Con piacere pubblico alcune osservazioni di Federica che condivide la mia passione per l’ombra e che ci propone i suoi “dipinti d’ombra”
“Per cominciare, spegniamo le luci. Poi si vedrà”. Così si chiude “Libro d’Ombra” l’ incredibile scritto di Junichiro Tanizaki, scrittore giapponese vissuto a cavallo tra otto e novecento.
Ombra. Quando si parla di lei, la si associa troppo facilmente ad un angolo buio e angusto.Ancor meno spesso, parlando di piante e giardini, di pensa all’ombra come a quel bizzarro fenomeno provocato da un corpo inondato dalla luce.
Come sarebbe la nostra vista senza ombra?
Non sembrerebbe quasi percepibile la tridimensionalità. Come diventano piatti i paesaggi in giornate di foschia o di cielo nuvolo !
Ombra è un misterioso riflesso che sollecita la nostra fantasia e l’immaginazione.
Vedo nell’ombra la scoperta di sorprese che compaiono e si lasciano svelare con discrezione.Che incredibili motivi, quasi damascati, disegnano certe ombre sulle facciate delle case, sui marciapiedi di una città, sui pavimenti dei terrazzi.
Emilio Battisti ha organizzato una riunione il prossimo27 marzo alle 17.30 presso il suo studio in viale Caldara 13/7 (ingresso da via della Braida 1) per discutere del progetto partecipato e condiviso del gruppo di lavoro che si è costituito il 30.6.2011 al termine del dibattito su Darsena e navigli. Informazioni
Sabato 14 aprile: una gita per 3 grandi parchi milanesi: Parco Nord, Bosco in città e Parco delle Cave
Organizzata da Italia nostra con la guida di Francesco Borella, Sergio Pellizzani e Silvio Anderloni, che di questi parchi sono stati a vario titolo artefici e protagonisti. Programma.
Benvenuta primavera in zona 5
Diverse iniziative dal 20 al 25 marzo in zona 5 a Milano. Programma
EVENTI
Acquerello di stagione a La Cassera, Castelletto d’Erro (AL)
Acquerello di stagione è un corso di acquerello aperto sia a chi desidera sperimentare questa tecnica per la prima volta sia a chi ne ha già fatto esperienza.
Ogni incontro prevede l’arrivo per la cena del venerdì e la partenza nel pomeriggio di domenica. Le lezioni, di tre ore ciascuna, si svolgeranno indicativamente al mattino, in parte all’aperto ed in parte nella bella sala dalle finestre affacciate sulla valle; sperimenteremo carte, tecniche e soggetti.
Il pomeriggio potrà essere dedicato ai passatempi preferiti, a passeggiate nei dintorni, a piedi o a cavallo (la scuderia e il maneggio della Cassera sono a disposizione degli
ospiti). Programma e date.
Luoghi Fai da visitare XX Edizione 670 luoghi da visitare Sul sito http://www.giornatafai.it/elenco-luoghi-aperti-2012.htm sono consultabili, regione per regione, tutti i luoghi che saranno aperti alla visita il prossimo 24-25 marzo 2012
Brixia Florum: Brescia si veste di verde
Sabato 24 marzo, in corso Garibaldi e domenica 15 aprile in corso Zanardelli a Brescia, benvenuto alla primavera con due mostre mercato di piante e incontri aperti al pubblico. Informazionihttp://www.florovivaistibs.it
Festival CinemAmbiente dal 31 maggio al 5 giugno
La XV edizione del festival cinematografico dedicato all’ambiente si svolgerà a Torino, Asti, Bazzano e Sala Bolognese (BO) e a Vicenza. Programma sul sitohttp://tour.cinemambiente.it/index.php
Premio città per il verde di verde editoriale
