Una piacevole scoperta quella di questo luogo poco distante da Milano, a Briosco, un piccolo paese della Brianza, immerso in paesaggi dolci dalle colline lievemente ondulate. Un parco d’arte ambientale di circa 10 ettari che comprende gran parte della collezione di sculture di Alberto Rossini, conservata e valorizzata dal figlio Marco attraverso l’omonima fondazione.
Rossini Art Site è un luogo molto piacevole che coniuga in modo sapiente la natura, qui conservata con un sapore agricolo con molti alberi da frutto, carpini e pioppi cipressini e vaporose graminacee. Molto bello il giardino figurativo che è costituito da un piacevole camminamento con traversine costellato da sculture di vari artisti italiani del XIX secolo.
L’esposizione d’arte comprende una sessantina di opere tra cui importanti sculture di César, Tinguely, Spoerri, Nagasawa, Melotti, Consagra, Giò Pomodoro, tutte assai ben ambientate e dialoganti con il paesaggio naturale.
Il giardino figurativo
Giò Pomodoro, Tensioni
Una delle tante opere di Levolella, un artista molto amato da Aberto Rossini
Contrappunto di Fausto Melotti
Pentagono nell’ottagono, Nagasawa
Pozzo nel cielo, Nagasawa
Il padiglione firmato dall’architetto Wines di In Situ
Introduzione di Judith Wave, Testo di Delfina Rattazzi, Antologia letteraria a cura di Caterina Napoleone
276 pp., 70 euro. Esiste anche edizione inglese con traduzione di Claire Littlewood
Il 6 aprile a Palazzo Gallarati Scotti a Milano è stato presentato alla stampa il prezioso volume edito da Franco Maria Ricci che festeggia i 25 anni del network Grandi giardini italiani creati appunto nel 1997 da Judith Wade che portò per la prima volta in Italia l’esperienza del National Trust inglese.
Nell’introdurre la presentazione del libro Wade ricorda come oggi il circuito conti 148 giardini e che nel periodo pre-covid richiamava un pubblico di più di 8 milioni di persone ogni anno; in questi due ultimi anni, pur essendo fortemente diminuiti i turisti stranieri, sono aumentati notevolmente i visitatori italiani. Dato che il peggior nemico dei giardini è l’oblio, è molto importante che il circuito abbia trasformato il turismo orticolo da fenomeno elitario e fenomeno di massa.
Delfina Rattazzi, che ha firmato il testo del volume, sottolinea prima di tutto come l’Italia possieda la più grande biodiversità al mondo e la ricchissima varietà di tipologie di giardini del circuito italiano lo testimonia. Dal piccolo giardino di Tropea nato da un sacchetto di semi di palma presi in Oriente, al meraviglioso intreccio di piante australiane e californiane che Casasco ha realizzato al Negombo di Ischia, fino ai giardini siciliani straordinari precursori del risparmio di acqua nelle scelte vegetali.
Nella stesura dell’Antologia, la storica dell’arte Caterina Napoleone ha scelto un taglio trasversale cercando di trovare una risposta alle domande di come sono nati i giardini e quali sono state e scelte progettuali attraverso la selezione di testi letterari, dalle lettere di Plinio il Giovane, fino all’Encyclopédie di Diderot e D’Alembert e alla Vita delle api di Maurice Maeterlinck.
Qualche considerazione dopo aver guardato con più attenzione il volume
E’ come compiere un viaggio fantastico alla scoperta del mondo dei giardini italiani, con tante storie e stili differenti, tante suggestioni e atmosfere di ieri e di oggi.
L’apparato iconografico, opera di diversi fotografi, è davvero molto bello e raffinato e riesce a restituire gli angoli più poetici e le prospettive dei tanti luoghi del network.
I testi di Delfina Rattazzi ci accompagnano nella descrizione dei giardini attraversando le tante tipologie, dalle passioni botaniche, alle ville reali e imperiali, ai giardini esoterici, a quelli fantasiosi, ai giardini affacciati sui laghi, a quelli mediterranei fino ai giardini d’arte.
