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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Consumo di suolo

  • Un recente documentario di Nicola Dall’Olio, promosso da WWF Parma e Legambiente Parma mostra, con riferimento alla  quanto sta accadendo al paesaggio e al territorio evidenziando l’importanza di preservare una risorsa finita e non rinnovabile come il suolo agricolo. Il suolo minacciat0
  • Agro romano lotta all’espansione edilizia
    Ferma contrarietà del FAI, insieme a Italia Nostra e WWF, al piano di trasformazioni urbanistiche proposto dal Comune di Roma per individuare nell’Agro romano aree edificabili per nuovi alloggi destinati a canone di affitto sociale: un ingiustificato consumo di suolo agricolo, in presenza anche di luoghi ad alto valore paesaggistico e ambientale. Testo audizione FAI
  • Si è svolto a Cagliari il convegno “Il valore della terra”, organizzato dall’Associazione Sardegna Democratica per informare l’opinione pubblica sul destino prospettato per la Sardegna dalla maggioranza che governa la Regione. Il Presidente Onorario FAI Giulia Maria Mozzoni Crespi, non potendo essere presente fisicamente all’incontro, ha affidato il suo messaggio al professor Salvatore Settis, in compagnia di Paolo Urbani, docente di diritto amministrativo e diritto urbanistico, e di Renato Soru, ex presidente della Regione, alla Tavola Rotonda delle 18.30. Vedi la lettera del Presidente Onorario FAI!Il

Convegni, mostre e altro ancora

Parc Luther King a Parigi, progetto di Jacqueline Osty

  • La paesaggista Jaqueline Osty inaugura l’11 ottobre il ciclo di conferenze VerDiSegni 2012-13.
    “Nuovi modelli di verde urbano: concezione, partecipazione e fruizione” il tema delle conferenze organizzate dall’Associazione VerDiSegni per il 2012-2013.Giovedì 11 ottobre alle ore 17.00, nella prestigiosa sede dell’Ordine degli Architetti di Milano, via Solferino 19, Jaqueline Osty, architetto paesaggista francese, parlerà di nuovi modelli di parchi urbani attraverso i suoi numerosi progetti realizzati in Francia e in Europa. Per l’Ordine presenzierà l’arch. Marco Engel. Seguirà un coktail.Jaqueline Osty, diplomata alla Ecole Nationale Supérieure du Paysage di Versailles e a quella delle Beaux Arts UP4, nel 1985 fonda il suo atelier a Parigi, la cui attività si focializza sulla progettazione paesaggistica urbana.Tra i lavori più recenti Parc Martin Luther King che ha inaugurato il nuovo eco-quartiere di Clichy Batignolles a Parigi.Tra i suoi riconoscimenti il Premio del Paesaggio 2005 per il Parc St. Pierre ad Amiens e la candidatura come finalista alla settima edizione del Premio Europeo de Paisaje Rosa Barba che si concluderà il 27 settembre 2012. Il programma delle conferenze proseguirà nel 2012 con gli interventi degli architetti Michela Pasquali sulla progettazione partecipata e Alessandra Aires sul ridisegno del verde urbano a Torino.
    Associazione VerDiSegni
    info@verdisegni.org www.verdisegni.org tel 335/302105 – 340/5858892
  • Definito il programma del convegno internazionale “I maestri del paesaggio” organizzato a Bergamo da Arketipos nei giorni 1-2 settembre 2012.
  • Gardmed,  il network dei giardini mediterranei
    Verrà presentato, il 6 settembre 2012 al Festival della Letteratura di Mantova, Gardmed, il progetto dall’Unione Europea che mette in rete 18 giardini di Malta e del sud della Sicilia. Si tratta di un progetto che mette al centro il verde del bacino del sud del Mediterraneo, oggi a rischio. Consapevoli che questi giardini possono salvarsi solo mettendosi in rete, gli studiosi del progetto (botanici, paesaggisti, antropologi, esperti di marketing) ne hanno individuato 18.
    Altri giardini di altri Paesi del Mediterraneo (Palestina, Grecia, Spagna, Giordania) si sono candidati per fare parte di Gardmed.
  • “City+Landscape: Nuovi paesaggi per la città attiva”, il titolo del Forum internazionale organizzato da Paysage nell’ambito di Padova fiere il prossimo 14 settembre. Per consultare il programma
    http://www.paysage.it/index.php?page=evento_2012_09_flormart
  • Ci sono novità sul programma della prossima edizione di Orticolario, che si terrà a Villa Erba dal 5 al 7 ottobre 2012
  • Dal 28 agosto al 2 settembre parte la IV edizione della Summer School Emilio Sereni a Gattatico, Reggio Emilia. Programma
  • Riporto una notizia letta su Nemeton Promenade, desunta da Flornews n° 132 – 20 luglio 2012 – www.georgofili.info.
    Tutti sanno che la presenza di aree verdi in città permette di abbassare sensibilmente la concentrazione di CO2 nell’aria, può sembrare un’ovvietà ma in un’ottica globale di maggiore sensibilità ambientale anche la NASA ha voluto finanziare uno studio e progetto attuativo che vede come protagoniste le aree verdi cittadine. Alcuni risultati preliminari di questo studio, condotto dall’UC Santa Barbara e dall’Università del Minnesota, sono stati pubblicati il 4 luglio scorso sull’ultimo numero del Journal of Geophysical Research – Biogeosciences e dimostrano come la tipica periferia verde, con alberi e prati, gioca un ruolo significativo per quanto riguarda l’assorbimento di CO2. Per nove mesi l’anno, il paesaggio suburbano è stato fonte di CO2 in atmosfera, ma durante l’estate, l’assorbimento di carbonio da parte della vegetazione e cosi significativo da riuscire a bilanciare le emissioni di combustibili fossili prodotte dall’uomo all’interno dell’intero quartiere. Si e notato che i prati verdi raggiungono il picco massimo di assorbimento di CO2 in primavera ed in autunno, lontani dallo stress del caldo estivo, mentre gli alberi sempreverdi hanno mantenuto costante l’assorbimento per tutto l’arco dell’anno a scapito dei decidui che, perdendo le foglie in autunno-inverno, hanno registrato assorbimenti più limitati. Lo studio e un “primo passo” verso la quantificazione del ruolo della vegetazione nelle periferie, che sono le aree urbane che crescono più rapidamente negli USA ed in tutti i paesi industrializzati. Le potenziali applicazioni di questo tipo di ricerca includono la pianificazione e la realizzazione di aree verdi in città, dove l’uso del territorio e la scelta di piante adatte rappresentano le decisioni più importanti – in un’ottica globale di riduzione dei gas a effetto serra.

