle oasi cittadine ai giardini storici, dalle mostre mercato di fiori ai festival di paesaggio.
Oggi scopriamo le perle verdi della Penisola del Tesoro.
In collaborazione con il Touring Club Italiano raggiungiamo l’Orto Botanico di Città Studi a Milano, una delle mete dell’iniziativa “Aperti per voi”.
Poi con Mimma Pallavicini andiamo in Italia e all’estero per mostre mercato di fiori e infine con la direttrice Alessandra Vinciguerra visitiamo un paradiso tropicale che dà il meglio di sé in estate: i giardini La Mortella ad Ischia.
Ci siamo, la pianta del sole è pronta a regalarci bellezza, profumo e benessere. Utilizzata fin dall’antichità per le sue straordinarie proprietà, ora rivive gli antichi fasti grazie al suo prezioso olio essenziale. Vediamo in questa puntata come coltivare lavanda sui balconi di città e nei giardini urbani, con Davide Michelini, vicepresidente di Aicg; dove ammirare lavandeti in Italia con Cinzia Toto di Gardenia e come utilizzare il prezioso olio essenziale di lavanda con Laura dell’Aquila, biologa specializzata in tecniche erboristiche.
Oggi parliamo di un giardino che è anche una biblioteca e di un libro che è un giardino di carta. Per prima cosa visitiamo Bam, la Biblioteca degli Alberi di Milano, dove le piante sono raccontate e dove la natura si integra con la cultura, accompagnati dal direttore generale culturale: Francesca Colombo.
Poi impariamo la botanica leggendo con i nostri figli “Il Piccolo Erbario”, 24cultura edizioni, libro che racchiude le piante del mondo insieme a gran parte della nostra storia.
Compost, macerato di ortica e di consolida, leguminose ornamentali e insieme utili. Sono diversi i modi per rendere più fertile e quindi rigoglioso il nostro giardino in modo naturale. Ci facciamo guidare in queste pratiche da Simone Siviero botanico, guida ambientale e scrittore.
Poi andiamo a visitare i giardini degli altri, quelli di solito chiusi al pubblico, grazie ad “Appuntamento in giardino” un evento, che comprende anche giardini storici e famosi, che si terrà in tutta Italia, e in contemporanea in diversi paesi europei, il prossimo week end, il primo di giugno. Ne parliamo con Giuseppe La Mastra, coordinatore di Apgi, Associazione Parchi e Giardini d’Italia.
Oggi rievochiamo l’incanto dei giardini pensili di Babilonia presentando “Officina Botanica” il giardino sul tetto di cui potrà godere Firenze nell’ambito del progetto di riqualificazione della storica area industriale di Manifattura Tabacchi composta da 16 edifici per un totale di circa 110.000 mq. È qui, sul tetto dell’11, che il paesaggista Antonio Perazzi, nostro ospite oggi, metterà 300 alberi, 1300 tra arbusti e perenni e 250 mq di piante tappezzanti.
Poi, con Carlo Alberto Campiotti di Enea, vediamo come allestire un tetto verde “estensivo” dunque alla portata di quasi tutti, per cui bastano un paio di giorni di lavoro. Vedremo anche i benefici che piante su pareti e tetti apportano all’edificio e alla città.
La puntata di oggi è piena di ronzii perché sulle piante vedremo volare api, farfalle bombi e gli altri insetti impollinatori che invitiamo ad entrare in città. Gli apiari urbani si moltiplicano, così come i corridoi verdi cittadini per questi insetti utili. Vediamo dunque come avvicinarci a questo mondo andando a conoscere le api mellifere anche in natura nell’oasi Saving Bees creata a Rovigo. Con noi anche Ilaria Negri, ricercatrice in entomologia all’università di Piacenza.
Fabio il Giardiniere ha presentato il libro con l’autore Gaetano Zoccali. Nella foto anche Francesca Marzotto Caotorta
Il 17 settembre presso il padiglione della Libreria della natura Fabio il Giardiniere ha presentato il libro che Gaetano Zoccali ha dedicato a Natale Torre, per le edizioni Officina Naturalis, diretta da Daniele Mongera.
Una storia di un vero cacciatore di piante, di fiori e di frutti che ha saputo valorizzare i ‘tropici’ d’Italia riscrivendo la storia botanica della Sicilia all’insegna di un vivaismo del futuro.
Il libro è suddiviso in tre parti e racconta tre luoghi memorabili: i Vivai Torre, il giardino del Gelso caro alla sua infanzia e l’Orto botanico di Palermo di cui Torre fu il fornitore di specie rare.
