SABATO 9 GIUGNO 2012 un raffinato, emozionante e imperdibile incontro chiuderà il primo ciclo di appuntamenti legato al Giardino Medievale.
La serata, in un’alchimia senza eguali tra misticismo, grande musica medievale e proprietà di erbe semplici, si articolerà in tre momenti: la visita guidata alla scoperta del Giardino Medievale con un breve intervento musicale, l’aperitivo sulla bellissima terrazza panoramica del Castello, il concerto di musica medievale del duo “Ensemble Cosmedin” (Stephanie Haas, voce, e Christoph Haas, percussioni) che interpreta Hildegard von Bingen, dando magistralmente suono alla comprensione medievale del mondo.
Da fare da cornice sono indubbiamente gli imponenti saloni della Rocca di Angera, i suggestivi panorami e il multisensoriale Giardino Medievale racchiuso entro le mura merlate del Castello.
Ecco il programma:
– Ore 17.00-18.00: visita guidata allo splendido Giardino Medievale con la giardiniera/curatrice;
– Ore 18.00: lettura di alcuni brani di Hildegard von Bingen ed intervento musicale in giardino;
– Ore 18.00: aperitivo nella bellissima terrazza panoramica della Rocca di Angera;
– Ore 19.00: concerto del due “Ensemble Cosmedin” nella Sala di Giustizia.
Il biglietto, comprensivo dell’ingresso al Castello, è di euro 30,00.
La prenotazione è obbligatoria allo: 0331 931300 o all’indirizzo di posta elettronica roccaborromeo@isoleborromee.it
Quest’anno il consueto viaggio per giardini organizzato dall’Associazione Verdisegni – di cui sono vice presidente e dalla scuola Arte e Messaggio ha avuto come tema le architetture di Carlo Scarpatra il Museo di castelvecchio, la stupenda tomba Brion fino al Museo Rivoltella a Trieste e l’assetto urbano di Lubiana con gli interventi dell’arcitetto sloveno Joze Plecnik.
Un itinerario molto interessante nel quale non è mancato un giardino molto suggestivo, quello della Botanica Santa Marizza a Varmo, vicino ad Udine.
Ecco una piccola selezione di immagini.
Tomba Brion a San Vito d'Altivole: lo specchio d'acqua con ninfee di frotne al Padiglione della meditazione; sillo sfondo l'arcosolio con le tombe dei coniugi Brion
Il prospetto del padiglione della meditazione
Il percosro d'acqua che dal padiglione conduce alla tomba dei coniugi Brion
La cappella affacciata sull'acqua
Una immagine poetica presa al Museo di Castelvecchio
Museo di Castelvecchio: veduta del giardino
Museo Castelvecchio: particolare di pavimentazione
La statua di Cangrande della Scala ricollocata con tocco magistrale da Scarpa
Particolare di una scala
Straordinaria la collocazione delle opere all'interno del museo
Una finestra che richiama il Giappone nel negozio Olivetti a Venezia, che da poco è diventato un bene gestito dal FAI
Qualche immagine presa nel bellissimo giardino di Ruggero Bosco, la Botanica Santa Marizza a Varmo (Udine)
Una panca nel giardino di Ruggero Bosco a Santa Marizza (Udine)
Una raccolta di vasi
Panoramica di una stanza del giardino
Un angolo di riposo nel giardino d'ombra
Topiaria
Rosa multiflora watsoniana: una rosa rampicante molto bella dai minuscoli fiori bianchi
Dal Parco di Miramare a Trieste
Parco di Miramare: il cipresso raddoppia
Un letto di elicriso
Nella riserva naturale di Duino (Trieste) una bellissima flora mediterranea e distese di Cotinus coggygria
Cotinus coggygria Riserva naturale Duino
Brevi flash da Lubiana, che è una città molto bella, viva e intrigante
Lubiana lungo il fiume
Piazza del Congresso
Il mercato progettato da Plecnik
Ombre suggestive su un palazzo della città
Una bella scalinata di fronte al mercato
Uno dei tanti orti comunitari
Radici di faggio all'orto botanico
Betulle su un tappeto di Lonicera
Casetta per gli uccelli fatta con cassette da frutta
Questa volta Federica ci propone una carrellata di cappelli botanici che davvero sono immagini curiose e talora sorprendenti.
ANTICA CAPPELLERIA BOTANICA
La kermesse milanese di Orticola è alle spalle.
Ogni riferimento a persone o fatti realmente avvenuti è puramente casuale.
Tutti coloro che hanno la passione per i cappelli, e hanno subito l’aggressione dell’ostentazione durante quei tre lunghi giorni, possono tornare a normale vita.
Anzi, di più.
La natura cela da sempre suggerimenti che, letti a modo, si trasformano in sorprendenti rivelazioni.
La giusta rielaborazione dell’informazione riesce a dar vita a manufatti di cui l’essere umano sensibile ha infinito bisogno per soddisfare il proprio desiderio, che dico, necessità di bello e armonico.
