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Il blog di Laura Pirovano: appunti di viaggio, segnalazioni di giardini, proposte di plant design

Semi di fiori selvatici. Conferenza di Silvia Assolari a VerDiSegni. Febbraio 2022

Molto interessante la conferenza organizzata dall’Associazione VerDiSegni lo scorso 8 febbraio tenuta da Silvia Assolari, titolare di SemeNostrum, la prima azienda italiana produttrice di semi selvatici.

Innanzitutto bisogna sottolineare che le erbe selvatiche hanno comportamenti molto diversi dalle specie coltivate, con un ciclo di sviluppo più lungo.
Quando si parla di biodiversità si parla soprattutto di qualità piuttosto che di quantità
I livelli di biodiversità:
– diversità genetica (mentre le specie coltivate sono uniformi), che è garanzia della sopravvivenza della specie. Infatti madre Natura odia l’uniformità!
– diversità delle specie
– diversità degli ambienti

Il rapporto tra animali e piante è molto complesso ed è l’ambiente che sostiene l’intero ciclo vitale di molte specie.

I semi si possono definire una forma di resistenza; infatti possono sopportare condizioni di vita che risultano insopportabili per le piante. La dormienza (che può durare tempi lunghissimi) è infatti l’attesa delle condizioni più adatte per germinare (di temperatura, acqua, luce e anche spazio).
In natura bisogna saper aspettare!
Mentre le sementi selezionate nascono tutte assieme e in tempi brevi, quelle selvatiche sono lente e spesso scalari.
La dose di semina dipende dalle dimensioni dei semi e delle piante e occorre tenere presente che la sovrasemina è un errore.

I prati fioriti sono prati naturali perenni, mediamente costituiti da 20-40 specie di 15 famiglie diverse. Sono associazioni vegetali che permettono ad esempio ad un insetto di trovare cibo per l’intero suo ciclo vitale.
La competizione, annullata nelle coltivazioni, è un fattore fondamentale in natura.
Le caratteristiche di un prato fiorito perenne:
– pieno sole
– altezza dell’erba di 50-60 cm
– fioritura dopo 2/3 anni
– composizione di graminacee e fiori
Per contrasto un’aiuola fiorita è composta da un miscuglio di specie da fiore, varietà selezionate, specie alloctone e colorazioni monocromatiche. La sua durata è di circa 1/2 anni dopo di che occorre riseminare.
Mentre per le piante coltivate occorre concimazione, in natura i prati più ricchi sono su terreni poveri. Quindi non occorre concimazione, che anzi sarebbe letale perchè favorirebbe l’aumento delle graminacee a scapito delle specie fiorite.

Nei miscugli preparati da SemeNostrum vengono aggiunte sementi di specie annuali (papavero, fiordaliso, anthemis) per pronto effetto e per competizione con le infestanti.
I miscugli sono composti da: graminacee commerciali, annuali, specie selvatiche perenni (graminacee e fiori).
Il periodo di fioritura da maggio a parte di luglio e una seconda fioritura, deisamente meno intensa, in tarda estate.
La gestione è semplice e poco costosa:
primo sfalcio dopo fioritura primaverile senza mulching
– secondo sfalcio autunnale con possibile mulching
– nessun concime
– nessun trattamento fitosanitario
– irrigazione di soccorso per siccità

Il prato fiorito si comporta come un ecosistema e ha un forte grado di autonomia

 

 

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Commenti (2)

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    Antonia

    |

    sto cercando di rigenerare circa 200 mq di terreno in pieno sole argilloso sulle colline di Paestum Salerno
    Sarei interessata al miscuglio adatto di semenostrum per prati spontanei e aiule di fiori spontanei ed ho una domanda: prima della semina vorrei preparare la terra con vangatura e apporto di terriccio fertile.

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      Giardini

      |

      Dovrebbe rivolgersi a semenostrum

      Rispondi

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Giardini in viaggio Laura Pirovano