Ho visitato tante volte il giardino invernale del dr. Umberto Cammarano, molto particolare per il panorama italiano e con un bell’assortimento di Hamamelis x intermedia accostati ai tanti Cornus dai rami colorati (vedi post https://www.giardininviaggio.it/tra-ellebori-e-hamamelis/).
Lo scorso sabato sono ritornata per visitare il nuovo giardino estivo che Umberto ha creato su un nuovo terreno adiacente a quello che ospita il giardino invernale che racchiude molte parti ombreggiate in modo che nel suo insieme si può godere dell’ombra e delle belle suggestioni di forme e foglie e dei colori accesi della vegetazione che ama il sole.
Devo dire che è stato sicuramente un lavoro ‘grandioso’ visto che in tre anni, quasi da solo, ha trasformato zone inselvatichite e brulle in un giardino con lunghe aiuole di erbacee perenni. Tantissime le varietà e molto ben riusciti gli accostamenti.
Ecco alcune immagini sia della zona più ombreggiata che di quella nuova soleggiata.
Un angolo del giardino più ombreggiato con conifere, aucube, mahonie e ortensie
Un bell’accostamento con Hakonechloa aurea e ortensie
Daphne laureola ‘Aureomarginata’ e Tratrapanax papyrifer
Un bel mix con Podophyllum, aucuba e begonia evansiana
Tante varietà di edere
Mahonia eurybracteata ‘Soft caress’
Hydrangea serrata Tiara
Una inconsueta aucuba dalle foglie molto strette con macchie gialle ‘February star’
Fashedera linzei, incorcio tra fatsia ed edera
Un albero molto bello e inconsueto Mangletia wangii, sempreverde della famiglia delle magnolie
Ed ecco alcune immagini del nuovo giardino estivo soleggiato
Uno scorcio delle grandi aiuole con un bell’assortimento di erbacee perenni e graminacee, che raggiunge il massimo delle fioriture a luglio
Spiccano sullo sfondo gli alti Veronicastrum dalle spighe violette
Persicaria alpina
Clematis Betty Cornings, una clematide erbacea di lunga fioritura
Moritz Mantero alla presentazione della tredicesima edizione di Orticolario
Nello showroom milanese di Ethimo, si è svolta come di consueto la presentazione alla stampa della tredicesima edizione, che si terrà dal 28 settembre all’1 ottobre a Villa Erba sul Lago di Como: un’esortazione a ripensare il proprio rapporto con l’acqua. Le coordinate sono ben definite: il titolo è “Nel senso dell’acqua”, il tema è il “Paesaggio d’acqua”, mentre le piante protagoniste sono quelle per un giardino sostenibile.
La tredicesima edizione si presenta così come un percorso originale nel vitale Paesaggio d’Acqua verso cui l’uomo ha smarrito una consapevolezza autentica: dagli ecosistemi acquatici a quelli totalmente secchi, ogni pianta ha un rapporto speciale con l’acqua. Orticolario 2023 s’immerge, guidandoci, nella profondità di questo legame, passando dalle ninfee ai cactus e mettendo in mostra i differenti habitat in cui le piante vivono.
L’ospite d’onore, a cui viene assegnato il premio “Per un Giardinaggio Evoluto” 2023 sarà Antonio Marras. Stilista, designer, artista dalla grande capacità di “sentire” le realtà differenti intorno a lui, le commistioni tra cinema, musica, arte, danza, teatro e natura, sperimentando ed esplorando nuove forme espressive e pioniere nel rispolverare antiche lavorazioni.
I progetti: Nel Padiglione Centrale, piazza di Orticolario, sarà allestito il progetto “Tecnogoccia” di Tiziano Pedrazzoli di TiEvent, che vuole evidenziare la vitale importanza dell’acqua senza sprecarne una goccia. Le installazioni nel parco, ispirate al tema dell’anno sono state selezionate tramite il Concorso Internazionale “Spazi Creativi” e il vincitore si aggiudica il premio “La Foglia d’oro del Lago di Como”. Nel parco, “III WWW: World War Water”, la suggestiva e provocatoria installazione, firmata dal garden designer Mirco Colzani e “Tritoniade”, l’allestimento curato da Water Nursery con le sue piante nel Laghetto delle Carpe: ninfee rustiche e tropicali, fior di Loto, piante palustri, papiri, colocasie, tra cui esemplari unici in Europa, compongono uno scenario che invita a dedicare tempo a sé stessi.