In un’ epoca in cui tutto è disegnato da programmi dai nomi più assurdi, tra click di mouse e sketch pad, l’istinto mi spinge ad addentrarmi sempre più nel mondo dell’osservazione tra le verdi care amiche.
Ogni stagione è perfetta. Unico requisito : lasciare l’immaginazione brada e accompagnata da un buon senso di osservazione e spirito goliardico.
Nelumbo pakol afgano
Lezioso con twist. Musa sp
Cappello moresco da grande parata Alocasia
Cappello moresco versione a velo per le signore. Sempre Alocasia
L’eccentrico Cynara scolymus
Cloche anni ’20- ’30. Abutilon
Cloche
Cloche con applicazione. Ghianda di quercia
Basco
Basco n. 2
Melanzana – cuffietta di lana
Papavero con veletta da signora e versione maschile
Dal 4 al 29 giugnomostra Nel giardino e altrove del pittore Antonio Saiola, che indaga il tema del giardino nei suoi misteri e nei suoi sogni. Luogo San Marino. Per informazioni tel 0549/991146
Dal 30 giugno all’1 luglio si terrà a Villa Arconati a Castellazzo di Bollate (MI) un workshop sull’arte dell’installazione, docenti Antonella Bersani e Matteo Pennese
Dal 5 all’8 luglio si terrà Paesaggi mirati, rassegna di architettura del paesaggio organizzata da Studi aperti, per indagare i rapporti tra architettura, paesaggio ed ecosostenibilità
In Valsesia a luglio e agosto si terranno corsi redisenziali “Dall’orto al piatto”. Per informazioni e prenotazioni Maia Beltrame cell 349/2859402
In occasione di Orticolario – a6-7 ottobre a Villa Erba sul lago di Como – si terrà il primo festival del cortometraggio botanico; il tmea scelto è “scoperta dell’orchidea spontanea in Europa”. I filamti devono essere inviati per la selezione entro il 30 luglio.
Il 22 settembre Milano ospiterà il Park(ing) Day, organizzato da Margherita Brianza, Elisabetta Cereghini e Vittoria Tamanini.
Il mio amico fotografo/giardiniere/designer Alberto Callari ha catturato alcune immagini dalla recente manifestazione che ha visto alla Villa reale di Monza un gruppo di paesaggisti e amatori cimentarsi con il tema dell’orto e del giardino utile. Ecco alcuni spunti interessanti e divertenti.
Pubblico una recente lettera di Enrico Fedrighini che lancia alcune proposte interessanti sia sul dopo Expo sia sulle spese elettoriali
Cari Amici,
brevi spunti in libertà, con due proposte concrete. Rinnovamento: una proposta. Dopo i ballottaggi alle elezioni amministrative, una delle giornaliste che apprezzo di più per lucidità e chiarezza, Concita De Gregorio, ha pubblicato un commento dal titolo eloquente: “L’Italia chiede facce nuove”. (http://video.repubblica.it/politica/de-gregorio-l-italia-chiede-facce-nuove/96098?video=&ref=HREA-1). L’avvio è promettente: la giornalista giudica il successo del Movimento 5 Stelle “un fatto molto positivo” per cambiare un sistema di partiti ormai decrepito. Alla fine, però, la ricetta proposta per rinnovare la classe dirigente di questo paese è la seguente: “fare entrare nei partiti della sinistra persone che siano in grado di incarnare il rinnovamento”. Mi sa che non ci siamo…
Per rinnovare non bastano volti nuovi, specie se appartengono a sedicenti innovatori o rottamatori in carriera (gente che fa politica di mestiere da sempre, e vuole continuare a farlo): servono regole nuove. Senza aspettare leggi e riforme parlamentari, i partiti potrebbero decidere di darsene una, molto semplice: “In occasione di elezioni amministrative nessun candidato può spendere per la propria campagna elettorale più di 800 euro”. Così facendo, il problema del finanziamento ai partiti (che poi significa finanziare le correnti di potere all’interno di ogni partito) si risolve alla fonte. Lo dico con cognizione di causa; durante l’ultima campagna elettorale per le comunali, ho speso molto meno di quella cifra, lavorando principalmente sul web e incasellando i miei volantini: la campagna elettorale è il momento del raccolto, conta quello che hai seminato prima, sul territorio. Altri candidati, anche molto giovani e con un reddito inferiore al mio, hanno speso in campagna elettorale diverse decine di migliaia di euro: come hanno fatto? Chi glieli ha dati? Ma soprattutto: in cambio di cosa?
Il web significa circolazione di idee e di persone in modo non controllabile. La perdita di controllo è il vero nodo dell’attuale sistema dei partiti. Per questo, temo che la soluzione del problema sia meno semplice di quella ipotizzata dalla brava De Gregorio.
