Villa Maser, gioiello del Palladio, rinasce per le prossime generazioni grazie ai fondi del PNRR
Il 13 aprile si è svolta a Villa Maser la conferenza stampa di presentazione degli interventi di conservazione e valorizzazione in fase di avvio, resi possibili dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza-PNRR-M1C3, Ministero della Cultura (Unione Europea, NextGenerationEU*), per un importo di 2 milioni di euro. Il progetto – frutto di una equipe multidisciplinare guidata da Paolo Faccio, Progettista e Coordinatore Generale del Progetto, Professore Ordinario di restauro presso lo IUAV di Venezia, e composta tra gli altri da Annachiara Vendramin, Progettista e Direttore dei Lavori della componente vegetale, agronomo del paesaggio e Andrea Di Lenna, Coordinatore delle attività di valorizzazione del Progetto, Professore di Organizzazione all’Università di Padova, si è aggiudicato il 9° posto nella graduatoria delle 813 proposte ammesse a valutazione di parchi e giardini storici.
(PNRR AllegatoA_Graduatoria (1) ; AllegatoB1_CentroNord (1); AllegatoB2_Sud (1))
Ospite della giornata Vittorio Dalle Ore, proprietario della Villa che ha aperto ai giornalisti presenti le parti anche più intime e private della villa facendo loro ammirare le meravigliose stanze affrescate da Paolo Veronese.
Il PNRR è davvero una occasione unica per il prezioso patrimonio italiano dei giardini storici e fa piacere notare come il settore professionale degli architetti, dei paesaggisti e degli agronomi abbia saputo cogliere con tempestività e con proposte innovative questa sfida!
Villa Maser – conosciuta anche come Villa Barbaro – è uno dei complessi più interessanti tra i progetti di Palladio e, con i suoi 200 gli ettari di pertinenza, di cui 100 ettari a bosco, il resto a vite e in parte a uliveti, rappresenta davvero un unicum. L’intervento finanziato dai fondi del PNRR M1C3 riguarda la conservazione della parte architettonica e impiantistica (sistema idraulico palladiano, uso della risorsa idrica in modo funzionale; restauro del Ninfeo, straordinaria macchina idraulica e dell’apparato decorativo con materiali bio-eco compatibili e sostenibili). La componente arborea della Villa – il Bosco, formato da conifere, cedri, un antico cipresso, lecci, tassi e altri alberi di pregio e lo scenografico viale di tigli – con un’attenzione particolare per gli esemplari più antichi, sarà curata e integrata con altri elementi vegetali che saranno goduti dalle future generazioni. Saranno restaurati e rinnovati, con l’introduzione di piante e fiori particolarmente amati fra il Cinquecento e Seicento, anche i giardini progettati negli anni trenta del Novecento da Tomaso Buzzi (il giardino delle rose e altri tre giardini con serre, limonaia e vasca e una straordinaria galleria di carpini, tipica dei giardini veneti). L’area dell’ex maneggio, descritta da Palladio come un frutteto e un orticello, ospiterà orto e frutteti con l’inserimento di piante di frutti nani, antichi e di piante officinali, mentre i prati verranno arricchiti dal punto di vista floristico e aromatico.
Annachiara Vendramin così ci ha raccontato la filosofia progettuale dell’intervento sulla componente vegetale: “Per un agronomo, per un paesaggista, è un privilegio poter contribuire alla rinascita di Villa di Maser, anche attraverso la valorizzazione delle componenti arboree di grande valore e la reintroduzione di fiori e piante rare. Il lavoro sarà molto articolato: il giardino storico sarà riqualificato in un’ottica di sostenibilità ambientale; saranno restaurate le pavimentazioni. Sarà recuperato il frutteto, con la messa a dimora di piante di frutti nani, antichi, e di piante officinali; anche il boschetto retrostante sarà riqualificato. A Villa di Maser vivranno insieme e dialogheranno due linguaggi, quello voluto da Palladio e quello impresso negli anni Trenta del secolo scorso dall’architetto Tomaso Buzzi e da Maria Teresa Parpagliolo Shephard, per volere della proprietaria di allora, Marina Volpi di Misurata. Pregevoli curiosità attireranno l’occhio del visitatore attento, come i vasi di terracotta che riporteranno le cifre MM, esattamente come un tempo”.
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