Sono reduce da un piccolo tour in Marocco da Tangeri a Rabat, passando per alcune piccole città dalle magnifiche tonalità blu, visitando i giardini di Umberto Pasti (di cui vi parlo in un post successivo) e altri interessanti.
Mi aspettavo forse una Tangeri più intatta e suggestiva come devono averla vissuta, essendosene innamotati, molto artisti, scrittori nella prima parte del secolo scorso. In realtà tangeri è molto mutata anche perchè negli ultimi due decenni è stata teatro di una edificazione quasi mai coerente con il contesto paesaggistico. Un esempio per tutti il lungomare oggetto di un recente intervento che lo ha reso assolutamente anonimo e che richiama più Dubai che la storia della città. Nonostante questo Tangeri è ancora una città interessante, con la splendida baia sulla quale si affaccia dalla quale si vede la costa spagnola: interessante e misteriosa la medina con la sua kasbah e molto attraenti le strade panoramiche con ville e giardini, come la Montagna lungo la quale si trova la residenza con lo splendido giardino di Umberto Pasti.
Anche Rabat, capitale amministrativa del Marocco, è una città interessante affacciata sul grande fiume Bou Regreg, con la sua imponente kasbah Oudaia e le strette vie della medina con i suoi cratteristici suk.
Ecco alcune immagini
Il nuovo lungomare di Tangeri stile Dubai
Angoli della medina di Tangeri
Angoli della medina di Tangeri
Tangeri la kasbah
Tangeri la kasbah
Tangeri la kasbah una bellissima seduta composta da antiche piastrelle
L’antico cimitero ebraico di tangeri che si affaccia sul mare
Il piccolo giardino dell’American legation, unico monumeto sotrico degli Stati Uniti in un paese straniero
La vista del’oceano Atlantico da cap Spartel a pochi km da Tangeri
Rabat scorcio della kasbah Oudaia
Rabat l’affaccio sul fiume
Rabat: i resti della grande moschea distrutta dal terremoto di Lisbona del 1755
Rabat sullo sfondo la torre di Hassan
Grandi ficus con le chiome potate in forma e unite tra loro
Chefchauen arroccata come dice il suo nome tra due montagne
Chefchouen è una piccola cittadina a sud est di Tangeri arroccata tra due montagne a circa 600 m di quota. Chiamata la città per il colore delle sue case, è molto suggestiva ed è piacevole camminare su e giù per le sue stradine scoprendo angoli molto suggestivi. Venne fondata nel 1471 come roccaforte per la guerra contro i portoghesi dallo shorfa (discendente di maometto) Idrisside.
Ecco alcuni angoli molto piacevoli di Chefchouen: scalette minuscole, vasi di piante anche appesi al muro,
tante tonalità di blu…
A Sud ovest di Tangeri si trova un’altra piccola cittadina, Asilah, fondata dai Fenici, che ricorda un pochino Mykonos ed è affacciata sull’oceano.
Un angolo del giardino di Tangeri di Umberto Pasti con i mobili di corbezzolo da lui disegnati e realizzati da artigiani di Rohuna
Devo dire che ciò che principlamente mi ha spinto a fare questo breve tour del Marocco del Nord organizzato da Orticola di Lombardia è stata la possibilità di visitare i giardini di Umberto Pasti, il primo realizzato a Tangeri e il secondo a Rohuna più a sud.
Umberto Pasti, scrittore, collezionista e paesaggista, si è innamorato del Marocco più di quarant’anni fa e si è stabilito a Tangeri in un bel quartiere residenziale a nord della città dove ha creato la sua casa-museo (ricca di splendide collezioni di ceramiche, tappeti, quadri e molto altro ancora che si può ammirare nel bel libro ‘The house of lifetime’) e il suo suggestivo giardino, un giardino d’ombra per eccellenza dove si trovano tante piante dalle bellissime foglie architettoniche, tra le quali tante varietà di alocasie, tetrapanax, farfugi, e una miriade di begonie. Percorrendo piccoli sentieri avvolti dalla vegetazione lussureggiante ci si addentra nel giardino: averlo visto un tardo pomeriggio sotto una pioggerellina non fastidiosa ha accresciuto il fascino di questo luogo incantato.