A proposito dell’Area C di Milano: Fedrighini e Ciclobby

Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di un garagista del centro di Milano e ha disposto la sospensione dell’ordinanza che ha istituto Area C: notizia davvero infausta e che preoccupa tutti i cittadini milanesi che avevano accolto l’area C come un primo (timido ma efficace) segnale dell’amministrazione per prendersi cura del traffico e della salute a Milano.

Enrico Fedrighini scrive a questo proposito

Libero traffico e libero smog dentro la cerchia dei Bastioni fino a metà novembre: è questo l’effetto diretto, immediato e grave dell’ordinanza del Consiglio di Stato n. 2898/2012 su Area C. Per ragioni procedurali della giustizia amministrativa, infatti, non sarà possibile fissare l’udienza di merito nei confronti dell’ordinanza del Consiglio di Stato prima del 14 novembre 2012.
Una brutta notizia per il popolo inquinato milanese. L’ordinanza azzera temporaneamente l’unica misura efficace antitraffico e antismog messa in atto grazie ai referendum, e ribalta la prospettiva: anzichè ragionare sull’ampliamento del provvedimento che sta dando positivi risultati, ora si è costretti a giocare sulla difensiva. Nulla è perduto: sarà il TAR Lombardia a decidere nel merito. E il TAR Lombardia ha già mostrato in passato di considerare prevalente la tutela della salute pubblica ai pur legittimi interessi privati. Il messaggio prevalente rilanciato dai media è: gli interessi economici di un garage bloccano le politiche antitraffico di Milano. Siamo sicuri che le cose stiano davvero così? Anche all’epoca di Ecopass erano stati presentati vari ricorsi da parte di privati, ma nessuno era riuscito ad arrivare al Consiglio di Stato. Ricordo che Ecopass fu anticipato dall’aggiornamento del PUM 2006 e dall’approvazione del Piano per la Mobilità Sostenibile 2006-2011. Cosa è successo? E’ davvero solo tutta colpa del “garagista egoista”?

