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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Torino: il nuovo Parco Dora di Peter Latz

Lo scorso sabato ho visitato – in una gita organizzata dall’associazione VerDiSegni di cui sono vice presidente e guidata dall’architetto Alessandra Aires  del Comune di Torino – il Parco Dora, progettato dal paesaggista tedesco Peter Latz, di cui è stata di recente inaugurata la prima parte.
Due parole sul progetto che è frutto di un concorso vinto nel 2003 dal paesaggista tedesco che ha curato tutti i più importanti recuperi paesaggistici delle ex aree industriali della Ruhr: il parco occupa un’area enorme (circa 420.000 mq) nella periferia di Torino non lontano da Venaria reale sull’area chiamata “Spina 3” che era occupata fino agli anni ottanta dagli stabilimenti Michelin, Fiat Nole e Savigliano.
L’intervento rappresenta uno straordinario esempio di ricostruzione di un paesaggio urbano con un forte legame alla memoria industriale di cui sono stati riutilizzati molti elementi e con uso di materiali semplici (cemento, acciaio zincato e gabbionate). Il risultato è una scenografia davvero straordinaria. Ecco alcune immagini:

Parco Dora, area Vitali: vista della lunga passerella sospesa

Parco Dora, area Vitali:vista della passerella e dei grandi pilastri di acciaio dipinti di rosso delle ex ferriere Fiat

La “foresta” dei giganteschi pilastri

Il grande capannone centrale riconvertito ad aree gioco con campetti sportivi

La chiesa progettata da Mario Botta dialoga felicemente con lo spirito industriale del luogo