Ecco alcune immagini
Un picolo passaggio del giardino, in mezzo ai farfugi e alle begonie, che conduce alla piscina
Uno scorcio della piscina con sullo sfondo un esemplare dalla foglia glauco-argentea di Melianthus major
Tanti vasi con felci
Un altro passaggio nel giardino
Una piccola fontana avvolta dai grandi iris africani
Le grandi foglie dei farfugi rese brillanti dall’acqua
Qua e là nel giardino delle belle strutture di bambù dipinto con catramina e in primo piano le foglie vistose di Iresine herbstii
Una piccola corte che conduce ad uno dei padiglioni
Quello di Rohuna è un progetto più recente di Umberto Pasti ed è iniziato una ventina di anni fa quando ha scoperto questo luogo campestre affacciato sull’oceano e ha deciso di intraprendere una nuova avventura che lo ha condotto a realizzare un progetto di salvaguardia delle piante spontanee via via sacrificate dall’edilizia (tante specie di iris, narcisi, fritillarie…) e di promozione delle attività di artigianato degli abitanti del villaggio dove nel tempo ha portato acqua, illuminazione e ha costruito strade di accesso.
Il periodo migliore per visitare il giardino di Rohuna, composto da differenti giardini creati nel tempo e ancora in progress, è quello che va da novembre alla prima parte di aprile ma anche in questo periodo – di fine maggio – il luogo è molto bello e affascinante. Per scoprire il giardino vi consiglio la lettura del romanzo ‘Perduto in paradiso’ e quello illustrato dalle fotografie della fotografa vietnamita Ngoc Minh Nco ‘Un giardino atlantico: Rohuna nel nord del Marocco’.
L’affaccio sull’oceano di cui dal giardino si gode una bellissima vista
Un angolo del giardino con i mobili realizzati da artigiani locali in corbezzolo
Intorno alla casa si trovano molti arredi composti da materiali antichi come questa panca
Intorno alla casa il giardino è più addomesticato con bellissime fioriture
Un altro angolo del giardino
Tanti muri a secco e semplici pergole
Delphinium selvatico
Ipomee anche arboree
Mimosa africana
Nephrolepsis cordifolia e asparagina
Rosa sicula
Salvia canariensis in mezzo alle grandi foglie argentate di Kalanchoe
Sempre a Tangeri ho visitato un recente piccolo giardino botanico, di nuovo con splendido affaccio sul mare, Donabo gardens, con tanti angoli piacevoli e tanti particolari di riciclo creativo.
Uno scorcio del giardino cinese
Tante semplici pergole molto ben disegnate
A Rabat ho ammirato il Jardin andalouse, un piccolo giardino ispirato ai giardini di Siviglia progettato dal paesaggista francese Claude Nicolas Forestier a inizio ‘900; circondato da mura contiene parterre con vegetazione mediterranea (ulivi, allori, tamerici, dature, limoni).
Uno scorcio dell’asse principale del giardino con grandi oleandri e siepi di Teucrium
Molto bello l’accostamento degli agapanti con Tulbaghia violacea
L’asse pincipale con la fontana e il piccolo canale d’acqua e sullo sfondo le mura della kasbah di Rabat
Un altro angolo del giardino andaluso con la grande pergola di mattoni
Nel vaso Carissa grandiflora un piccolo arbusto sempreverde adatto al clima mediterraneo
19-20 maggiodalle ore 10 alle 13.30 e dalle 15 alle 19.30 e sabato 20 maggio 2023 dalle ore 10 alle 14, nell’auditorium di palazzo Bomben di Treviso. Caratteri e culture di un paesaggio “magico” . Treviso, Fondazione Benetton. Si tratta della prima di una serie di iniziative pubbliche del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino, che diventa da quest’anno biennale e affina il proprio il lavoro di ricerca sul paesaggio esplorando luoghi e temi chiave del Messico, paese che in particolare dalla metà del ventesimo secolo ha messo in campo inedite relazioni tra il paesaggio antropico e quello naturale, sperimentando una profonda intersezione fra arte, architettura e natura che costituisce un’interessante prospettiva anche per il nostro, diverso, modello occidentale, in relazione alle sfide imposte dalla crisi climatica e ambientale e ai loro riflessi socio-economici. A quest’area geografica appartiene il luogo specifico che sarà premiato dall’edizione 2023-2024 del Premio Carlo Scarpa, e che sarà annunciato nei prossimi mesi.
