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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Letto per voi. Giardini all’ombra dell’Etna di Cristina Acrhinto


Cristina Archinto I giardini all’ombra dell’Etna, Terrimago edition, 2022, 107 pp.

Dopo Orti botanici d’Europa (https://www.giardininviaggio.it/letto-per-voi-orti-botanici-deuropa/), Cristina Archinto compie un altro viaggio nel mondo dei giardini con un racconto per immagini di alcune suggestive realtà siciliane in dialogo con l’Etna.Le fotografie di Archinto – molto suggestive e capaci di raccontarci sia il rapporto dei giardini con il paesaggio, sia angoli particolari – sono accmpagnate dai testi (anche in inglese) di Alessandra Valentinelli.

La rassegna illustra sette giardini siciliani, molti privati e creati e mantenuti da sapienti appassionati, alcuni dei quali visitabili, che hanno come filo rosso che li unisce la forte relazione con le antiche colate laviche del maestoso vulcano, una presenza forte e scura che accoglie stupende piante mediterranee ed esotiche. Ma il racconto si estende alla “storia e al paesaggio di questo luogo incantato”.

Il racconto comincia con il Parco Paternò del Toscano, la straordinaria creazione del botanico paesaggista Ettore Paternò che or è curato dalla nuora Barbara Notarbartolo con la figlia: “il legame con l’Etna vi è racchiuso tra i muschi amanti dell’umidità che convivono con le succulente degli ambienti aridi”. Poi prosegue con il Giardino Ciancio del quale la proprietaria Valeria “ha giocato con le mutue alleanze tra specie, poi domesticate alle proprie esiegenze e sensibilità” e con il Giardino di Giulia Gravina, con uno straordinario affaccio sul golfo di Catania e con una stupefacente parete lavica avvolta dalle tante agavi. Le stanze in fiore raccontano poi il giardino di Rossella Pezzino de Geronimo, un vero tripudio di fiori e di colori; il Giardino Crespi con il suo bel paesaggio dell’agrumeto. Concludono la rassegna Etna Botanic Garden, il progetto botanico e artistico del paesaggista-artista Salvatore Bonajuto e l’Orto Botanico di Catania, la via etnea della scienza.

Per acquistare il libro https://www.terrimago.com/giardinietna

Piccole news sulle mie attività. Febbraio 2023

A primavera uscirà, pubblicato da Libreria della natura, Giardini d’ombra, una versione completamente rivista e ampliata con nuovi contenuti e tantissime immagini .
Dopo più di 15 anni torno su questo tema che a mio parere, nel contesto dell’accelerazione dei cambiamenti climatici, diventa molto attuale e importante. Il giardino d’ombra può rappresentare un modello virtuoso di salvaguardia dell’ambiente in grado di offrire rifugio alle piante e di limitare la dispersione dell’acqua.

il 21 gennaio è andata in onda su Radio 24 – nella trasmissione “Il giardino segreto” condotta da Roberta Pellegatta – una puntata in cui racconto alcuni giardini medievali.

Semplici e magici: i giardini medioevali. Per riscoltare
https://www.radio24.ilsole24ore.com/programmi/il-giardino-segreto/puntata/semplici-e-magici-giardini-medioevali-123601-AEIyyFYC

 

Fondazione Elpis: un nuovo spazio espositivo per l’arte contemporanea e un piccolo giardino

Istituto di ricovero per anziani oggi trasformato in grande progetto residenziale di Michele De Lucchi. Foto A. Ricci

