Letti per voi: due piccoli libri
Consigli per viandanti e giardinieri. Storie di paesaggi, semi e talee, Emina Cevro Vukovic, Nora Bertolotti, Edicicloeditore, 2020, 184 pp., 14 euro
Conosco da molto tempo Emina e ho seguito spesso gli incontri del ciclo ‘Lunedì sostenibili’, manifestazione che si è tenuta per diversi anni e mi ha consentito di incontrare tanti personaggi e di conoscere tante diverse realtà. Quindi mi fa piacere dire due parole su questo piacevole libro che lei ha scritto a 4 mani con l’amica giardiniera Nora Bertolotti.
Fin dalla presentazione sono stata attratta dal loro proponimento, cioè quello di offrire spunti per guardare con altri occhi il paesaggio e per arricchire il proprio spazio verde con quanto la natura mette gratuitamente a disposizione lungo i sentieri. Un invito dunque a camminare per osservare e copiare in un certo modo la natura raccogliendo, quando possibile, semi e rametti da coltivare nei propri giardini o terrazzi o semplici balconi.
Un invito a “formarsi alla botanica proprio attraverso l’atto del camminare”. I primi due capitoli ‘Mettersi in cammino’ e ‘Note pratiche per incominciare’ offrono al lettore alcune semplici nozioni di base che possono aiutarlo a iniziare il cammino botanico.
Il libro poi ci offre 5 itinerari in luoghi molto differenti, da una passeggiata milanese alla scoperta delle semplici erbe degli spazi residuali, oppure a quella delle aiuole del Parco Bibioteca degli alberi, fino a camminate nella natura mediterranea ligure, alle scoperte lungo il crinale tra Emilia e Toscana, o ancora a quelle della Valsesia per finire alla scoperta dell’orto botanico di Palermo.
Bella – nella sua sintesi ragionata – la bibliografia finale.
Un piccolo libretto prezioso di cui mi ha fatto dono Sheppard Craige, il talentuoso artefice di quel posto incantato e misterioso che è il Bosco della ragnaia, il parco boschivo che Craige ha inaugurato nel 1995 nel piccolo borgo del Senese di San Giovanni d’Asso dopo un lavoro di molti anni (che prosegue ancora) che ha intrapreso con l’aiuto di alcuni giovani del luogo.
Il Bosco nelle parole del suo ideatore è “un’opera che nasce dall’applicazione diligente e dall’estro inventivo.”
Sheppard ci guida alla scoperta della sua creazione con parole semplici ma illuminanti, che ci aiutano a cogliere le sue tante idee progettuali, quelle di un artista che ha saputo trasformare con poesia e rispetto un luogo incontaminato in un magnifico parco d’arte sempre aperto alle visite.
Il racconto inizia con alcune concezioni spaziali molto interessanti “A volte progettare un paesaggio implica lo scostamento da ciò che troviamo naturalmente davanti a noi. Si vuol far sembrare più vicine o più lontane di come sono realmente alcune cose. Questo comporta una sorta di gioco con la prospettiva ovvero una forzatura.”
Le belle fotografie di Dominique Bollinger, in un luminoso bianco e nero, accompagnano con discrezione le sue parole e hanno il pregio di rendere la bellezza ‘umile’ ma profonda dei tanti angoli del luogo.
Ho inserito il Bosco della ragnaia nel mio racconto dei tanti giardini che ho amato nel mio ultimo libro “Giardini in viaggio. Ritratti di settanta e più giardini” edito dalla Libreria della natura.
https://www.giardininviaggio.it/libri/
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