Nella quarta di copertina Gaetano ci racconta che il suo piccolo giardino milanese è come ‘un libro pop-up a partire da quella che oggi si definirebbe una plant box, ma all’epoca era soltanto uno scatolone dello Svelto zeppo di piantine’ inviategli da Natale Torre nel 2007. Quindi un lungo e affettuoso legame quello che unisce l’autore con il grande cacciatore di piante.
Nella chiacchierata di Fabio con Gaetano emergono i tratti salienti di Natale Torre, dal giardinaggio come forma di educazione scolastica (come le sue esperienze didattiche con gli studenti degli istituti tecnici svolte negli anni ottanta con l’Associazione Giardini del sole), il primato delle piante sulle ragioni del mercato, le piante vissute come esseri viventi e non come oggetti commerciali.
Un libro da leggere e da studiare attentamente per le tante piante rare e spesso sconosciute che ci vengono raccontate con amore e con professionalità.
Che bello riprendere la visita delle mostre di giardini con il ritorno ai Giardini di via Palestro di Orticola per la prima volta in versione autunnale, anche se quest’anno l’estate si è prolungata e non c’erano ancora i bei colori autunnali. Sempre interessanti le proposte dei vivaisti e in questa edizione ho trovato che Beatrice Consonni abbia saputo portare in particolare tante novità.
Ecco alcune delle piante che mi hanno colpito in modo particolare.
Iniziamo dalle proposte del vivaio Consonni che ha portato diverse specie e varietà di Lespedeza, un Pennisetum dalle foglie porpora rustico e altri interessanti arbusti.
Callicarpa Perl Glam dalle foglie porpora
GLYCYRRHIZA YUNNANENSIS
LESPEDEZA EDO SHIBORI
LESPEDEZA YAKUSHIMA PICCOLA FIORISCE A LUGLIOE CON UNA RIFIORENZA A SETTEMBRE
Pennisetum Princess Caroline
Ed ecco le altre piante che ho notato
Maniot, da Central Park
Un piccolo anemome giapponese, Fantasy Red Riding, dal Peccato vegetale
Bellissime come sempre le composizioni di Didier Burruyer
Un rubus sempreverde e senza spine Rubus fruticosus proposto da Orto strabilia
Il vivaio Tara ha proposto SCHIZOPHRAGMA SHIRO FUKA
Araucaria cunnghiamii glauca lanceolata nel giardino Gorazd Rifnik, vivaista specializzato in piante da ombra
Ho visto piante molto interessanti qua e là nei giardini e soprattutto nel vivaio e nel giardino di Goradz Rifnik dove siamo stati guidati dal giovane figlio Ignac, un vero e prezioso conoscitore della vegetazione più particolare. Ad esempio mi ha fatto scoprire delle hydrangeacee erbacee perenni, Deinanthe bifida e coerulea, moltissimi differenti Polygonatum e molto altro ancora…
Il vivaio Rifnik
Alissum montanum, una interessante coprisuolo sempreverde
Cardiandra formosana, una hydrangeacea
Caryopteris divaricata Electron, dalla foglia variegata, fiori violetti e adatta all’ombra
Clematis ladackiana
EUONYMUS FORTUNEI WULONG GHOST GIARDINO JOSHUA A SENTJUR
ACER RUFINERVE HATZUYUKI GIARDINO JOSEF FRANZ SENTJUR
HEMIBOEA SUBCAPITATA SV FIORE AUTUNNALE CAMPANULATO GIARDINO E VIVAIO GORAZD RIFNIK A SENTJUR
Ho visto molti esemplari di Heptacodium miconioides che oltre alla bella fioritura ha una interessante corteccia
Liriope Monroe White
Pardoglossum cheirifolium
SALVIA NANCHINENSIS MEZZ’OMBRA FIORE PRIMAVERILE GIARDINO E VIVAIO GORAZD RIFNIK
PLATYCRATER ARGUTA SIMILE A HYDRANGEA SERRATA GIARDINO E VIVAIO GORAZD RIFNIK A SENTJUR
PODOPHYLLUM WETCHII EXCHEN YI GIARDINO E VIVAIO GORAZD RIFNIK
REHMANNIA ELATA MOLTO FIORIFERA GIARDINO JOSHUA
SELINUM WALLICHIANUM OMBRELIFERA PERENNE
Strobilanthes penstemonoides OMBRA GIARDINO E VIVAIO GORAZD RIFNIK
Una scultura in ferro riclcato nel piccolo giardino di Primoz Sinilovec, detto ‘Ramazzotti’
Grande creatività e capacità artigianali ed un uso di materiali di recupero inseriti nei giardini. Tante piccole suggestioni da cui trarre ispirazioni.
