Molto interessante l’edizione 2022 (la prima di nuovo in presenza al Teatro sociale) con un ottimo livello dei relatori della prima giornata (alla quale ho partecipato): dalla Francia (Eric Lenoir), Germania (Cassian Schmidt), Inghilterra (Gareth Edwards e John Little), Usa (David LeRoy e la vietnamita Ngoc Minh Ngo, che ci ha fatto sognare con le sue splendide e poetiche immagini di Rohuna, il giardino di Umberto Pasti in Marocco), Cile (Juan Grimm) e la presena italiana di Luciano Pia.
Se si può cogliere un filo conduttore, pur nella interessante eterogeneità dei progetti presentati, direi che è la stretta relazione dei progetti con il contesto ambientale e la ricerca di un equilibrio armonico con la natura.
Mi è piaciuto molto l’approccio alle sue architetture dell’architetto torinese Luciano Pia (https://www.lucianopia.it/) di cui avevo molto apprezzato ’25 verde’, la casa albero di Torino (vedi il post https://www.giardininviaggio.it/una-casa-albero-a-torino/).
Durante il convegno Pia ha mostrato un bellissimo video che ci ha permesso di cogliere la relazione interno/esterno di ’25 verde’, la straordinaria varietà delle piante (tra alberi, arbusti, rampicanti, ricadenti ed erbacee perenni) e l’armonia tra la vegetazione e l’architettura squisitamente organica. Un altro progetto da lui presentato è Hollywood (che prende nome dal preesistente cinema) dove invece il tema è lo sfruttamento del paesaggio circostante (i giardini reali torinesi) che viene goduto dagli abitanti dell’edificio attraverso ampie vetrate.
Hollywood, by Luciano Pia
L’appello di Eric Lenoir (http://www.ericlenoirpaysagiste.com/), paesaggista che progetta prevalentemente giardini urbani spesso in collaborazione con le comunità locali, è quello di lasciare spazio alla natura e di considerare il giardino come un ecosistema all’interno di un più ampio ecosistema.
Gareth Edwards, urbanista dello studio SOM (https://www.som.com) ci ha illustrato i progetti di nuove città africane che lo studio sta progettando in Nigeria, Ghana e Kenya che prevedono grande spazio al verde, forte coerenza con gli ecosistemi e i paesaggi del luogo e che sono contraddistinti da basso impatto ambientale.
Gareth Edwards i principi ispiratori nella progettazione di nuove città africane
Garteh Edwards
John Little (https://www.grassroofcompany.co.uk/) esperto di progetti di giardinaggio in aree industriali dismesse, ci ha mostrato molti progetti a basso costo con molte soluzioni interessanti per favorire la vita degli insetti e della natura in città, come i contenitori che possono accogliere api e insetti utili e i piccoli tetti verdi delle aree rifiuti o dei posti per le biciclette.
John Little
John Little: anche le barriere antirumore possono diventare rifugio per gli insetti
Davvero straordinari e potenti i giardini progettati dall’architetto paesaggista cileno JuanGrimm, uno dei più illustri paesaggisti dell’America Latina avendo progettato e costruito circa mille ettari di giardini pubblici e privati sia in Cile che in Argentina, Perù e Uruguay.considerat il padre del paesaggismo cileno (https://wonderground.press/gardens/designer-profile-juan-grimm/).
Per Grimm il paesaggista interviene con un gesto e natura e tempo fanno il resto.
Juan Grimm, giardino della baia azzurra
Juan Grimm, vista della piscina del suo giardino a Los Vilos, Cile
La piazza vecchia di Bergamo progettata da Cassian Schmidt
Quest’anno la Piazza Vecchia di Bergamo alta è stata progettata con un lavoro di squadra diretto dal grande paesaggista e plant designer tedesco Cassian Schmidt che ha coinvolto alcuni allievi selezionati da un concorso della Weihenstephan University (i loro nomi: Aurelia Ibach, Verena Hurler, Fabiola Leonett vn Wachter e Simon Schwartz).