Il passa parola è sempre molto utile per far circolare le informazioni. Ecco che l’amica architetta Anelisa Ricci mi ha segnalato una nuova fondazione dedicata all’arte contemporanea: la Fondazione Elpis che al suo interno ha un piccolo delizioso giardino.
“La nuova sede di Fondazione Elpis si trova in Via Orti 25 a Milano, nello storico quartiere di Porta Romana. Si tratta di 800 mq che nel 1885 vengono costruiti come lavanderia industriale, un servizio d’aiuto al vicino istituto di ricovero per anziani oggi trasformato in grande progetto residenziale di Michele De Lucchi. Nella ex lavanderia invece l’architetto milanese Giovanna Latis si è occupata della riqualificazione e del restauro dell’edificio. La galleria si sviluppa su tre piani espositivi e poi lo spazio esterno e il terrazzo al piano superiore che puntano a favorire lo scambio e il dialogo intorno ai temi dell’arte. Il carattere industriale dell’edificio, i mattoni a vista e le capriate ottocentesche sono stati preservati al fine di creare una stretta connessione tra la storia e la contemporaneità.”
La Fondazione, costituita nel 2020 dall’imprenditrice e appassionata d’arte Marina Nissim e diretta da Bruno Barsanti., è interamente dedicata all’arte contemporanea e alla promozione dei giovani artisti e intende ospitare mostre, laboratori interdisciplinari, installazioni site-specific e progetti curatoriali innovativi.
Ecco alcune immagini dell’edificio e del piccolo giardino (Foto A. Ricci).

APERTURA AL PUBBLICO
Giovedì 12:00 – 19:00
Venerdì 12:00 – 19:00
Sabato 12:00 – 19:00
Domenica 12:00 – 19:00

La facciata della ex lavanderia con di fronte il piccolo giardino, molto semplice e sobio, con alcuni agrumi a spalliera e al centro un quadrato composto da piccoli tronchetti di legno

Il giardino nel suo insieme

Partciolare del quadrato centrale e degli agrumi a spalliera lungo i muri laterali

 

Le prossime fiere di piante da febbraio a maggio 2023

Il parco di Villa Panza: una meraviglia in ogni stagione.

Cone of water di Meg Webster Parco di Villa Panza

Ogni volta che mi reco a Villa Panza rimango stupita dalla bellezza e dalla cura con la quale viene mantenuto il parco. Un luogo davvero piacevole, nella sua eleganza, nelle sue proporzioni armoniche, nelle sue presenze arboree, in ogni stagione e notevole anche in questo periodo invernale con i colori bruniti della scenografica carpinata la cui vista è molto suggestiva dalle finestre del palazzo.

Le pareti esterne della carpinata in dialogo con il giardino formale con le aiuole con i tassi in forma

La vista interna della galleria di carpini

Parco di Villa Panza

Parco di Villa Panza

La piccola casa dedicata a Giuseppe Panza da Bob Wilson

Bellissimi esemplari di Cryptomeria japonica

Alla scoperta di camelie da collezione

camellia Koto-No-Kaori, vivaio Giusti

Una toccata e fuga dopo Natale nei dintorni di Lucca per incontrare due personaggi davvero notevoli, grandi collezionisti e coltivatori di camelie e di altre piante particolari.
Parlo del dr. Pierluigi Micheli, chirurgo in pensione che negli anni ha raccolti preziose collezioni di alberi e arbusti della fascia temperata e di esemplari delle famiglie Theaceae e camelie, Magnoliaceae e Michelie inventariate e citate dalla SOI e che è stato curatore scientifico del Camellietum Campirese, Giardino di eccellenza (https://camellietumcompitese.com/). Con lui ho fatto un breve giro tra le piante dei suoi vari terreni di coltivazione ma conto di tornare con più calma.
Il secondo personaggio è Massimilano Giusti titolare dell’omonimo vivaio nel comune di Montecarlo creato nel 1970 (https://vivaigiustimassimiliano.com/), che presenta un vasto assortimento di specie delle flora australiana e sudafricana, magnolie e camelie, splendidamente curate ed esposte in ordinatissime serre. Tra le camelie coltiva in particolare le cosiddette “camelie gialle”, dalla bellezza insolita. Giusti le descrive così: «Sono specie sempreverdi di origini asiatiche, che possono diventare grandi arbusti o piccoli alberi, appartenenti alla sezione Chrysantha all’interno del genere Camellia. La prima Camelia Gialla ad essere scoperta, in Cina negli anni Settanta, è C. nitidissima o C. chrysantha: ha il fiore medio piccolo, semplice, di colore giallo dorato, leggermente peduncolato e con stami numerosi, che sboccia da gennaio a marzo, e foglie grandi e lunghe, molto bollate. Da quel momento ne sono state descritte oltre 30 specie, distribuite fra il Vietnam e le province sud-occidentali della Cina, dai fiori semplici o semidoppi, nelle diverse tonalità del giallo».