Una delle cose che maggiormente fanno male a Milano, oltre allo smog, è l’esercito di opposte tifoserie urlanti pronte a scattare a comando. Lo spirito gregario può agevolare carriere, ma non fa del bene alla città. Il segnale di allarme che arriva da Roma è serio e faremmo bene a ragionarci sopra.
Ho letto l’ordinanza che blocca Area C (la allego in calce). Il cuore del provvedimento sta in questo concetto: il presupposto di legittimità sul quale il Comune fonda il potere esercitato con il provvedimento impugnato (Area C) appare carente, dato che le previsioni pianificatorie generali appaiono da tempo scadute, e questo può avere conseguenze di illegittimità e/o di nullità di Area C.

Detto in altre parole: il Comune di Milano deve adeguare i suoi strumenti di pianificazione del settore (Piani del Traffico e Piano della Mobilità) secondo le normali procedure di legge. Sono scaduti da anni. Va portato subito in Consiglio Comunale un aggiornamento del P.U.T., e vanno portate con urgenza in Giunta delle nuove Linee Guida per il P.U.M.

Occorre avere una strategia complessiva, e tradurla in un piano aggiornato di misure integrate (Area C ed altro). Se così non avviene, se cioè si continua a procedere a pezzi, con iniziative anche pienamente condivisibili ma non supportate dall’adozione di strumenti sui quali il Comune fonda il potere di assumere tali misure, il castello rischia di crollare. Possiamo cavarcela dando la colpa al “garagista egoista”. Ma il segnale di allarme che arriva dal Consiglio di Stato andrebbe preso sul serio, secondo me: perché se domani, in queste medesime condizioni, decidessimo di pedonalizzare una strada potrebbe saltare fuori il ricorso del “fruttivendolo egoista”; e una nuova pista ciclabile al posto dello spazio per la sosta veicolare scatenerebbe il ricorso del “panettiere egoista”.

Non è una cosa complicata. E’ da oltre un anno che chiedo, insieme agli amici referendari, la traduzione dei contenuti dei cinque referendum cittadini in piani operativi dell’Amministrazione.

Intanto: che facciamo da qui al 14 novembre? Danza della pioggia, o distribuzione di mascherine antismog?

Enrico Fedrighini portavoce Comitato Promotore MilanoSiMuove
http://draft.blogger.com/blogger.g?blogID=6001045763793242179#editor/target=post;postID=1315197957206170784

“In centro non c’entro!” : lo slogan coniato da Ciclobby-FAI-Genitori antismog-Italia nostra, WWF e Legambiente Lombardia che così intervengono sull’area C

Le associazioni milanesi chiedono al Comune di reagire con immediate misure per far fronte all’emergenza traffico

A settembre parte la campagna di educazione civica per gli automobilisti:

“In centro non c’entro!”

Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di un garagista del centro di Milano e ha disposto la sospensione dell’ordinanza che ha istituto Area C.
Superato lo sconcerto iniziale, le associazioni – che si sono costituite nel procedimento per difendere il provvedimento del Comune di Milano – precisano che la motivazione sulla base della quale il Consiglio di Stato ha sospeso l’applicazione di Area C si ricollega ad una ipotetica carenza pianificatoria del Comune di Milano, che dovrà essere valutata nel merito e che, se del caso, potrà essere sanata ci auguriamo in tempi rapidi. L’interesse economico nel provvedimento viene citato solo allo scopo di riconoscere al ricorrente l’interesse ad agire in giudizio, e non per attribuire allo stesso un valore prevalente rispetto a quello generale. Ciò non toglie che consideriamo grave che, in sede cautelare, si sia omessa una valutazione degli interessi in gioco e della prevalenza del diritto alla salu te, che è motivo fondante del provvedimento sospeso.Quali potrebbero essere gli effetti del blocco di area C? Un aumento di traffico in centro, con tutto ciò che comporta in termini di inquinamento, insicurezza stradale, incidentalità e congestione. Questo prevedibile incremento paralizzerà anche i mezzi pubblici di superficie, che avevano assunto uno standard di velocità commerciale e di puntualità che ovviamente non sarà più possibile mantenere. E del peggioramento delle condizioni del traffico risentirà inevitabilmente anche la ciclabilità che, almeno nell’area soggetta alla congestion charge, aveva iniziato a beneficiare di una maggiore disponibilità di spazi e di sicurezza. A tutto ciò si aggiungerà una drastica riduzione delle risorse disponibili per gli investimenti a favore della mobilità sostenibile.Una situazione grave ed intollerabile che si potrà manifestare in tutta evidenza subito dopo il rientro dalla pausa estiva: da qui un forte sollecito all’amministrazione affinché individui, in tempi brevi, le soluzioni più appropriate per scongiurare tali rischi. Perché su questo delicatissimo fronte non sono ammissibili tentennamenti né passi indietro.