Diretta streaming sul canale YouTube della Fondazione, nelle lingue originali dei relatori. Comunicato stampa_convegno Messico_Premio Carlo Scarpa 2023
Martedì 23 maggio alle 18.00 nel parco di Villa Manzoni a Brusuglio, in via Alessandro Manzoni 9, si terrà il secondo incontro del ciclo Parole in giardino, un’iniziativa di BookCity Milano in collaborazione con il magazine Gardenia, ideata per portare libri e letture ad alta voce in alcuni dei giardini e dei parchi più belli di Milano. Il programma dell’incontro prevede una passeggiata nel parco della villa, residenza estiva dello scrittore, fino al tronco sdraiato della catalpa, dove Manzoni ricevette la notizia della morte di Napoleone e scrisse i versi de Ilcinque maggio. A seguire, Pietro Berlingieri, che abita la casa di famiglia e cura il parco giardino con passione, parteciperà a un dialogo insieme alla Direttrice di Gardenia Emanuela Rosa-Clot e all’architetto Paolo Pejrone, specializzato in progettazione paesa. L’evento è gratuito con prenotazione obbligatoria su bookcitymilano.it.
28 maggio ore 12, Ugo Morelli, Pensare l’ambiente, vivere il paesaggio. Questo il titolo dell’intervento di Ugo Morelli, psicologo e studioso di scienze cognitive, in occasione dell’edizione 2023 di Dialoghi di Pistoia, festival dell’antropologia del contemporaneo, arrivato alla XIV edizione. Teatro Bolognini Pistoia.https://www.dialoghidipistoia.it/
La 21esima edizione di Murabilia che si terrà sulle Mura urbane di Lucca, dal 2 al 4 settembre prossimo, sarà preceduta da una serie di quattro incontri di avvicinamento – webinar con esperti del settore che tratteranno di orto, frutteto, giardino, progettazione e nuove frontiere. Tutti gli incontri inizieranno alle ore 21.00.
28/07 Carlo Pagani il ‘maestro giardiniere’ in: “Alimentare le piante e crescerle – come, quando e perché”
4/8 Giovanni Poletti Agronomo ‘L’albero urbano: quanto sono ospitali le città verso gli alberi?
11/8 Elisabetta Pozzetti, giornalista, ‘Il giardino uno sguardo oltre – esempi di spaziverdi in contesti geografici climatici, agronomici e culturali lontani’
22/8 Maurizio Usai, paesaggista ‘Waterwise doesn’t mean dry, ossia irrigare un giardino in modo sostenibile e sensato’
Dal 6 maggioCastello Quistini, il paradiso delle rose in Franciacorta. Ritornano i fine settimana aperti al pubblico in uno dei giardini più incantevoli del nord Italia
Da maggio a settembreInterno Verde 2023, la manifestazione che aprirà eccezionalmente al pubblico i giardini segreti più suggestivi e curiosi del centro storico di Parma, Piacenza, Mantova e Ferrara. Per info https://internoverde.it/
20-21 maggio #FAIbiodiversità. Passeggiate, laboratori e attività nella natura a cura di esperti e guide d’eccezione tra le iniziative volte a far conoscere e dare valore al patrimonio di biodiversità del nostro Paese a partire dall’esperienza della Fondazione nei suoi Beni. FAI biodiversità visite 20 21 maggio
20-21 maggio Maurizio Feletig invita tutti nel suo Vivaio ad Arignano per ammirare la fioritura della collezione di Rose Antiche e propone, per l’occasione, un percorso fra decori per il giardino, piante acquatiche, succulente, e tanto altro ancora…Saranno presenti: Maggiora: la tradizione del marchio Maggiora rinnovata con le ricette della Cordon Bleu Erica Maggiora; Gardenesque: vivaio specializzato in piante erbacee perenni, annuali e biennali, kokedama, arbusti; Guido 1860: gamma di pregiati oli di oliva ed il loro migliore utilizzo; Il Broccante: arredamento d’epoca da giardino; Le Moie: fiori di loto, nifee e piante palustri; Marta Feletig Lab: giovani creazioni di moda; collezione primavera – estate; Nericata: ceramiche artistiche di Caterina Sciancalepore; Vivaio Alberto Rova: piante succulente ed insolite.