Si è aperta la nuova edizione del premio “Città per il verde”curato dal Verde editoriale. Il concorso da 13 anni assolve un prezioso compito raccogliendo e valutando, con l’appoggio delle principali associazioni professionali di settore, gli interventi di realizzazione di nuovo verde (parchi, aree naturalistiche, giardini pensili, piste ciclabili), di riqualificazione e manutenzione di quello già esistente. La cerimonia di premiazione ufficiale, come da tradizione, si terrà nell’ambito del Salone internazionale del florovivaismo e giardinaggio Flormart, alla Fiera di Padova dal 13 al 15 settembre 2012. Il bando completo è disponibile online: http://www.ilverdeeditoriale.com
Coordinamento e segreteria organizzativa : Premio “La Città per il Verde” , Tel. 02 89659764 Fax 02 89659765, Il Verde Editoriale, Viale Monza 27/29, 20125 Milano
Premio Barbanera “Un anno di felicità”
L’editoriale Campi, editore dell’almanacco Barbanera, il più antico d’Italia, che quest’ anno compie 250 anni e che, nato come almanacco contadino, da anni ha fatto sua la filosofia della sostenibilità ambientale, per festeggiare la storicità dell’evento ha indetto un concorso “un anno di felicità”, (che è il motto dell’almanacco) al fine di raccogliere via web fotografie, testi e immagini, testimonianza di momenti felici, veri, reali. La ricerca sulla felicità lanciata con il concorso pur partendo da questa tradizione va nella direzione tutta contemporanea di trovare gli strumenti di resilienza che permettono ai singoli e alle comunità un buon vivere. Questo materiale verrà elaborato dall’antropologo Franco la Cecla e presentato in un momento di incontro sul tema della felicità in Triennale, il 24 maggio, a cui parteciperà Maurizio Pallante , fondatore del movimento della decrescita felice, il professor Fabio Sbattella, docente in Cattolica e membro della onlus “psicolgi per i popoli” e altri studiosi e docenti universitari in via di definizione. Informazioni: emina cevrovukovic, tel 02/69004567, cell. 347/1324277, http://www.barbanera.it
DAL MONDO DELLE ASSOCIAZIONI
Giardini in transito, una nuova associazione
Non solo ma anche un nuovo modo di guardare la città, con gli occhi di chi sa vedere, in un’area degradata, un giardino bellissimo, pronto a rifiorire grazie alla partecipazione attiva dei cittadini. Contatti: giardiniintransito@gmail.com, cell. 340/4821760 (Camilla Peluso, presidente)
Prenderà l’avvio il 25 marzo HORTUS URBIS il primo orto antico romano della capitale nel cuore dello splendido scenario del Parco Regionale dell’Appia Antica presso l’ex Cartiera Latina a via Appia Antica 42 nell’ambito della Festa della Primavera del Parco dell’Appia Antica. Hortus Urbis prevede la riattivazione di uno spazio pubblico, con attività domenicali per bambini e famiglie fino al mese di giugno, lungo l’antico Almone a due passi dalla Regina Viarum attraverso il generoso contributo dei giardini e orti condivisi della città.L’avvio previsto il 25 marzo vedrà i primi lavori di sistemazione e l’avvio delle attività per i bambini. Nei prossimi mesi l’orto prenderà forma e consentirà a tutti di sentirsi inclusi e di poter dare in questa opera corale il proprio apporto di intelligenza e di lavoro. Chiunque desideri dare contributi, collaborare o aderire può farlo contattando Zappata Romana. Informazioni
LIBRI
Terre di Grandi Alberi – Alberografie e Nord-Ovest, Tiziano Fratus, Nerosubianco Collana Saggistica, Storia e Territorio, 2012, 450 pp., 20 euro
Un viaggio a Nord-Ovest, in quel golfo di boschi, rocce e acque che si dispiega fra le vette delle Alpi e il Mediterraneo: un ventaglio naturale fatto di biodiversità paesaggistica e climatica, di pianure e di fiumi, uliveti e castagneti, risaie e abetine, città industriali e portuali, paesi dispersi e riserve naturali. 57 itinerari per il cercatore di alberi che alberga in ogni lettore. Tiziano Fratus è vincitore del Premio Ceppo natura.