Il tema dell’anno ‘Forgotten landscapes’ è stato interpretato dall’equipe progettuale ispirandosi alle foreste ripariali della Lombardia con brani di aree forestali e zone di prateria sia alte che basse.
Interessante la presenza di molti alberi – 82 per la precisione – tra cui Alnus glutinosa, Carpinus betulus,, Fraxinus excelsior ‘Jaspidea’, Populus alba ‘Boleana’, Ulmus Laevis , Zelkova serrata. Tra gli arbusti viburni e caprifogli e tra le altre piante molti carici (Carex muskigumenisis, Carex remota,Carex flacca‘Buis’), felci, acanto, astri, Lythrum salicaria, Molinia coerulea ‘Heidebraut’, persicaria bistorta, ellebori, euchere.
Nel complesso un progetto forse meno scenografico di altri ma molto interessante e da scoprire osservandolo con cura.
Questa la planimetria del progetto illustrato da Cassian Schmidt durante il convegno
Questo il panorama delle piante per tipologia
Piazza verde Maestr di paesaggio 2022: vista d’insieme
Piazza verde Maestr di paesaggio 2022: vista dall’alto
Piazza verde Maestr di paesaggio 2022
Piazza verde Maestr di paesaggio 2022: angoli di sottobosco con iris, felci e carici
Morbide aiuole rialzate per essere più visibili con brani di prateria e la passatoia che rievoca il corso del fiume (forse uno degli elementi meno felici come il prato artificiale)
Piazza verde Maestr di paesaggio 2022: brani di prateria con piante basse
La 23° Esposizione internazionale della Triennale di Milano, curata dall’astrofisica Ersilia Vaudo, è intitolata ‘Unknown, unknowns: an introductin to mysteries’ e ci conduce con installazioni, opere artistiche progetti di architettura per un futuro interplanetario (con olre 400 tra artisti, scienziati, designer e architetti coinvolti) alla scoperta dei ‘mondi sconosciuti dal fondo degli oceani all’origine della nostra coscienza’.
Una mostra davvero coinvolgente che consiglio di visitare con una visita guidata (aperta fino all’11 dicembre). Il percorso è disegnato con tante strutture che accolgono le opere e che sono realizzate con stampanti 3D utilizzando materiali di scarto del’industria agroalimentare ed è intervallato da 4 Listening chambers dove si possono ascoltare il neuroscienziato Antonio Damasio, il fisico teorico Carlo Revelli, il filosofodella biologia Telmo Pievani e la fisica teorica Lisa Randall.
L’inizio della mostra con la riproduzione di una quadro seicentesco di Adam Elscheimer ‘Fuga in Egitto’ nel quale per la prima volta è rappresentata la Via Lattea
Tomàs Libertìnt, ‘Made by bees’: progetto per testare la collaborazione uomo-natura inserendo in un alveare una sorta di impalcatura a forma di vaso
André des Gachons, ‘Observations météreologiques’ 1915-1951: l’artista ha dipinto oltre 6000 acquerelli ritraendo il cielo tre volte al giorno presso l’Ufficio centrale metereologico francese
Walter Tschinkel, architetture di nidi sotterranei di formiche in fusione di alluminio
Alicia Kwade, ‘Autoritratto’: fiale di vetro contenenti gli elementi chimici del corpo umano
Carta nautica delle isole Marshall, inizi XX secolo
Anish Kapoor, ‘Clear/magenta’ 2019, due superfici metalliche concave specchianti colorate in dialogo con lo spazio circostante
Uno dei progetti di architettura per lo spazio
Jan Hozan, ‘Super Kamiokande’, il tempio della ricerca giapponese sull’antimateria
Martedì 13 settembre alla Libreria della natura Fabio Marzano ha raccontato il suo libro rispondendo alle domande della giornalista Anna Fregonara.
‘Le piante come strumento narrativo’ in sintesi il sgnificato di questo libro curioso e invitante che raccoglie tanti racconti che hanno come protagoniste le piante.