Ecco alcune immagini

Una novità dl vivaio Giusti

camellia japonica ‘Incarnata’, tra le collezioni di Micheli

Camellia vietnamensis, nel giardino di Micheli

sciadopitys-verticillata-conifera insolita nel giardino di Micheli

Chamaecyparis Boulevard nel giardino di Micheli

Camellia specie yuhsienensis, vivaio Giusti

Camellia ibrido di changii con japonica, Vivaio Giusti

Camellia Chuangtsoensis, Vivaio Giusti

Una bella siepe di Grevillea nel vivaio Giusti

 

Dalla parte del fuoco il tema delle prossime Giornate di studio della Fondazione Benetton: 23-24 febbraio 2023

fondazione benetton Cultivated-by-Fire-Lena-Giovanezzi-

Tornano come ogni anno a fine febbraio (dal 23 al 24 febbraio) sia in presenza allo Spazio Bomben che sulla piattaforma Zoom, le Giornate internazionali di studio del Paesaggio organizzate dalla Fondazione Benetton di Treviso.

Il programma, curato da Luigi Latini (direttore della Fondazione Benetton e docente di Architettura del Paesaggio all’Università Iuav di Venezia) e Simonetta Zanon (responsabile ricerche e progetti della Fondazione Benetton), sarà articolato in quattro sessioni: Riti e rappresentazioni, Paradossi, Sotto il vulcano, Coltivazioni.

Tra i relatori, hanno già confermato la loro partecipazione alle giornate:

Nadia Breda, docente di Antropologia culturale, Università di Firenze;

Serge Briffaud, professore alla Scuola Nazionale di Architettura e Paesaggio di Bordeaux, ricercatore presso il laboratorio Passages del CNRS;

Ignazio Buttitta, docente di Antropologia culturale, Università di Palermo;

Leonardo Caffo, filosofo ambientale, Nuova Accademia di Belle Arti-NABA, Milano;

Salvatore Caffo, vulcanologo, dirigente Ente Parco dell’Etna, Catania;

Carlos Casas, regista, program director Fabrica;

Maria Del Carmen Romero Ruiz, docente di Geografia Fisica, Università di La Laguna, San Cristóbal de La Laguna, Tenerife;

Donatella De Rita, vulcanologa e scrittrice, Roma;

Xabier Erkizia, sound-artist, Bera, Paesi Baschi;

Véronique Mure, botanica e paesaggista, Botanique-Jardins-Paysages, Nîmes;

Enrico Pau, regista, Cagliari;

Rosa Tamborrino, docente di Storia dell’architettura, Politecnico di Torino;

Giorgio Vacchiano, docente di Gestione e Pianificazione forestale, Università Statale di Milano;

Robin Winogrond, architetta paesaggista, Zurigo.

Nell’ambito delle giornate è prevista inoltre la proiezione del film di Oliver Laxe O que arde/Verrà il fuoco (Spagna, 2019, 93’), Premio Speciale della Giuria al Festival di Cannes 2019-Un certain regard e Premio Goya 2020 per la miglior attrice emergente (Benedicta Sánchez) e la miglior fotografia (Mauro Harce).

Per info https://www.fbsr.it/agenda/dalla-parte-del-fuoco/

Ex natura: una mostra a Villa Panza di Biumo

Ex natura, mostra a Villa Panza

Ancora una volta Villa Panza ci regala i suoi tesori. In questo caso un nuovo progetto espositivo che scaturisce dalla recente donazione di Rosa Giovanna Magnifico Panza di 188 lavori realizzati da 26 artisti europei e americani che vanno ad integrare la collezione permanente. Nella mostra, visitabile fino al prossimo primo ottobre 2023, sono esposti 46 lavori di 10 differenti artisti intorno alla polarità natura e forma.
Ho ritrovato alcune opere stupende nella loro leggerezza e minimalismo di Christiane Lohr di cui Giuseppe Panza così parla “La sua singolarità sta nell’uso di vegetali essiccati di piccole dimensioni, così fragili che possono diventare polvere se li si tocca”.