Curiosa e molto approfondita l’appendice letteraria che ci fa ripercorrere la storia del giardino con brani di opere letterarie selezionate in modo molto originale.
Due ricercatori dell’Università di Torino, Francesca Barbero e Luca P. Casacci – docenti presso il Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi –, guideranno un gruppo di ricerca internazionale impegnato nel progetto Good Vibes: how do plants recognise and respond to pollinator vibroacoustic signals?, finanziato dallo Human Frontiers Science Program Award. Good Vibes vuole scoprire i meccanismi molecolari e fisiologici delle risposte delle piante ai segnali vibroacustici emessi dagli insetti. I ricercatori utilizzeranno le bocche di leone (Antirrhinum spp.) e gli insetti che ne visitano i fiori come modello di studio. Durante il volo, questi insetti producono suoni differenti a seconda della specie, una sorta firma acustica, e possono fungere da efficienti impollinatori o sfruttare le risorse della pianta sottraendo nettare senza contribuire al trasferimento del polline e dunque al potenziale riproduttivo delle bocche di leone. Per info https://www.hfsp.org/hfsp-news-events/press-release-2022-hfsp-research-grants
Concorsi e premi
Si è appena concluso il bando di concorso dedicato alla progettazione di un’area verde all’interno del Parco dell’Etna nella sede di SIFI S.p.A., azienda farmaceutica leader in oftalmologia, per la tutela del territorio locale. Il progetto è svolto in collaborazione con il Parco Botanico Radicepura. Il bando ha registrato un’importante partecipazione, con oltre 300 iscrizioni da 20 paesi diversi – tra i quali spiccano gli Stati Uniti, la Turchia e tutti i maggiori paesi europei. Bando Keep Alive the Sense of Wonder chiusura bando 220322
Corsi e convegni
7 aprile 2022, ore 18 online sulla piattaforma zoom Giappone prima conferenza di un ciclo dedicato al Giappone organizzato da Mauro Pierconti, storico dell’architettura, curatore dello spazio espositivo di Ca’ Scarpa. La prima conferenza sarà ‘Carlo Scarpa tra tradizione e tecnica nell’“universo del legno”: il Santuario di Ise in Giappone. Per registrarsi https://us06web.zoom.us/webinar/register/WN_pyG7uKSAQHCewn-33NB6eQ
8 aprile 9.30-1730, “Il progetto del parco contemporaneo come motore di sviluppo“, a Cuneo presso la Sala Einaudi-Centro Incontri della Provincia di Cuneo
23 aprile nell’ambito della manifestazione Nel segno del giglio “Il giardino perduto” cn 4 relatori: Massimo Venturi Ferriolo, ‘Oltre il giardino…il mondo’; Carla Benocci, sul giardino di Villa del Vascello; Laura Pirovano, ‘Alla ricerca del giardino perduto; Giuseppe Baldi, che parlerà di Hortus conclusus. Per altre info: Nel segno del Giglio 23 _ 25 aprile (2)
30 aprile alle 11, al Lac di Lugano, un ricordo di Pia Pera ‘Coltivare l’amicizia tra libri e giardini’. Per info https://www.luganolac.ch
Festival di giardini
L’Università tedesca Weihenstephan e il planting designer Cassian Schmidt firmano Forgotten Landscape: il progetto della Piazza Vecchia di Bergamo per il Landscape Festival 2022 e tema della prossima manifestazione. A firmare la Green Square di quest’anno sarà una selezione di studenti dell’Università tedesca di scienze applicate di Weihenstephan-Triesdorf insieme al progettista di fama internazionale Cassian Schmidt.
Fiere e vivai
Dal 18 marzo è riaperto al pubblico il vivaio di Cascina Bollate. Mercoledì e venerdì pomeriggio, dalle 14,00 alle 18,00 con ingresso ogni ora, allo scoccare delle 14,15,16 e 17. Occorre essere puntuali!