Tra le tante storie che ha raccolto nel corso degli anni Marzano predilige quella della camelia ornamentale che fu portata per la prima volta in Italia alla Reggia di Caserta dall’Ammiraglio Horatio Nelson per donarla alla sua amante Emma Hart, la seconda moglie dell’ambasciatore inglese alla corte dei Borboni. Un’altra storia sulle camelie riguarda le esperienze italiane di coltivazione della Camellia sinensis all’Orto botanico di Pavia e sulle sponde del lago Maggiore. Poi ci sono i racconti dei ‘maiali vegetali’: così sono chiamati gelso bianco e canapa perchè di queste piante non si butta via proprio niente.
Il libro è una miniera di storie curiose come quella dell’albero di Natale siciliano, Abies nebrodensis, l’abete delle Madonie, ‘una conifera nordica che, invece di frequentare renne e slitte, ha scelto di convivere con caciocavallo e pale eoliche nella più grande isola del Mediterraneo’; o ancora quella delle felci che fioriscono di notte, che secondo la tradizione toscana dovrebbero fiorire di nascosto la notte di San Giovanni. Si parla anche della vera ossessione di Goethe per le palme, quando rimase folgorato all’Orto botanico di Padova nel vedere l’esemplare di Chamaerops humilis var. arborescens, da allora chiamata in suo onore. In ‘Un paradiso artificiale sotto il Vesuvio’ si racconta della Cannabis indica che nel periodo tra le due guerre venne piantata nella stazione di sperimentazione agraria di Napoli, dove si studiano le proprietà terapeutiche di una serie di piante allucinogene.
I titoli delle storie come dei capitoli sono accattivanti e fantasiosi, ne cito solo qualcuno che mi ha colpito in modo particolare: ‘cotone, blues mediterrane0’, ‘la dialettica giardiniere-padrone’, ‘lo street food dei dinosauri’, ‘un’isola mediterranea sulle Alpi’, ‘il Wood Wide Web, l’Internet vegetale’…
Il 14 settembre a Villa Necchi Campiglio, Bene del FAI nel centro di Milano, il Fondo per l’Ambiente Italiano, alla presenza del Sindaco Giuseppe Sala e dell’Assessora all’Ambiente e Verde Elena Grandi, ha inaugurato un nuovo spazio multimediale permanente, gratuitamente aperto al pubblico, che integra e arricchisce l’attuale offerta di visita. Un ambiente per l’Ambiente è una video-installazione immersiva realizzata nell’originario garage della villa disegnata dal celebre architetto Piero Portaluppi che il FAI dedica al racconto dell’ambiente nel cuore della città come esito dell’inestricabile intreccio tra storia e natura.
Il video, molto bello e coinvolgente, ha la durata di circa 15 minuti e racconta, con la voce di Enrico Bertolino, Milano come città d’acqua.
Milano è la prima tappa di un progetto che gradualmente interesserà altri beni del FAI con racconti multimediali ispirati ai rispettivi contesti ambientali.
Dal 14 settembre Un ambiente per l’Ambiente sarà visitabile gratuitamente nei giorni di apertura di Villa Necchi, da mercoledì a domenica,dalle ore 10 alle 18, con accesso da via Mozart 14.
In occasione della prossima Milano Green Week (dal 30 settembre al 2 ottobre) il FAI ospiterà a Villa Necchi due incontri pubblici con esperti, dedicati a esplorare, in una lettura storico-culturale, lo sviluppo di Milano a partire dalla risorsa fondamentale dell’acqua, e a ragionare sulle prospettive per una città sostenibile a partire dagli obiettivi del Piano Aria-Clima lanciato dal Comune. Sabato 1 ottobre, ore 11.30-13.00: Milano 2050: quale ambiente? A partire dal nuovo Piano Aria Clima, come sarà la qualità ambientale della Milano del prossimo futuro? Ne parlano: Caterina Padovani, Direzione Transizione Ambientale del Comune di Milano; Stefano Bocchi, Professore Ordinario Università degli Studi di Milano; Antonio Ballarin Denti, Presidente del Comitato Scientifico di Fondazione Lombardia per l’Ambiente. Domenica 2 ottobre ore 11.30-13.00: Milano città d’acqua: una risorsa strategica per il futuro. L’acqua a Milano, dalla storia all’attualità verso il suo futuro: dalla riapertura dei Navigli a nuove opere idrauliche. Ne parlano: Maurizio Brown, ingegnere, già Direttore del settore Acque Reflue del Servizio Idrico della città di Milano MM SpA; Antonello Boatti, Professore Ordinario del Politecnico di Milano.