SORPRESE BOTANICHE
Scoperta una foresta fossile nel cuore della Mongolia
Una sorta di Pompei vegetale, una antica foresta di 300 milioni di ani fa che fu sepolta da una eruzione vulcanica: molti alberi sono stati trovati così come erano caduti sotto il peso delle ceneri, con i rami ancora completi di foglie. La scoperta, annunciata sulla rivista dell’Accademia di scienze americane (Pnas), si deve a un gruppo internazionale coordinato da Jun Wang, dell’Accademia cinese delle scienze. Una sintesi sul Corriere della serahttp://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/12_marzo_02/foresta-fossile_3c21e920-6488-11e1-9522-b1c79df94a33.shtml
Pianta con un seme di 32000 anni fa
Per 32 mila anni il seme era stato conservato a 38 metri di profondità nel permafrost – il terreno perennemente gelato della tundra siberiana nord-orientale – contenuto in una tana fossilizzata di scoiattoli a Duvanny Yar, sulle rive del corso inferiore del fiume Kolyma. Un gruppo di scienziati russi del Centro di ricerche di Pushkino l’ha riportato in vita e l’ha fatto germogliare. Il fiore, al di là delle più rosee aspettative degli stessi ricercatori, è sbocciato e, al posto di mammut giganteschi che se lo sarebbero ingollato in un attimo, si è trovato accudito meglio di un figlio, bersagliato di fotografie e pubblicato sul numero odierno dell’autorevole rivista scientifica americana Pnas. La piantina di Silene stenophylla, una specie tipica di quelle zone della Siberia, è diventata un caso unico: è la pianta che è germogliata dal seme più vecchio. Il record precedente era posseduto da una palma da dattero, il cui seme – datato 2 mila anni – era stato recuperato nelle rovine della cittadella fortificata di Masada, nel deserto del mar Morto in Israele. Al di là del record, ciò che stupisce i botanici è la capacità germinativa della Silene. Infatti i normali semi di papavero, portati a una temperatura di -7 °C, dopo 160 anni solo il 2% conserva la forza di germogliare. I russi hanno fatto germogliare 36 piantine di Silene, con un successo del 100% mentre i campioni attuali della stessa pianta hanno un successo germinativo che non supera il 90%. Fonte: http://www.nationalgeographic.it/scienza/2012/02/23/news/fiorita_la_pianta_pi_antica_del_mondo-868563/
Ě proprio vero che non ci si stanca mai di rivedere quei giardini che ci hanno colpito: a fine febbraio sono tornata a visitare il giardino degli hamamelis che Umberto Cammarano ha creato alcuni anni fa nella sua proprietà vicino a Borgomanero. Un giardino dedicato all’inverno, come di rado se ne vedono in Italia con un originale accostamento di cornus dai rami ornamentali di ogni colore, di amamelidi, da lui scoperti alcuni anni fa nel giardino di Jelena de Belder, una delle più grandi collezioniste al mondo di questo prezioso arbusto che fra febbraio e marzo si colora dei toni arancio, rosso o giallo dei suoi fiori sui rami ancora nudi.
Un piccolo giardino organizzato a stanze, ognuna con un suo tema, e disegnato con uno stile ora formale che rievoca in modo semplice alcuni elementi del giardino all’italiana e ora più informale e scapigliato. Si scoprono tante specie interessanti – oltre alle tante varietà di Hamamelis, i cornus dai rami scarlatti, giallo acido o salmone, e si aprezzano le cortecce molto particolari e decorative delle betulle, dei prunus e degli aceri e si respira un clima sereno, tranquillo che ci aiuta a cogliere i segni del risveglio della natura e ad apprezzare tanti particolari minuti, come ad esempio i candidi bucaneve su un tappeto scuro di Ophiopogon planiscapus ‘Nigrescens’. Il giardino è aperto alle visite su prenotazione tra febbraio e marzo; per contatti umberto.cammarano@gmail.com
L'ingresso al giardino
Un angolo del giardino che richiama i motivi del giardino all'italiana
Cornus sanguinea 'Green light'
Acer conspicuum 'Phoenix'
Prunus serrula dalla corteccia ambrata
Un bell'accostamento: Skimmia 'Kew Green' e Taxus
Galanthus nivalis su un letto di Ophiopogon planiscapus 'Nigrescens'
Cornus 'Westonbird' e 'Winter Flame' con Hamamelis 'Arnold Promise'
Le lezioni dello chef Michele Maino, collaboratore del magazine Cucina Naturale, per imparare a realizzare menu di stagione, sani, colorati e vegetariani! 11 aprile presso Cucinoteca, via Muratori 32, Milano
Cucinare il verde brillante:le tecniche e i trucchi per colorare in modo naturae i vostri patti.