Letture

  • Südtiroler Paradises. Orti di montagna
    A cura di Michela Pasquali, Linaria, 2012, 157 pp., €28
    Un bel libro inaugura la nuova linea editoriale di Linaria, organizazione non profit per la bio e biblio diversità creata da Michela Pasquali, che già aveva diretto con successo la collana “Oltre i giardini” di Bollati Boringhieri. Il volume si presenta con una grafica e un editing molto accurati e ha un bell’apparato iconografico. La prima parte, di Michela Pasquali, costituisce una interessante ricostruzione storica, paesaggistica e culturale del contesto degli orti di montagna del Sud Tirolo; la seconda. Di Andrea Heistinger, è dedicata specificatamente alle piante che vengono coltivate negli orti; la terza è dedicata agli orti contadini, alle piante da davanzale e ai cimiteri di paese.
  • Breve storia del giardino
    Gilles Clément, Quod Libet, 2012, 129 pp., 14.50 euro
    Gilles Clément si riconferma anche con questo suo ultimo saggio uno dei più interessanti e originali teorici del giardino oggi. Si tratta di una breve e insolita storia del giardino e la brevità non va assolutamente a scapito della profondità e originalità delle riflessioni. Il primo giardino è quello dell’uomo che ha scelto di interrompere le proprie peregrinazioni. Quindi l’orto è il primo giardino. Il giardino paesistico romantico sostituisce alla prospettuva del giardino del XVII secolo il punto panoramico e l’inquadramento. In ogni caso nel giardino barocco “la natura è domata” mentre in quello paesistico “è adattata. Di lasciarla in pace non se ne parla ancora”. Clément si interroga sul significato del giardino oggi e sul ruolo del giardiniere-paesaggista. “ Il giardiniere artista di questo giardino di nuovo genere si presenta come un interprete delle invenzioni della natura. Cerca comunque di ritagliarsi un posto nello spazio del giardino, ma si muove con cautela particolare, finora ignota all’arte del giardinaggio, poiché tutti gli esseri viventi suscettibili di condividere questo spazio devono potervi trovare condizioni di vita adeguate. Ĕ un uomo d’azione e di riflessione”. “Il paesaggista-artista-giardiniere del giorno d’oggi, ecologista implicito, deve dotarsi di due strumenti ineffabili: il non recinto e il tempo dilatato”. Nell’ultimo capitolo l’autore presenta una piccola bibliografia sulla storia dei giardini e cita, come libro più documentato e completo, “Les jardins: paysagistes, jardiniers, poétes”, di M. Baridon, Laffonti, Paris, 1998.
  • Storie di giardini. Volume primo Antichità e Islam. Il giardino europeo dal cinquecento al settecento
    Guido Giubbini, Adarte, 2012, 380 pp., €60
    Il fondatore della rivista “Rosanova” affronta la storia del giardino con un primo volume (il secondo uscirà a fine anno e arriverà ai giorni nostri) che raccoglie molti degli articoli da lui scritti per le riviste “Rosae” e “Rosanova” . Nel presentare il libro presso la libreria Hoepli di Milano, Pia Pera ha sottolineato come particolarmente appassionanti le pagine dedicate al giardino inglese del 1700 nelle quali Giubbini fa risalire a John Vanbrugh il primo giardino in cui viene capovolto il rapporto fra giardino e residenza, in modo opposto allo stile francese. Su Bomarzo l’autore conferma l’ipotesi, spesso solo accennata, di un suo forte legame – non solo per i riferimenti esteriori ma anche nelle intenzioni programmatiche – con le preesistenze archeologiche etrusche e suggerisce di visitare il Sacro bosco solo dopo aver compiuto un tour archeologico nei dintorni. Vicino Orsini avrebbe scelto di mettere al centro la civiltà etrusca, identificata come età dell’oro in contrapposizione alla corruzione della Chiesa romana. Anche sul significato del giardino islamico Giubbini presenta e argomenta tesi molto differenti da quelle più diffuse e comuni: la sua vera natura non sarebbe la sua struttura chiusa e quadripatita ma il modo di usare l’acqua nel giardino: “mentre nei giardini dell’Occidente cristiano anteriori al Cinquecento, l’acqua ha una funzione simbolica e decorativa, ma mai strutturale, nei giardini ispano-arabi ce l’ha”.
  • L’orto diffuso. Dai Balconi ai community garden, come cambiare la città coltivandola
    Mariella Bussolati, Orme edizioni,Collana secondo natura, 2012, 121pp., €14.90
    Mariella Bussolati, laureata in Scienze Agrarie, dopo aver lavorato per vent’anni nella redazione di Focus, occupandosi di ambiente, scienza e tecnologia, nel 2009 ha dato vita a Orto diffuso (http://ortodiffuso.noblogs.org), un progetto di mappatura degli orti sui balconi e dei community garden. In questo libro-manifesto la Bussolati, dopo aver descritto storicamente le origini di questo fenomeno, ci guida alla scoperta di una comunità che sta ridisegnando le nostre città. Facendo scoprire un nuovo modo di coltivare gli ortaggi, e di gestire gli spazi comuni. Un libro agile e utilissimo, corredato da fotografie e da un capitolo “pratico” su come avviare il nostro orto.
  • Les plus beaux jardins des graminées
    Philippe Perderau e Didier WilleryUlmer, 2012, 166 pp., €30
    Il libro presenta dodici esempi di composizioni a base di graminacee, distinguendo i giardini illustrati secondo lo stile differente: graminacee al naturale, mescolate con perenni, disegno a onde, a cerchio, linee e ritmi, immersione, minimalismo, diversità e leggerezza.
  • L’alber de Milan con gli occhi di Thoreau e le mani pronte a respirare
    Tiziano Fratus, Edizioni della Meridiana, Firenze, 2012,140 pp, € 12.00
    Una Milano totalmente inedita, poetica e botanica, un percorso alla scoperta di alberi secolari e monumentali a due passi da Brera, dalla Scala e dal Duomo.
    Il libro sarà presentato sabato 23 giugno alle 16 presso la libreria MaRea libri di Milano
  • Il libro nero
    Davide Ciccarese, Ponte alle Grazie, 2012
    Una inchiesta su come si prodec, coltiva e alleva ciò che mangiamo. Presentazione
  • Cucinare con i fiori
    Daniela Bencivenni e Cecilia Meacci, Editrice fiorentina, 2012, 40 pp., 2€
    Ricette da preparare con i fiori per pietanze dolci e salate

Il mio giardino nel mese di giugno

Ecco qualche immagine recente del mio giardino sul lago

Il mio palmeto nel bosco con la luce del tramonto

La straordinaria fioritura sulla pergola davanti a casa di Rosa excelsa, una rosa francese degli inizi '900 che fa una grande fioritura a giugno e se ho la pazienza di tagliare i fiori sfioriti fiorsce un pochino anche a fine agosto

Vasi di ortensie davanti a casa: la prima è una comune macrophylla la seconda una delicata H. serrata 'Tiara' dai fiori piatti di colore lilla