Una piccola vacanza di fine estate all’insegna del mare e del paesaggio mediterraneo all’Isola del Giglio, dove non ero mai stata e dove sicuramente tornerò in primavera.
Belle passeggiate per raggiungere il faro dell’isola, tanti bagni in un mare meraviglioso, sveglia all’alba, tramonti stupendi. In un luogo incantevole che si raggiunge solo via mare, Pardini Hermitage.
Ecco alcune immagini
Isola del giglio: i colori bruniti delle belle ombrellifere
Daphne gnidium, tipica della macchia mediterranea
Suggestioni nel giardino dell’albergo a picco sul mare
Esplosioni di fiori della Plumbago che si è risvegliata dopo la torrida estate. Bello l’accostamento con le foglie argentate dell’agave
Le bacche dei lentischi
Il bellissimo faro da cui si vede anche l’isola di Montecristo
Un angolo del giardino di Maria Grazia Campagnani a Brezzo di Bedero
Ambiente e sostenibilità
SCIAME: il primo collettivo di donne per la salvaguardia delle api, in tutte le sue forme sarà presentato Venerdì 30 Settembre ore 18.00, in occasione della Green Week Milano, presso lo spazio Work, via Marco d’Agrate 33 Milano (Zona Corvetto /Parco Vettabbia).
Il progetto è a cura di Claudia Zanfi, fondatrice di Green Island/Alveari Urbani e si propone di diffondere buone pratiche, prendersi cura degli impollinatori, riconoscere erbe mellifere, dare
spazio all’arte e all’artigianato, progettare momenti di formazione e di sensibilizzazione. SCIAME
lezione aperta in occasione della presentazione pubblica del programma del Festival “Anime Verdi”, presso l’Aula Nievo a Palazzo Bo (Padova), il prossimo 7 Settembre alleore 16.45. Ci sarà Antonella Pietrogrande, coordinatrice del Gruppo Giardino Storico Padova, a moderare la tavola rotonda. Per chi fosse interessato di seguito il link del sito in cui fare l’iscrizione e vedere il programma.https://www.progettogiovani.pd.it/padova-e-luniversita-hanno-unanima-verde/
22 settembre Seminario Valfredda a Bergamo alta con Austin Eischeid, garden designer, Roy Diblik, della Northwind Perennial Farm e Terry Guen, architetto paesaggista del Millennium Park di Chicago. VALFREDDA_Seminario 220922_programma_web
“Giardini in mostra” è il tema della nuova edizione di Naturale inclinazione, il ciclo di incontri sul giardino, organizzato da venerdì 16 settembre dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche.Venerdì 16, mercoledì 21, venerdì 23 e mercoledì 28 settembre 2022, gli spazi Bomben di Treviso ospiteranno quattro appuntamenti per offrire insolite prospettive sul giardino, a partire da due interessanti punti di vista – le mostre sui giardinie quello che i giardini mostrano –, in una rassegna di incontri che darà spazio non solo a studiosi ed esperti (Anna Lambertini, Luigi Latini, Sara Marini, Antonio Perazzi, Michele Tobia), ma anche al linguaggio del cinema (proiezione del film I misteri del giardino di Compton House introdotto da Paola Brunetta e del cortometraggio Great Gardens. Derek Jarman’s Prospect Cottage) e della musica (appuntamento con la musicista Alessandra Novaga). Naturale inclinazione_Giardini in mostra_16_21_23_28 settembre