Ecco qualche gustosa preparazione che ralizzeremo…Garganelli al pesto di sedano/Aspic di verdure al coriandolo con maionese vegana al rafano/Paté di piselli a crudo
info: http://www.cucinoteca.it
per prenotare: 329/2346906 3 aprile presso Casa di Mela, Via dei Platani 6/11 Arese (MI)
Il seitan può essere cucinato in tantissimi modi e le preparazioni sono molto simili a quelle della carne, con il vantaggio, però, che sono molto più rapide perché è un alimento… già cotto!
Seitan fatto in casa/Ragout/Cotolett di seitan impanate/Hamburger di seitan
info: http://www.casadimela.it
per prenotare: 339/3881386
Giardini&Cucina in centro a Torino
Nel centro di Torino un delizioso negozio di piccoli arredi per il giardino con annesso ristorantino per piccoli spuntini in mezzo a piante e fiori. Una originale iniziativa di una garden designer torinese, Alma e di sua madre Nina, ottima cuoca.Brochure
Indirizzo: via Principe Tommaso 22/A, tel. 011/7900248, mail almalaverde@alice.it
Ogni anno è bello andare a vedere le Magnolia stellata in fiore nel chiostro di Santa Maria delle Grazie a Milano: è uno spettacolo davvero magico con le piccole magnolie candide e sullo sfondo la bella cupola bramantesca di una delle più belle chiese milanesi.
Magnolia stellata bel chiostro di S. Maria delle Grazie a Milano
Pubblico questo invito di Fedrighini per una discussione sull’area C di Milano martedì 6 marzo
Cari Amici,
vi invito a partecipare a un convegno organizzato dal Movimento Milano Civica per discutere sulle misure antitraffico e antismog.
Il titolo è eloquente: “Aria nuova in Area C?”. Mi sembra un’iniziativa importante e utile, alla presenza di un rappresentante della Giunta (l’assessore Granelli), perchè cerca di superare finalmente la dimensione delle opposte (e un po’ ottuse) tifoserie urlanti su Area C, per informare e ragionare, senza propaganda né pregiudizi, nel merito delle cose fatte e da fare per migliorare Milano lungo il solco tracciato dai cinque referendum; questo grazie anche al contributo, in qualità di relatori, di validi dirigenti dell’Amministrazione comunale.
Vi invito a partecipare, l’appuntanento è per MARTEDI 6 MARZO 2012, ore 18.30, in Sala Alessi a Palazzo Marino, piazza Scala.
FATE GIRARE, per favore. INFORMAZIONE E’ PARTECIPAZIONE!
Un caro saluto,
Enrico Fedrighini Portavoce Comitato Promotore MilanoSiMuove
Verdi Ecologisti e Civici di Milano
Dal 18 al 20 maggio ripartirà la manifestazione Franciacorta in fiore, rassegna di rose ed erbacee perenni che prevede l’esposizione di alcuni giardini effimeri. Per partecipare alconcorso “Il bel giardino di casa nostra” che prevede due sezioni – 1 per progettisti del verde e 2 per le scuole e le famiglie ocorre inviare la scheda di iscrizione
Segnalo due mostre, una appena inaugurata e una di prossima apertura
I paesaggi di Tiziano, a Palazzo Reale di Milano fino al 20 maggio. In realtà di Tiziano ci sono solo quattro quadri ma la mostra è molto interessante perchè il curatore Mauro Lucco, dotto studioso di pittura veneta, ha una tesi originale secondo la quale il paesaggio nella pittura nasce prima del 1700 ed è già un tema con una sua dignità nella pittura veneta del 1500. Nell’esposizione le opere sono ragguppate per temi e non in semplice ordine cronologico e questo risulta molto stimolante e consente di fare accostamenti fra pittori diversi. Personalmente ho trovato stupendo “Susanna e i vecchioni” di Lorenzo Lotto che pare una stupenda sintesi tra figure umane, architettura e paesaggio-giardino; notevoli le madonne con bambino di Cima da Conegliano con paesaggi che non sono più solo invenzioni di fantasia. Ho poi scoperto un pittore fiammingo trapiantato in Veneto, Lambert Sustris che dipinge paesaggi molto moderni e suoi sono tra l’altro gli affreschi della villa dei vescovi di Luvigliano (PD9, patrimonio del Fai, di cui in mostra sono visibili delle immagini.