Dal 3 aprile a Villa Taranto Festa delle bulbose, oltre 80.000 tra crochi, narcisi, muscari e tulipani. Per info https://www.villataranto.it/
7-10 aprile 2022 , Elle decor: i nuovi modi di abitare outdoor nello straordinario cortile d’onore di Palazzo Litta a Milano, allestito da Studiopepe e Marco Bay
9-10 aprile al vivaio Priola di Treviso ‘Sapori e profumi di primavera’, evento dedicato alle piante aromatiche. Per info https://vivaipriola.it
9-10 aprile, Di rara pianta, con una cinquantina di vivai espositori, a Bassano del Grappa nel Giardino Parolini. Per info http://www.dirarapianta.info/
Fino al 18 aprile Giardinity, i bulbi di Evelina Pisani nel Parco di Villa Pisani Bolognesi Scalabrin a Vescovana (PD). Per info https://villapisani.it/
23-25 aprile, Nel segno del giglio al Parco della Reggia di Colorno (Parma)
23-25 aprile, Floracult ai Casali del Pino, all’interno del Parco di Veio. Floracult 14 febbraio
9-10 aprile In occasione della fioritura dei ciliegi del giardino giapponese, il Museo Orto Botanico di Roma celebra con un evento dal titolo «Hanami all’Orto Botanico», l’idea della Natura che permea la cultura giapponese e ne definisce la sua estetica. Per info https://web.uniroma1.it/ortobotanico/hanami-all-orto-botanico-2022
Al via gli eventi di primavera negli Orti Fioriti di CityLife, 3000 mq di orti urbani nel cuore del parco pubblico di CityLife, con un palinsesto di musica, esposizioni artistiche e workshop per la cura del verde, che si rinnoverà ogni settimana nei mesi di maggio e giugno. Citylife Primavera negli Orti Fioriti di CityLife_28.03.2022
Mostre
Dal 23 aprile al 31 luglio Nel giardino di Marcel Proust: fiori dipinti tra le pagine della Recherche. Pieghevole-Mostra Proust
Riviste
Acer 2 2022 Tecno suoli e verde urbano
Una realizzazione ad Arco (TN) tra architettura e paesaggio
Un esempio di back garden a Milano
Topscape 47 2022 Essay: Fod urbanism
Personaggi: Il progetto del paesaggio, città dense e più naturali: Michel Péna
Viaggi
Le proposte di Viaggi floreali 3-7 Luglio Giardini, storia e Villaggi delle Cotswolds – CHIUSURA PRENOTAZIONI 20 APRILE 2022 9-15 luglioBeth Chatto, Roseti, coste fiorite e boschi incantati dell’East Anglia LEGGI E PRENOTAULTIMI 3 POSTI CHIUSURA PRENOTAZIONI 20 APRILE 8-11 settembre Colori autunnali del Lake District ULTIMI 6 POSTI
18-21 settembre Sissinghurst e le fioriture di fine estate Per infohttps://viaggifloreali.com/
La XXXII edizione, 2022 del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino è dedicata al Natur-Park Schöneberger Südgelände e al formarsi di una “natura urbana berlinese” che esso rappresenta.
Questo grande parco pubblico, situato nella parte sud-est del quartiere di Schöneberg, aperto ufficialmente per la prima volta nel 1999 ha una storia molto più lunga: il parco è frutto del lungo periodo di abbandono di un’immensa area ferroviaria e del successivo riconoscimento del luogo come espressione di una “natura urbana berlinese”, punto d’incontro tra le aspirazioni degli abitanti, la cultura contemporanea del paesaggio e l’affermazione di una profonda attenzione ecologica per la città.