TIPOLOGIE DEL VERDE: CASI STUDIO – PROGETTAZIONE data inizio: martedì 20 settembre 2022 – data fine: dicembre 2022. a Milano presso la scuola Arte & Messaggio di via Giusti n. 42. Il corso, tenuto da Valentina Forges Davanzati – agrotecnico e NicolettaToffano -architetto paesaggista e gionalista, si tiene il martedì dalle 17.00 alle 20.00 ed è strutturato in 10 lezioni di 3 ore l’una, per un totale di 30 ore. Il costo complessivo è di Euro 180,00. Per informazioni scrivere a: forgesdavanzativalentina@gmail.com oppure a n@gmail.com
Festival di giardini
Radice pura Garden Festival Venerdì 21 ottobre 2022 inaugurerà all’interno del Parco Radicepura, a Giarre, Compito #1, la nuova opera dell’artista Adrian Paci. Un mosaico permanente di 140 metri quadri, realizzato dalla Fondazione Radicepura grazie all’aiuto di mosaicisti professionisti e giovani mosaicisti selezionati tramite un’apposita call, e allestito all’interno di una delle nuove terrazze del Parco, interamente dedicata a una collezione di agrumi.
Radicepura Garden Festival annuncia la Call for Ideas per partecipare alla quarta edizione della Biennale dedicata al garden design, che avrà per tema “IL GIARDINO DELLE PIANTE”, da un’idea di Antonio Perazzi, direttore artistico della manifestazione. Il Bando internazionale è aperto a studenti, paesaggisti, garden designer, architetti, agronomi, botanici, vivaisti, urbanisti, ingegneri, artisti, curatori e tutti coloro che abbiano le competenze per progettare e realizzare un giardino.
Per la prossima edizione del Festival verranno realizzati 6 giardini riservati agli under 36 – in team o individuali – e 1 giardino riservato per professionisti o giovani professionisti over 36 anni. Le candidature dovranno pervenire obbligatoriamente entro le ore 12.00 del 14 Novembre 2022 Per partecipare, scaricare il bando dal sito www.radicepurafestival.com
10-11 settembre, Artigiani al Castello e Fiori d’Autunno” che si terrà all’interno del Castello Visconteo diAbbiategrasso (MI).
Mostra mercato, dimostrazioni dal vivo, laboratori didattici per bambini e adulti, conferenze ed incontri con gli artigiani, musica dal vivo ed intrattenimenti con artisti di strada.
16-18 settembre, La conserva della neve, l’appuntamento per conoscere ed esplorare le nuove forme di arte e architettura del verde nella prestigiosa cornice del Museo Orto Botanico di Roma. Per info https://www.laconservadellaneve.com/
17-18 settembre 2022: sesta edizione autunnale per Borgo Plantarum, curata dal garden designer Carlo Contesso. Borgo antico le Viole, Telarolo di Castellarano (Reggio Emilia). Per info borgoplantarum.com
21-23 settembre, Flormart alla Fiera di Padova.Le strategie del settore tra crescita dell’export e crisi idrica ed energetica – La 71° edizione organizzata per la prima volta da Fiere di Parma
7-9 ottobre, Harborea: Festa delle piante e dei giardini d’Oltremare. Parco Villa Mimbelli Livorno. Per info harborea
14-17 settembre, torna GALABAU a Norimberga, vetrina internazionale per tutti coloro che progettano, realizzano e si occupano della manutenzione di giardini, parchi, spazi all’aperto, campi sportivi e parchi gioco come campi da golf. Per info https://www.galabau-messe.com/en/ausstellerprodukte/exhibitorlist
24-25 settembre, Piante e animali perduti a Guastalla (RE). TRA LE NOVITÀ IL GIARDINO DEI SEMPLICI. NUMEROSI GLI OSPITI: CARLA BENOCCI, FRANCESCA MARZOTTO CAOTORTA, SILVIA GHIRELLI, ANTONIO PERAZZI, MARCO RUINI E CARLO PAGANI
15 e 16 ottobre a Donigala Fenughedu (Oristano) la prima edizione autunnale della manifestazione di giardinaggio primaverile che in marzo chiama a raccolta tutti gli appassionati giardinieri sardi, e non solo. Autunno in giardino