Il futuro dell’area Expo dopo Expo 2015: una proposta. Archiviata l’approvazione definitiva del nuovo PGT, ci sono ancora due grandi partite aperte che riguardano il futuro assetto urbanistico di Milano: il riuso degli scali ferroviari e il destino dell’area Expo dopo Expo 2015. Mi fermo sulla seconda questione. L’area di Rho-Pero interclusa e collegata con tangenziale, autostrada e ferrovia TO-MI può rappresentare una straordinaria risorsa ambientale per Milano e l’hinterland. Non sto parlando di un parco: quello può nascere in zone anche un po’ più gradevoli. Si potrebbe realizzare, dopo Expo, un Distretto Logistico Sostenibile, concentrando in quel punto le attività di deposito e di distribuzione delle merci attualmente sparse e diffuse nelle zone dense della città e dell’hinterland. Malpensa è vicina, i valichi pure, il collegamento con il sistema autostradale e ferroviario è diretto. Con una serie di servizi integrati per gli operatori, da quel punto partirebbero i furgoni elettrici per la distribuzione finale. E il futuro parco, anziché concentrarsi in un solo triangolo di verde periferico intriso di diserbanti e intercluso dalle autostrade, potrebbe svilupparsi in modo diffuso nelle varie zone urbane liberate progressivamente dalla presenza di depositi e camion. Con un saldo finale decisamente positivo, sotto il profilo ambientale, grazie a una visione integrata di territorio, mobilità e qualità dell’ecosistema urbano.
Ancora sulle Fondazioni. L’ultima newsletter sull’esenzione delle Fondazioni Bancarie dal pagamento dell’IMU mi ha procurato una garbata ma ferma reprimenda del Presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti. Che mi ha scritto, fornendo una serie di precisazioni che ritengo doveroso diffondere. A beneficiare dell’esenzione dal pagamento dell’IMU sono quelle Fondazioni che possiedono immobili destinati ad attività di carattere sociale. Su un totale di 88 Fondazioni esistenti in Italia (quasi tutte con carattere erogativo), prosegue Guzzetti, il pagamento dell’IMU ammonta a 3 milioni di euro, mentre le esenzioni IMU per immobili destinati ad attività sociali ammontano a 600.000 euro.
Un caro saluto a tutti e, come sempre per favore, FATE GIRARE!
Il festival dei giardini di Chaumont sur Loire ha rappresentato negli anni – ormai 20 – un laboratorio di idee e di creatività sul giardino, mettendo in mostra, a disposizione per il pubblico per quasi sei mesi, progetti che declinano un tema sempre differente in maniera ora solo intrigante e provocatoria ora più convincente. Quest’anno i progettisti si sono cimentati sul giardino di delizia e di delirio proponendo a mio avviso solo in pochi casi progetti davvero ben riusciti, cioè capaci di sviluppare in maniera coerente sul piano estetico l’idea ispiratrice senza cadere nell’eccesso di decorativismo oppure nel gusto della provocazione fine a se stessa.
Nel momento in cui queste manifestazioni si trasformano in evento molto popolare, perdendo un pò per strada lo spirito originario della sperimentazione e dell’innovazione, cè da domandarsi se abbiano ancora un senso.
Vi propongo velocemente una piccola selezione di immagini dei progetti che mi hanno più colpito
Il più divertente Liberté egalité fraternité, ovvero la protesta dei nani del giardino: opera di due paesaggisti inglesi
Emeraude, il più bello come forza dell’idea, semplicità del suo sviluppo ed equilibrio: il giardino come spazio inaccessibile e incontaminato parafrasando il terzo paesaggio di Gilles Clément, opera di due architetti paesaggisti francesi
Emeraude
En vert, di una equipe multidisciplinare francese, un altro progetto molto bello : un giardino ombroso tutto di foglie dove ogni elemento è a testa in giù
Toi et moi une rencontre, ideato dal direttore artistico dei Parfum Givenchy: un giardino profumato tutto giocato su forti contrasti cromatici
Le jardin des renards rouges, di due architetti paesaggisti americani: tante piccole volpi di ferro rosso brillante stanno in agguato nel giardino
Le jardin des sept lunes, di una equipe francese: un giardino calendario che allude alle sette lune della durata del festival
Belle sedute nel giardino delle sette lune
Molto visitato l’unico giardino italiano di una equipe coordinata da Cristina Mazzucchelli liberamente ispirato alla favola di Aladino: Locus genii le génie est partout
A Chaumont oltre al festival è di scena l’arte; infatti dal 2011 il meraviglioso parco del castello che si affaccia sula Loira è sede di una serie di interessanti installazioni artistiche ad opera di artisti internazionali. Le opere sono suggestivamente collocate negli ampi spazi del parco e creano delle scenografie molto affascinanti.
Ecco alcune immagini
Una serie di aiuole fiorite accompagnano il visitatore alla scoperta del parco del castello
Particolare di una delle aiuole fiorite
Francois Mechain Arbre aux echelles
Patrick Dougherty
Rainer Gross
Rainer Gross
Giuseppe Penone
Tadashi Kawamata Promontoir sur la Loire
Pablo Reinoso
Jardin de sorgo Michel Blazy
Semi di sorgo rianimano le scope
Una bella pavimentazione nel giardino permanente di ispirazione giapponese disegnato da E. Borja