Il Natur-Park Südgelände, con la sua lunghezza di 1,7 chilometri, fa parte di una più ampia successione di parchi pubblici che la città ha realizzato, da nord a sud, a partire da una costellazione di “vuoti” che si è saputo interpretare come un intero paesaggio. Un “brano di natura urbana” e un laboratorio nel quale s’incontrano le sperimentazioni dell’ecologia, vi si confrontano e convergono istanze sociali diverse, si mettono in atto nuovi metodi nella cura e nel governo dello spazio urbano.
I principali momenti pubblici del Premio Carlo Scarpa 2022 si svolgeranno nel mese di maggio:
venerdì 13 maggio alle 18 sarà aperta negli spazi Bomben di Treviso la mostra dedicata al Natur-Park Schöneberger Südgelände, nel cui contesto sarà anche proiettato il film documentario sul luogo, prodotto dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche e diretto dal regista Davide Gambino.
Sabato 14 maggio, dalle 9.30 alle 13.30, si terrà nell’auditorium della Fondazione Benetton a Treviso un convegno pubblico internazionale dedicato al luogo e ai temi di questa edizione del Premio, che, coordinato da Patrizia Boschiero e Luigi Latini, vedrà la partecipazione di Klaus Duschat, Thilo Folkerts, Ingo Kowarik, Norbert Kühn, Anna Lambertini, Rita Suhrhoff.
Alle ore 17 di sabato 14 maggio si terrà, nel Teatro Comunale di Treviso, la cerimonia pubblica con la consegna del sigillo simbolo del Premio, che quest’anno sarà affidato alla paesaggista Rita Suhrhoff (Grün Berlin, responsabile del parco), allo scultore Klaus Duschat (collettivo artistico Odious) e all’ecologo e pianificatore Ingo Kowarik.
Selva e città costituiscono nella cultura occidentale una coppia oppostiva e il ‘selvatico’ viene interpretato come ‘ciò che precede la nascita della civiltà e della città’. Annalisi Metta, nella sua interessante e originale relazione, individua 4 livelli di separazione:
1. ESPULSIONE: con la nascita dell’insediamento urbano la natura viene collocata fuori dal recinto
2. REDENZIONE: tenere la città fuori dal recinto con l’insediamento dei primi grandi parchi urbani; la città diventa il luogo pericoloso e la natura elemento di salvezza da salvaguardare.
Ma anche in questo caso non c’è nessuna ibridazione tra i due elementi.
3. PRESTAZIONE+CONTROLLO: la natura diventa prestazionale, cioè collegata alla prestazione di servizi come la purificazione dell’aria e fortemente controllata con una confusione tra natura e verde.
4. CATTIVITA’: la natura come santuario, non toccata dagli uomini. Un esempio l’isola sopraelevata nel Parc Matisse a Lille progettato da Gilles Clément. Questa visione è ancora una interpretazione del rapporto duale tra selvatico e urbano.
Negli ultimi anni si assiste ad una tendenza alla dissolvenza di questo dualismo e la città si fa selvatica. Le pecore a Glasgow durante il primo lockdown ne sono un esempio.
La parola alla relatrice ‘Negli anni recenti in maniera sempre più pervasiva, la selva è introdotta nella città non solo come scena eterotopica per le evasioni della socialità urbana, ma come spazio dell’incontro con esistenze, volontà, fenomeni, situazioni, accadimenti, non solo umani. La selva urbana non è solo un luogo o una tipologia di spazio aperto della città (il bosco urbano, per l’appunto), progettato per evocare ambientazioni scenografiche naturalistiche, ma è soprattutto un comportamento, un ethos che coinvolge la totalità delle forme di vita con cui co-abitiamo e che si produce per ibridazione tra gli inneschi intenzionali del progetto e l’autodeterminazione del vivente. Le sue qualità emanano dall’intrecciarsi tra l’esogeno e l’indigeno, dalle combinazioni non del tutto prevedibili tra processi ecologici e sociali, dallo status esitante di una natura ordinaria che s’indovina degna, ma che,giacché incolta e indomita, confina ancora con lo scarto. Attraversando alcune tappe chiave della cultura del progetto paesaggistico contemporaneo, in questo incontro ci interrogheremo sui modi con cui la selva urbana rappresenta oggi un filtro con cui guardare in modo rinnovato al rapporto tra natura e città e con cui riorientarsi, muovendosi dall’idea che “il paesaggio è in quanto è visto” all’evidenza che “il paesaggio è in quanto agisce”.