21-23 ottobre, Tre giorni per il giardino al Castello di Masino, a Caravin (TO): filo conduttore il giardino possibile
Giardini e parchi
Sabato 17 settembre e 8 ottobre, LEGGERE IL GIARDINO, Due passeggiate guidate nel Parco Storico della Palazzina di Caccia di Stupinigi chiuso al pubblico. Leggere il giardino, set ott Palazzina Stupinigi
4 settembre riapre Rossini Art Site dopo la pausa estiva con una programmazione ricca di appuntamenti e con una nuova installazione artistica. A settembre sarà infatti possibile fruire dell’opera sonora di nuova acquisizione installata nei pressi del James Wines Pavilion e realizzata dall’artista Daniela Comani (Bologna, 1965 – vive e lavora a Berlino). Per info http://www.rossiniartsite.com/
Sabato 17 e domenica 18 Settembre 2022, Interno Verde porta amanti della natura e “curiosi” a scoprire i giardini privati della città estense. Per informazioni e prenotazioni: Consorzio Visit Ferrara, Via Borgo dei Leoni 11, Ferrara (FE), Tel. 0532 783944, 340 7423984. E – mail: assistenza@visitferrara.eu
Sito web: www.visitferrara.eu
Domenica 18 settembre, nei Giardini di Castel Trauttmansdorff a partire dalle ore 11.00, avrà luogo la Festa d’ Autunno di Scena, organizzata dalla compagnia degli Schützen. I Giardini di Castel Trauttmansdorff parteciperanno a questa festa che celebra l’inizio della nuova stagione, sfilando con un carro ricco di fiori e decorazioni create dai giardinieri interni.
Domenica 11 settembre, ore 11, al Parco BAM-Biblioteca degli alberi, per la serie ‘Dialoghi per l’ambiente’ BIANCO, zone polari e montagne: l’urgenza degli ambienti estremi. Per info https://bam.milano.it/
Il Verde Editoriale e Myplant & Garden propongono una nuova iniziativa per conoscere la realtà della gestione del verde pubblico in Italia. Per questa ragione le amministrazioni comunali italiane sono invitate a collaborare a una indagine nazionale che ha l’obiettivo di raccogliere i dati economici sulla manutenzione del verde pubblico. L’indagine prenderà avvio nel mese di settembre e si concluderà a fine 2022.
I dati verranno presentati in un convegno alla fiera professionale dell’orto-florovivaismo, del garden e del paesaggio Myplant&Garden di Milano (22-24 febbraio 2023). Per maggiori informazioni: iniziative@ilverdeeditoriale.com; 333 1823445
Antonio Perazzi, I giardini invisibili, Utet, aprile 2022, 191 pp., 16 euro
Un libro di un appassionato botanico che sa disegnare giardini partendo dalle piante e dal rispetto del contesto naturale. Da leggere e rileggere per le tante idee, suggestioni e spunti che se ne ricavano, con il piacere di una davvero bella scrittura. E oltre a questo disegni molto grafici ci introducono ad ogni capitolo.
Il sottotitolo ‘Un manifesto botanico’ ci fa capire che l’autore in questo suo ultimo libro (ricordiamo il primo a 4 mani con Pia Pera ‘Contro il giardino’ e il precedente ‘Il Paradiso è un giardino selvatico’) ci vuole raccontare, anche se non in maniera sistematica ma attraverso tanti percorsi, la sua filosofia progettuale. Ma non solo….
Tante sono le definizioni di giardino, per Perazzi è ‘un paesaggio che si frequenta con la scrittura, il progetto e la pratica. E’ il punto di contatto tra natura pensata e natura interpretata, o meglio, assecondata’.