27 maggio – 4 giugno a Verbania, nella splendida cornice di Villa Giulia, Editoria e giardini. Il tema dell’edizione 2023 è dedicato a “Il Giardino che Accoglie”. Il giardino come stanza verde di una casa in cui accogliere gli ospiti, tra colori e profumi, e dove il giardiniere possa orgoglioso. Per info http://www.editoriaegiardini.it/it_IT/home
Mostre
Fino al 3 ottobre 2023 Garden Future” al Vitra Design Museum a Weil am Rheinr, racconta l’evoluzione dei giardini in parallelo alla nostra coscienza ecologica: da rifugio paradisiaco a spazi di sperimentazione.
Milano
dal 9 all’11 maggio 2023 all’interno dell’Orangerie del Museo Poldi Pezzoli, si è svolto Bloom che in occasione di Orticola 2023 che ha presentato alcuni futuri giardini milanesi in fase di realizzazione.
– “Policlinico di Milano: il giardino terapeutico”, un giardino pensile di 6mila metri quadri progettato da Boeri studio (Boeri, Barreca, La Varra) – in ATI con Techint, LAND e altri professionisti – ora in cantiere. La frequentazione da parte dei pazienti di spazi con alberi e piante accorcia i tempi di degenza, stimola le difese immunitarie, combatte la depressione da ricovero e allevia lo stress.
– “Il futuro giardino di Palazzo Citterio”, il progetto legato a Brera Modern, che ospiterà nello storico palazzo milanese le collezioni moderne della Pinacoteca di Brera. Nel 2023 sarà completato da un giardino sul retro realizzato dal paesaggista Emanuele Bortolotti che confinerà con l’orto botanico dello storico museo. A illustrare il progetto lo stesso Bortolotti.
– di Dry garden hanno parlato Antonio Perazzi, Filippo Pagliani e Marianna Merisi di Park Associati. I protagonisti hanno introdotto anche il progetto del giardino del futuro Palazzo Sistema a Milano.
– Ha chiuso la rassegna il racconto della regista Francesca Molteni, da poco rientrata dal Texas dove ha studiato e filmato il Lucille Halsell Conservatory, complesso di pionieristiche serre progettate per il giardino botanico di Sant’Antonio da Emilio Ambasz nel 1987 e definite dal New York Times “un saggio poetico tra naturale e artificiale”.
Piemonte
Nel luglio scorso è stato inaugurato al Parco di Villa Prever (viale della Rimembranza 65, Pinerolo) il nuovo Ortensieto.
Il percorso si snoda attraverso 26 aiuole in cui fioriscono oltre 160 ortensie declinate in 75 varietà appartenenti a una decina di specie del genere Hydrangea.L’ortensieto fa parte del Distretto Pinerolese delle Ortensie, una rete composta da quattro meravigliosi giardini e dalle loro collezioni di ortensie: il Parco di Villa Prever, il Giardino della Villa Le Ortensie di Carlotta, il Parco Storico Il Torrione e il Parco del Castello di Miradolo.Il progetto ‘Parco di Villa Prever – OrtensieTO’ è stato realizzato dalla Città di Pinerolo con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo, maggior sostenitore all’interno del bando ‘I luoghi della Cultura’ e con il contributo botanico di Eva Boasso Ormezzano.