Davvero interessante l’intervento di Daniel Boulens che ha illustrato con una molteplicità di dati ed esempi la straordinaria gestione ambientale che la città di Lione persegue a partire dal 2000: davvero un modello da cui imparare molto!
A partire dal 2005 non viene usato più nessun prodotto chimico, sono stati estesi i prati fioriti (taglio solo 2 volte l’anno), tutti gli scarti vegetali vengono riutilizzati, recupero totale dell’acqua piovana per l’irrigazione degli spazi verdi, uso dell’olio di colza al posto del gasolio come carburante.
Intanto alcune cifre di base sul verde a Lione
A partire dal 2020 il progetto ‘Natura in città’ costituisce la seconda posta in bilancio
Alberi della pioggia nel progetto ‘Life Artisan’: allargamento delle zone al piede degli alberi per facilitare l’infiltrazione dell’acqua piovana
Foreste ‘Miyawaki’: giovani piantine forestali a crescita accelleratadi diverse varietà e adatte all’ambiente urbano e alla siccità, sono messe a dimora molto vicini tra loro in modo da collaborare e proteggersi.
Frutteti urbani: senza recinzione in modo che il pubblico possa coglierne i frutti. Varietà molto resistenti
Labirinto delle camelie a cura di Enrico Gasparini, Laveno Mombello
Nei vasti terreni del vivaio a Laveno Mombello, al confine con l’antica torbaia, Enrico Gasparini ha creato un ampio labirinto tutto formato da diverse specie e varietà di camelie a fioritura primaverile. Lungo il percorso piccole panche per una sosta di riflessione e alcuni ‘pensieri’ apposti su cartelli. Non lontano lo stagno di acqua sorgiva tutto contornato da Kalmia e da cipressi calvi (Taxodium distichum) con i loro caratteristici pneumatofori, radici aeree che emergono dal terreno.
Labirinto delle camelie, Laveno Mombello
Labirinto delle camelie, Laveno Mombello
Labirinto delle camelie, Laveno Mombello
Labirinto delle camelie, Laveno Mombello
Labirinto delle camelie, Laveno Mombello
Labirinto delle camelie, Laveno Mombello
Labirinto delle camelie, Laveno Mombello
I pneumatofori dei cipressi calvi sulle rive del laghetto
Aponogeton distachyos perenne ancorata al fondo degli stagni con foglie e fiori galleggianti.
P. Mondrian Oostzijde con cielo blu giallo e viola 1907-1098
Molto interessante la mostra milanese al MUDEC (chiusura 27 marrzo 2022) ‘Piet Mondrian dalla figurazione all’astrazione’ che ha raccolto molte opere del primo periodo dell’artista e che ci aiuta a comprendere il passaggio all’astrazione. La mostra, prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e promossa dal Comune di Milano-Cultura, è stata realizzata grazie alla collaborazione del Kunstmuseum Den Haag, detentore della più importante collezione di opere di Mondrian al mondo, e che ha prestato sessanta opere, scelte tra quelle di Mondrian, degli artisti della Scuola dell’Aja e dei designer De Stijl.
Inoltre in mostra un affondo curato dalla storica del design Domitilla Dardi presenta tre risvolti dell’ ‘Effetto Mondrian’ sul design.