Il mio "laghetto" in miniatura con le ninfee

I miei esperimenti di prato fiorito: in questo momento sono in fiore il giallo Hypericum perforatum e l'azzurra Scabiosa criandra

Torino: i giardini medievali del Castello e del Borgo del Valentino

Sono tornata a rivedere dopo quasi un anno i due bei giardini medievali di Torino, che fanno capo alla Fondazione Torino musei e sono gestiti amorevolmente con grande cura e competenza  dal giovane agronomo Edoardo Santoro. Rimando al primo resoconto del 29 settembre 2011.
Ho trovato molto più maturo il nuovo giardino del Castello – nel fossato di Palazzo Madama e sempre molto bello e poetico quello del Borgo del Valentino.
Ecco qualche immagine di entrambi i giardini.

Giardino medievale del Castello, pergola nel giardino dei Principi

Giardino del Castello: vista delle aiuole rialzate nel giardino dei semplici

Bardana Arctium lappa

La "Betonica" , nonostante il nome, è una bellissima pianta officinale, il cui nome botanico è Stachys officinalis

Centaureum erithraea, un'altra bella erbacea dai piccoli fiorellini rosa

Agrinomia eupatoria

Giardino del Borgo: una composizione molto naturale con Centranthus ruber e Leucanthemum

Il giallo acceso di Camomilla tinctoria di nuovo con Centranthus ruber

Lychnis coronaria e fiordaliso

Il cartello che accoglie i visitatori nel piccolo vivaio curato dai volontari

Il giardino medievale della Rocca di Angera a giugno

Sono tornata dopo un anno a vedere il bel giardino medievale della Rocca di Angera, curato con grande competenza da Claudia Pimpinelli. Rinviando a un mio articolo apparso qualche tempo fa su Giardino antico, pubblico alcune immagini che mostrano la maturità del giardino e alcuni particolari.

Giardino della Rocca di Angera: vista sul lago

La fontana del Giardino dei Principi

La nuova casetta degli attrezzi con il tetto di paglia

Il prato fiorito dominato in questo momento dalle achillee e qualche tocco di rosso degli ultimi papaveri

Alcea rosea nigra

Erbette che spuntano dalle pietre

Una macchia di issopo dai fiori blu

Lychnis chalcedonica, detta Croce di malta

Rosa omeiensis pteracantha dalle stupende spine

Salvia sclarea

Intorno a Milano

  • Lunedì sostenibili: lunedì 25 giugno dalle 19 alle 21 presso Campus Cascina Rosa, via Vanzetti 25 a Milano si terrà un incontro sul tema “Parliamo del suolo di Milano”. Programma allegato
  • Il 14 giugno si è svolto presso la Fondazione dell’Ordinde degli architetti a Milano il primo incontro del ciclo “Architettura, natura e paesaggio” sul tema “Fango, paglia e bombe di semi”. Ecco un resoconto della serata.
  • Verde condiviso: lo scorso 18 maggio la Giunta comunale ha approvato una proposta di deliberazione che ha per oggetto la costituzione di giardini condivisi su proposta di cittadini organizzati in associazioni. Testo della delibera
  • Studio Battisti: organizza per mercoledì 27 giugno alle 17.30 in viale Caldara 13/7 un incontro dedicato ai temi dei trasporti e della mobilità: tra gli altri interverrà Lucia De Cesaris, assessore all’urbanistica del comune di Milano. Lettera
  • Programma Orticolario: mercoledì 27 giugno dalla 11 alle 13 il presidente di Orticolario, Moritz mantero illustrerà alla stampa le novità della prossima edizione della mostra-mercato che si terrà a Villa Erba sul lago di Como dal 5 al 7 ottobre 2012. Ethimo, corso magenta angolo via Brisa, Milano

Al via le iscrizioni al corso di Progettista di giardini della civica Scuola Arte & Messaggio di Milano

Sono aperte le iscrizioni al corso biennale di progettista di giardini della civica Scuola Arte & Messaggio di Milano: io l’ho seguito ormai molti anni fa e l’ho trovato una esperienza formativa e umana molto importante. Qui di seguito trovate le informazioni e i link per approfondire.

Presso la Scuola Arte&Messaggio di via Giusti n. 42 a Milano sono aperte le iscrizioni al

Corso di Progettista di Giardini, edizione 2012/2013.

