Alla scoperta di camelie da collezione
Una toccata e fuga dopo Natale nei dintorni di Lucca per incontrare due personaggi davvero notevoli, grandi collezionisti e coltivatori di camelie e di altre piante particolari.
Parlo del dr. Pierluigi Micheli, chirurgo in pensione che negli anni ha raccolti preziose collezioni di alberi e arbusti della fascia temperata e di esemplari delle famiglie Theaceae e camelie, Magnoliaceae e Michelie inventariate e citate dalla SOI e che è stato curatore scientifico del Camellietum Campirese, Giardino di eccellenza (https://camellietumcompitese.com/). Con lui ho fatto un breve giro tra le piante dei suoi vari terreni di coltivazione ma conto di tornare con più calma.
Il secondo personaggio è Massimilano Giusti titolare dell’omonimo vivaio nel comune di Montecarlo creato nel 1970 (https://vivaigiustimassimiliano.com/), che presenta un vasto assortimento di specie delle flora australiana e sudafricana, magnolie e camelie, splendidamente curate ed esposte in ordinatissime serre. Tra le camelie coltiva in particolare le cosiddette “camelie gialle”, dalla bellezza insolita. Giusti le descrive così: «Sono specie sempreverdi di origini asiatiche, che possono diventare grandi arbusti o piccoli alberi, appartenenti alla sezione Chrysantha all’interno del genere Camellia. La prima Camelia Gialla ad essere scoperta, in Cina negli anni Settanta, è C. nitidissima o C. chrysantha: ha il fiore medio piccolo, semplice, di colore giallo dorato, leggermente peduncolato e con stami numerosi, che sboccia da gennaio a marzo, e foglie grandi e lunghe, molto bollate. Da quel momento ne sono state descritte oltre 30 specie, distribuite fra il Vietnam e le province sud-occidentali della Cina, dai fiori semplici o semidoppi, nelle diverse tonalità del giallo».
Ecco alcune immagini
Tags: camelie invernali, Camelie Lucchesia, Pierluigi Micheli, vivaio Giusti
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