Nel capitolo ‘Frequentare un luogo per renderlo giardino’ Antonio definisce il giardino come ‘un’opera d’arte frutto del suo ideatore, del giardiniere, ma contemporaneamente dipende dal luogo e dalla creatività intrinseca di tutti i fattori naturali che lo compongono’. Infatti ‘Mondo selvatico e natura addomesticata non dovrebbero più essere separati’ e ‘frequentare un luogo, anche parzialmente selvatico, serve a creare un giardino’.
Interessanti le osservazioni su alcuni dei progetti realizzati. Nel caso della Manifattura tabacchi di Firenze si è trattato di applicare il metodo della ‘Botanica temporanea’ che consiste nel progettare senza assolutismi, ma sapendo assecondare le potenzialità del luogo a partire dalle sue fasi di trasformazione spontanea, con il contributo delle piante pioniere. Piante semplici come malvoni, violaciocche, belle di notte ed erigeron riescono a rendere giardini anche luoghi che non lo sono, come aiuole nel traffico o il bordo di un marciapiede. Un esempio che mi viene in mente sono le macchie colorate di Alcea rosea tra i binari dei tram in alcuni viali milanesi.
Per concludere che cosa sono i giardini invisibili? ‘Sono una potenzialità intrinseca del paesaggio che va solo saputa cogliere e non necessta di forzature. Sono l’epressione di una vitalità che non ha confini e non ha tempo…’
Uno scorcio scenografico del parco dell’Isola Madre
Estate di turismo di prossimità godendo del lago a Laveno e di piccole gite nei dintorni.
A Cerro ha sede il Museo della ceramica nel bellissimo palazzo Perabò e quest’anno oltre alla collezione (che merita assolutamente una visita) erano esposte altre opere della bravissima Antonia Campi provenienti da collezioni private e una singolare esposizione di un artista contemporaneo, Giorgio Laveri.
Ecco alcune immagini
Antonia Campi, MIDEC
dalla collezione permanente del MIDEC
Un’opera in ceramica di Giorgio Laveri
Sempre nei dintorni passeggiata lungo le sponde del lago da Ispra a Ranco nel Parco del Golfo della Quassa
Parco del Golfo della Quassa
Un’altra breve escursione al Sacromonte di Ghiffa della fine del 1600, con affaccio scenografico sulla sponda piemontese del lago Maggiore e vista delle Prealpi lombarde, che comprende tre cappelle, il santuario e un loggiato con via Crucis e cappelle.
Una delle cappelle del Sacromonte di Ghiffa
La vista dal Sacromonte
Una meta per me abituale è quella del parco botanico dell’Isola Madre, che questa estate era particolarmente affollata ma sempre suggestiva; ho potuto constatare che il cipresso del Kashmir si è egregiamente ristabilito e ha cominciato a riassumere la sua bella forma.
ISOLA MADRE CIPRESSO DEL KASHMIR
La terrazza delle protee
Un angolo che mi è sempre piaciuto molto
Infine sono andata a vedere più da vicino il Monte Rosa a Macugnaga
Vista del ghiacciaio del Monte Rosa
Un piccolo ponte di recente costruzione a Pecetto: molto semplice di legno e ferro
Approfittando della mostra sul design giapponese, questa estate sono andata al Castello di Masnago a Varese, interessante edificio quattrocentesco che include un’ala seicentesca e una torre medievale, contornato da un apcro botanico con una bella collezione arborea. All’interno si trovano interessanti sale affrescate e una collezione di opere d’arte moderne e contemporanee.
Una vista del parco botanico
Sale interne del Castello di Masnago
Sale interne del Castello di Masnago
La mostra sul design giapponese, ancora visitabile fino all’11 settembre, dai libri illustrati Meiji ai manifesti d’arte contemporanea, mi è sembrata molto suggestiva e vi ho ritrovato la poesia e l’estetica raffinata che tanto mi attrae della cultura visiva del Giappone.