Auspichiamo comunque che il Comune provveda al più presto ad approvare strumenti di pianificazione che, oltre a confermare Area C, ne prevedano l’ampliamento a breve, affinché si estendano sempre di più i benefici ambientali che Area C ha dimostrato di portare, rispondendo alla richiesta dei cittadini milanesi che hanno votato i referendum sull’ambiente e alle esigenze di tutela della salute pubblica. Nel frattempo le associazioni annunciano che dal mese di settembre prenderà il via una campagna di educazione civica rivolta a tutti gli automobilisti: IO IN CENTRO NON C’ENTRO. Simbolo e segno di riconoscimento per gli aderenti sarà un nastrino azzurro: come il colore del cielo che vogliamo vedere sopraMilano.

30 luglio 2012

GENITORI ANTISMOG

Verde pubblico: impariamo da Trieste

Caesalpina gilliesi all’orto civico di Trieste

Ho trascorso alcuni giorni a Trieste, città stupenda sia per le sue architetture che per lo straordinario rapporto con il mare: mi sembra l’unica città italiana che non presenta nessuna barriera ma che al contrario ti consente una contiguità così intima e affascinante.

Ho approfittato per visitare alcuni giardini. Consiglio vivamente di non perdere l’Orto civico di Trieste, che si trova in una posizione molto bella su una collina con viste del golfo. L’orto, la cui realizzazione risale a metà dell’ottocento è assai ben tenuto e ha anche un disegno interessante per la sua disposizione a balze che ospitano le diverse collezioni, delle piante ornemantali,  alimentari, utili, tintorie e velenose, il giardino dei semplici, il laghetto con i fiori di loto e il giardino formale.

Ho poi trovato molto interessanti alcuni giardini pubblici, frutto di un semplice restauro di parchi storici, per la grande attenzione che è stata data alla fruizione con grandi spazi destinati ai giochi e con un intenso programma di eventi didattici e ludici curati da una rete di associazioni locali.

Ecco alcune immagini

La palazzina dell’Orto civico con la parete di glicine e la meridiana

Uno scorcio con in primo piano la panca in salice che richiama il giardino medievale

Il laghetto con i fiori di loto che si affaccia sul mare

Vista del giardino formale con collezioni di ortensie, ellebori e peonie

Giardino formale

Una piccola fontana composta da una grande pietra da cui zampilla l’acqua

Le aiuole delle erbe utili con un bel sistema di separazione tra le diverse essenze composto da piccole strutture di salice

Come essenza per bordare le aiuole viene utilizzato Trachelospermum angustifolia

I bei portasemi neri della cicerchia

Plumeria rubra

Salvia Forskaohlei

Il giardino di san Michele, nato nel 1999 per iniziativa di un gruppo di famiglie del Rione Città vecchia per costituire in collaborazione con il Comune un piano di recupero sociale del giardino pubblico San Michele e traformarlo in un’area di socialità e cultura. Attualmente il giardino è gestito dall’associazione AnDanDes

Giardino San Michele

Il bel pergolato con le colonne colorate adiacente l’area giochi

L’omaggio a James Joyce nel giardino pubblico Tommasini

Una bella macchia azzurra dei fiori di Vitex agnus castus

Il programma di Ecogiochiamo che si sviluppa per tutta l’estate nel giardino di Villa Engelmann, un parco ottocentesco di pertinenza della omonima villa e trasformato nel 1980 in giardino pubblico, vincitore nel 1988 del premio Miflor come miglior realizzazione in ambito pubblico di media-piccola grandezza

Giardino di Villa Revoltella nel rione Chiadino Rozzoli, quasi 5 ettari totalmente in pendenza: le balze di lavanda

La grande pergola

Il cuore del giardino è una grande area giochi con vista sul golfo di Trieste

I parterre del giardino formale

Vista della serra, che è stata ristrutturata per ospitare mostre ed eventi

Serre de la Madone, take 2 di Federica Raggio

Fiore di Bauhinia variegata

Federica Raggio, ospite ormai abituale del mio blog torna su un giardino da lei amato, Le Serre de la Madone, su cui aveva già scritto un post dedicato alle bellezze del giardino in inverno

A distanza di sei mesi mi ritrovo nuovamente nei paraggi di Mentone e il feticismo botanico mi trascina in luoghi noti.
E’ affascinante tornare in tutte le stagioni e trovare punti di riferimento avvolti da un contesto diverso.