Una casetta per la legna
Un hotel per gli insetti
Bei contenitori per l’orto in legno
Una staccionata in legno grezzo
Il piccolo giardino di Primoz Sinilovec che realizza tante sculture utilizzando diversi pezzi di ferro riciclato
Gioco di foglie con diverse varietà di Pulmonaria e di Hosta nel giardino Campum florum
Sono rimasta davvero colpita dai giardini privati che abbiamo visitato nel corso del viaggio: una grande maestria nell’uso delle piante, molte da ombra e con foglie intriganti, creatività nell’uso dei materiali e tanta perizia artigianale nella realizzazione di piccole strutture, sculture in ferro, hotel per insetti, contenitori per gli orti. Infine un uso molto interessante delle bellissime pietre carsiche e la capacità di costruire stagni e laghetti molto naturali. Si sente molto l’influenza del giardino olandese nello stile New Dutch wave, oltre che del giardino inglese.
Ecco alcuni dei giardini
Campum florum, un giardino abbastanza recente disegnato da Milan Gruzinski con tanti camminamenti, un laghetto, una miriade di hosta e felci e un piccolo canyon che sembra assolutamente naturale
Campum florum: un cervo composto di ferro e riempito di paglia svetta dal tappeto di hosta perfettamente intatte (sembra che qui le lumache non ci siano!)
Campum florum: un quadro armonioso con Cornus controversa, Hydrangea paniculata e un letto di hosta
Campum florum: bellissimi e raffinati giochi di foglie
Campum florum: il ponticello che attraversa il piccolo canyon
Campum florum: il piccolo canyon
Un piccolo giardino nei dintorni di Lubiana, con un sapiente uso di graminacee, perenni e shadow plants
Giardino nei dintorni di Lubiana: in questo periodo tutto un fiorire di astri e sedum, mentre in primavera una grande varietà di iris e di aquilegia e in estate di hemerocallis
Un piccolo sentiero avolto dalle perenni e dalle graminacee nel giardino nei dintorni di Lubiana
Un delizioso giardino urbano nella perfieria di Lubiana: la proprietaria è riuscita a sfruttare il piccolo spazio costruendo le aiuole su differenti livelli
Un’altra immagine del piccolo giardino urbano
Un’altra composizione nel giardino
Il giardino di un appassionato che ha un piccolo giardino con una varietà incredibile di piante tutte etichettate. Nella foto Kirengeshoma palmata
Il laghetto con i fiori di loto
Un altro giardino molto particolare con una scenografia a tratti teatrale per la presenza di molte sculture e architetture. Nell’immagine una bella composizione di pietre
Particolare della piccola serra in ferro costruita dal proprietario
Particolare della piccola scaletta con gradini di legno leggermente sfalzati
Un pesce di ferro riciclato in un’aiuola di perenni
Una bella macchia di Ligularia Othello ai bordi di un piccolo stagno in un altro giardino molto interessante
La bella vista dal giardino con sullo sfondo una seie di piccole sculture in ferro
Molto interessante e piacevole il giro in Slovenia organizzato dalla bravissima Erica Vaccari di viaggi floreali, che conosce molto bene i paesaggi e i giardini di questo piccolo paese (un poco più piccolo della Lombardia e con solo 2 milioni di abitanti), molto curato e con una ammirevole attenzione alla tutela e valorizzazione del proprio ambiente naturale.
Paesaggi dolci con foreste di conifere e latifoglie, piccoli paesi molto uniformi nelle architetture semplici e sobrie, campi per il foraggio (esistono sovvenzioni statali proprio per la tutela del paesaggio agricolo), qualche animale al pascolo, orti assai ben curate, monti con viste stupende e tante pietre candide, carsiche che si ritrovano ben inserite anche nei giardini.
Lubiana è una città molto vivace, con splendide architetture tra otto e novecento (molte del famoso architetto sloveno Jože Plečnik che ha ridisegnato il centro della città ispirandosi alle architetture classiche), con molte zone pedonali e tante piste ciclabili.
Ecco alcune immagini
Dolci paesaggi intorno a Loski Potok nell’area a sud di Lubiana
Zona di Loski Potok: conifere, sassi e orti
Paesaggi intorno a sentjur, a est
Lungofiume di Lubiana: molte aree attrezzate
Lungofiume di Lubiana
Monte Nanos dal quale si ammirano panorami mozzafiato. Nonostante sia una montagna di non più di 1300 metri il paesaggio sembra di alta montagna
Monte Nanos
Una faggeta sul Monte Nanos
Senitiero della salvia, per la presenza di tante salvie olte a cotinus, euforbie dal quale si godono panorami sul mare