Di ritorno a Parigi dopo più di due anni ero molto curiosa di vedere il nuovo intervento di Tadao Ando che ha trasformato gli interni della Bourse de commerce per accogliere la collezione d’arte di Pinault, come ha fatto già a Venezia alla Punta della dogana.
Ho trovato molto interessante l’intervento dell’architetto giapponese che ha saputo creare nuovi punti di vista sull’architettura del 18° e 19° secolo: un uso sapiente del cemento curato nei più minuti dettagli.
L’interno con l’installazione di Urs Fischer in cera pigmentata che rappresenta il Ratto delle Sabine di Giambologna: la cera a poco a poco si scioglierà e a terra si trovano frammenti dell’opera.
Particolare dell’installazione in cera di Urs Fischer
Vista dall’alto della grande struttura in cemento costruita all’interno dell’edificio
Dettaglio dei passaggi
vista dall’alto della doppia scala elicoidale del 18° secolo, unica vestigia dell’antica Halle au blé
Una finestra nelle sale interne con vista sulla cupola affrescata