Next-City-Lab (promotore) e l’Associazione Archiforum (sviluppo e gestione) – in collaborazione con l’Associazione Arketipos che organizza il Landscape Festival – dà vita alla prima edizione del Premio Internazionale per il Paesaggio. International LAND AWARD, riconoscimento con cadenza biennale nato per premiare l’eccellenza e il valore di progetti realizzati che rappresentano un contributo significativo nel dialogo tra natura e artificio. Scopo del premio è quello di far crescere la sensibilità nella trasformazione dei luoghi dell’abitare, incentivando un equilibrato rapporto tra natura e intervento dell’uomo per contribuire a una migliore qualità di vita per le persone.
Le iscrizioni sono aperte fino al 30 marzi 2022. https://landaward.it/application/
A EUROFLORA 2022 MICROPAESAGGI, IN GARA DIECI PROPOSTE CREATIVE DI ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO. Il 22 aprile l’esame di una giuria di esperti. La premiazione venerdì 6 maggio alle 15. Micropaesaggi a Euroflora 2022 020322
Corsi e seminari
16 marzo 2022, ore 17.30, Italia nostra sezione Milano organizza una conferenza di Edo Bricchetti, storico e architetto su ‘I borghi del naviglio piccolo’. Sulla piattaforma zoom. Per iscrizioni scrivere a milano@italianostra.org.
12 marzo-9 aprile 2022, corso di pittura botanica “Le prime fioriture dell’anno” – Dipingere dal vero fiori e foglie primaverili all’Orto Botanico di Brera. Sabato pomeriggio sotto la guida della pittrice botanica Margherita Leoni.Il corso è rivolto a chi intende avvicinarsi alla pittura botanica, in 4 lezioni con il seguente calendario:sabato 12 marzo: osservazione, raccolta, disegno; sabato 19 marzo: prime stesure ad acquerello; sabato 2 aprile: dipingere fiori e foglie; sabato 9 aprile: dipingere fiori e foglie:
Per info e iscrizioni scrivere a ortobotanicodibrera@unimi.it
23 aprile 2022, nell’ambito della manifestazione Nel Segno del giglo alla Reggia di Colorno, Conversazioni su ‘I giardini perduti’: Massimo Venturi Ferriolo, Giuseppe Baldi, Carla Benocci e Laura Pirovano
8-14 maggio 2022, Stage di acquerello con l’artista Alessandra Bruno sul Lago di Bolsena. Invito Bolsena Maggio 2022
1-2 settembre 2022, The Beth Chatto Symposium 2022 sul tema ‘Rewilding the mind’: Sarah Price, Professor Dave Goulson, Professor Alastair Driver, Dan Pearson, Fergus Garrett, Tom Stuart-Smith, Errol Reuben Fernandes, John Little, Dr Wei Yang and Ton Muller….University of Essex. Per info e iscrizioni https://www.bethchatto.co.uk/symposium-tickets/symposium-2022.htm
Fiere e vivai
12-13 marzo 2022, ‘Ritorno alla primavera’ al vivaio Priola di Treviso. Per info https://vivaipriola.it/
12-13 marzo 2022, Fiori in villa.15° Rassegna Artigianale, Artistica e Floreale ispirata alla Natura,Villa Corvini e Parco a Parabiago (MI). Per info http://www.mostra-arteenatura.it
12-13 e 19-20 marzo 2022, Cannero Riviera ospiterà la quindicesima edizione de “Gli Agrumi di Cannero Riviera”, manifestazione che torna sulle rive del Verbano dopo due anni di stop forzato. per info https://agrumidicannero.it/
21-22 aprile 2022, torna in presenza la prossima edizione con un vero progetto di Restart il Forum Internazionale ECOtechGREEN – ECOLOGIA TECNOLOGIA VERDE dedicato al Progetto del paesaggio e alle Infrastrutture Verdi che si svolgerà nel Centro Congressi della Fiera di Padova. Per iscrizioni https://paysage.it/iscrizione-ecotechgreen/
23-25 aprile 2022, Borgo plantarum, Borgo Antico le Viole di Telarolo di Castellarano (RE). Per info https://www.borgoplantarum.com/
5-8 maggio 2022, ritorna Orticola ai Giardini pubblci di via Palestro a Milano. Info https://www.orticola.org/
14-15 maggio 2022, I frutti del castello al Castello di Paderna a Pontenure (PC). Orario: sabato 14 e domenica 15 maggio, dalle ore 9.00 alle 19.00.
