search

Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Torino: il nuovo Parco Dora di Peter Latz

Lo scorso sabato ho visitato – in una gita organizzata dall’associazione VerDiSegni di cui sono vice presidente e guidata dall’architetto Alessandra Aires  del Comune di Torino – il Parco Dora, progettato dal paesaggista tedesco Peter Latz, di cui è stata di recente inaugurata la prima parte.
Due parole sul progetto che è frutto di un concorso vinto nel 2003 dal paesaggista tedesco che ha curato tutti i più importanti recuperi paesaggistici delle ex aree industriali della Ruhr: il parco occupa un’area enorme (circa 420.000 mq) nella periferia di Torino non lontano da Venaria reale sull’area chiamata “Spina 3” che era occupata fino agli anni ottanta dagli stabilimenti Michelin, Fiat Nole e Savigliano.
L’intervento rappresenta uno straordinario esempio di ricostruzione di un paesaggio urbano con un forte legame alla memoria industriale di cui sono stati riutilizzati molti elementi e con uso di materiali semplici (cemento, acciaio zincato e gabbionate). Il risultato è una scenografia davvero straordinaria. Ecco alcune immagini:

Parco Dora, area Vitali: vista della lunga passerella sospesa

Parco Dora, area Vitali:vista della passerella e dei grandi pilastri di acciaio dipinti di rosso delle ex ferriere Fiat

La “foresta” dei giganteschi pilastri

Il grande capannone centrale riconvertito ad aree gioco con campetti sportivi

La chiesa progettata da Mario Botta dialoga felicemente con lo spirito industriale del luogo

Commenti (1)

  • Avatar

    Donatella Carcassoli

    |

    c’ero anch’io, e per questo trovo che le tue foto Laura rendano perfettamente la forza e direi la drammaticità del luogo; una potente emozione legata alla verticalità e al colore rosso delle strutture; ho sentito il sito come un’astrazione ma anche così reale, intriso di storie umane e di lavoro. Grazie per questa possente esperienza!

    Rispondi

Lascia un commento

Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.

Giardini in viaggio Laura Pirovano