Il percorso, biennale, attivo dal 1994, sviluppa le competenze necessarie per la progettazione di spazi verdi ad uso privato e/o pubblico di media piccola entità: terrazzi, giardini e parchi.

La lunga esperienza garantisce qualità dell’impianto didattico/organizzativo e la rispondenza al mercato del lavoro.

La qualità a costo accessibile è garantita dal Comune di Milano ente erogatore del corso.

L’ ammissione al corso, vista l’esiguità del numero di posti disponibili (20), sarà subordinata ad una selezione, incentrata sulla valutazione del curriculum e su un colloquio motivazionale.

Il costo di iscrizione è di 623,00 € all’anno, rateizzabili in due versamenti.

Le lezioni si tengono in via Giusti il lunedì, il mercoledì e il giovedì, dalle ore 17.00 alle ore 20.00.

Per presentare la propria candidatura, è già possibile inviare il modulo scaricabile dal sito www.artemessaggio.it .

Scuola Arte & Messaggio

via Giusti, 42 – 20154 Milano

tel. 02.88440315 fax 02.88440319

sito web: http://www.artemessaggio.it

In viaggio per giardini tra Copenaghen e Malmo

L’associazione Mille Papaveri rossi organizza un viaggio alla scoperta dell’archittettura del paesaggio tra Svezia e Danimarca: dal 12 al 16 luglio.
Si visiteranno i lavori di T. Sorensen, le più recenti realizzazioni dello studio di Sting Andersson e degli altri paesaggisti della scuola scandinava, l’waterfront di Copenaghen e il giardino di sculture del Louisiana Museum of modern art.

RHS Chelsea flower show 2012 di Michaeljon Ashworth

Ho chiesto al mio caro amico Michaeljon Ashworth, storico dei giardini e appassionato botanico/giardiniere, di scrivere per il blog i suoi commenti sull’edizione di quest’anno del Chelsea Flower Show. Ecco le sue parole scritte direttamente in italiano con alcune immagini.

RHS CHELSEA FLOWER SHOW 2012

Dopo di anni persi nel creare show gardens concettuali (i quali sembravano sempre piu’ concetti che gairdini), la fiera ha ripreso la propria strada nella direzione di lodare e adulare la tradizione inglese del giardinaggio. Nessuno visitatore vuole essercr ispirato per fare un nuovo giardino ma per fare qualche modifica particolare quasi tutti sono pronti. Attention to detail, salutare la regina per il suo giubileo diamond e stabilire il punto cardinale di Chelsea, cioe’ portare avanti la tradizione aggiornata e cambiata in alcuni particolari precisi come planting associations e colour combinations.

Cleve West ha vinto best in show e medaglia d’oro per il suo giardino di colonne rustiche e topiary. La firma è quella di Arts and Crafts Gardens e, come riconosce lui stesso, l’arte topiaria e’ la piu’ economica e variabile forma di scultura nel verde.

Joe Swift ha preso il colore dell’ iris e dedicato la sua versione della stessa cosa dal passato passato al moderno.

Thomas Hoblyn ha rivisitato Villa d’Este a Tivoli per i suoi suggerimenti . Fontane, travertino e un albero di sughero creano un sogno del Grand Tour rendendo al minimalistica l’idea retro’ di prendere a prestito le idee dall’Italia. Andy Sturgeon ha fatto un’ onda di annelli di ferro come scultura e ha capito che quest’anno e’ l’anno di “farcire” i giardini con i fiori.Pero’ con una raffinatezza di scelta mai vista nei suoi giardini a Chelsea.

Arne Maynard ha festeggiato il bicentenario della casa dello champagne Laurent Perrier con un giardino molto tradizionale, tutto giardino e finalmente a Chelsea appare un senso di prospettiva con questo viale tra le siepi.

Sono contentissimo di aver visto questo risorgimento a Chelsea di valori tradizionali e quindi di variazioni sullo stesso tema invece degli esercizi nel creare qualcosa di diverso ma banale e poco giardino. Sotto il sole fornace di Londra questo maggio la voglia di essere in giardino e non tra la folla era enorme ma la soddisfazione di vedere queste meraviglie inglesi valeva la fatica.

Cleve West

Trust garden Joe Swift

Trust garden Joe Swift

Thomas Hoblyn

Thomas Hoblyn

Arne Maynard

Giardini in viaggio Laura Pirovano