search

Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

C’era una volta a Milano. I vecchi alberi dell’antica strada di circonvallazione . Riccardo Rossetti

VIALE ROMANA, OGGI VIALE MONTENERO-1916

Oggigiorno chiamiamo Circonvallazione (quella per eccellenza), i viali corrispondenti al tracciato interno delle vecchie mura spagnole: Majno, Bianca Maria, Regina Margherita, Caldara, etc. In realtà per secoli la Strada (o Viale), denominata di Circonvallazione, fu la sua adiacente ma esterna parallela: Viale Piave, Viale Premuda, Viale Montenero e così via.

Facciamo un ulteriore passo indietro per fare chiarezza.  A un certo punto Milano non poteva più essere contenuta entro i secolari confini della sua Fossa Interna, i nostri Navigli (Via San Damiano, Visconti di Modrone, Francesco Sforza, …) e così, tra il 1548 e il 1555, sotto Don Ferrante I Gonzaga, vennero eretti i bastioni spagnoli. Si rese quindi necessaria una strada esterna che li costeggiasse, prettamente a scopo commerciale. Se nel ‘700 sappiamo che suddetti baluardi, perso man mano il loro scopo difensivo, vennero piantumati (immaginate gli odierni ed alberati Bastioni di Porta Venezia ma su tutto il perimetro) rendendo tale passeggiata ammirata ed apprezzata da milanesi e visitatori, la limitrofa Strada di Circonvallazione fu spesso trascurata.

Dalle mappe del 1830/1832 risulta già un doppio filare di alberi su tutta la sua circonferenza (oggi decisamente no), ma ancora nel 1883, viene descritta come polverosa, poco sicura ed impraticabile dopo poche gocce di pioggia, soprattutto per i carri che trasportavano merci.

SEZIONE DI UNA MAPPA DEL 1832 CHE MOSTRA LA PIANTUMAZIONE NELL’ATTUALE VIALE CONI ZUGNA

Teniamo conto che gran parte di essa era costeggiata dal Cavo Redefossi, il quale esondava ogni due per tre…Tralasciando tutti gli sbronzi che, una volta usciti dalle osterie, vi cadevano dentro. Per chi volesse approfondire:

https://it.linkedin.com/pulse/il-redefossi-canale-dimenticato-parte-1-riccardo-rossetti

https://it.linkedin.com/pulse/il-redefossi-canale-dimenticato-parte-2-riccardo-rossetti

https://it.linkedin.com/pulse/il-redefossi-canale-dimenticato-ultima-parte-riccardo-rossetti

 IL REDEFOSSI IN VIALE DI PORTA VENEZIA, OGGI VIALE VITTORIO VENETO

Mai dimenticando, ma qui soprassedendo, i nostri patrioti che proprio in concomitanza di tale strada combatterono a Porta Tosa (oggi Vittoria) nelle nostre Cinque Giornate, questa ha ricoperto un ruolo fondamentale della storia moderna e contemporanea meneghina.

Intorno alla Strada di Circonvallazione sorsero le prime stazioni ferroviarie. Porta Nuova-1840 (attualmente l’Hotel Avani/Palazzo Moscova in Viale Monte Grappa,12b), sulla linea Milano-Monza (la seconda in Italia); Porta Tosa-1846, del tutto scomparsa ed ubicata in Viale Premuda in corrispondenza delle vie Sottocorno, Archimede e Marcona; Porta Nuova II-1850, oggi comando della Guardia di Finanza in Via Melchiorre Gioia, 5; la Prima Stazione Centrale-1864 nell’odierna Piazza della Repubblica; Porta Ticinese-1870, poi rinominata Porta Genova, l’unica ormai, ma amaramente dismessa a breve, ancora in funzione e con il proprio aspetto originale.

Un altro blasonato e famoso mezzo di trasporto nostrano contribuì ad alimentare la fama di questo sferico percorso. Nel 1863 si discuteva già da anni su una circle line di tram (ai tempi a cavalli) lungo la ormai non più denominata Strada di Circonvallazione. Dopo il 1859 fu rinominata, tratto per tratto, col nome delle omonime e corrispondenti porte cittadine: Viale di Porta Vittoria(Premuda), Viale di Porta Romana(Montenero), Viale di Porta Vigentina(Sabotino) e via dicendo.

NOTA A MARGINE: GLI ATTUALI NOMI, SEGNATI IN GRASSETTO, DERIVANO DAI LUOGHI DELLE VITTORIE ITALIANE DURANTE LA PRIMA GUERRA MONDIALE.

La sempiterna burocrazia bloccò il progetto sia per la città, che per il suo immediato circondario ma, nel 1876 dalle scuderie di Via Sirtori a Porta Venezia, uscirono scintillanti vetture a due piani trainate da una coppia di cavalli che inaugurarono la prima linea tramviaria interurbana: la Milano-Monza.

 LA LINEA TRAMVIARIA MILANO, MONZA IN PARTENZA DA PORTA VENEZIA

Soltanto nel 1878 inizieranno a circolare i tram sull’anello per eccellenza di Milano. Quelli che fino a non troppi anni addietro conoscevamo come 9, 29 e 30 e che, ancora oggi, si suddividono il percorso tra 9 e 10.

Questo antico tragitto ne ha viste tante: la peste al Lazzaretto, le oppressioni austriache, le cannonate di Bava Beccaris al Convento dei Cappuccini in Viale Piave(1898), gli impietosi bombardamenti e i miserevoli sfollati del secondo conflitto mondiale, gli orrori architettonici del successivo boom economico e la perdita progressiva di tutti gli storici cinema che la costellavano. Credo che ad oggi l’unico sopravvissuto sia l’Orfeo in Viale Coni Zugna, anacronistico scampato all’era dello streaming casalingo.

 UNA MILANO ORMAI SCOMPARSA: IN PRIMO PIANO, PANNI STESI SUL REDEFOSSI IN VIALE MONTE SANTO, CON VEDUTA DALLA VIA GALILEO GALILEI CHE MOSTRA, SULLO SFONDO A DESTRA, PARTE DELLA PRIMA STAZIONE CENTRALE

Ma, a dispetto di un’impietosa clessidra che ha mescolato la sabbia del passato con quella della leggenda, la gloriosa, seppur toponomasticamente mutata, Strada di Circonvallazione è ancora lì. Un tempo estremo confine tra città ed agreste campagna, ingentilito da una moltitudine di alberi; oggigiorno pieno centro con prezzi dell’immobile da capogiro. I pochi platani, pruni, betulle ed altri sopravvissuti che ancora la adornano, sono ciò che rimane di una città da sempre circondata ed immersa nel verde, quando un cuore industriale era ancora lontano e la millenaria essenza di Milano, fin dalla sua fondazione, era definita dalla natura. Un argomento che approfondiremo prossimamente.

Riccardo Rossetti

L’autore

Riccardo Rossetti, esperto in storia meneghina del XIX secolo, collabora da anni con il giornale Viveremilano. Oltre a stendere annualmente El Calendari Milanes di EDB edizioni, dedicato a specifiche tematiche nostrane, ha lavorato con Slow Food, Opera San Francesco, Premiata Ditta ed altri editori, scrittori ed artisti, in qualità di autore o consulente di storia dell’Ottocento milanese.

 

 

 

Trackback dal tuo sito.

Lascia un commento

Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.

Giardini in viaggio Laura Pirovano