Questa è la natura, dispensa sorprese a getto continuo. Le fioriture si danno staffetta con una velocità impressionante e il gioco più comune tra gli appassionati e prendere in tempo quella preferita, oppure lasciarsi sorprendere da inaspettate sorprese.
Sono arrivata un po’ in ritardo sulla primavera mediterranea.
Ho trovato l’ultimo ingresso prima del riposo estivo.
Se di abitudine le piante vanno in letargo vegetativo durante l’inverno, qui vanno in siesta per proteggersi dalla canicola estiva.

Ho fatto giusto in tempo a conoscere una Lonicera hildebrandiana, un caprifoglio dopato di dimensioni quadruplicate rispetto ad una Lonicera caprifolium che mi ha fatto sentire come Alice nel paese delle Meraviglie. Il suo profumo è proporzionato alle dimensioni e ci si separa a fatica.

La luce estiva mette in risalto anche la fantastica “collezione” di cortecce, che sono stata la mia vera ossessione e compulsione durante questo giro.

Concludendo il mio giro, come sempre, al bookshop, mi viene raccontato che la corteccia ritratta sulla copertina di ECORCES, Ed.Ulmer (ISBN : 9782841383566, disponibile alla Libreria della Natura), è quella di un Eucaliptus cresciuto a Serre de la Madone. L’autore Cédric Pollet è tornato più volte, nel corso di stagioni e anni, per fotografare le metamorfosi che la “pelle” delle piante subisce con gli anni…a riconferma di una regola che vale per qualsiasi essere vivente, la ruga accresce il fascino.

Ma tra noi umani sono ancora in molti a credere più nel botox che nella grazia del tempo.

Lonicera hildebrandiana ha esattamente le fattezze di una lonicera caprifolium con le foglie un po’ più coriacee. Quel che impressiona sono le sue dimensioni, merita l’intromissione della mia mano per dare una proporzione. Il profumo non ha eguali.

Vista dal pensatoio sul paesaggio circostante

giardino delle pergola, un parterre di Agapanthus non ancora in fiore. A sinistra macchia del giardino arido ed esemplare di Cycas. Sullo sfondo collezione di conifere.

La villa “Casa Rocca”. Dal un bersò di glicine si anticipa la vista del giardino moresco. Una generosissima bouganville accende la facciata.

Vista d’insieme Giardino dei platani o Giardino alla francese è su un piano leggermente ribassato rispetto alla serra calda e la grande vasca. Platanus orientalis e quattro aiuole di bosso compongono un disegno formale con al centro una piccola fontana. Serra calda e grande vasca d’acqua contornata da vasi d’Anduze, tipici vasi in terracotta smaltata, l’alternativa francese al cotto toscano.

Il giardino moresco. In questa stagione la vasca inondata e i vasi nuovamente piantumati con Nymphaea sp. La zona è delimitata da siepi di bosso e vasi in cotto con bosso a palla. Una bellissima roverella (Quercus pubescens) cinge il perimetro e scaccia la canicola con la sua ombra

La piccola vasca con statua al centro, sin intravvedono Nymphaea sp, Cyperus papirus, Nelumbo nucifera sotto l’esemplare di Acca sellowiana. Sullo sfondo, il contrasto dei diversi verdi dà giochi di luci-ombre, tema ricorrente nel giardino mediterraneo più scarno di colori in certe stagioni.

All’ombra dei platani verso il paesaggio circostante

La piccola vasca con Nymphaea in primo piano

Sullo sfondo in perfetta armonia con il contesto, la villa domina sulla proprità. Strelitzia reginae, Ficus pumila e una piccola fontana a muro sottolineano la scalinata che attraverso una serie di altri giardini tematici conduce verso la villa.