C. Lohr, Villa Panza

C. Lohr, Villa Panza

C. Lohr Denti dileone Mostra Ex Natura Villa Panza

C. Lohr Mostra Ex Natura Villa Panza

Tra le altre opere quelle di Emil Lukas, il cui lavoro artistico secondo Giuseppe Panza “E’ un’arte che dialoga con la natura, quella piccola e nascosta, che quasi sempre si sfugge”.

Emil Lukas Board game 1994 Mostra Ex Natura Villa Panza

Emil Lukas From roses to slte 28 drawings Mostra Ex Natura Villa Panza

Ecco altre opere tra cui quelle di Hamish Fulton, artista viaggiatore e camminatore in luoghi vergini, deserti, montagne, regioni fredde

Hamish Fulton Mostra Ex Natura Villa Panza

Hamish Fulton Mostra Ex Natura Villa Panza

Richard Long Mostra Ex Natura Villa Panza

 

News in tema di ambiente, corsi, fiere e libri….Dicembre 2022

Ambiente e sostenibilità

Corsi e convegni

Fiere e vivai

Libri

Mostre

  • Fino al 31 dicembre, a Palazzo Turati di Milano, Wildlife photographer of the year. Per info https://www.radicediunopercento.it/mostre/wildlife-photographer-of-the-year-2022/
  • Fino al 27 marzo 2023, La piccola musica del paesaggio, mostra dedicata ai progetti dell’architetto paesaggista Franco Zagari, a Campello sul Clitummo (PG). Per info https://www.borgolizori.com/mostra/
  • 17 dicembre 2022-15 gennaio 2023, all’Orto botanico di Brera: Arte e scienza nelle tavole botaniche ottocentesche: Dalla grande collezione di 498 tavole parietali botaniche dell’Herbarium Universitatis Mediolanensis, la mostra presenta una selezione di tavole del celebre Dodel-Port Atlas (1883), di recente restaurate.

Paesaggio ed energia il tema del XXXIII Corso di Aggiornamento sul Giardino Storico e sul Paesaggio Contemporaneo del Gruppo Giardino storico-Università di Padova

GIARDINO STORICO turbine-energia-eolica-vento-opt, Fonte Gruppo giardino storico Padova

Davvero molto interessante il tema che il Gruppo del Giardino storico di Padova ha scelto per la XXXIII edizione del suo ciclo di conferenze che anche nel 2023 sarà possibile, previa iscrizione (quota 30 euro) seguire in streaming: ‘Paesaggio ed energia: dalla storia alle sfide del presente”. Il ciclo di studio si svolgerà dal 26 gennaio alle ore 17 sulla piattaforma Zoom dell’Università di Padova.

Questi gli interrogativi ai quali gli esperti invitati cercheranno di dare le proprie risposte:
Il ruolo di primo piano assunto ormai dalle forme di energia da fonte rinnovabile cambierà i paesaggi. Quali percorsi intraprendere per non perdere i caratteri e i valori dei luoghi? Con quali strumenti favorire una progettazione di qualità e una maggiore tutela del paesaggio? Che tipo di attenzione riservare alle diverse trame relazionali del territorio: ecosistemica, storica, estetico-visuale, sociale? Come attuare un’integrazione sistemica tra energia e paesaggio e far sì che le nuove tecnologie diventino elementi stessi del paesaggio?
Nel programma, oltre agli interventi di singoli relatori (tra i quali segnalo Giuseppe Barbera, Franco Panzini, Michael Jacob) sono incluse 4 tavole rotonde e una visita, il 20 aprile, all’Azienda casaria di Masi (Pd) per scoprire energie da una nuova agricoltura che sperimenta l’agroforestazione.
Qui di seguito trovare il programma completo integrato utilmente da preziosi consigli di letture  GIARDINO STORICO

Per iscriversi http://www.giardinostoricounivpadova.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1724&Itemid=178

Giardini in viaggio Laura Pirovano