Lambert Sustris, Paesaggio con battesimo di Cristo
Giardini di Luce, del pittore impressionista spagnolo a Ferrara, Palazzo dei Diamanti , dal 17 marzo al 17 giugno. La mostra è dedicata alla produzione matura del pittore che, all’apice della sua notorietà, cominciò a realizzare, solo per se stesso, opere che hanno come tema privilegiato il giardino
Ancora un contributo di Federica Raggio che ci parla del fascino del giardino d’inverno raccontandoci un luogo molto suggestivo: Serre de la Madone, vicino a Mentone.
Nell’immaginario collettivo più automatico i giardini durante l’inverno sono associati a luoghi tristi, malinconici e scarsamente interessanti. Non è affatto così !
E ancor meno lo si può dire se si tratta di giardino mediterraneo.Questa è la stagione in cui tutti i verdi sono più splendenti, luminosi e vibranti; per le piante lontana è la memoria della canicola estiva che costringe ogni forma di vita al letargo per garantirsi sopravvivenza in quei periodi in cui l’acqua è scarsa o del tutto assente e il sole brucia.Alcune spettacolari fioriture autunnali si protraggono fino a questa stagione o proprio nell’aria tersa e fresca dell’inverno cominciano le loro danze isolate.Le infinite tonalità di verdi e le tessiture delle foglie hanno pieno possesso della scena. La vera struttura del giardino su mostra allo sguardo del visitatore. È ciò che succede a poca distanza da noi. È sufficiente raggiungere la riviera ligure di ponente e da Ventimiglia a Nizza è un costante susseguirsi di giardini storici e giardini botanici, la cui massima concentrazione è nella città di Mentone, a pochi chilometri dal confine italo-francese.Qui, su una superficie incredibilmente limitata, si incontrano realtà quasi inimmaginabili.Nel mentonese il clima invernale è particolarmente mite e le estati non sono mai eccessivamente calde. Dalla seconda metà dell’ 800 una combriccola di aristocratici, soprattutto nord europei, tubercolotici ma illuminati e capacissimi di intendere e volere, decise di trasferire la propria dimora in questa regione, fonte di benessere per il corpo e per lo spirito. Le grandi possibilità economiche e l’entusiasmo generato dalla possibilità di sbizzarrire l’estro botanico, diedero avvio alla costruzione di eccentriche architetture (è piena Belle Ecoque) e meravigliosi giardini, spesso finalizzati a luoghi sperimentali per l’acclimatamento di molti generi botanici portati dai tropici.Solo nella città di Mentone, che Guy de Maupassant definì “L’ospedale del mondo e il cimitero fiorito dell’aristocrazia europea”, se ne contano cinque, tutt’ora in ottimo stato di conservazione e aperti al pubblico.
Mi sento quasi di casa a Villa Hanbury, visitata ogni volta che mi spingo fino all’estrema punta del ponente ligure, ma la sensazione di stupore che ho provato il pomeriggio dicembrino quando sono entrata per la prima volta a Serre de la Madone, mi fa sentire traditrice irrazionalmente appagata.