Ceratonia siliqua

Nolina longifolia

Nolina longifolia

Arbutus canariensis

Arbutus canariensis

Arbutus canariensis

Grevillea robusta

Intorno a Milano luglio 2012

  • Il 22 settembre Milano ospiterà per la prima volta il Park(ing) day: la zona che ospiterà l’evento è Largo Cairoli. Parteciperanno numerose associazioni – tra cui VerDiSegni, Legambiente, Genitori antismog, Civiltà contadina, darsena pioniera, Green Island, il Giardino degli aromi – impegnate nella valorizzazione del verde e nella slavaguardia dell’ambiente, Università e Accademie – tra cui Domus Academy, Università di Pavia e di Milano.
    L’iniziativa- promossa da Margehita Brianza, Elisabetta Cereghini e Vittoria Tamanini – si inserisce all’interno delle decima edizione della European Mobility Week, la settimana della mobilità sostenibile, che interessa 24 città europee.
  • Enrico Fedrighini, portavoce el Comitato promotore MilanoSiMuove, interviene a proposito della decisione del Comune di estendere le zone 30Km/h a Milano e formula alcune proposte sulla mobilità urbana.
  • Ordine degli architetti: sono aperte le iscrizioni alla giornata autunnale degli itinerari di architettura milanese del prossimo sabato 6 Ottobre: tre nuovi percorsi dedicati a grandi maestri, Gio Ponti, Luigi Caccia Dominioni e Asnago e Vender.
    Al via anche un concorso di fotografia libero e gratuito dedicato alle architetture comprese nei tre nuovi itinerari, che verrà gestito tramite facebook
  • Da Arcipelago Milano un articolo di Arturo Calamici di cui pubblico qualche stralcio:
    Si è svolto in Provincia di Milano, nella bella Sala degli Affreschi del Morazzone, la mattina di sabato 16 giugno, un convegno organizzato dall’Associazione Amici Parco Nord e dal Coordinamento SOS Parchi. L’incontro, animato da numerose associazioni parchi, ha dato un’idea della bellezza e varietà dei nostri siti naturali e però nondimeno degli attacchi inesausti che minacciano l’integrità delle nostre aree protette…..
    Ma il convegno ha detto di più: ha detto una cosa nuova, spiazzante, capace di generare visioni, prospettive, progetti diversi. Nella programmazione e progettazione del territorio, nello sviluppo della stessa città, si può partire da ciò che finora città non è stata considerata, ma puro spazio di espansione, presente o futura, della città. Invece, si può partire dalle aree verdi, che non sono solo isole felici da salvare o, da un’opposta prospettiva, vuoti in attesa di essere finalmente e diversamente colmati. Articolo completo
    e Francesco Borella “Note a margine di un incontro all’urban center”

Orti sinergici e qualità del suolo

Orto sinergico di Cascina Rosa

Orto sinergico di Cascina Rosa

Lo scorso 25 giugno ho seguito l’incontro “Parliamo della qualità del suolo” organizzato da Lunedì sostenibili presso Cascina Rosa di Milano. Come al solito tante testimonianze, molto interessanti. Alessio Mancin, docente di orti sinergici, ha parlato dell’esperienza della realizzazione dell’orto di Cascina rosa che segue i principi di Emilia Hazelip. Un video su youtube racconta con immagini questa importante esperienza che è di supporto ai corsi di cucina naturale e macrobiotica che insegnano a prevenire i tumori con l’alimentazione.
Fabio Cremasoli, fondatore del circolo milanese del movimento per la decrescita felice, ha parlato del censimento el cemento lanciata dal forum italiano dei movimenti per la terra e il paesaggio. Vedi sito

Curosità botaniche

A Gryfino, nella Polonia occidentale ai confini con la Germania c’è un misterioso bosco composto da circa 400 pini ricurvi, con una curvatura di 90° alla base degli alberi: la Crooked forest.

Ecco alcune immagini prelevate dalla rete

Un giardino alla Biennale di Venezia

Vista padiglione Studio Osa Architettura e paesaggio

Vista padiglione Osa Architettura e paesaggio

Alla prossima edizione della Mostra internazionale di architettura della Biennale di Venezia, nel Padiglione Italia sarà allestito un giardino di 800 metri quadrati composto da circa 5000 piante che saranno fornite dai Vivai Tor San Lorenzo. Ad accogliere i visitatori sarà una grande distesa verde sotto forma di paesaggio boschivo per connetersi al tema scelto dall’Italia, quello della trasformazione subita dal nostro territorio nel tempo.

Tra le piante scelte per il giardino: calamo (Acorus gramineus), aparagina (Asparagus densiflorus), edera (Hedera hibernica), liriope (Liripe muscari), pungitopo (Ruscus hyoglossum), e un assortimento di felci (Athyrium filix-femina e filix-mas, Dryopteris erythsora, Matteuccia struthiopteris, Polystichum polyblepharum e setiferum).
Per informazioni: margheritalombardi@fastwebnet.it
Comunicato stampa.

Progetto del giardino

Giardini in viaggio Laura Pirovano