Un interessante accostamento proposto dal vivaio Minari: tassi e Hakonechloa macra
Una mostra interessante con 138 espositori tra i quali 12 new entry, tra i quali Vivaio Corazza con piante insolite da tutto il mondo, l’Azienda Davide Bacci con fiori eduli ed erbe aromatiche, la Rosa del Borgehtto con una bella collezione di rose antiche e moderne. Molto ricco il calendario dei ‘Dialoghi in giardino’ tra i quali quello dedicato all’Intelligenza dei fiori e il rispetto della natura tra Oriente e Occidente con Elena Grandi, assessore del verde di Milano, Mami Azuma, botanica, Francesco Tomasinelli, fotografo e Roberta Santagostino, specialista di Ikebana che ha progettato con Ikebana Chapter Ohara il bell’allestimento nella fontana centrale.
Un momento dell’incontro coordinato da Filippo Pizzoni con la presenza del Console del Giappone
Allestimento nella fontana barocca a cura di Ikebana Chapter Ohara del Garden Club di Milano
Ecco alcune segnalazioni di piante interessanti.
Allium shubertii, con fiore spettacolare
Una inconsueta cosmea gialla della varietà Xantos
Un bellissimo Geranium sanguineum della varietà Elke
Il vivaio Tara ha portato alcune ortensie dalla foglia porpora,tra cui Hydrangea macrophylla after Midnight
Sempre da Tara hydrangea macrophylla choco chic
Da Cascina Bollate Itea virginica Henri garnet
Il Peccato vegetale ha portato tanti lupini dalle differenti tonalità
Un mirto che può essere una alternativa a piccoli bossi da potare a sfera: Myrtus pumila nano
Il vivaio Piante innovative propone tra le altre piante il cetriolo cinese a fiore di pizzo, che cresce circa 2 metri in altezza e produce un fiore bianco molto profumato
Da Arborea farm Zantedeschia ‘Rita’
da Zanelli Ozotlamnus rosmarinifolius
Rosa Parade moderna molto rifiorente da Mondo rose
Bellissimo l’allestimento del Vivaio Cappellini con felci arboree, osmunda regalis e Farfugium
Il giardiniere virtuoso. Una raccolta di consigli pratici per un mondo più verde, Gareth Richards, Holly Farrell, Guido Tommasi Editore, 2023, 223 pp, 19,90 euro
Una guida molto utile che risponde ad una serie di quesiti di giardinaggio nei quali in buona parte non è difficile riconoscersi. Prima questioni di tipo generale, poi come iniziare ad essere green, poi consigli sull’orto, come aiutare la fauna e infine come riutilizzare e riciclare.
Ad esempio sulle luci nel giardino che dovrebbe diventare un manifesto per tutti gli sconsiderati che adorano avere un giardino sempre ‘acceso’: a parte il fatto che si toglie ogni suggestione e poesia al cambiamento della luce dal tramonto, al crepuscolo, al buio della notte, ci sono poi ragioni più squisitamente naturali: la luce eccessiva disturba la fauna selvatica stravolgendone i ritmi naturali; se proprio occorre l’illuminazione in giardino, che almeno sia a sensore, che si spegne dopo qualche secondo.
Invece di bruciare le sterpaglie, meglio il compostaggio; posso cercare di trasformare il mio giardino in un corridoio faunistico? come cambierà il giardinaggio nei prossimi vent’anni? Le piante invasive riducono inevitabilmente la biodiversità? Il riscaldamento globale porterà specie diverse nelgiardino?
O ancora cosa serve ai pipistrelli? E perchè non ho uccelli in giardino? Cosa posso coltivare in poco spazio? Come rendere un muro più adatto alla fauna selvatica?
Sempre interessante l’esposizione di Masino. Tra gli espositori presenti: molto ricca la collezione del vivaista sloveno Rifnik, belle le salvie di Ratto, una buona notizia che lo storico vivaio La Campanella sia stato preso in carico da due giovani pieni di entusiasmo (Fior di rosa), belli gli ortaggi del vivaio Verbene. Mi è piaciuto molto il vivaio Meriania di Guido Agnelli, una specie di esploratore botanico che propone una piccola collezione di acacie, felci arboree, cisti e ginestre.
Ecco alcune immagini
Acacia Lanigera di Merania.
Vivaio Merania: Genista aetnensis. Molto chiari e didattici i cartellini che descrivono le piante esposte