La proprietà è situata su una collina nella Valle del Gorbio, alle spalle di Mentone. Acquistata nel 1924, la villa ha subìto opere di restauro e ampliamento e i giardini sono stati concepiti e creati in un arco di tempo che spazia dal 1924-1939 alla morte del proprietario Lawrence Jonhston, stesso proprietario e ideatore del più celebre giardino di Hidcote Manor, in Gloucestershire UK, ora proprietà del National Trust.Sono la manifestazione di un meraviglioso equilibrio tra architettonico, paesaggistico e libera macchia mediterranea. Lo staff che si occupa della cura del giardino, sembra essere ancora coordinato dal padrone di casa in persona. Alla morte di Johnston, avvenuta nel 1959, è passato per le mani di svariati proprietari che hanno solo minimamente modificato l’assetto originale e dal 1999 è di proprietà del Conservatoire du Littoral, che si avvale di collaborazioni con nomi quali Gilles Clement.Il giardino raccoglie molti temi. Il principale è quello del giardino esotico, tema di grido in quell’epoca. Il tocco di genialità e grandezza di Johnston è stato quello di riuscire a celebrare l’esotico escludendo a priori l’utilizzo di palme (ad eccezione delle poche presenti), simbolo di esotico per i suoi gusti già troppo inflazionato e scontato. …..un po’ come se noi riuscissimo a far capire che il giardino mediterraneo non è fatto di soli olivi e melograni centenari come si vedono svettare da certi terrazzi milanesi…Dal genio del grandissimo conoscitore e studioso della flora tropicale, è scaturita a una incredibile collezione di piante tropicali tra le più insolite.Come se tutto ciò non bastasse, i sei ettari di terreno, parzialmente in pendenza, gli hanno permesso di soddisfare parecchi capricci paesaggistici. Giardino italiano, moresco, oliveti e agrumeti, specchi d’acqua, serre fredde e limonaie, libera macchia mediterranea sono altri temi che l’ardito Johnston ha sviluppato con garbo, sapienza e originalità.Una giornata invernale svela tutta la poesia di un luogo in cui le fioriture diventano sorprese che appaiono all’improvviso all’incedere tra sentieri e viali di questo giardino veramente magico.
giardino della serra fredda gioco d’acqua circondato da esedra inverdita con Podranea brycei e Pandorea jasminoides, anticipa il percorso che conduce alla serra fredda e ad un boschetto di Podocarpus e altre collezioni
il giardino arido e la pergola visto dalla fascia superiore. Si intravvede il “pensatoio” di L.Johnston, un tavolo in pietra e una seduta sotto il magnifico esemplare di Nolina longifolia
Da sotto l’ombra di un carrubo (Ceratonia siliqua) una vasca d’acqua con decori in ciottoli assolve la funzione di riserva d’acqua per i periodi siccitosi. Sullo sfondo la Nolina e l’alto muro del terrazzamento del giardino dei Platani
“Il giardino di verzura” visto dalla sotto l’ombrello-carrubo. Un prato formalmente delimitato da siepe di bosso è cinto da una collezione di Acacie. In gennaio le chiome sono già tutte puntate dai fiori che compariranno a partire da marzo. I giochi di verdi sono uno spettacolo inaspettato.
Una delle due sfingi in terracotta rossa fa da vaso ad una comune felce e sullo sfondo, alla base delle Aralia, Chasmanthe bicolor.
Giardino dei platani o Giardino alla francese è su un piano leggermente ribassato rispetto alla serra calda e la grande vasca. Platanus orientalis e quattro aiuole di bosso compongono un disegno formale con al centro una piccola fontana.
Dalla vasca con la Madonna nascosta dai papiri ancora verdi, si leggono i diversi terrazzamenti che conducono verso la villa attraverso giardini tematici con un’importante collezione di proteaceae e mirtaceae.
La villa “Casa Rocca”. Tecoma capensis, una bignoniacea dalle fioriture generosissime.
La vasca del Giardino moresco in assetto invernale. Il Papiro si sta spegnando e appaiono i vasi delle Nymphaea sp dal fondo dalla vasca svuotata. Una quercia aggiunge una tinta autunnale.
Il dehors sul prospetto sud sotto il terrazzamento del giardino moresco. La macchia gialla è Senecio grandifolius