L’ingresso a I Frutti del Castello è con biglietto di 8 euro. IFruttidelCastelloEdizionePrimavera2022
A Villa Tiepolo Passi è nata l’Accademia dei Campi®, workshop di pittura, tessitura, giardinaggio, yoga, camminata sensoriale, cucina e cacce al tesoro per piccolissimi con i loro genitori. Per info https://www.villatiepolopassi.it
Le Château et le Parc Historique de Chaumont-sur Loite (collections et œuvres d’art contemporain) sono aperti tutti i giorni 10h00-18h00. Il Centre d’Arts et de Nature de Chaumont-sur-Loire apre una nuova pagina della sua storia artistica. Grazie all’inaugurazione, nell’ala Est del Castello, di una galleria digitale permanente che presenterà creazioni di grandi artisti ccontemporanei. Per info https://domaine-chaumont.fr/
Libri
Nuove uscite
– Valentino Mercati e Stefano benvenuti, Malerbe amiche. La biodiversità e il futuro del pianeta, Aboca edizioni, 2022
– I Segni del paesaggio, la via Appia e i Castelli della Campania, Electa, marzo 2022
– Grandi Giardini italiani. L’essenza del Paradiso, Franco Maria Ricci editore, aprile 2022. Con un saggio di Delfina Rattazzi
– Marta McDowell, Emily Dickinson e i suoi giardini, Ippocampo, 2022
– Marco Biraghi e Adriana Granato, L’architettura di Milano. La città scritta dagli architetti dal dopoguerra ad oggi, Hoepli, 2022
25-28 luglio 2022 (soggiorno breve) 25-30 luglio 2022 (soggiorno completo)
Presolana la regina delle Orobie, trekking con Stefano Mazzotti Presolana la regina delle Orobie – luglio 2022
Per Michela De Poli – architetto del paesaggio e titolare con Adriano Marangon dello studio MADE associati (http://www.madeassociati.it/) – ‘Il paesaggio dell’abbandono si forma nel momento in cui viene a mancare la sua funzione per molteplici ragioni non sempre intenzionali, è un paesaggio che, per sua definizione, ha visto la presenza dell’uomo e delle sue azioni che l’hanno inevitabilmente modificato decretandone una alterazione irreversibile’.
‘L’elemento chiave di consapevole interpretazione richiede di avviare un passaggio che è soprattutto concettuale perché si muove dal tema del “trasformare” al concetto di “dare significato” fondamentale per riconoscere l’identità di quella nuova condizione. Da qui possiamo quindi iniziare ad immaginare che in un processo di maturazione dell’abbandono, esso diventa stimolatore di nuove pratiche e potenzialità per costituire un nuovo ritmo di funzionamento organico, in cui la sua gestione diventa la risposta ad esigenze propositive di necessarie nuove naturalità e possibile linea di intervento che si allinea alle contingenti richieste ambientali’.
L’abbandono del paesaggio può essere originato da varie cause: 1) abbandono come conseguenza di una tragedia ambientale (Chernobyl); 2) interruzione del progetto; 3) abbandono come volontà progettuale (Parc Matisse, Gilles Clément).
Alcuni esempi
– California City: il progetto abbandonato di un immobiliarista per costruire una città nel deserto di cui restano le tracce come un ‘geroglifico astratto’
– 300 Isole di Dubai: la sabbia che torna ai fondali con alterazioni biologiche del tratto di costa, dopo l’abbandono del progetto
– il progetto della casa-giardino dell’artista Martin Roth
– Beelitz Heilstalten, ex sanatorio nella zona sud-ovest di Berlino, dove è stata creata una lunga passerella alta 20 metri che racconta le trasformazioni delle architetture e della vegetazione